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RIAPRE IL CENTRO ANTIVIOLENZA ADID

 
 
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dall'estero

Ultimo Aggiornamento: 16/09/2008 23:03
06/05/2008 23:06
 
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Cara Rossella, come dice Lilli speriamo sia un miracolo.
Sapessi in quanti miracoli ho creduto io e non solo io, mi riempiva di regali, mi diceva che li meritavo, mi diceva che era il suo modo di dimostrarmi che mi amava, c erano i periodi di idillio, tutto calmo, lui sembrava davvero miracolato tutte le volte volevo credergli, spesso mi diceva che avrebbe fatto di tutto per cambiare, che lui sarebbe cambiato.
Rompevo per sbaglio un piatto, un bicchiere o qualche oggetto, eccolo che ripartiva, dicendo: eccola che rompe tutto, la solita d....... non ha rispetto di niente, io lavoro e lei rompe tutto, non sa che io lavoro per farti fare la bella vita, che ...etc etc..
Si sedeva sul divano e tutti zitti, i bambini non dovevano disurbarlo perchè lui aveva lavorato per noi, io non potevo passargli davanti perchè si inalberava, ero arrivata a passargli davanti gattonando, per non disturbarlo. Vivevo in un appartamento piccolissimo, la domenica lui voleva dormire, i miei figli dormivano, io mi alzavo presto, passavo le mattine in bagno per non far rumore, per non svegliarlo o iniziava ad insultarmi. Poi quando si alzava io potevo fare le cose in casa, preparare il pranzo, mi sentii dire spesso come mai non era ancora pronto il pranzo alle 14.00 ma se lui aveva dormito fino alle 13.00 o oltre io come potevo preparare il pranzo , spadellare e non far rumore. Ho vissuto in quel bagno per anni tute le domeniche e tutte le volte che lui non lavorava.
Rossella ho trascorso 24 anni li con lui sperando in un miracolo, ma quel miracolo è avvenuto andandome...lui non è cambiato, ma sono cambiati i mieif igli, sono più sereni. Io spero per te che lo sia, ma forse avrai già notato che sono periodi e poi ricomincia.
Ti auguro tutto il bene e la serenità che meriti.
Un abbraccio
08/05/2008 13:45
 
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Carissima, come ti capisco. Anche lui non vuole che pulisca fino a quando non se ne é andato e, siccome sono abbastanza fissata con le pulizie, molto spesso sono costretta a mettere tutto in ordine alle sei di sera.
Per il mangiare é la stessa cosa: devo cucinare quando non c'é altrimenti gli impuzzolisco tutti i vestiti.
Anche questa mattina si é svegliato alle undici e non ha fatto niente fino ad ora, quando se ne é andato. Lúnica cosa buona é che é ancora tranquillo.
ë cosí strano, sembra quasi surreale, ho paura che esploda tutto da un momento all'altro. Ci sono giá passata, ma ripeto BUONO come adesso non lo é stato mai.
VI RINGRAZIO PER LA VICINANZA E L 'AFFETTO CHE MI DIMOSTRATE TUTTE.
UN ABBRACCIO
Rossella
08/05/2008 15:12
 
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Si, come no, proprio buono, uno che si sveglia alle undici e lascia la famiglia con il fiato sospeso perchè non si possono fare le cose più normali in sua presenza...per non parlare del fatto che (a rigor di logica) spetterebbe anche a lui cucinare e pulire!
Come vedi, la "bontà" non è altro che il non esplodere in continuazione per delle piccolezze. Hai completamente perso di vista cosa sia avere accanto un buon compagno, uno che ti ama e condivide con te le responsabilità, le gioie e le fatiche dell'esistenza.
E' questo il fango che ci inghiottisce, che ci divora: il fatto che a furia di viverci dentro non ci ricordiamo neanche più cos'è realmente il bene.
08/05/2008 15:53
 
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Si é vero, quando tutto va bene, mi sembra che sia tutto normale, anche il suo modo di essere cosí distante da me.
E'vero, praticamente sto crescendo la mia bambina da sola. Lui interviene solo quando piange per farla stare zitta! Ha un modo un pó duro di rivolgersi a lei e quando glielo faccio notare lui mi risponde che la piccola deve conoscere che la vita non é tutta rosa e fiori. Io gli dico che forse é un pó troppo presto e che non é necessario!!! Lui in effetti non fa proprio niente in casa! Dice che lui lavora e che io non faccio niente (questa frase me la ripete sempre, con toni diversi, ma me lo fa sempre notare) e che tutte le altre donne sarebbero felici di stare come sto io e che sarebbero sicuramente piú brave! Lui si stanca, lavora, porta i soldi e io faccio la bella vita.
Quando é venuto mio fratello mi ha fatto notare che il rapporto é sbilanciato, che io sono una schiava e lui il sultano disteso sul divano che non fa altro che dare gli ordini. Io a volte gliel' ho fatto notare, ma lui mi ha detto che tutte le donne sarebbero fiere di fare tutto per lui, io le vorrei conoscere queste donne!
Comunque, io, dato che purtoppo non ho molta esperienza in materia di uomini, ho comunque considerato "normali" certi suoi atteggiamenti, anche se, pensando al rapporto che hanno i miei genitori, vedevo che non era proprio lo stesso. Mio fratello, invece, mi ha detto che in ogni coppia normale cí deve essere collaborazione, aiuto, comprensione! Io in questo sono sola: se la mia bimba si sveglia di notte sono io che mi devo alzare, se ho qualche problema, me lo devo risolvere da sola, 'perché non sono cose che lo riguardano. Se c'e' da fare qualcosa e sopraggiunge qualche difficoltá, sono sempre urla e litigi. Hai ragione Lilli, non mi rendo conto, mi sembra che quando lui non ha la luna storta, tutto possa essere tollerato, ma se mi soffermo a pensare, come mi hanno costretto le tue parole a fare, é tutto solo un'apparente e illusoria tranquillitá.
Devo pensare io a far uscire un pó la mia bambina, naturalmente solo in giardino. Poche volte siamo andate al centro commerciale. Lui, benché la mattina potrebbe prendersi cura di lei, dorme o guarda la tv e non fa letteralmente niente; é capace di stare sul divano anche 4 ore, senza muoversi, senza rispondere alle domande e tenendo noi in sospeso, in due stanze, senza poter uscire nemmeno con lui perché dice che purtroppo la mattina non ce la fa ad alzarsi presto e poi é troppo stanco.
Hai ragione Lilli, dovrebbe aiutarmi, invece, quando sono in difficoltá e vorrei il suo aiuto e glielo chiedo lui risponde: NO!
La mia bimba piange e vuole dormire, allora gli chiedo di mettere almeno l acqua per la pasta, perché poi lui non aspetta, lui dice:NO!
Devo far sgolare la mia bimba perché lei deve imparare ad aspettare e poi posso addormentarla!sarebbero mille le cose da raccontare, ma penso che voi conosciate il copione!
Mi manca l 'Italia, mi manca casa!Speriamo di tornare presto!!!
Grazie mille come sempre per lo sfogo!
Rossella
14/05/2008 14:24
 
