Rossella, cara, ti capisco.
Non sei "falsa" come dice tua mamma (ahah, quanto dolore ci danno le nostre famiglie, oltre a darci tanto amore...questa voce spesso svalutativa di tua mamma, Rossella, quante volte l'hai sentita rieccheggiare in quella di tuo marito? E' questo il "gancio" che lui ha torvato dentro di te? Su queste cose, con calma, con iniziale dolore e poi con serenità, lavorerai con le psicologhe del centro antiviolenza e ti farà bene, tanto bene).
Non sei da rinchiudere: sei NORMALISSIMA.
Sei una giovane donna che si è innamorata della persona sbagliata, che ha creduto e forse (in fondo in fondo) ancora vorrebbe credere in una relazione terribile: il dolore, ma anche la rabbia e il senso di paura, convinvono in te strettamente intrecciati ad un residuo di amore, di dipendenza, di speranza folle...TI CAPISCO.
Rossella, io ancora oggi dopo due anni che mi sono separata ancora subisco gli sbalzi di umore del mio ex marito (e mi costa scrivere "ex marito"): in apparenza, ho imparato a rispondergli con una certa calma, ma dentro io deraglio completamente. Mi capita ancora oggi di illudermi.
E sappiamo bene che queste persone ci marciano su certi sentimenti che annusano come i cani annusano la preda: giocano con gli alti e bassi, un giorno minacce, un giorno lacrime e sorrisi affettuosi.
Il mio ex, ancora oggi, ogni tanto viene e mi porta dei regali: libri che mi piacciono, soprattutto. Li porta e li lascia a casa, in mezzo alle cose che regala al nostro bambino.
Io quando li trovo non so cosa pensare: mi riempie di turbamento. Perchè questi timidi regali non avvengono in una relazione affettuosa, civile, ma in un contesto di lotta furibonda, di sotterfugi, di schifezze indicibili e continue, di bugie e di atti di violenza psicologica, stalking, intrusioni...insomma, questi regali alla fin fine penso che siano un ulteriore atto di intrusione, perchè io resto per ore a pensare "ma che vuole?" e ogni volta che guardo quei libri (che non riesco a leggere), sono assalita dallo stesso turbamento.
E', credo, comunque un modo per dirmi: "IO SONO NELLA TUA VITA", ed è la stessa cosa che vuole fare il tuo ex, con le minacce ("ti perseguiterò SEMPRE"), poi con il miele appiccicoso della sua falsa dolcezza.
Rossella, fino a che tu non lavorerai bene e profondamente su te stessa, non ne uscirai: ma per ora, puoi anche molto velocemente recuperare quel poco di razionalità APPARENTE che ti serve per liberarti almeno dal punto di vista materiale. Fidati del tuo avvocato, non cedere a ricatti, stai molto attenta a come parli con lui e RACCOGLI PROVE.
In quanto al non dormire: rilassati. Non serve anticipare il futuro. Smettila di pensare alle sue reazioni, alle reazioni di tua madre, di sua madre: pensa alle TUE reazioni, pensa a te, come ti senti, cosa speri? Non di cosa ti illudi, ma ora, cosa speri cosa vorresti costruire? Pensa ad un lavoro, ad uno spazio per vivere tu e tua figlia, possibilmente da sole, per reciperare realmente la tua libertà.
Rossella, tu devi rendere conto solo a te stessa - come donna e come madre. Non pensare alle reazioni degli altri: pensa un po' a te.
Orami il dado è tratto: per fortuna, perchè non avevi nessuna alternativa. Non c'è mai stata nessuna alternativa: ricordati come è andata la vostra storia dall'inizio.
Smettila di sentirti in colpa. Pensa che E' TUTTO NORMALE: è normale sentirsi così male, così combattuti, così dilaniati, perfino così "sporchi" dentro, per quello che stai "macchinando".
E' tutto normale.
Tu vai avanti. Noi siamo con te, lo sai. Ma conta soprattutto sul centro antiviolenza, cerca di iniziare prima che puoi il supporto psicologico, ti farà un gran bene.
Ti mando un grosso abbraccio e un pensiero affettuoso in questo Ferragosto - ti sono VICINA.
Baci alla cucciolotta.
L.
[Modificato da Lilli66 14/08/2008 22:20]