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RIAPRE IL CENTRO ANTIVIOLENZA ADID

 
 
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dall'estero

Ultimo Aggiornamento: 16/09/2008 23:03
01/09/2008 14:35
 
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Cara Rosella,
come ti ho già scritto, sono daccordo con Gae, hai fatto passi da gigante, da sola! Ora vedrai che il supporto psicologico ti aiuterà moltissimo! Prendi le cose con calma, con pazienza: i risultati arriveranno pian piano.
Mi sento il cuore leggero e pieno di speranza a leggere i tuoi ultimi post: che bello sentirti progettare la tua vita futura, pensare al lavoro, mettere i paletti anche rispetto alla tua speranza di lasciare uno spazio perchè il tuo matrimonio abbia un'ultima opportunità - o comunque che tuo marito abbia l'opportunità di diventare o di essere un buon padre.
Certo, Rossella: i momenti duri non mancheranno.
Mettilo in conto, questo!
Ma superarli ti darà forza e ogni momento dificile che superarei ti renderà ogni giorno più forte, sicura, serena.
Già questo primo passo: mettilo in cornice e ripensaci quando avrai di nuovo paura, ansia, timore di non farcela, quando ti sentirai di nuovo inadeguata, fragile.
Come vedi, non lo sei: stai tirando fuori razionalità, forza e grinta. Nel TUO modo di lottare (sei una persona dolce e sensibile, quindi la brutalità ti è estranea), tu stai lottando!
Poi, quello che il futuro riserva al tuo matrimonio, non si sa...io, onestamente, non nutro grandi speranze che tuo marito sia davvero disposto a cambiare (te lo dico per onestà), però quello che penso io non vale nulla, io non so niente di tuo marito e so pochissimo di te...nè (per fortuna) posso leggere nel futuro!
Vai avanti così: prenditi cura di te oltre che della bimba!
Ciao, ti abbraccio,
L.
01/09/2008 21:20
 
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ciao Rossella anch io ti faccio dei complimenti x il chiarimento che le hai fatto e senza discussioni ,x me era normale sentire dalla sua parte che x voi rtornava e cerca di cambiare ma a mio avviso non farti abbindolare ,è, e resterà sempre quello che è quel uomo ,mio marito lo ha fatto ,ha imprecato l aiuto dei miei ,e mio padre l ha accolto a casa come un figlio x cercare di aiutarlo e di non distruggere una famiglia ,la nostra ,ma lui davanti si comportava in un modo e come eravamo soli mi diceva tanto prima o poi ritorneremo a casa da soli ,e poi si vedrà,e lo ha fatto,ha convinto tutti che lui stava bene e che ero io la visionaria ,quella che non mi andava bene niente fino a incuccarmelo in cervello e sono tornata a casa e poi li e successo di tutto fino a quel giorno;quindi car Rossella tieni duro ,vai avanti ,consigliati con il tuo avvocato,ti ho scritto prima sei tu quella che ha l manico del coltello,non fartelo ristrappare,so bene che pensi a tua figlia ,e suo padre è nessuno gielo può negare ,ma credo che ce ne siano stati troppi ma.....
non mi prolungo rifletti bene prima di decidere,e cosa deciderai spero sia un bene x e e tua figlia.
ciao.
01/09/2008 21:43
 
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Mi ha chiamato mia suocera. Dopo avermi detto che ho sbagliato e che devo tornare, mi ha ascoltato ed io le ho potuto dire come mi ha trattato suo figlio. Il giorno in cui sono partita da lì le avevo accennato come vivevo quindi, una volta che, dettagliatamente, le ho rivelato la vera essenza di suo figlio mi ha dato ragione. Suo padre era già dalla mia parte quando ha saputo che non sarei tornata infatti ha detto che la colpa era tutta di suo figlio che non ha fatto niente per farmi stare bene. In ogni caso vogliono la famiglia unita e ha detto che lui verrà in Italia e toneremo tutti e tre laggiù per poi fare ritorno definitivamente in italia tra tre mesi. Io le ho detto di no categoricamente, che se lui vuole, può venire a vedere la bimba, ma noi laggiù non torneremo MAI. Oggi lui non mi ha chiamato. Io non lo chiamo. Gli ho mandato un sms dicendogli di farsi un bell'esame di coscienza e solo quando sarà leale prima di tutto con sè stesso potrà scrivermi quelle che sono le sue intenzioni.
In questo rimango irremovibile. Oggi ho anche chiamato la scuola guida per cominciare a guidare. Per me è un passo importantissimo perchè ho la patente da 10 anni ma praticamente non ho mai guidato. Ora è arrivato il momento di farlo. Voglio cambiare tutto, non voglio più essere succube, passiva e inutile coem lui mi ha resa. La bimba il 15 settembre inizierà ad andare all'asilo. Sarà difficile per tutte e due ma è importantissimo. Se viene, lui deve vedere che non mi piango addosso, che non sono l'ameba che ha creato, che senza di lui, vivo. Poi, nel futuro, potremo riparlare di tutto. Ma questa volta le condizioni le detto io. Non vi voglio apparire una spaccona, ma mi sento un pò meglio e voglio approfittare di questa piccola dose di forza per fare il più possibile. Lui venga pure, anche se non mi sembra il momento più adatto, ma le regole le detto io.
01/09/2008 21:45
 
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Volevo dire a Gae che l'affidamento esclusivo è momentaneo. Il giudice l'ha concesso in via straordinaria data la circostanza delicata e pericolosa. I giudici intelligenti a volte si incontrano. Ad ottobre ci sarà la prima udienza.
01/09/2008 23:52
 
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Re:
rossella_75, 01/09/2008 21.45:

circostanza delicata e pericolosa




E' vicino, ottobre, temo che la situazione sia ancora abbastanza delicata, in quel momento.
Attenta, mi raccomando, attenta.
E testa alta.
Spero che entro ottobre tu impari a tenerla ben alta, con fermezza e determinazione.
[Modificato da keridwen. 02/09/2008 12:42]
02/09/2008 21:50
 
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Ciao!Oggi è stata una bella giornata, finalmente!
Questa mattina sono stata dalla psicologa. Mi ha fatto bene, perchè ho potuto parlare molto con una persona esterna che mi ha dato una visione della questione più oggettiva. Mi ha consigliato di non prendere nessuna decisione. Per adesso è meglio che ognuno stia da solo, nel prorpio paese e pensi a quello che vuole fare.
Quando lui mi ha chiamata gli ho esposto la mia decisione di prendere tempo e lui è stato d'accordo. Mi ha detto che ha capito di avere sbagliato, che non è stato nè marito nè uomo. Che è disponibile a venire in italia e ha ricominciare tutto, ma anche lui ci vuole pensare bene.
Abbiamo parlato con calma, come non facevamo da tempo. Lui mi ha ascoltata con pazienza. é già un passo avanti. Io gli ho detto che ora pretendo del tempo per me, me lo deve.
Verrà per trovare la bimba, ma non ora.
Oggi mi sento molto meglio e sempre più carica. Devo ricominciare a studiare per un concorso. La mia bambina andrà all'asilo e avrò un pò di tempo per me. Speriamo di continuare così.
Non finirò mai di ringraziarvi per l'aiuto che mi avete dato.
Non lo scorderò mai. Molto di come è andata la cosa lo devo a voi che mi avete sempre spronato e supportato.
GRAZIE!!!!!
Vi terrò informati su come si evolverà la questione.
Un bacione a tutti, a Lilli, Laura e Gaetano e a tutte le donne del forum!!!!Rossella
02/09/2008 21:57
 