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carissime amiche,
la prossima volta che mi sentite pronunciare, anzi che vedete scritta la parola "miracolo", insulatemi pure!
La calma si é rotta e solo perché io ero stanca e volevo andare a dormire.
Ha iniziato, allora, a dirmi che io non sono in grado di fare niente, che sono inutile, che lui torna a casa per me ed io invece vado a dormire!
Questa volta peró gli ho risposto, dicendogli che lui vede sempre le cose solo dal suo punto di vista, che se volesse davvero tornare per noi, non si stenderebbe subito sul divano a guardare la televisione a tutto volume!
Lui allora ha iniziato a darmi ordini, tipo generale della Gestapo!!! Muoviti, fai questo, dai, fai quest'altro!
Poi ha squillato il telefono e ha saputo che gli avrebbero dato una promozione, allora ha iniziato a chiedermi scusa, mi ha detto pure "amore"! io, cretina, gli ho fatto anche i complimenti!anche se sinceramente ero contenta per lui!!!pensate un pó!
É in questi momeni che mi viene da pensare che sia io quella emotivamente instabile, che lui poverino lavora, vuole stare con me e io, invece, preferisco andare a dormire.
Meno male che, scrivendo, metabolizzo e mi rendo conto.
Comunque, dopo questo episodio, c'é stata solo qualche frecciata al veleno, detta col sorriso sulle labbra, cosa che mi fa arrabbiare ancora di piú! ma ho lasciato stare!
Grazie per lo sfogo
Rossella
02/06/2008 13:56
 
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Re:
rossella_75, 08/05/2008 15.53:


Mi manca l 'Italia, mi manca casa!Speriamo di tornare presto!!!
Grazie mille come sempre per lo sfogo!
Rossella



La tua situazione ricorda tanto questo
www.ibs.it/dvd/8010312073069/brian-gilbert/mai-senza-mia.html
Non so se l'hai visto questo film, l'hanno rimandato in televisione pochi giorni fa, qui da noi.
Coraggio....

Qui c'è la trama
www.ciao.it/Mai_senza_mia_figlia_B_Mahmoody__Opinione_583599
alcune cose sono molto simili a quelle che vivi tu.


[Modificato da keridwen. 02/06/2008 14:04]
08/06/2008 13:42
 
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Che bello!!!!
Vi ho ritrovato!!!!
Oggi, per caso, ho provato a leggere i vari links sulla violenza psicologica e vi ho visto!
Grazie mille a lilli per i suoi auguri!
Qui va tutto come sempre!
Il giorno del mio compleanno é da cancellare ma non mi importa perché il CAPO ha acconsentito a mandarmi in Italia per le vacanze!
Naturalmente i tempi e le modalitá sono decisi da lui, ma a me non importa ora che so che torneró presto. Lui ha detto a metá luglio, ma io spero di convincerlo a farmi partire prima.
I biglietti per me e per la mia bambina sono naturalmente a spese dei miei!
Avró modo di poter consulatare un avvocato personalmente dato che mio fratello é carico di impegni!
Per ora vi saluto e sono contentissima di avervi ritrovato. Un bacio a Laura!
Vi faró sapere quando partiró, intanto continuo a sopportare le critiche continue e le urla, ma con un altro spirito, ora vedo una via!
Vi abbraccio forte
08/06/2008 14:00
 
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Re:
rossella_75, 08/06/2008 13.42:


Vi faró sapere quando partiró, intanto continuo a sopportare le critiche continue e le urla, ma con un altro spirito, ora vedo una via!



Hai visto...
Quando sembra di precipitare si apre uno spiraglio e la speranza non va persa mai.
Certo, tu sei in una situazione molto più semplice della Betty americana di cui parla il libro (nel film non mi ricordo come si chiama)
Adesso i giorni che mancano alla partenza li vivrai in un modo completamente diverso.
Non lasciargli intuire che poi non vorrai tornare indietro, stai bene attenta.
Sono davvero felice per te e ancora di più per la tua bimba.
L'Italia vi aspetta!



08/06/2008 14:41
 
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Re:
Lilli66, 04/05/2008 9.59:


Da una parte, ricorda sempre che sarà GIUSTO e SACROSANTO che la bimba possa contare sul padre, che possa restare in contatto con lui il più possibile



Lilli, io non riesco a togliermi i dubbi su questa cosa, forti dubbi.
Un padre può fare bene a un figlio.
Può fargli nè bene nè male.
Ma può anche fargli del male, anche solo con le parole, le espressioni del viso e gli sguardi.
Anche solo con la presenza, che può provocare paura anche se lui non dice e non fa nulla.
La situazione di una figlia femmina è ancora più delicata.

Una bimba, soprattutto se ha assistito a comportamenti aggressivi, può avere molta paura del padre, anche se può cercare di nasconderla.
Ce n'è qui nel paese una a cui vogliamo molto bene, la sua mamma è una nostra amica da molti anni.
Abbiamo saputo l'anno scorso cosa succedeva in quella casa.
Come potrebbe avere verso il padre un atteggiamento fiducioso? Contare su di lui? Rivolgersi a lui nel bisogno?
Ma come può?
Sarà già molto se pian piano riuscirà a diminuire l'angoscia che sentirà già soltanto al pensiero di lui.

Poi magari da grande, se su di lei il danno sarà rimarginato, potrà sentirsi tranquilla di fronte a lui.
Per ora proverà soltanto paura e subirà l'incontro con lui, anche se protetto, vederlo risveglierà nella sua memoria cose a cui non vuole pensare.
Fa parte dei doveri di una bimba, avvicinarsi a un uomo così?
Solo perchè ha avuto la disavventura di nascere sua figlia?
L'abbiamo vista piangere così tanto, e non sapevamo perchè.
Non ne ha ricevuto abbastanza, di male?
Lilli, non riesco a capire....

