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non so se

Ultimo Aggiornamento: 22/06/2008 14:04
30/05/2007 14:40
 
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mi trovo in una fase matrimoniale difficile, e sto pensando a una separazione. Abbiamo una figlia di 7 anni. Ci sono stati, soprattutto in passato, episodi di violenza anche fisica, credo. Ma più che altro vorrei sapere se le cose che di seguito elenco possono considerarsi violenza o se sono normali momenti di conflitto fra due persone:
- accusarmi di essere malata (soffro di disturbi alimentari da quasi 15 anni)e di essere dannosa per nostra figlia
- accusarmi di non essere lucida
- accusarmi di avergli fatto spendere tutti i suoi soldi per la ristrutturazione della casa in cui abitiamo (la casa è dei suoi genitori e anch'io ho contribuito per quanto potevo alle spese, avendo un reddito più basso e non avendo grossi riparmi, visto che ho 17 anni meno di lui e lavoro da 4 anni; inoltre i miei genitori hanno anche loro contribuito alle spese sostenute)
- dirmi ripetutamente che me ne devo andare di casa (levare dalle p....)
- dirmi che ha vinto 100.000 euro al superenalotto ma che non mi venga in mente di far conto su quei soldi perchè sono suoi e che ho già avuto abbastanza
- visto che ora ho difficoltà ad avere contatti fisici anche minimi con lui, dirmi 'Non c'è problema, t'ammazzo se continui così'
- una notte, tornando a casa alle cinque (lui), mettermi le mani addosso (pugni sulla testa, spintoni, strattoni) perchè non avevo voglia di ascoltare il resoconto della sua nottata con gli amici
- telefonarmi di continuo senza motivo
- denigrare le mie amicizie e le persone con cui mi trovo bene
- denigrare la mia famiglia e accusarla di essere colpevole di tutti i miei problemi
- dire a nostra figlia di continuo che è una rompipalle
-minacciarmi di rendermi la vita impossibile

Di cose ce ne sono molte altre, ma anche mentre le scrivo mi sembra, che so, di esagerare, e di aver provocato io queste sue reazioni.
Avrei bisogno di un consiglio. Sono preoccupata, soprattutto per mia figlia, che assiste di continuo a tuttto ciò e che in passato ha assistito anche a episodi peggiori.Secondo voi è esagerato pensare a separarsi?
01/06/2007 02:26
 
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Benvenuta Petra, [SM=g27985]

piacere di conoscerti......
sono sicuro che ti troverai bene qui.
Gae e Ines ti daranno una mano...io non sono un esperto.

Un abbraccio sincero. [SM=g27985]

Ale.
02/06/2007 15:50
 
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Cara amica la separazione in questi casi è l'unico modo per tenere lontano un umo del genere, non è per nulla esagerata questa scelta nelle condizioni in cui vi trovate tu e tua figlia.

I casi da te elencati sono di violenza sia fisica che psicologica quindi sono perseguibili penalmente, ma devi denunciare gli accaduti alle autorità competenti. Se quest'uomo rappresenta una minaccia relae per voi il giudice può decretarne l'allontanamento perfino dalla città in cui vivete.

Fatti assistere da un buon avvocato e inizia la pratica di divorzio... mi raccomando non consensuale!!!

Un abbraccio
Gae

[Modificato da FidelisAdmin 02/06/2007 15.51]

05/06/2007 14:08
 
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Ciao Petra, benvenuta nel nostro Forum.
Innanzitutto vorrei confermarti che i comportamenti di tuo marito sono indici di violenza sia essa fisica che psicologica (come già ti ha detto Gae).
La violenza psicologica, rispetto quella fisica, non si può provare, è un logorarti dentro giorno dopo giorno, portandoti a non avere più stima in te stessa. Al contrario quella fisica lasciando segni evidenti sul corpo può essere refertata. Ti consiglio una visita medica, dopo la quale refertare il tuo stato di salute ed eventualmente denunziare.
Contemporaneamente rivolgiti ad un bravo avvocato, fai presente il tuo vissuto e chiedi di volerti separare.
Ti do un terzo consiglio: rivolgiti al Servizio sociale del tuo luogo di residenza. Spesso c'è molta cattiva informazione nei casi di separazione, molte donne temono di perdere i propri figli se si ribellano ad una vita familiare insostenibile. Ma ti assicuro che non è cosi: essendo lui l'artefice di tutto, anche nei riguardi di vostra figlia, è lui che eventualmete rischierebbe l'allontanamento dalla bimba. Chiedilo anche all'Assistente sociale un aiuto.Poi, se ho capito bene, tua figlia ha assistito a molti eventi e ne è quindi consapevole. Potrebbe anche lei, in seguito, testimoniare in merito. Anche se magari non ce ne sarà mai bisogno. Ti dico solo di armarti di coraggio, di circondarti delle persone giuste che realmente ti possano e vogliano aiutare. Noi siamo tra questi, con la voglia di starti vicino nella tua difficile ma coraggiosa decisione. Se le cose vanno fatte per bene, vedrai che potrai solo rinascere a nuova vita, tu insieme a tua figlia ( cerca di essere molto sincera con lei, parlale molto!!!).
Ti abbraccio, a presto........