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In ogni caso la causa di separazione va avanti. A febbraio avremo la prima udienza, quindi c'è tempo. é meglio, penso, rimanere tutelata, non si sa mai!
03/09/2008 11:03
 
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Cara Rossella,
siamo tutti molto fieri di te.
Vedrai che ogni giorno andrà meglio - e che sarai sempre più forte nell'affrontare gli inevitabili problemi della vita quotidiana.
Ora fai benissimo a pensare un po' a te: con il supporto psicologico, lo studio e coltivando progetti per il futuro.
Fai BENISSIMO a mandare la bimba all'asilo: stare con altri bimbi le farà bene e il vostro rapporto ne acquisterà in serenità e forza.
All'inizio piangerà un po'...lo fanno tutti! Poi ci andrà volentieri e ne sarà felicissima.
Tu intanto potrai avere del tempo per te: per studiare, ma non solo.
Se riesci, non chiuderti in te stessa e nel piccolo cerchio della famiglia. Non ti dico di "trovarti il fidanzato" (sono sicura che per un bel pezzo a certe cose non ci penserai proprio!) ma di riprendere una tua vita sociale, frequentando i vecchi amici, andando in palestra, facendo delle cose che ti piaceva fare prima di sposarti.
Ogni tanto ci vuole! Sei una donna, sei giovane e hai passato un periodo orrendo: ora hai ancora un po' di strada in salita da percorrere, quindi regalarti qualche momento di distensione, di divertimento e di svago ti aiuterà a ricaricarti!
Ciao, ti abbraccio,
L.
03/09/2008 13:03
 
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Re:
rossella_75, 02/09/2008 21.50:

Io gli ho detto che ora pretendo del tempo per me, me lo deve.
Verrà per trovare la bimba, ma non ora.




Non ora, siano ringraziati i cieli.
Caspita esistono anche psicologhe inelligenti!!!! oltre che giudici.
Meno male che con lei hai parlato prima che lui arrivasse in Italia.

Sento anch'io un bel sollievo, Rossella.
Tu non sei affatto pronta ad affrontarlo.
Mi raccomando, sempre testa ben alta e all'erta.
Non abbassare la guardia, mantieni sempre attenzione.
Adesso, dovresti riuscire a farlo in modo più facile.
Vedrai, sarà sempre più facile.
Finalmente stai avendo consigli dalle persone giuste.
Sono tanto felice per te.
04/09/2008 12:07
 
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Re:
rossella_75, 02/09/2008 21.57:

In ogni caso la causa di separazione va avanti. A febbraio avremo la prima udienza, quindi c'è tempo. é meglio, penso, rimanere tutelata, non si sa mai!



Ottima decisione,la tutela della persona passa inevitabilmente per via legale. Ma non tralasciare, come ha ben detto Lilli, l'aspetto psicologico. Io ritengo che bisogna affrontarle le situazioni e non scappare, fuggire da esse.

Credo che sia pura utopia,e Lilli lo sa,pensare di potersi liberare di quell'uomo che per tanti anni è stato l'uomo della tua vita, in uno stato di diritto come il nostro anche lui ha l'opportunità di supporto legale e di conseguenza di svolgere il suo ruolo genitoriale nei confronti di tua figlia.

Ecco perchè lui comunque sarà presente, non nella tua vita direttamente ma di riflesso, ed ecco perchè tu gradualmente devi imparare ad affrontare lui e le situazioni che nasceranno.

Quindi cara amica ritenere che si instauri tra voi un rapporto corretto, che sia garante della sana crescita psicofisica della bambina è importante, indispensabile... La letteratura in ambito sociale la identifica come SUPPORTO ALLA FUNZIONE GENITORIALE E MEDIAZIONE DEL CONFLITTO FAMILIARE, attività di tutela rivolta a tutte le famiglie per le quali esiste una disposizione dell’autorità giudiziaria a causa di separazione conflittuale.

La finalità è quella di tutelare l’incolumità dei minori preservando il diritto di crescere in un ambiente adeguato; favorire la riapertura della comunicazione tra genitori separati che si trovano in conflitto nella gestione dei figli.

Se non si attivano questi processi, cara amica, sarà tutto in salita credimi.


Finalmente stai avendo consigli dalle persone giuste.



Volevo dire a Laura dove in questa sede non è stata adeguatamente e correttamente consigliata Rossella? Perchè mi sembra che dopo 6 pagine di dialogo continuo Rossella è arrivata a tagliare traguardi importantissimi.

Un ultima cosa, Rossella per ricostruire un equilibrio con la vita esterna devi prima ricostruire quello interno dell'anima, del cuore.

Un abbraccio
Gae

[Modificato da FidelisAdmin 04/09/2008 12:08]
04/09/2008 14:39
 
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Caro Gae,
personalmente, come ho detto anche a Laura, sono molto fiera di Rossella, ma anche del "lavoro" che questo forum ha fatto INSIEME a lei, supportandola nell'attivare quelle risorse interiori che ha e che ora, con il lavoro presso il centro antiviolenza, potrà sviluppare e rafforzare.
Sulla posizione di Laura: fermo restando che condivido totalmente le cose che tu, Gae, hai scritto nel tuo post, penso però che una cosa (bella, ma spesso utopistica) è la teoria di quello che sarebbe "il meglio" per i figli in caso di separazione, altra cosa però è la pratica.
E qui potremmo tirare in ballo tanti fattori, inadeguatezze o lacune delle norme e dei sistemi di supporto (tu sai meglio di me che a tutt'oggi ci sono molte aree del nostro paese in cui i servizi di cui parli risultano carenti se non addirittura assenti).
Ma, oltre alle lacune "del sistema", c'è il perenne e grande punto interrogativo relativo alle persone: se una persona non è motivata a fare determinate cose, se una persona non è motivata a chiudere con la violenza e ad aprirsi al dialogo responsabile neanche i servizi sociali migliori del mondo potranno "convincerla".
Poi c'è la riflessione di base che (anche se non è scritto da nessuna parte) noi tutte ci domandiamo se un uomo violento possa essere un buon padre.
Dire: "poi con la separazione si calma" (l'ho sentito dire molte volte) significa in realtà riportare implicitamente la "colpa" della violenza sulla donna o quanto meno sulla relazione, togliendola all'uomo.
Mentre io penso che nella maggior parte dei casi la violenza coniugale sia una strategia, una cultura di sopraffazione del più debole e di prepotenza - un tratto caratteristico che non nasce all'interno di una specifica relazione di coppia ma che fa parte dell'atteggiamento mentale di un individuo - cosa che lo porterà ad essere nuovamente violento, anche verso i figli.
La conclusione che si possono trarre da queste riflessioni (che, credo, siano le conclusioni che ha tratto Laura) è che, nel dubbio, sia meglio NON fidarsi.
Nel caso specifico di Rossella, forse Laura ha voluto dire che il nostro (generale, io per prima!) ricordarle che la bambina ha bisogno del papà potesse (dato il suo forte legame con il marito e la montagna di sensi di colpa che si porta dietro) spingerla a fidarsi di lui in modo eccessivo, dando credito alle sue promesse da marinaio.
Anch'io penso che ORA Rossella sia consigliata dalle persone giuste: ma NON perchè chi l'ha supportata fino ad ora (cioè noi) abbia "sbagliato" MA perchè adesso Rossella può parlare, aprirsi e lavorare con PERSONE in carne ed ossa, avere un rapporto personale e diretto con dei professionisti - cosa che nessun servizio su Internet potrà mai fare - ma un forum telematico non aspira a questo, ma, al massimo, ad essere un "pronto soccorso" virtuale, con tutti i limiti del virtuale e del "pronto soccorso".
L.
05/09/2008 08:09
 