Invece la tua bimba, Rossella, vedrai, soffrirà meno, perchè si libera più piccola di una situazione come quella.
Tutte due, vedrai, troverete finalmente la serenità che meritate.
09/06/2008 12:35
 
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Ciao, Rossella, allora speriamo che tu possa tornare anche prima di luglio e che una volta rientrata in Italia tu possa liberarti da quest'incubo.
Laura, ho letto il tuo post: in teoria quello che dici è verissimo, però nella realtà le cose sono più complesse.
La cosa più importante da ricordare (anch'io sono madre, anchi'io ho una situazione molto difficile e per questo parlo) è che non simo noi madri a poter giudicare se un padre (che con noi è stato violento, malvagio, manipolatore) sia un buon papà oppure no.
Non possiamo, secondo me, assumersi la resposnabilità di dare noi questo giudizio, non solo perchè non ne abbiamo le competenze specifiche ma soprattutto perchè siamo troppo parte in causa.
Magari, un genitore "funziona male" come genitore nell'ambito del rapporto di coppia, ma può accadere che, una volta chiuso il rapporto di coppia, questa persona riesca a tirare fuori da se' delle risorse genitoriali non dico ottime, ma sufficienti...e ricordiamoci che, come genitori, ci deve bastare la sufficienza!
Non lo dico per sminuire questo nostro ruolo, ma anzi per ricordarci che nessuno è perfetto.
Per un bimbo, un padre violento e destabilizzante è certo un danno, ma anche vivere senza un padre è dannoso.
Tra questi due estremi possono e debbono esserci molte vie di mzzo.
Gaetano e Ines, che conoscono a fondo la mia storia e tutti gli aspetti più "riservati", sanno quanto mi costa dire queste cose, forse è una speranza che coltivo, forse una follia, però io continuo a pensare che se è giusto "condannare" un cattivo marito, è molto più difficile "condannare" un cattivo padre. La genitorialità si può imparare, rafforzare: certo, non si può lavorare sul nulla, però se c'è un minimo di motivazione secondo me qualche speranza c'è.
Rossella ci ha sempre detto che il marito adora la loro bambina: questo non è poco.
Certo, se invece di "adorarla", si decidesse a "volere il suo bene", si renderebbe subito conto che la prima cosa da fare sarebbe di rispettare la sua mamma e far vivere l'intera famiglia in un clima di serenità e di fiducia...questo è chiaro..
La situazione è molto complessa e prendere decisioni in questo campo non è davvero facile!
Ciao, Rossella, ti mando un abbraccio,
L.

12/06/2008 20:46
 
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Voglio farvi sapere quanto sono contenta, oggi ho visto quella mia amica che è stata maltrattata dal marito, era un po' che non avevo notizie di lei.
Ha perfino ripreso a studiare e presto sarà laureata.
La sua vita ora è tranquilla, con la sua bambina.

Nella loro sfortuna sono state fortunate.
Figlia e mamma si sono liberate di un uomo che metteva in pericolo le loro vite.
Lui ora sta a circa 1000km da qui, è tornato al suo paese, non le può più tormentare.
Non so se lo ha costretto un giudice, a partire (i giudici intelligenti esistono....), ma per loro due è stato come rinascere.

L'ho scritto perchè succederà anche a voi.
Sarà più lungo e difficile, ci vorrà più pazienza.
Ma prima o poi succederà, anche la vostra vita ricomincerà in modo completamente diverso.
La meritate la gioia, la pace e credetemi, arriverà anche per chi sta soffrendo ora.
Non perdete la speranza e credetelo con forza, con tutte voi stesse.
E tu, Rossella, ormai devi aspettare solo poche settimane, e poi sarai libera anche tu.
13/06/2008 08:10
 
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Re:
rossella_75, 08/06/2008 13.42:

Che bello!!!!
Vi ho ritrovato!!!!
Oggi, per caso, ho provato a leggere i vari links sulla violenza psicologica e vi ho visto!
Un bacio a Laura!



Non lo so proprio se dietro ai nik ci sono altre Laure, è talmente frequente, questo nome... chissà quante siamo anche qui dentro.
Ma anche se forse il bacio non è per me, te ne mando lo stesso uno io grande doppio, per te e per la tua piccola.
Non essere sorpresa di averci ritrovate, non andiamo via, stiamo sempre qui a leggere te e tutte le altre amiche che desiderano scrivere.

Ma a te, lo confesso, mi sono affezionata anche di più e quindi se vorrai tornare e farci sapere come stai, mi farà piacere vedere che passi anche tu a trovarci.
E qualsiasi cosa ti capiti, mi raccomando, non perdere mai mai e poi mai la speranza.
Tienila stretta forte per la tua bimba, se non riesci per te, lei ha bisogno della tua speranza, ne ha tanto bisogno.

Ti abbraccio forte

Laura

13/06/2008 12:48
 
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Carissima Laura,
il bacio era per te, per le tue parole cariche di forza e di fiducia, per il tuo tempo dedicato a me, alla mia bambina e alla mia storia.
Spero tanto che quello che mi auguri si avveri, ho tanta paura del futuro, ma, ti assicuro, da quando sono appoggiata da voi, mi sento piú tranquilla.
Leggendo le vostre risposte mi sono resa conto che le mie non sono bizze di una bambina piccola ed egoista, come spesso, anzi sempre, lui mi dice, ma sono vere e proprie violenze.
In questi giorni il suo umore é altalenante, prima urla come un ossesso perché non mi sono truccata bene o perché in casa qualcosa non é come vuole lui (con la bambina che gli mette la mano davanti alla bocca, chiedendogli che cosa ha fatto alla sua mammina e di non urlare) e il giorno dopo é tranquillo, ma pronto a esplodere se solo gli chiedo se vuole mangiare subito o piú tardi. Il giorno del mio compleanno lasciamolo perdere da quanto é stato triste!
Sinceramente ancora mi chiedo se magari lui fa tutto questo senza rendersene conto, se é davvero solo stressato per il lavoro ed io dovrei essere piú comprensiva; allora rileggo le vostre risposte e mi rendo conto che la mia é una storia malata, che la mia unione é sbilanciata e che lui é veramente un gran viziato, egoista e incostante.
Aspetto che lui mi dica quando potró tornare, se glielo chiedo io, dice che lo stresso e che é ancora presto per organizzarsi, lui fa tutto allúltimo minuto, mentre io ERO solita organizzare tutta la giornata!
continueró a scrivervi.
Vi abbraccio forte
Rossella
13/06/2008 15:02
 
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Re:
rossella_75, 13/06/2008 12.48:

il bacio era per te, per le tue parole cariche di forza e di fiducia, per il tuo tempo dedicato a me, alla mia bambina e alla mia storia.



