Cara Rossella quando la violenza si consuma all'interno del nucleo familiare dove, al contrario, dovrebbe vivere l'amore ed il rispetto, è molto più difficile agire e reagire con lucidità ed obiettività visto che al dolore si mista l'amore verso il compagno, i sogni in cui si è creduto, la frantumazione di un matrimonio.
Comprendo bene il tuo dolore, le tue paure, le tue titubanze e non mi stupisce affatto che tu senta ancora qualcosa per quest uomo:è normale che sia così.Devi tenere a mente che non sei la sola donna che lotta con questi stati d'animo nella battaglia per uscire dalla violenza subita. Lilly, ad esempio, ti ha ben illustrato quali sono ancora oggi alcuni SUOI stati d'animo pur avendo già compiuto moltissimi passi avanti.
Cara amica vedrai che anche per te c'è la speranza di cambiare la tua vita ma devi essere forte e perseverante.Una cosa importante, anzi fondamentale è che tu non sia sola nell'affrontare questi momenti duri: come già ti ho scritto in precedenza devi cercare un supporto psicologico territoriale che affianchi il lavoro che il tuo legale sta ben facendo. E' importante!!! Noi qui siamo presenti per sostenerti nei tuoi passi, ascoltarti e consigliarti ma ricorda che il supporto reale ci vuole.
Per quanto riguarda tua madre molto spesso le famiglie invece di sostenerci divengono critiche rispetto l'evento che ci investe: mi rammarica che proprio una madre, la quale dovrebbe a prescindere schierarsi dalla parte della figlia, diventa quasi un ostacolo alla strada che si è deciso di intraprendere. Non te ne curare, non è la SOLA MADRE CHE COMMETTE TALI ERRORI!!! Prosegui per la tua strada, vai avanti e sii forte, non lasciare che i sentimenti ancora vivi per lui ti impediscano di riappropriarti della TUA VITA...
Un abbraccio...