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Scusatemi, adesso ho una priorità più importante e urgente.
Siamo impegnate a cercare di capire come poter continuare il nostro lavoro in modo accettabile, viste le nuove disposizioni governative sulla nostra scuola.
E' un vero allarme, adesso tutta la nostra attenzione è su come possiamo organizzarci.
Appena potrò tornerò a voi, a darvi tutte le spiegazioni e a seguirvi con interesse.
Resto legata a tutto il forum con tanto affetto, sia verso gli operatori e ancora di più verso le donne utenti.
A te, Rossella, è ovvio, resto vicina con un pensiero particolare.
[Modificato da keridwen. 05/09/2008 08:10]
07/09/2008 09:04
 
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Rossella, sono molto sollevata dal fatto che nel ricevere un ottimo consiglio non ti sei messa a soffrire perchè magari non ti sentivi in grado di seguirlo.
Avresti potuto dirci che non sapevi come fare, a convincere tuo marito a ritardare la partenza.
Se lui fosse arrivato ti avrebbe avuta davanti a sè tremante e dubbiosa, ancora troppo in suo potere, ti avrebbe portata di nuovo a parole e gesti che adesso non ha più il diritto di pretendere e a una remissività che adesso pian piano devi dimenticare.
Nel tuo sforzo di recuperare un atteggiamento più dignitoso di fronte a lui, avrebbe invece rinforzato in te il terrore di cui già un po' ti sei liberata e te lo avrebbe fatto risentire, forse anche più di prima.

I tuoi sforzi per liberarti di quella paura, te li avrebbe resi davvero troppo difficili, comparendoti davanti troppo presto.
Anche quando tornerà, comunque, ricorda di non restare mai sola davanti a lui, almeno fino a quando non ti sentirai veramente forte.
Procurati una terza persona, lì con voi, che ti aiuti a sentirti più tranquilla e che eventualmente potrebbe fare anche da testimone, per qualcosa di minaccioso che potrebbe dirti trovandoti da sola.
Già così dovrebbe frenarsi di più, con due altre orecchie che possono sentire.
La trasformazione improvvisa dalla violenza alla dolcezza umile non è mai completa, può sempre tornare qualcosa di spiacevole, soprattutto se vi trovate da soli.

Comunque hai visto, non hai aspettato a dirglielo e lui lo ha accettato senza drammi, almeno per ora.
Ti invito a non abbassare la guardia
Lo so che può essere estenuante stare così in guardia, ma tu proprio ora forse riesci a sperimentare come invece ti riesce in modo meno difficile.
Pagate, voi due, mamma e bimba, il prezzo del fatto che la testa alta e un po' di attenzione, queste due cose, tu non riuscivi a mantenerle, non per colpa tua, ovviamente.
Così adesso sembra quasi una cosa nuova e la impari pian piano.
Ma ti accorgi che la impari, se non te ne accorgi te lo faccio notare io.
Ancora di più ti aiuterà a scoprirlo la psicologa, sei fortunata e sei capitata con una brava professionista.
Ma non puoi vederla spesso e quindi leggilo pure qui, quello che a volte potrebbe venirti la tentazione di dimenticare, fino a quando non sarà consolidato in te.

Mantieni attenzione e guarda che non solo una donna, ma qualsiasi persona lo fa nella sua vita, per difendere la sua dignità.
Non è un impegno impossibile, quando, come te, si ha la fortuna di supporti importanti e giusti, a cominciare dalla tua famiglia.

Sono davvero tanto felice per te.
Mi spiace non poter più seguire il forum come prima, non mi riferisco all'estate, ma anche ai mesi scolatici passati in cui potevo leggere e rispondere, almeno la sera.

Dalla metà di agosto l'ho aperto pochissimo e per brevi letture molto parziali.

Ma Rossella,tu ricordalo sempre anche a pc spento, che c'è qualcuno che quando può ti ripete: mantieni attenzione.
Perchè è una cosa che tutti imparano, ma una donna, nel senso di protezione che è abituata a cercare e ad aspettarsi da padri, fratelli, mariti e più tardi figli, a volte non si impegna abbastanza nel proteggersi da se stessa.
Nella cultura latina, più che in altre, la donna affidava completamente in mani maschili anche la sua sopravvivenza ed è un peso che ovviamente resta, anche ora che sembriamo così emancipate.
Ed è esattamente il dramma che porta alle storie tremende che leggiamo qui.
Sembra di stare in apnea, senza la protezione di un uomo.
Tu sei adulta, adesso puoi imparare a proteggere te stessa, non come avrebbe cercato di fare una bimba che avrebbe abitato nella stessa casa di un padre fatto come certi uomini che esistono.

Certo, un uomo può anche essere distruttivo attentare alla sopravvivenza.
E' terribile quando una ragazzina deve subirlo come un "diritto", il contatto con un uomo così, l'abitare proprio nella stessa casa, l'essere completamente nelle sue mani.
Subire diritti di questo genere, chiamandoli diritti, è davvero il colmo.
E invece purtroppo esistono ragazzine così e la mamma nasconde i loro drammi perchè sia ancora più facile tenerle costrette in gabbie come quelle.
Ecco come scatta il rancore profondo verso la mamma, e più viene schiacciato e nascosto questo rancore, più fa soffrire e diventa distruttivo forse ancora più di quello provocato dal padre.
Altre donne combattono battaglie molto più difficili, proprio perchè devono affrontare anche questo.
Quando cresce una ragazzina si accorge benissimo di quale vita ha dovuto fare e forse ancora viene costretta a fare, segregata in una casa.

Tu no, Rossella, ricorda sempre che hai una differenza enorme.
La fortuna di aiuti concreti e affettuosi, che troppe donne si sognano.
Continuo a ripetertelo, è importante che tu te ne renda conto fino in fondo, perchè è questa la tua forza, rispetto alle altre: l'aiuto maggiore che hai.
Ma questo non ti porti a diminuire la tua vigilanza e il tuo impegno nell'imparare un'attenzione sempre più adeguata nella difesa tua e della piccola che ha il diritto alla difesa da parte tua.
Stai attenta ad evitare di metterla tu in un pericolo maggiore, tornando a fidarti troppo.

Adesso praticamente rinasci e davvero diventi un'altra donna, più consapevole, più matura e saprai insegnare questa maggiore consapevolezza alla tua bimba.
O meglio, qualsiasi cosa volessi tu insegnarle, è inutile che le mamme si sforzino, è il modello che offrono, molto più efficace.
Sarai un modello da seguire molto più adeguato alla crescita più sana di una bambina.

Hai la fortuna di una psicologa competente che standoti vicina ti insegnerà passo passo questo percorso.
Guarda, con tutta la cultura che può farsi una persona, è prorio questa cosa che ora impari tu, la più importante.
La dignità che è anche poi quindi più fiducia, più sicurezza, meno paura nell'affrontare persone e circostanze più o meno sfavorevoli.
Testa alta, Rossella, attenzione sulla difesa della propria dignità.
Per te e per tutte le donne.
Ti sembreranno cose difficili, per ora, ma pian piano vedrai come ti verranno naturali e in un modo anche migliore di come lo possono vivere tanti, non solo donne, ovviamente.
Già l'hai visto, come hai potuto chiedere una cosa al padre della tua piccola, come hai potuto rivendicarla per te, forse per la prima volta da quando lo conosci.
E già hai visto come, mentre pensavi che fosse un Everest da scavalcare, invece hai oltrepassato una montagna più bassa.
Ma è successo perchè sei più coraggiosa e fiduciosa, adesso.
Lo sai già ma non dimenticarlo, che adesso sei molto più fiduciosa.
Però non abbassare la guardia e mantieni le tue difese ben alte, in modo da non rendere inutili le armi e gli aiuti che poche donne hanno e che ti mettono in un vantaggio così alto.