Allora, se ero io, grazie!
Quanto alle parole di forza e fiducia non credere... a volte anch'io mi lascio prendere dallo sconforto, ma poi l'importante è non perdere mai di vista la meta, il traguardo.
Anche se è lontano, anche se ci vorrà tempo e pazienza, anche se sembra troppo difficile, non importa.
Bisogna tenerlo ben fermo davanti a sè e non dimenticare mai che anche se sembra irraggiungibile non possiamo sapere cosa ci riserva ancora la vita e il vento che ci porta può tornare a essere buono.
Può sempre capitare qualcosa che non ci aspettavamo e che ci aiuta.
Possiamo sempre impegnarci per farcelo capitare.

Anche per noi stesse, per la nostra coscienza, può farci solo stare meglio, o almeno meno peggio, la consapevolezza che abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità e non siamo state lì a piangerci addosso.
Vedi, anche qui, cosa vuoi... si fa presto a parlare e a predicare e anch'io lo so bene.
Poi la disperazione troppo spesso prende il sopravvento e blocca anche i movimenti del dito mignolo.

Ma l'importante è attraversarla ricordando che poi ogni volta ci si rialza,è possibile.
Per cadere di nuovo, magari, ma di nuovo per poi rialzarsi.
Credimi, è così, è la vita, più o meno dolorosa e dura.
L'importante, anche quando ci sente nel buio più nero e profondo, è ricordarsi che poi, anche dopo la notte più lunga l'alba arriva sempre, non può non arrivare, deve per forza.

Ti aspettiamo in Italia, ricorda che l'Italia è qui ad aspettarti.


[Modificato da keridwen. 13/06/2008 15:03]
14/06/2008 22:12
 
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Caro Rossella,
io spero che tu possa rientrare presto in Italia, però mi sentirei più tranquilla se tu già ora riuscissi quanto meno a informarti se puoi fare delle azioni legali (subito prima di partire o subito dopo), per tutelarti anche rispetto alle leggi del paese in cui vivi attualmente. Se tu non puoi muoverti, ti invito a chiedere a qualche tuo familaire di attivarsi, almeno, ti ripeto, per informarsi.
Secondo me è un argomento molto delicato e complesso, credo che si tratti di questioni di diritto internazionale privato: noi magari qui parliamo tenendo presenti le leggi del nostro paese, ma magari dove vivi tu è tutto diverso e se vai via di casa senza fare determinati passi legali potresti un domani trovarti in difficoltà. Sono convinta che comunque le leggi del nostro paese potrebbero tutelarti, ma tua figlia è anche figlia di tuo marito, ha la sua cittadinanza, no? Per queste ragioni, se tu potessi già ora muoverti, con tantissima cautela, ovviamente, per informarti e capire bene se ci sono cose che puoi fare per cautelarti legalmente, penso che sarebbe meglio.
Non so se prendere queste informazioni è una cosa che si può fare attraverso questo forum (ovviamente scrivendo tutti i dati in SVP), lo chiedo a Gae, a Ines e a Peppe.
Ma, comunque, visto che stai pensando di separarti non appena tornata in Italia, ti chiedo:
- ne hai già accennato alla tua famiglia? Se è possibile, fallo adesso, così potranno aiutarti!
- hai già un avvocato che potrà seguirti? Cerca di individuare subito una persona fidata e competente, alla quale i tuoi familiari possano rivolgersi già da ora!
Per esempio: se tu scrivessi già ora alla tua famiglia delle lettere in cui descrivi la situazione che vivi, le violenze che subisci e che avvegnon anche davanti alla tua bambina, forse queste lettere un domani potrebbero essere delle prove utili.
Ma forse ci sono anche delle altre cose che tu puoi fare e che un avvocato esperto può consigliarti, in modo da non doverti trovare tu, un domani, nella orribile posizione di doverti difendere (e se ti sembra assurdo che questo possa avvenire, ti assicuro che queste cose succedono tranquillamente anche qui: non saresti tu la prima donna che ha subito violenza e poi si trova ad essere accusata dal marito di avergli fatto LEI chissà cosa).
Poi vorrei dirti (anche se sembra prematuro) che quando verrai in Italia penso che dovresti per prima cosa darti da fare su questa cosa. So chesarà duro e difficile: arriverai stanca e sfinita e penso che vorrai solo "lasciarti coccolare" dai tuoi familiari, però in queste cose è meglio non perdere tempo e agire subito.
Questo, lo ripeto, vale anche ora: non pensare solo a "scappare": un domani potresti trovarti magari in difficoltà per non aver fatto determinati passi. Anche a livello economico: adesso questo può sembrarti del tutto irrilevante e secondario, perchè sei in prigione e vuoi solo scappare via, ma dopo queste cose diventeranno molto importanti.
Rossella, invece di deprimerti, tira fuori la tua forza e la tua razionalità, non permettere che la voce di tuo marito ti succhi energia e ti umilii anche dall'interno, ma agisci, sii razionale, attenta e decisa. Devi costruire ora con lucidità la tua liberazione, ora e non domani.
Ciao, ti mando un abbraccio,
L.
18/06/2008 13:21
 
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Vorrei spendere solo due parole per ringraziare Livia e Laura per la loro presenza costante e per le parole che sanno trovare, sempre giuste ed adeguate.
Grazie per non farmi sentire sola!
18/06/2008 14:29
 
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Lilli66, 14/06/2008 22.12:

però mi sentirei più tranquilla se tu già ora riuscissi quanto meno a informarti se puoi fare delle azioni legali (subito prima di partire o subito dopo), per tutelarti anche rispetto alle leggi del paese in cui vivi attualmente.




Lilli, hai ragione, ma temo che Rossella sia un po' troppo legata, forse non è facile, per lei usare il telefono, spedire lettere o documenti, comunicare.
Deve fare tutto di nascosto.
Pensando a lei mi vengono in mente le sequenze del film di una donna che subiva una situazione simile.
Forse mi procuro il libro e lo leggo, dev'essere interessante.
E la storia narrata era vera.
Più sopra avevo messo il link della recensione di quel film.

Queste donne, la protagonista e Rossella, si trovano come incatenate, in mezzo a gente completamente ostile, che giudica male le Italiane, per loro troppo licenziose e non abbastanza serie.
Io mi sono accorta che mi giudicavano così donne anziane Calabresi, per loro ero troppo emancipata, figurati...

Ma lì in un paese straniero, sono prigioniere, non capiscono nemmeno la lingua di chi le circonda, sono sole completamente, in balia di un uomo che approfitta di questa situazione e anzi, vuole che restino lì, perchè sa che lì il suo potere sulla moglie aumenta enormemente.
Può impedirle anche una telefonata.

Così lei si sente ancora più sola e impotente.
Rossella, ti ci ritrovi, nella descrizione, vero?

Lilli, per fortuna può scrivere a noi, mentre attende il suo viaggio liberatore.
Mi sembra di fare talmente poco... scriviamo anche noi e io non posso fare nulla di più.

