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dall'estero

Ultimo Aggiornamento: 16/09/2008 23:03
13/08/2008 18:17
 
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Registrato il: 03/09/2007
Sesso: Femminile
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Ciao, Rossella, oggi mi sono connessa e ho trovato il tuo messaggio. Comprendo e condivido la tua angoscia, fino ad ora, in questa vacanza, hai raccolto un po' le forze, sperando, sotto sotto, di non dover affrontare nessuna battaglia.
Tuttavia, dopo quello che hai passato e che ci hai raccontato, sai bene che questa speranza era fondata sul nulla e che dovrai soffrire e lottare. Armati di pazienza, di razionalità ma soprattutto - lo scrivo in maiuscolo - di DECISIONE.
Credimi, io per mesi e forse ancora adesso (nonostante qui in forum io faccia sempre la maestrina) ho sempre vissuto nella speranza che senza prendere soluzioni drastiche, senza pretendere da me stessa scelte forti e anche crudeli, le cose potessero andare a posto...ma investire nelle "vie di mezzo" non rende nulla, con certi personaggi, che prendono ogni cosa come un segno di debolezza.
Le minacce ora di tuo marito...ce le aspettavamo tutti.
Per favore, la prossima volta REGISTRALO, metti un bel registratorino accanto al telefono e registra tutto, perchè quelel che ci hai riportato sono MINACCE e possono servire a supportare le accuse che gli farai - oltre ad essere forse anche un reato - ma di questo devi parlare con il tuo avvocato).
Tu reagisci con calma e razionalità. Anzi (se lo registri) ricordagli che ti metteva le mani addosso: vediamo un po' cosa risponde. Ricordagli di quella volta del vestitino della bimba.
Non contare molto su queste registrazioni, ma falle: possono essere importanti e comunque possono supportare le cose che dirai.
Ora, però, Rossella: agisci.
Senza sotterfugi, senza supplicarlo. Agisci: alla luce del sole.
Tu e tua figlia avete la fortuna di avere la cittadinanza di un paese che non soltanto permette il divorzio (anche se tu semplicemente "non amassi più" tuo marito e lui fosse un pezzo di pane: anche in tal caso, Rossella, ricordarti sempre che sarebbe tuo diritto chiedere il divorzio e tenere con te la bimba - ovviamente, nel rispetto del suo diritto di avere un rapporto sereno con il padre), dicevo: il nostro ordinamento non soltanto permette il divorzio ma protegge le donne che, come te, subiscono violenza fisica e psicologica. E ovviamente, protegge anche i minori.
Però questi tuoi diritti e quelli di tua figlia tu devi farli valere: con una causa, agendo senza nessun compromesso, con la massima durezza. Tuo marito è un uomo che ti ha sottoposta a grandi violenze - non solo fisiche e psicologiche, questo ricordalo e non vergognarti di dirlo anche all'avvocato, se non lo hai già detto (anche quello cui mi riferisco è una causa di addebito della separazione, ricordalo, Rossella, anzi, addirittura di annullamento). Tuo marito teneva te e la bimba recluse, non potevi portala nemmeno dal pediatra: con gravi rischi per la salute di tua figlia. Che tra l'altro ha assistito a scene violente molto gravi.
Tutto questo ricordalo, quando lui ti minaccia: non rinfacciarglielo se non quando lo stai registrando...non servirà a molto, ma intanto tu fallo.
E stai dietro all'avvocato, agisci: tu devi avere quanto prima un pezzo di carta in mano che ti dia il diritto di non inventarti scuse per non tornare, ma che inizi la separazione per colpa di tuo marito, per violenze fisiche e psicologiche.
Chiedi aiuto al centro antiviolenza: se sono aperti in qeusti giorni, chiamali, sfogati con loro dopo le telefonate di tuo marito. Chiamali anche tutti i giorni, ti farà bene parlare con loro. Segui i loro consigli, se cerchi aiuto pratico, chiedilo senza timore.
Non farti prendere dal panico, le sue minacce ci dicono solo che è quello che è: un prepotente e un incapace di amare. Se avesse avuto un briciolo di amore verso di te e verso la famiglia, si sarebbe messo su un aereo per venire a parlare con te, chiedendoti scusa.
Invece, ti minaccia.
Il copione lo conosciamo tutte.
Ti fa sentire in colpa, insicura, terrorizzata: d'altro canto, è proprio così che ti sentivi, vivendo con lui.
Ma tu ora ti stai staccando da lui: non accadrà senza una lotta, rassegnati a questo e tira fuori le unghie e i denti.
Noi siamo con te, anche per asciugare le tue lacrime! Ma dopo ci saranno grandi sorrisi, vedrai.
Rossella, agisci, agisci con durezza e con decisione, non voltarti mai indietro.
Un abbraccio,
L.
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