Ti penso spesso, e adesso, nei miei pensieri, tu sei davvero una nuova Rossella diversa che sta rinascendo.
Anche tu, adesso provi questa sensazione di rinascita che molte donne "salvate" hanno già provato.
Finalmente ci sei arrivata anche tu e lo hai fatto in tempo, per risparmiare a una bimba sofferenze e danni che avrebbero potuto essere davvero pesanti, così segregata dentro una casa, avrebbe potuto capitarle anche in Italia.
Tu vigilerai perchè non le succeda in futuro in Italia, difesa e corazzata, tu, da sostegni veramente ottimi.
E' una gioia davvero, per tutti noi e per me anche di più, ormai lo sai.

Dimenticavo una cosa importante: ne ho già sentite di suocere tutte impegnate a far credere alla nuora "io sono ed ero già prima dalla tua parte, è vero che lui ti trattava male, glielo dicevo". Guarda che non sempre sono sincere.

Gae e Lilli, spero che abbiate potuto ricevere il messaggio che vi ho inviato e comunque non riesco a leggere gli ffz che mi vengono segnalati in arrivo.
Qui, con lampi e tuoni scattano tutti gli allarmi delle macchine in strada, le connessioni fanno fatica a reggere, figuriamoci se possono circolare bene i messaggi ffz.
Anche uno che stavo scrivendo per Ines non so che fine abbia fatto, non ho potuto nemmeno finirlo.
(Rossella scusa questa aggiunta)





07/09/2008 13:34
 
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Re:
Lilli66, 04/09/2008 14.39:

Nel caso specifico di Rossella, forse Laura ha voluto dire che il nostro (generale, io per prima!) ricordarle che la bambina ha bisogno del papà potesse (dato il suo forte legame con il marito e la montagna di sensi di colpa che si porta dietro) spingerla a fidarsi di lui in modo eccessivo, dando credito alle sue promesse da marinaio.



Certo, Lilli, esattamente questo.
Magari non spingerla, ma giustificare la fiducia eccessiva e dimenticare i pericoli come se fossero scomparsi.
Questo sembrava ci fosse, ed era rischioso, perchè già Rossella non ha usato in passato troppa cautela.
Tutta questa storia dovrebbe insegnarle come minimo a non fidarsi.
E i messaggi potevano essere travisati, apparire in direzione contraria.

Sarai d'accordo anche tu, Rossella, che i pericoli non sono completamente scomparsi ed è meglio usare ancora la cautela che la psicologa ti ha consigliato così bene.
Io ero molto preoccupata dell'arrivo imminente di lui, è andata bene, dai, meno male.

Quanto al forum come primo soccorso, non lo so, a me sembra che sia qualcosa di più.
Forse anche molto di più.
Tutte e due, Rossella e Lilli, passate dal pronto soccorso e indirizzate nei reparti giusti, però non avete abbandonato il forum.
Lilli, anche se tu non fossi diventata moderatrice, non credo che te ne saresti andata del tutto.
Non è detto, che una volta arrivati al reparto giusto, non si abbia più bisogno di comunicare qui.
Anche tu, Lilli, credo abbia avuto un aiuto, e continuavi a riceverlo, anche nei tuoi svp.

07/09/2008 20:05
 
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Un caro saluto a tutti...

Soltanto poche parole...

Il primo pensiero va inevitabilmente a Rossella...
La psicologa deve aiutarti tantissimo nella sfera emozionale, visto che ancora sei innamorata di quest'uomo, deve aiutarti a proseguire tutto l'iter, visto che haimè lo incontrari parecchie volte se il giudice deciderà per l'affido condiviso. Dovrai convogliare tutte le tue forze ed il tuo coraggio in tal senso. Non è una passeggiata, assolutamente no... Ma sono certo che ci riuscirai!!!!

Per quanto riguarda il forum penso che esso debba essere il primo metro di un lungo percorso di rinascita,anche una sorta di pronto soccorso, ma non soltanto questo. Io credo che questo forum sia davvero utile soltanto per quelle donne che sanno fare un percorso continuato con noi, altrimenti è soltanto un momento di sfogo, certamente utile, ma il fine di questo spazio web non è questo.

Quante volte abbiamo letto: è stato grazie a voi se... E per "voi" intendo dire tutti noi, operatori e donne che lavorano per gli altri.

Ma voglio sottolineare una cosa IMPORTANTISSIMA, questo spazio non può e non deve sostituirsi ai centri antiviolenza presenti nel territorio,non può e non deve poter pensare di risolvere le problematiche sulla violenza senza L'INDISPENSABILE supporto delle istituzioni locali e figure professionali.

Adesso lasciamo che questo treand segui la ragione per cui è nato, senza andare OT, ok?

Un abbraccio
Gae
11/09/2008 11:58
 
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Ciao a tutti!
Scusatemi per l'assenza, ma sono stata molto male. Ho avuto una brutta influenza e solo adesso mi sento meglio.
Tutto procede per il meglio. Lui chiama tutti i giorni, è molto dolce e affettuoso, ma io non mi faccio abbindolare. Lo faccio parlare con la bambina, gli racconto le cose che fa e poi chiudiamo. Lui è sempre più convinto a voler tornare. Per me va bene, io ora penso a costruire qualcosa per me e per mia figlia. Lui se vuole si deve adeguare.
Psicologicamente sto molto meglio!!! Spero di continuare così.
Vi abbraccio forte, AMICI CARI!
Rossella
12/09/2008 13:21
 
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Cara Rossella leggerti in questi termini:decisa e tenace, non può che riempirci di gioia per te.
Hai scritto una cosa verissima:"Pensare a costruire un futuro per te e tua figlia". Il fatto che lui "appaia"dolce ed affettuoso potrebbe essere una lama a doppio taglio, di questo devi stare molto attenta, è giusto e bene che lui comunichi con la figlia ma non saranno le sue parole a portarti nuovamente tra le sue braccia!!!

Ti ricordo l'importanza del supporto psicologico, importantissimo per la tua crescita e consapevolezza interiore in una battaglia non facile ma che ti vedrà vincente.

Noi ci siamo,
un abbraccio per te e per tua figlia.
12/09/2008 14:19
 
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rossella_75, 11/09/2008 11.58:

sono stata molto male. Ho avuto una brutta influenza e solo adesso mi sento meglio



Rossella, forse ti eri anche indebolita proprio fisicamente.
Le tue difese immunitarie non erano più efficientissime, a causa della stanchezza per una situazione, il cui peso grava su di te da troppo tempo.
Adesso pian piano ti libererai anche dei ricordi peggiori, o meglio del dolore connesso a quei ricordi.
Però un pochino conservali, senza più dolore, e anzi con la gioia di essere in una situazione completamente diversa.
Non dimenticare tutto, comunque, perchè qualche ricordo ti aiuterà a mantenerti cauta.
Il senso di tutto quello che hai passato, sia da qui in poi, la tua capacità di essere veramente cauta, con lui e con qualsiasi uomo che potrebbe arrivare in futuro.
Purtroppo, noi donne, anche le più ingenue, dobbiamo imparare presto a riconoscere il vero volto di chi ci appare amorevole e affettuoso.

Sono contenta che tu sia guarita, adesso la sentirai già, anche la guarigione interiore, dalle tue ferite dolorose, che pian piano senti rimarginare.