Rossella, Lilli ha ragione, fai tutto quello che puoi e soprattutto stai attenta, attentissima a ogni minimo gesto, alle parole, ai sospetti che potresti far nascere.
Spero che non ti sentirai in potere di quell'uomo talmente tanto da restargli succube e magari tornare là con lui, lasciare di nuovo l'Italia.

Soprattutto spero che manterrà la sua promessa e potrai fare un viaggio tranquillo e non una fuga di nascosto a cui altre donne sono state costrette.
Poi, se intanto i tuoi parenti qui possono cominciare a organizzare la tua difesa legale, tanto meglio.
Ma almeno porai farlo tu, una volta qui e, soprattutto, potrai finalmente respirare aria italiana, aria di libertà.

Oltre alla tua famiglia, qui, dall'altra parte del Mediterraneo, ci siamo non soltanto una Lilli e una Laura che ti pensano e vogliono incoraggiarti, ma tante altre donne che ti leggono, ti capiscono e sanno cosa stai passando.
Tutte insieme facciamo il tifo per te.
20/06/2008 23:34
 
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Vi assicuro che siete preziosissime e fate davvero moltissimo per me.
Quello che dice Laura é esattamente la mia paura piú grande e cioé di non riuscire a liberarmi da lui, anzi di non avere coraggio di restare in Italia di tornare, come ho giá detto a Lilli.
Lui naturalmente pensa che qui io stia benissimo, che con lui vada tanto bene, perché che cosa altro potrebbe volere una donna se non farsi mantenere, stare in casa, crescere il figlio e non avere rapporti sociali? Non si chiede nemmeno se io qui mi sia ambientata, se ci sto bene, per lui é una concessione grandissima mandarmi in Italia quando e quanto vuole lui, ma con i soldi dei miei!Quindi devo anche essere contenta!
Io comunque sono del parere che molta colpa di come si comporta lui sia da imputare a me, perché da stupida innamorata, ho sempre anteposto lui a me, ho sempre pensato che lui aveva ragione e io, che non conoscevo la vita, dovevo solo fidarmi delle sue parole. Se mi fossi imposta fin dall'inizio, almeno sulle questioni importanti, lui tante libertá con me non se le sarebbe prese. Sono stata debole, non ho ascoltato nessuno e ora mi ritrovo sola con un uomo che non mi considera affatto e quando lo fa, é per riprendermi, se sbaglio. Le donne di qua, almeno le piu giovani, sono molto forti, risolute, lavorano, danno i figli alle suocere o alle mamme e loro fanno i loro comodi. Con una donna cosí lui si sarebbe comportato diversamente.
Oggi é tornato da lavoro, stanco, ha mangiato, si é poi addormentato e dopo é tornato a lavoro e, se io gli parlo, o non mi risponde o mi dice, come ha fatto oggi, che non vuole concentrarsi a sentire le stupidaggini che dico io. E questa é la mia vita! Questa mattina per fortuna siamo andate fuori, su suo consigliio, e poi mi ha rinfacciato che lo abbiamo svegliato presto (9.30), perché volevamo andare al centro commerciale e cosí lui non ha potuto riposare.
Voi giustamente mi chiedere perché allora ho dei dubbi nel voler restare in Italia! Con un uomo cosí!
Perché ho paura, ho paura che lui si vendichi, ho paura di fare la scelta sbagliata nei confronti di mia figlia, che un giorno mi potrebbe dire che non ho fatto abbastanza e l'ho privata di un padre! Ho letto un articolo che dice che i figli che crescono senza un padre, potrebbero avere dei problemi psicologici! Ma allora meglio farli crescere con un padre, come dice Lilli, INCOSTANTE? dargli un'altra possibilitá?Non lo so! vorrei avere la palla di cristallo per sapere quale sia la scelta migliore!
Buonanotte
20/06/2008 23:54
 
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Cara Rossella,
forse i bimbi che crescono senza un padre possono avere dei problemi psicologici, ma di sicuro ne avranno, e molti, di problemi, quelli che crescono in un ambiente familiare caratterizzato da violenza, sopraffazione e prepotenza.
E se anche un incantesimo togliesse dal tuo matrimonio la violenza, resterebbe il puro e semplice fatto che tu sei infelice con quell'uomo che non ti rispetta e non ti ama: e crescere con una madre infelice, che si rode dentro, è orribile.
Rossella, forse ora sarò dura, ma devo dirti che non puoi nasconderti dietro tua figlia.
Devi (dobbiamo...) fare le nostre scelte per il nostro bene prima di tutto.
Qui non stiamo parlando di scelte egoistiche o edonistiche (come lasciare un marito vecchiotto per il sosia di George Clooney), ma di scelte che riguardano i diritti e le esigenze fondamentali di una persona: essere libera, essere rispettata, essere al sicuro.
E, anche, sentirsi amata da chi, per il ruolo che occupa (marito) dovrebbe amarla.
Se tutto questo non c'è, non c'è coppia, non c'è famiglia: è solo un gioco al massacro che non vale la pena di mantenere.
Ho letto in un forum di Gianna Schelotto una bella frase, che ti riporto:
non si può avere il timore di buttare al vento qualcosa che è già vento.
Rossella, le nostre non erano famiglie: la tua non è una famiglia. E' un lager. Un sequestro di persona.
Lo è per te, per tua figlia: e per tua figlia lo sarà sempre di più.
E voglio essere ancora dura, con te: io ho l'impressione che dietro tante titubanze, tanti sensi di colpa infondati ("se io mi fossi comportata diversamente, lui non ne avrebbe approfittato..") ci sia un forte senso di inadeguatezza, di vergogna...cosa vuoi costruire con i se e con i ma? A cosa portano certi discorsi? A dire che ti meriti quello che stai vivendo?
Rossella: hai sposato l'uomo sbagliato. Che fosse straniero e di un'altra religione non c'entra.
Hai sposato l'uomo sbagliato. Embe'? Capita a tanta gente! Ora vuoi piangerti addosso per il resto dei tuoi giorni, pensare che "hai voltuo la biciletta? E pedala!"...pensando che te lo meriti, di soffrire? Vuoi davvero questo?
Alza la testa: tu non hai nulla di cui vergognarti.
Non devi vergognarti di nulla. Non devi sentirti in colpa.
Chi dovrebbe vergognarsi è tuo marito. Ma di lui non ci interessa.
Tu resti lì, murata viva, nascosta nella tua vergogna.
Ma certo..quando tornerai in Italia, sola con la tua bimba, separata, un sacco di gente ti criticherà...un sacco di gente ti dirà "Te l'avevo detto!"...meglio così: potrai fare piazza pulita tra le tue amicizie, riconoscendo chi ha realmente qualcosa da dirti e chi ha la testa solo per dividere le orecchie.
Cerca di superare questo tuo senso di vergogna: lo abbiamo provato tutte, credimi. Non solo per le botte, ma per l'idea stessa del FALLIMENTO: fallimento del matrimonio. Fallimento del progetto di vita familiare. E' triste, ma è vero. E' un fallimento: ma non è una vergogna. Ci si rimboccano le maniche e si ricomincia daccapo.
Rossella, tu devi credere che potrai riprogettare il tuo futuro e quello di tua figlia: senza quest'uomo che ti rende così infelice.
Devi credere che potrai riscrivere la tua vita, i tuoi sogni: anzi, prova a cercarli, a riprendere contatto con le cose che ti piaceva fare e che tornerai, tra poco, a fare.
Prendi forza e coraggio da questi pensieri e lascia perdere la vergogna e i sensi di colpa, che non hanno alcun senso.
Un abbraccio,
L.
[Modificato da Lilli66 20/06/2008 23:56]
21/06/2008 07:16
 