13/09/2008 17:31
 
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LO STATO ATTUALE DEL CODICE CIVILE


L’articolo del codice civile che regolamenta l’affidamento dei minori è l’art. 155 ("Il minore ha diritto a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori e a ricevere cura, educazione e istruzione da ciascuno di essi, anche dopo la loro separazione personale, lo scioglimento, l'annullamento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio. Analoga tutela é stabilita rispetto a tutto il resto dell'ambito parentale del minore. Salvo quanto disposto dall'articolo 155- quater , il giudice che pronuncia la separazione dichiara l'affidamento dei figli a entrambi i genitori, indica dove essi avranno la dimora abituale, e adotta ogni altro provvedimento relativo alla prole, con esclusivo riferimento all'interesse morale e materiale di essa quale risulta dal primo comma. In particolare il giudice fissa la misura ed il modo con cui ciascun genitore deve contribuire al mantenimento, alla cura all'istruzione ed alla educazione dei figli, secondo le regole stabilite all'articolo 155- bis. Nessuno dei genitori puó rinunciare all'affidamento, ove il giudice abbia ritenuto che ne sussistono i requisiti, né sottrarsi agli obblighi da esso derivanti. Salvo quanto disposto dall'articolo 155- quater , la potestà è esercitata dai genitori congiuntamente, attenendosi alle regole stabilite nella sentenza. Limitatamente alle decisioni su questioni di ordinaria amministrazione é facoltà del giudice di stabilire che, nei casi di conflitti non superabili tra decisioni alternative, i genitori esercitino la potestà separatamente, attribuendo a ciascuno sfere di competenza distinte, tenuto conto delle loro specifiche attitudini e capacità, e del grado di collaborazione ipotizzabile tra di essi L'abitazione nella casa familiare spetta di preferenza al coniuge con il quale i figli prevalentemente convivono. Il vantaggio che ne consegue per l'assegnatario deve essere adeguatamente considerato nella regolamentazione dei rapporti economici tra i coniugi.

Ciascuno dei coniugi ha diritto di chiedere in ogni tempo la revisione delle disposizioni concernenti la misura e le modalità del contributo al mantenimento dei figli, nonché di quelle relative al loro affidamento e all'attribuzione dell'esercizio della potestà, ove in precedenza ne sia stato escluso. Ciascuno di essi ha in ogni tempo facoltà di opporsi, per gravi motivi, alla partecipazione dell'altro all'affidamento; se i motivi dell'opposizione risultano manifestamente infondati e miranti a ledere il diritto della prole di cui al primo comma dell'articolo 155, il giudice considera tale comportamento ai fini della determinazione del genitore convivente o dell'eventuale mutamento di esso".

.

L'articolo prevede quindi un affido esclusivo che non esclude affatto la patria potestà dell'altro genitore, che è quindi sempre congiunta, ma di fatto limita il suo esercizio di decisione nella formazione e nella crescita del figlio in quanto non vivendo con il figlio il genitore non affidatario non può essere partecipe di qualsiasi decisione presa dal genitore affidatario (Manara)

È come dire che un genitore non è che non lo sia più ma non lo fa più a tempo pieno, bensì durante il “diritto di visita” (Manara).

L’affidamento esclusivo è quindi la regola; però ma non esclude l’affidamento di entrambi i genitori di cui si parla la legge sul divorzio (art.6, comma 2, legge n.898/70, modificata dalla legge n.74/87) Articolo 6 - [Obbligo di mantenere, educare ed istruire i figli]

2. Il tribunale che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio dichiara a quale genitore i figli sono affidati e adotta ogni altro provvedimento relativo alla prole con esclusivo riferimento all'interesse morale e materiale di essa. Ove il tribunale lo ritenga utile all'interesse dei minori, anche in relazione all'età degli stessi, può essere disposto l'affidamento congiunto o alternato.



tant'è che molto spesso questo articolo viene applicato anche nelle cause di separazione per analogia della materia.









2.
LE MODALITA' DI AFFIDAMENTO



Esclusivo: si decide quale tra i coniugi sia l’affidatario, il minore vive ed è tutelato maggiormente da un genitore. Sulle decisioni di carattere straordinario (cure mediche, scelte religiose,ecc. ) entrambe le parti se ne occupano, in quanto la potestà genitoriale rimane comune; per quanto riguarda la vita ordinaria ( frequentazione amici, permessi, studio, ecc.) le decisioni spettano al genitore affidatario. Ciò significa che il genitore che non ottiene l’affidamento dei figli (per lo più i padri: i dati ISTAT del 1998 indicano il 90.3% dei casi di affido alle madri) esercita la propria potestà in forma più limitata rispetto a quando c’era ancora la famiglia.
Il genitore non affidatario ha compiti di "vigilanza" sull'operato dell'altro coniuge (Fagioli).

Alternato: la custodia dei figli è ad entrambi i genitori per periodi dell’anno separati: es. l’inverno, durante il periodo di scuola, con la madre mentre le vacanze estive le trascorre con il padre.
Condiviso/Congiunto: entrambi i genitori sono affidatari dei figli ma non sono più una famiglia, perciò vivranno il più vicino possibile, anche se non più sotto lo stesso tetto, dovranno decidere quasi tutto insieme, soprattutto le scelte più importanti che riguardano la formazione e l’educazione del figlio.


13/09/2008 18:17
 
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Cara Rossela ho voluto postare LO STATO ATTUALE DEL CODICE CIVILE per farti ulteriormente capire che, a prescindere dal conflitto esistente tra te ed un uomo che per molto, forse troppo tempo ti ha inflitto dolore e sofferenza, esiste un legame padre - figlio di cui il giudice terrà conto.

Il fatto che ti abbiano dato, momentaneamente, l'affido esclusivo vuole dire che persistono condizioni di delicatezza tale da farti essere unico genitore momentaneamente affidatario del minore.
Ad ottobre, durante l'udienza, sarà il tuo legale a spiegare e motivare al giudice le ragioni per cui devi continuare ad essere tu il solo genitore affidatario. Ciò non significherà però la decadenza della patria potestà e, quindi, il diritto del padre di vedere la figlia nei tempi e modi stabiliti dalla legge.

Ciò per quanto concerne la bambina e comunque queste sono cose che verranno definite in sede legale.
Per quanto riguarda te è un bene che al momento lui non sia qui in Italia:i tempi per incontrarvi non sono ancora maturi, tu sei ancora vulnerabile in tal senso. Per quanta forza hai dimostrato in quest ultimo periodo (ed è davvero tanta) c'è ancora un sentimento in te verso questo uomo che vuole giocare bene le sue carte: con la dolcezza, la calma, e addirittura la decisione di trasferirsi in Italia, pronto a tutto per te e la figlia!
La cosa più saggia ed intelligente che tu, cara Rossella, devi continuare a fare è pensare ed investire per il futuro tuo e della bambina, a lui non pensare, non c'è tempo e spazio per farsi intenerire da uno che per anni non si è mai curato dei tuoi bisogni.
Pensa a ricostruire la TUA VITA, anche con l'aiuto sicuramente prezioso della psicologa che ha iniziato a seguirti.
Vai avanti con la richiesta di separazione ma, per quanto riguarda la bambina,è bene e giusto che venga ponderato a parte il futuro rapporto che lei potrà e dovrà avere con il padre, analizzato e deciso con calma e professionalità dai giudici, con l'aiuto dei tecnici e di operatori qualificati.

La nuova legge dell'8 Febbraio 2006 n°54 (che ha riscritto l'art.155) ha sancìto il principio di bigenitorialità, ovvero il diritto dei figli a continuare a vivere in modo alternato con ciascun genitore anche dopo la cessazione della loro convivenza. Oggi, infatti, è L'AFFIDO CONDIVISO l'unica forma di affidamento dei figli, includendo l'eccezione dell'AFFIDO ESCLUSIVO quando il comportamento dell'altro genitore nei confronti del figlio sia contrario all'interesse ed al benessere psico - fisico del minore stesso.Solo in tal caso sarà limitata la frequentazione di quel genitore ma non la potestà.



E' sempre dura per una donna dover ricominciare per se stessa e, insieme, anche per i propri figli. Ma è giusto sapere sempre scindere le due cose, certo con l'aiuto di professionisti, di persone care, di un vero aiuto e supporto.

Un abbraccio cara Rossella,
siamo orgogliosi di dove sin ora sei giunta...


[Modificato da Pedagogista 13/09/2008 18:29]
14/09/2008 01:39
 
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Bisogna sempre lavorare su ciò che accadrà e preparare Rossella a scontrarsi, haimè con la dura realtà della legge Italiana. Dico haimè perchè spesso i concetti legislativi non assorbono totalmente le reali esigenze dei minori ne quelle delle loro madri.

Io credo che Rossella registri da parte della figlia un sentimento contrastante, una sorta di indifferenza e amore verso il padre. Bisogna pertanto lavorare sui desideri e sulle volontà della bambina, che non vanno mai a priori esauditi ma accompagnati, in caso si presentasse alla porta del suo cuore un NO, da una sana e costruttiva spiegazione.

Lasciare ai figli piccoli la costruzione mentale degli eventi e dei perchè è altamente deleterio, giacchè non faranno altro che rimanere senza risposte e quelle che si daranno non troveranno un senso nella loro mente.

Cara rossella vorrei che tu mi facessi una cortesia, di descrivere più sinceramente possibile il rapporto padre/figlia. Questo ti pregherei di farlo nel tuo SVP, è molto importante per capire tante cose.

Un abbraccio
Gae



[Modificato da FidelisAdmin 14/09/2008 01:40]
14/09/2008 16:00
 
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Re:
FidelisAdmin, 14/09/2008 1.39:

la dura realtà della legge Italiana. Dico haimè perchè spesso i concetti legislativi non assorbono totalmente le reali esigenze dei minori ne quelle delle loro madri.
............
lavorare sui desideri e sulle volontà della bambina, che non vanno mai a priori esauditi ma accompagnati, in caso si presentasse alla porta del suo cuore un NO, da una sana e costruttiva spiegazione.
Lasciare ai figli piccoli la costruzione mentale degli eventi e dei perchè è altamente deleterio, giacchè non faranno altro che rimanere senza risposte e quelle che si daranno non troveranno un senso nella loro mente.



Teniamocela, la legge così... che possiamo farci, però ne esistono di più dure, in fondo siamo ancora abbastanza fortunati.
La nostra mette al primo posto la tutela del minore, almeno a parole, sulla carta.
Purtroppo, poi questo principio non viene tutelato sempre, per la mancanza di certi servizi, per i giudizi frettolosi di certi giudici e anche, a volte, per quello che alcune mamme nascondono e non vogliono rivelare.
Ci sono mamme che raccontano verità parziali, mamme che anche a loro stesse dicono che un uomo è un padre ottimo, solo perchè sentono il bisogno di dirlo.

Ma Rossella, le costruzioni mentali dei figli, una mamma le pilota parecchio dove lei desidera, può farlo più o meno inconsapevolmente.
I desideri di un figlio non vanno qua e là da soli.
I genitori sanno anche che a volte è giusto non assecondarli completamente.

Gae, dici che a volte i figli non trovano un senso.
Il peggio è quando lo trovano, e capiscono di essere stati sacrificati a volontà e desideri che loro poi hanno dovuto pagare con un prezzo molto più alto degli adulti.
Alcune mamme capiscono benissimo a cosa mi riferisco, mamme che stanno soffrendo rimorsi pesanti, su quello a cui hanno costretto i loro figli, magari volendolo e imponendolo loro stesse.
Un ragazzo può capire che c'è stata una legge applicata male, o una legge ingiusta, può benissimo capirlo.
Ma è peggio se deve rimproverare una mamma di aver voluto lei tenerlo in una gabbia, chiuso insieme a un padre-padrone.

Ma non sarà il tuo caso,Rossella.
Tu cominci a capire, finchè non eri in Italia non potevi.
Tu saprai vigilare che voi due, mamma e figlia, non vi troviate di nuovo in una gabbia simile, magari non lontana da lì, in un appartamento di una città italiana.
Quando lui ti chiederà di abitare di nuovo insieme, starai attenta a non ripetere gli errori passati.
Ne sono certa.
E comunque, se non interromperai gli incontri con le persone del centro-donna, vedrai che ti aiuteranno a decidere il meglio per te e per tua figlia.
Così di quello che di spiacevole dovrete accettare, non sarai responsabile tu, e non verrai accusata di esserlo dalla persona che in queste situazioni va tutelata di più.

Una ragazzina le risposte le trova, altrochè se le trova.
Capisce il loro senso, sì che lo capisce crescendo.
E una mamma potrà raccontare quello che vuole, ma poi da grande, da sola una figlia capirà se è vero o no, e anche sentendo altre persone della famiglia, per esempio uno zio o i nonni.
Tua figlia da grande, sono sicura che saprà che il senso di tutto quello che hai fatto per lei, sarà stato l'amore, e che non avrà nulla da rimproverarti.


[Modificato da keridwen. 14/09/2008 16:04]
14/09/2008 16:32
 
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Cara Rossella,
anch'io come Laura ti invito caldamente a restare ben ancorata al centro antiviolenza, a seguire con costanza i percorsi che ti propongono (supporto psicologico, sostengo alla genitorialità, gruppi di donne, etc), perchè questo non soltanto ti rafforzerà ma ti aiuterà a comprendere le TUE esigenze, le TUE paure e le TUE speranze, sia come donna sia come mamma.
Ringrazio Ines per aver riportato con precisione le normative in vigore. E' sempre importante ricordarci che ci muoviamo tra le leggi e che ogni cosa va fatta avendo riguardo alle leggi. Questo non vuol dire che le leggi siano un ostacolo: sono prima di tutto una GARANZIA, per noi e per i nostri figli.
Pensare sempre alla legge come ad una garanzia ci aiuta anche a muoverci meglio per farci valere e rivendicare i nostri diritti, sempre all'insegna della razionalità.
Ciao, ti mando un grosso abbraccio,
L.
14/09/2008 18:20
 
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Le cose i figli non li devono sapere o capire alla maggiore età, quando ormai hanno assimilato e assorbito disagi di vario genere senza saperne il motivo. A mio avviso va gradualmente e mediante il supporto della figura di una pedagogista aiutata a comprendere le scelte della madre, perchè per ora le registra anche inconsciamente come scelte sbagliate...

I figli devono sapere perchè non hanno il padre accanto. Lo devono sapere nei tempi e nei modi giusti, cioè subito. Perchè non gli si può togliere il padre e dire: beh perchè era solo un cattivo padre...

Questo lavoro di mediazione noi lo facciamo allo sportello, Ines sa quanto sia importante intervenire con i figli catapultandoli sulle reali verità circa la rottura del rapporto moglie/marito, o soltanto, in altri casi, perchè la madre è stata allontanata da casa.

Non lasciamoli mai con i dubbi questi bambini... diamo risposte alle loro domande!

Un abbraccio
Gae
14/09/2008 20:15
 
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Re:
Geneshys, 14/09/2008 18.20:


I figli devono sapere perchè non hanno il padre accanto. Lo devono sapere nei tempi e nei modi giusti, cioè subito. Perchè non gli si può togliere il padre e dire: beh perchè era solo un cattivo padre...
...................
Non lasciamoli mai con i dubbi questi bambini... diamo risposte alle loro domande



Mannò non è vero, quel subito, non è urgentissimo.
La fretta può essere una consigliera non buona.
Si può andare con calma e far digerire pian piano anche le cose peggiori.
Se viene fatto con delicatezza, è molto meglio di una pessima bugia, che poi svelata darebbe un dolore molto maggiore.