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Re:
rossella_75, 20/06/2008 23.34:

non riuscire a liberarmi da lui, anzi di non avere coraggio di restare in Italia di tornare,
.................
ho sempre anteposto lui a me, ho sempre pensato che lui aveva ragione e io, che non conoscevo la vita, dovevo solo fidarmi delle sue parole
...........
Perché ho paura, ho paura che lui si vendichi, ho paura di fare la scelta sbagliata nei confronti di mia figlia, che un giorno mi potrebbe dire che non ho fatto abbastanza e l'ho privata di un padre! Ho letto un articolo che dice che i figli che crescono senza un padre, potrebbero avere dei problemi psicologici! Ma allora meglio farli crescere con un padre, come dice Lilli, INCOSTANTE? dargli un'altra possibilitá?Non lo so! vorrei avere la palla di cristallo per sapere quale sia la scelta migliore!



Rossella mamma mia che cosa dici!!!!!!!!
Sono certissima che se tu le stesse cose le ascoltassi dalla bocca di un'altra, le giudicheresti tremendamente sbagliate, ti chiederisti come fa a dire cose simili, enormità davvero spropositate.
Immagina davvero di sentirle da un'altra. Prova a cercare la loro fondatezza, non la trovi, o meglio, si fondano soltanto sulla paura.

La paura da cui ti senti attanagliata è comprensibile moltissimo, forse chi ha sempre vissuto in modo tranquillo non potrebbe capirla, e invece è molto giustificata, in te.
Stare con un uomo così significa sentirsi crescere il terrore giorno dopo giorno e poi non riconoscerlo più, non accorgersi che è solo il terrore a formulare i pensieri e le frasi che si dicono.
Così poi a un certo punto ci vuole coraggio, per liberarsene e ritornare a ragionare come quando non si era prigioniere.
Quell'uomo ora non ha nemmeno più bisogno di tenerti incatenata, ha già instillato dentro di te la più forte delle catene, quel terrore, che può restare efficace anche quando sarai lontana da lui in Italia, ti farebbe tornare da lui come un cagnolino docile al primo fischio.

Ti prego ti prego ti prego.
Lilli ha ragione, ti nascondi dietro a discorsi sconsiderati solo per giustificare già in anticipo un gesto che sarebbe peggio che sconsiderato: il ritorno da lui.
Ti prego non dimenticare le persone che qui ti proteggerebbero, sei così fortunata ad averle, lo sai quante donne non hanno nessuno ad aiutarle e sono disperate per questo?

Non puoi assolutamente.
Perchè lo devi prima di tutto a te stessa, come giustamente dice Lilli.
Ma se non riesci a sentire la responsabilità verso te stessa io ti capisco, perchè a volte ci si annienta e non si riesce più a sentire nemmeno una briciola di amore per se stesse.
Ma non sei una bimba e almeno la responsabilità verso le altre persone la devi sentire!

Verso tua figlia, hai il DOVERE di proteggerla da un padre così.
Ti rimprovererà di averle tolto il padre?
Ma che dici? Lei ti rimprovererà esattamente del contrario, cioè di averla fatta crescere nel terrore.
Capirà presto di essere stata a subire un uomo che non esagera in escandescenze e violenze solo quando supinamente si fa tutto quello che vuole, e a volte nemmeno basta, si arrabbia lo stesso.

Le donne di lì sono forti e indipendenti?
Scusa ma ne dubito e comunque tu e tua figlia futura donna, pensi che potreste esserlo, forti e indipendenti, con uno così?
Pensi che un padre simile lascerebbe una briciola di scelta a sua figlia su, non so, quali studi proseguire, o anche solo come vestirsi o peggio, quale marito sposare?
Prova a rispondere lucidamente, lo pensi davvero?

Lascia perdere gli articoli che parlano di situazioni troppo lontane dalla tua.
Certo che un bimbo senza padre potrebbe soffrire, ma senza un padre normale.
Se c'è un padre intollerante e violento un bimbo soffre molto di più.
Se subisci tu, donna, maltrattamenti da quell'uomo, ma ti rendi conto di cosa può fare sulla mente di un esserino molto più indifeso come una bimba?
Ma scusa, è riuscito a manipolare la tua, di mente, a modificarti i pensieri, in pochi anni, come farebbe diventare una bimba che cresce in suo potere?
Ma lo sai che perfino da donna, potrebbe restare il segno di un'infanzia passata in quel modo?
Tu sei cresciuta in modo normale, senza paura, perchè la tua bimba deve essere condannata a subirla, una paura di quel genere, negli anni più importanti della sua vita?

Un bambino senza padre cresce in modo MOLTO più tranquillo ed equilibrato di un bambino che ha un padre come quello.
Credimi, è così, ti prego credimi.
Tu quello lo chiami incostante?
Ma come fai? Non è incostanza quella, incostante è un uomo che ama un po' sì e un po' no.
Ma lui spaventa, terrorizza, imprigiona, incatena, vuole potere assoluto sulle femmine (donne e bimbe) di cui è convinto di essere PADRONE.
Usa le parole giuste, Rossella, quello non è incostante, quello è marito-padrone e padre-padrone.

Molto ma molto meglio un padre assente di un padre-padrone.
E anche se fosse il migliore dei padri non puoi costringere la tua bimba allo spettacolo di un marito padrone.
Sappi che il suo modo di pensarsi donna, lo plasmerà su di te, su quello che vede fare e subire da te, sei il suo modello principale, vuoi che fra 20 anni si trovi nella stessa situazione e rischi di essere succube di un uomo?
Pensaci, lo vuoi?

Lei da te può imparare una cosa fantastica: il coraggio di reagire e ribellarsi, di non subire.
Lo può imparare in un modo molto più efficace di tante future donne, perchè lo vivrà dal di dentro, si troverà a formarsi, a plasmare se stessa su una donna che glielo avrà mostrato e sarà il regalo più importante che potrai averle fatto.
Questo devi cercare di insegnarle, col tuo esempio e lo capisco che non sia facile.

Rossella io non disprezzo le tue paure, le capisco molto più di quanto tu creda.
Ma non sei sola, non puoi sentirti abbandonata.
Non puoi deludere le persone che in Italia ti aiuterebbero, non solo consolandoti e spingendoti, come può avvenire così su un sito, ma concretamente, accogliendoti, proteggendoti, aiutandoti anche nelle difficoltà concrete, offrendoti un rifugio che molte donne non hanno.
E quelle sì che possono essere molto più disperate di te, quelle che non hanno aiuti pratici e concreti.

Rossella di nuovo ti prego, cerca di superare le tue giustificazioni assurde.
Non mascherano nemmeno la tua paura, da quella soltanto nascono, ma non la possono nascondere con noi, donne che quella stessa paura, più o meno forte, la conosciamo anche troppo bene.
Ma quali altre possibilità vuoi offrirgli?
Ma non c'è bisogno di una palla di cristallo per capire che lui approfitterebbe sempre di più della tua troppa docilità.
Tu stessa hai ammesso che non sarebbe così aguzzino, se tu non fossi stata troppo docile.
Vuoi continuare con lo stesso atteggiamento?
Non li hai visti i risultati?
Non li stai pagando anche troppo?
Non li sta pagando la tua bimba?

Tu vuoi continuare così non per amore o per compassione verso di lui, ma per paura di quello che senti come un salto nel buio.
Hai ragione in questa paura, ma devi farlo lo stesso il salto, per salvare la tua piccola, se non vuoi farlo per te.
Se senti che potresti anche resistere, votata al sacrificio e martire, non puoi imporlo a una bimba, il tuo sacrificio.
Questo sì che avrebbe ragione a rimproverartelo, lei, fra qualche anno.
Il tuo non è un salto terribile, grazie ai tuoi che possono aiutarti, non vanificare una fortuna grande come questa.

Scusami se mi sto dilungando così tanto.
Sarei capacissima di continuare su pagine e pagine, con la speranza di smuoverti un po'.
E soprattutto perdonami, se in qualche frase potresti trovare un po' di durezza, ti prego, ricorda che sento una comprensione infinita per te, anche nella durezza che vorrei saper usare meglio di così.

E soprattutto ti imploro, pensaci.
Pensa alle conseguenze di quello che NON fai, per la tua piccola.
Pensa alle persone che ti amano e non possono sopportare che tu impedisca loro di aiutarti come vorrebbero e potrebbero, in Italia, nel tuo paese, nella tua famiglia.




[Modificato da keridwen. 21/06/2008 08:02]
21/06/2008 08:21
 
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Re: Re:
keridwen., 21/06/2008 7.16:


le persone che ti amano e non possono sopportare che tu impedisca loro di aiutarti come vorrebbero e potrebbero, in Italia, nel tuo paese, nella tua famiglia.



Se senti il bisogno di proteggere anche loro, dalla sua aggressività
se lui ti minaccia di fare del male anche a loro per vendicarsi
se temi che potrebbe metterle in atto queste minacce

allora ricorda che spesso gli uomini fanno queste minacce solo perchè capiscono che la debolezza di chi hanno davanti le rende credibili.
E in ogni caso, sai quante donne vengono abbandonate a se stesse dai parenti che dovrebbero proteggerle, solo a causa della paura di subire anche loro qualcosa?

Se i tuoi invece stanno ancora dalla tua parte, e ti dimostrano il coraggio di volerti aiutare, non puoi impedire loro di farlo, rendendo inutile questo coraggio.
E' il loro amore verso di te, non puoi respingerlo e anzi, loro desiderano che tu lo condivida, il coraggio, che tu faccia vedere a loro che anche tu ne cerchi un po' e lo trovi.
Si sentono impotenti e inutili, se tu impedisci loro di aiutarti.

Credo che quella che soffre di più questa impotenza sia la tua mamma, pensa al suo dolore di avere una figlia e una nipotina in quelle condizioni.
Vola in Italia, guardala negli occhi, lei ti ha già perdonato di non averla ascoltata sposando quell'uomo.
Adesso, nel suo sguardo, sai che c'è il desiderio della tua promessa che ti impegnerai a liberarti di lui.
Loro non possono nulla, se per prima non lo vuoi tu, con tutta te stessa.

[Modificato da keridwen. 21/06/2008 08:57]
21/06/2008 13:17
 
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In questo casi troppo spesso si è incatenati dall'emotività e dal cuore congedando quei passi che potrebbero dare risposte positive alla propria situazione...

Non sempre seguire i consigli del cuore aiuta, è necessario e indispensabile il supporto esterno di persone che guardano le cose con obiettività e lucidità senza che essi siano eccessivamente coinvolti emotivamente.

Andare oltre se stessi significa proprio scontrarsi con se stessi e rimettere nelle mani di altri le decisioni future, il non fare quello che si dovrebbe fare comporta ahimè un aggiunta di sofferenze e l'allontanamento della soluzione.

Non dimenticate mai di tenere vivo un obiettivo nella vostra vita che è quello della serenità e felicità che è parte integrante di una una sana crescita dei vostri figli, pensate a loro ma anche a voi stesse!

Si sa in questo casi si decide per un male minore, ma quel male minore è quello che si trasforma in speranza per un futuro migliore il male peggiore chiude le porte alla vostra vita continuando ad alimentare un gioco perverso fatto di umiliazioni e violenze subdole e assassine!

Rossella prendere in mano nuovamente la propria vita significa in primis ritornare a vivere e desiderare ciò che in questi anni non hai potuto avere... Abbiamo l'obbligo di dare a noi stessi altre possibilità, ci dobbiamo credere e dobbiamo lottare per ottenere il giusto della vita!

Sono fiducioso che saprai compiere i giusti passi...

Anch'io volevo ringraziare con il [SM=g27998] Lilli e Keridwen per il loro supporto costante e edificante, e per tutto quello che fanno non tanto per il forum ma per le donne!