Rossella non preoccuparti.
Anche tu ora hai il tuo sportello.
Al centro avrai gli ottimi consigni che di volta in volta ti serviranno.
Affronta una cosa per volta, non pensare agli ostacoli che verranno dopo e soprattutto ricorda che ogni ostacolo tu non lo scavalcherai da sola.
Hai visto, quando ti hanno proposto di ritardare il suo arrivo, tranquillamente l'hai ottenuto.
Se continui convinta che il tuo supporto è valido, sentirai molta meno paura, molta meno ansia.
Ed è valido, ne hai già avute le prove.
Ogni prossima decisione sarà un ostacolo che puoi affrontare bene.
Non andrà tutto in modo perfetto, magari, ma sta andando molto meglio di come anche tu temevi.

E testa alta, vigilanza, cautela.
Nessuna ingenuità.
La scorta di ingenuità che potevi usare nella vita l'hai già usata tutta, anche troppa, con lui.
Adesso non sarai più da sola, e saprai usare la normale cautela che ogni donna impara pian piano, dopo essere stata con certi uomini.

Non lasciamoli con i dubbi questi bambini, dice Gae.
La tua piccola è fortunata, non ci è ancora arrivata a quel momento in cui il dubbio si trasforma in certezza che sì, quel babbo ha fatto tanto male alla sua mamma.
Lo sai che ragazzini di 6-7 anni si mettono davanti alla mamma come scudo?
Non possono stare ciechi e sordi, i bambini, e certe cose le sanno, prima o poi, per quanto si tenti di mascherare la verità.
La tua bimba non si metterà mai davanti a te, per tentare di proteggerti.
E io, da così lontano, sono felice di questo, tu, la sua mamma, lo sarai ancora di più.
15/09/2008 01:58
 
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Mannò non è vero, quel subito, non è urgentissimo.
La fretta può essere una consigliera non buona.
Si può andare con calma e far digerire pian piano anche le cose peggiori.



Laura leggi bene il mio post...Quel subito è relativo visto che si aggancia a quanto avevo detto in prevedenza!


Le cose i figli non li devono sapere o capire alla maggiore età, quando ormai hanno assimilato e assorbito disagi di vario genere senza saperne il motivo. A mio avviso va gradualmente e mediante il supporto della figura di una pedagogista aiutata a comprendere le scelte della madre, perchè per ora le registra anche inconsciamente come scelte sbagliate...



Per quanto rigurda quel tranquillamente l'hai ottenuto... Sembrerebbe quasi che ci troviamo di fronte ad un uomo comprensibile, attento e propenso a sottostare alle richieste della moglie. Si è forse mai comportato così? Mai... Laura non è stato il rifiuto di Rossella a non farlo venire in Italia subito, ma certamente impegni che l'hanno trattenuto, oltre al fatto che si è reso conto di dover cambiare atteggiamento e apparire quello che in realtà non è... Vedrai che in Italia verrà e vanterà i suoi diritti di padre.

Rossella devi lavorare molto su questa cosa, fai un percorso con la psicologa del centro in vista di un suo possibile arrivo in Italia. Non tralasciare nulla, e tutto quello che ti viene in mente scrivilo in un diario o usa il tuo SVP come uno scrigno dei pensieri e ricordi. Ti servirà molto in futuro.

Vi voglio proporre questa lettura della Dott.ssa Maria Erminia Mazza, psicologa, che a mio avviso è molto importante.

MAMMA E PAPA' DIVORZIANO: come spiegare ai figli la separazione tra i genitori.

Quando due genitori hanno ormai preso la decisione di separarsi, è fondamentale che trovino un modo chiaro e adeguato per spiegare ai figli i cambiamenti che avverranno in famiglia e che, direttamente o indirettamente, li investiranno.
Pensare che "sono troppo piccoli per capire" o “quando la situazione sarà più chiara gli spiegherò tutto” perchè “parlargli sarebbe una sofferenza in più per il bimbo”, sono segnali che mettono in luce la difficoltà dei genitori nell'affrontare la situazione.
È normale che un genitore si senta preoccupato e anche un po' impreparato all'idea di spiegare al proprio figlio cosa sta accadendo in famiglia, ma è importante che questa difficoltà venga riconosciuta e affrontata, eventualmente anche con il supporto di un professionista adeguato, per evitare che si trasformi nell'accettazione passiva di una facile rassicurazione che "con il tempo le cose si sistemeranno da sole”.
Ma in questo modo un figlio, grande o piccolo che sia, rimane in uno stato di incertezza e ansia senza sostanzialmente capire che cosa sta succedendo esattamente, quale sarà la sua sorte, se rivedrà l'altro genitore, e quando?
Con che modalità?
Chiedendosi anche se per caso è colpa sua...


Ecco, sicuramente la Dott.ssa si è spiegata molto meglio di me, ma questo intendevo...

Un abbraccio
Gae




[Modificato da FidelisAdmin 15/09/2008 12:55]
15/09/2008 23:14
 
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Andiamo per gradi:

Intanto Gae si ti sei spiegato più che bene, come fai sempre!!!

Cara Laura,parlo da Pedagogista e da operatore che oramai da tre anni porta avanti (insieme ai miei colleghi)uno Sportello territoriale che vede, durante cause di separazioni, figli che guardano e ascoltano le loro mamme parlare di cosa hanno deciso anche per il bene dei propri bambini non comprendendo bene il motivo per cui non devono più vedere il loro padre.
Durante incontri avvenuti in passato, accanto alle consulenze legali, abbiamo sempre affiancato momenti di dialogo pedagogico e counselling con questi bambini, durante i quali si è sempre cercato di fare emergere(attraverso il gioco, il disegno)stati emotivi del bambino non facilmente da loro manifestati ma che, in qualche modo, ledevano la loro serenità. Alla luce di ciò siamo sempre intervenuti in favore del loro benessere sia in quei casi in cui appariva necessaria la ricostruzione di un rapporto padre - figlio che nei casi in cui doveva essere tutelata la loro serenità ed il loro benessere psico - fisico con l'allontanamento da questi.

Ecco perchè condivido il pensiero e le affermazioni del mio collega:ciò di cui parliamo sono realtà che viviamo quasi quotidianamente, sappiamo bene cosa vuole dire guardare negli occhi un bambino che ha il diritto di essere informato e preparato, con le giuste cautele, a ciò che sta per vivere.

Cara Rossella il fatto che tu voglia proteggere tua figlia è legittimo ma, alla luce di ciò che accadrà durante il processo, vedrai che il giudice assieme ad altri professionisti del settore, decideranno i tempi ed i luoghi in cui tua figlia vedrà e starà con il padre.
Se quest uomo potrebbe danneggiare o mettere in pericolo la sua serenità vedrai che tua figlia non verrà messa in pericolo, anche alla luce delle tue testimonianze e dichiarazioni.
Ma tutto verrà fatto in base a leggi italiane e nel rispetto di tali normative.

Suo padre prima o poi verrà qui in Italia e, al di la della fine del vostro matrimonio, vanterà dei diritti verso questa figlia.
Tu devi solo essere fiduciosa e credere in tutti coloro che già ti stanno aiutando e ti sono vicini.
La tua serenità e quella di tua figlia prima di tutto, sei stata bravissima sin ora e molto coraggiosa, vedrai che andrà tutto bene...
Un abbraccio...
16/09/2008 21:15
 
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Re:
Pedagogista, 15/09/2008 23.14:


Durante incontri avvenuti in passato, accanto alle consulenze legali, abbiamo sempre affiancato momenti di dialogo pedagogico e counselling con questi bambini, durante i quali si è sempre cercato di fare emergere(attraverso il gioco, il disegno)stati emotivi del bambino non facilmente da loro manifestati ma che, in qualche modo, ledevano la loro serenità.



Per i nostri alunni non funziona così, ci sono differenze sostanziose.
Tanto per cominciare le mamme hanno le idee molto chiare.
Sanno bene cosa desiderano per i loro figli e quindi ricorrono molto meno a consultazioni che del resto costano parecchio, qui da noi, e quindi soltanto le famiglie più abbienti potrebbero permettersele.
Le separazioni sono in genere consensuali e gli avvocati contrattano le modalità e i particolari prima di arrivare al giudice, che poi di solito conferma il tutto.
In presenza di padri violenti, le mamme hanno idee ancora più chiare e sono ben determinate a far valere i loro diritti e a difendere i loro figli.
Se poi si trovano di fronte a sentenze sbagliate, non hanno nessun problema a dichiararlo apertamente, sia in casa, che a noi insegnanti.
I bambini hanno gli occhi aperti, non possono essere imbrogliati tanto facilmente e quindi loro per primi sanno benissimo quanto male faceva in casa il papà, e trovano coerenza e desiderio di protezione nella mamma.

Comunque è un paesino piccolo, ci si conosce tutti e nell'unico caso davvero grave, la mamma, per qualche anno, ha tentato di nascondere le cose e ha rischiato anche di essere criticata per come non riusciva a far crescere la bimba in modo normale.
Quando ha rivelato la sua situazione, subito ha sentito la solidarietà di tutti, comprese noi colleghe.
Lui a un certo punto non poteva girare per il paese senza vergognarsi profondamente di quello che sapevamo, così è sparito, è tornato al suo, di paesi, in una regione molto lontana da qui.
Forse se la mamma fosse stata piena di dubbi o ancora innamorata, chissà, magari avrebbe cercato di trattenerlo.
Ma dubbi proprio non ce ne sono stati e anzi le abbiamo viste rifiorire completamente, la mamma si è rimessa a studiare e ora si sta laureando, la figlia nelle pause gioca nel corridoio insieme ai miei alunni e nessuno le ricorda suo papà, le vogliamo bene, non vogliamo rattristarla anche solo con il ricordo.
Se arrivasse uno psicologo a sostenere che il suo diritto a vedere il padre è stato leso, la mamma per prima, e anche tutte noi, considereremmo veramente spesi male gli euro che lui avrebbe guadagnato con una parere così assurdo.
Comunque non esiste il problema perchè la mamma non spenderebbe mai tutti quei soldi per colloqui con uno psicologo, e se invece le sue disponibilità economiche lo permettessero, è ovvio che ne sceglierebbe uno che esprima pareri un po' migliori, e qui ce ne sono in abbondanza, io ne conosco.
Dal punto di vista legale credo che sia tutto a posto, i giudici intelligenti esistono.
Io ho conosciuto di persona alcuni consulenti al tribunale dei minori, che sicuramente avrebbero dato ottimi pareri al giudice, ma probabilmente in questo caso non ce n'è stato bisogno: basta applicare con competenza e buon senso il principio più importante, cioè la tutela del minore.

Quanto ai diritti del padre, se proprio voleva rivendicare qualcosa, doveva comportarsi un po' meglio, e non può, ora, intromettersi di nuovo ad aggiungere altro male a quello già fatto a una donna e a una bimba innocente.
Quindi la cosa si è conclusa nel modo migliore, senza counsling, senza perizie, senza interventi di psicologi, senza nulla, c'è stato soltanto il lavoro degli avvocati.
Quello della mamma ha lavorato molto bene.

Se la sentissimo cambiare idea, diventare dubbiosa ed esprimere rimorsi per aver tolto alla figlia suo padre, tutti saremmo pronti a spiegarle che la sua bimba forse avrà di nuovo un uomo in casa, perchè la mamma è giovane e può benissimo trovare un uomo che vorrà bene a lei e alla sua bimba, come è accaduto a tante altre donne (io in classe ne ho tre, già con un altro uomo).
Quanto al vero padre, lei stessa adesso, ha capito benissimo in quali ingenuità era caduta e sicuramente non vorrebbe nemmeno rivederlo, mai più, un uomo che ha messo in pericolo così tanto lei e la sua bimba.
Quest'ultima ora cresce senza più quell'incubo, non sarebbe crudele, costringerla a rivedere quell'uomo?
Che doveri ha una bimba verso di lui?
A quale prezzo dovrebbe ancora pagare la sfortuna di essergli nata figlia?
Caso mai è lui che ha il dovere di starle lontano per non farle più del male e questo è chiarissimo, non c'è bisogno di farselo dire da psicologi o altre persone.

Dimenticavo, esiste un servizio pedagogico pubblico, ma una mamma non è assolutamente obbligata a utilizzarlo e lo fa in piena libertà, solo se lo ritiene necessario.
Comunque è talmente stracarica di impegni che lei stessa, spesso, indirizza al privato gli utenti, almeno quelli che hanno bisogno di qualcosa di urgente.
Naturalmente questa mia collega non ha chiesto nessun tipo di assitenza nè a lei, nè a un servizio locale che offre anche vari specialisti sui problemi dell'infanzia (logopedia, psicomotricità, neuropsichiatria infantile, ecc...)

Tu, Rossella, non preoccuparti, pian piano diventerai sempre più consapevole di quali sono per te le scelte migliori.
La tua bimba è fortunata, perchè non hai aspettato, e l'hai portata in Italia presto, ancora piccola, prima che i danni di una segregazione potessero diventare pesanti.
Sei stata coraggiosa, per te stessa e per lei.
Comunque ricorda che se cercherai di mentirle in qualcosa, lei presto o tardi scoprirà la verità e per una figlia non è facile, poi, perdonare certe bugie.
Comunque non sei da sola in nulla, hai la fortuna di aiuti efficaci e ottimi.
Eravamo così preoccupati, in luglio, ricordi?
Non si è ancora tutto risolto, ma sei sulla strada che porterà alle soluzioni migliori.

16/09/2008 23:03
 
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Tanto per cominciare le mamme hanno le idee molto chiare.
Sanno bene cosa desiderano per i loro figli [...]
In presenza di padri violenti, le mamme hanno idee ancora più chiare e sono ben determinate a far valere i loro diritti e a difendere i loro figli.



Magari dovresti guardare con più attenzione gli ultimi dati ISTAT e capirai che la violenza di genere attraversa tutta l'Italia allo stesso modo... Se poi nel tuo paese siete così in gamba, ben per voi. Ma in qualità di amministratore di questo forum ti prego di aver più rispetto per quelle mamme che, sfortunatamente non residenti nel tuo paese dove tutte le donne sanno quel che vogliono,non sanno cosa desiderano i loro figli ne sanno difendere i loro diritti. Questo tuo passaggio perdonami ma lo reputo inaccettabile e non consono allo spirito di questo forum, che non punta il dito e non giudica ma supporta e aiuta a prendere consapevolezza.

Chiudo la questione qui e per qualsiasi cosa t'invito a contattarmi privatamente.

A Rossella chiedo una cortesia, se da ora in poi può creare un nuovo treand intitolandolo IN ITALIA, così da differenziare i due momenti... Questo lo chiudo.

Grazie
Gae


[Modificato da FidelisAdmin 16/09/2008 23:09]
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