Un abbraccio a tutti.
Gae



[Modificato da Geneshys 21/06/2008 13:17]
21/06/2008 15:11
 
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Putroppo questi dubbi mi prendono e, molto probabilmente, se sentissi una donna, nelle mie stesse condizioni, che parla cosí, le chiederei se sia pazza! Per fortuna, peró, ho delle amiche come voi che mi aprono gli occhi. Ha ragione Gaetano quando dice che le persone non direttamente coinvolte vedono la situazione in maniera piú chiara. le vostre parole, come al solito, sono state di aiuto e spero che lo saranno ancora. Non posso, peró, nascondere i miei pensieri e le mie paure e ieri sera ero particolarmente triste. Ho messo giú quindi tutte le mie paure e i pensieri che mi sono venuti in mente, quelli piú frequenti, sperando anche di esorcizzare cosí le mie paure. Tutte le volte che sono andata in Italia, al momento della partenza, sono sempre stata titubante, ma alla fine ho sempre deciso di dargli un'altra occasione. Questa volta peró ho anche il vostro appoggio e la sicurezza che mi date!
Dice mia mamma che un'altra donna sarebbe scappata il giorno dopo da una situazione come a mia e che la mia bambina capirá, ma allo stesso tempo mi dice che ognuno ha le proprie croci e che sarebbe meglio che la famiglia restasse unita. Mio fratello invece dice che questa volta mi impedirá lui di tornare. E' veo sono molto fortunata ad avere una famiglia cosí, che mi accoglierá e mi aiuterá.
Spero solo di farcela!
Grazie Lilli e grazie Laura, per le lacrime di speranza che mi avete regalato.
Rossella
21/06/2008 15:30
 
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Re:
rossella_75, 21/06/2008 15.11:

la mia bambina capirá, ma allo stesso tempo mi dice che ognuno ha le proprie croci e che sarebbe meglio che la famiglia restasse unita. Mio fratello invece dice che questa volta mi impedirá lui di tornare.




Tu puoi scegliere di portarla ancora, la croce, ma non puoi imporla alla tua piccola.
Sarebbe meglio che la famiglia restasse unita? Non mi sembra molto una famiglia unita, la tua.
L'unione c'è dove c'è amore, non dentro le prigioni come quelle.
La tua mamma non si è resa conto fino in fondo di cosa stai passando.
Pensa di averlo capito, ma temo che non sia riuscita completamente.
Auguro a tutte e due voi che tuo fratello riesca nel suo scopo.
Anche se poi fallirà, perchè se anche tu non desideri la stessa cosa, i suoi sforzi saranno inutili.
Rossella pensaci bene.....
22/06/2008 16:13
 
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Mia madre in effetti ancora credo che non abbia completamente chiara la mia situazione. Mio fratello che é stato qui, invece, sa benissimo come stanno le cose. Mia madre ha una certa etá e vorrebbe tanto che io stessi bene con la famiglia che mi sono creata. In ogni caso mi dice che la scelta spetta solo a me e che, qualunque essa sia, la loro casa sará sempre aperta per me e per la mia bambina. Quando le racconto le scenate varie, comunque mi appoggia e mi sprona a tornare e mi dice che un'altra donna al mio posto sarebbe scappata il secondo giorno.Per me é una grande forza quella di sapere che, comunque vadano le cose, ho le spalle coperte e che loro, i miei genitori e mio fratello, ci saranno sempre. mi rendo conto che in questo sono molto fortunata e confido molto nel mio prossimo soggiorno in Italia, quando staró di nuovo serena e tranquilla. Sará allora, spero, che avró la forza per cambiare vita.
Grazie ancora.
Vi abbraccio
Rossella
23/06/2008 11:01
 
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Rossella, però preparati già adesso, scusami se sono noiosa e ripeto sempre le stesse cose, ma è meglio agire prima che trovarsi in difficoltà dopo.
Chiedi a tuo fratello di contattare subito il centro antiviolenza di ********, chiedendo a loro anche assistenza legale e consigli, data la delicatezza della tua situazione. Così potranno consigliarti in modo adeguato, se ci sono delle cose da fare ora, adesso che sei ancora lì, per tutelare te e la tua bambina: sia dal punto di vista dell'affido della bimba (devi assolutamente evitare di poter essere accusata un domani di sottrazione di minore, che è un reato, o di abbandono del tetto coniugale), sia dal punto di vista economico: adesso ti sembra l'ultimo dei tuoi problemi ma un domani dovrai probabilmente combattere perchè il padre dia quattro soldi per il mantenimento di tua figlia.
So che sembra molto squallido, ma soltanto ora tu puoi fare cose come fotocopiare (e mettere via, in un posto sicuro) estratti conto della banca, statini degli stipendi di tuo marito, dichiarazioni dei redditi, atti di proprietà di appartamenti...
So che sembra squallido e scorretto: ma non lo è, devi tutelare tua figlia - e anche te stessa, se un domani tu dovessi trovarti in difficoltà.
Fai queste cose con lucidità e con attenzione, ma falle e subito.
Ma soprattutto, chiedi a tuo fratello di cominciare a muoversi qui in Italia, prima che tu vada via: io di leggi non ne capisco nulla, non è il mio campo, però "a naso" sono convinta che sia meglio cominciare a muoversi adesso che vivi ancora con tuo marito. E comunque chiedere delle informazioni non costa nulla: credimi, i centri antiviolenza e gli avvocati sono di una grandissima riservatezza, nessuno verrà a cercarti lì per crearti difficoltà.
Al centro cui mi rivolgo io - dove sanno benissimo che ormai vivo sola - hanno l'abitudine di chiamarmi sempre e solo sul cellulare: a casa non chiamano mai, anche se io più volte ho detto loro che potevano farlo. Ma come prassi, come abitudine, non lo fanno: perchè sanno che molte donne che si rivolgono a loro vivono ancora con i mariti e devono nascondersi.
Rossella, sprona tuo fratello a muoversi per te, visto che tu ora puoi fare poco e niente. Tu raccogli i documenti, intanto - e scrivi quelle lettere o mail che ti ho suggerito. Al massimo non serviranno a niente: male non possono farti.
Ciao, un abbraccio,
L.
[Modificato da FidelisAdmin 23/06/2008 14:34]
23/06/2008 13:07
 
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per favore Lilli o Gaetano potreste togliere il nome della cittá? grazie
24/06/2008 10:57
 
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scusami, Rossella, mi era sfuggito
25/06/2008 07:36
 
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Rossella quando Gae ti rende disponibile la lettura leggi la mia cartella privata.
Contiene delle cose interessanti per te.
25/06/2008 12:31
 
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Re:
keridwen., 25/06/2008 7.36:

Rossella quando Gae ti rende disponibile la lettura leggi la mia cartella privata.
Contiene delle cose interessanti per te.



Si sto lavorando per questo, quanto prima sarà aperto!

Un abbraccio
Gae

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