[Modificato da Pedagogista 05/06/2007 14.11]

07/06/2007 13:54
 
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grazie
vi ringrazio molto per le risposte.
gli episodi di violenza fisica sono accaduti un pò di tempo fa e non sono stati moltissimi, ma comunque ora è tardi per provare qualcosa attraverso una visita medica. Ora poi che sa di essere in qualche modo sotto controllo (perchè gli ho parlato di separazione e di stare attento a quello che faceva) per non farsi prendere in castagna non mi tocca più. Anzi, dichiara (come ha sempre fatto) un gande amore e volontà di cambiamento. Mi chiede di amarlo, sostenerlo, di riprovarci, perchè lui sta male e non mi vuole perdere. Vedo già dei segnali di cambiamento ma ho paura che a questo punto io non riesca a trovare più motivazioni per andare avanti con lui. Anche con la bambina si sta comportando bene, e lei lo adora. Non vorrebbe mai vederci separati. io ora provo un gran senso di colpa per il fatto di non riuscire più a stare con lui. Sogno di vivere senza di lui ma, a parte le dfficoltà pratiche (in tutto ho meno di 2000 euro, non ho nè macchina, nè casa, niente di niente, neanche una bicicletta)mi sento responsabile dell'eventuale fallimento del nostro rapporto. Poi lui ha molti amici avvocati, in città è molto conosciuto e ho paura che in qualche modo, anche facendo leva sui miei disturbi alimentari, riesca a togliermi la bambina e la possibilità di abitare -almeno fino a che non mi sono trovata un'alternativa- nella casa di famiglia. Io in questa casa ho messo l'anima e tutti i soldi (pochi) che avevo. Non posso pensare di andarmene così, di punto in bianco. Ho una gran confusione in testa. A lui ho dovuto dire che mi impegnavo per riprovare a credere nel nostro rapporto, altrimenti non mi lasciava in pace. Ma sopporto appena la sua presenza, e dentro di me forse ho già deciso.

L'innamoramento fa fare veramente cose assurde. A 18 anni mi sono buttata anima e corpo in questa storia, seguendo il suo desiderio a 21 anni sono rimasta incinta (ero al secondo anno di università, e meno male che ce l'ho fatta a laurearmi)e per anni mi sembra di essermi annullata per lui.

Ho sbagliato tutto. A 29 anni mi ritrovo in un gran casino. Meno male che c'è mia figlia.
09/06/2007 17:22
 
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Cara amica che dirti? è davvero difficile a questo punto darti qualche consiglio.
continua a vivere con lui per ora, ma stai sempre all'erta, al suo primo errore vai a denunziarlo, ma liberamente non andartene via di casa. Potrebbe utilizzare questa cosa contro di te e toglierti casa e figlia.
Tu non assecondarlo però, devi essere te stessa e dire di no quando ti senti di dirlo. Se il suo carattere è quello di un aggressivo prima o poi esploderà ed allora tu sarai pronta.
Intanto la sola cosa che posso consigliarti è di scriverci anche solo per sfogarti,e trovare di volta in volta qualche piccola risposta alle tue domande o perplessità; o anche semplicemente per trovarvi una "voce" amica.
Un abbraccio e cerca di essere forte, per te e per tua figlia.......
11/06/2007 09:56
 
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aiuto!
ora che ho detto a mio marito che non ce la faccio a dargli una seconda possibilità e che mi voglio separare le cose sono precipitate. il mio errore più grande in questi quasi 10 anni di matrimonio è stato l'aver sopportato in silenzio e l'avergli dato, senza che lui ne fosse consapevole, sempre una possibilità. Solo ora ho avuto il coraggio di dirgli tutto questo, e la sua reazione è stata tremenda. Ha comiciato a far vedere di sentirsi male per farmi impietosire, e quando ha visto che non funzionava ha tirato fuori il peggio di se: sono una stronza, sono l'unica a volere la separazione, la colpa è mia, lui è disposto a cambiare ma sono io che non sono disposta a riprovarci...e poi minacce anche di fronte alla bambina, ti ammazzo, ti butto dalla finestra, ti accoltello e altre amenità. Ora poi improvisamente si è messo a fare il babbo affettuoso e a cercare una complicità con la bambina contro di me. gli ho proposto di lasciarmi abitare nella casa di famiglia con la bambina per almeno un anno, il tempo di trovarmi una sistemazione diversa, ma lui ha proposto una separazione in casa e io ho paura. non posso vivere sentendomi continuamente offendere e insultare e minacciare. Lui non vorrebbe neanche coinvolgere giudice e avvocati, ma figuriamoci se io mi posso fidare di una persona così. Tra parentesi, non so se l'avevo già detto, lui ha anche problemi con l'alcol, cosa che non vuole assolutamente ammettere.
Continua a sostenere che non ho le prove di niente, nè di come mi ha trattato nè di quanto ho contribuito alla ristrutturazione della casa, e ha ragione. Mi accusa di essere responsabile del fatto che beve più del dovuto e di tutti i suoi comportamenti. Ho paura che riesca a tirare dalla sua parte anche i suoi genitori, perchè sa anche essere falso e bugiardo. Cosa devo fare? aspettare che mi accoltelli davvero?(anche se credo che non lo farebbe mai, soprattutto ora che si sente sotto osservazione). So già che stasera mi aspetta una serata di insulti e giochetti per tirarsi la bambina dalla sua parte. la bambina sta già mostrando comportamenti aggressivi e contraddittori nei miei confronti, e credo che stia cominciando a vedere ilpadre come la vittima della situazione.
11/06/2007 14:12
 
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Ciao
Ciao, per quanto ti possa essere utile posso dirti che ti capisco perfettante, le minacce, la mancanza delle prove che hai contribuito a ristrutturare case, io ho perso tutto per colpa del mio ex marito ho dilapidato tutti i risparmi dei miei genitori per aprirgli una ditta in proprio, per andare via di casa.. sul fatto che lui sia credibile è sempre così, addirittura quando mi vedevano livida e dicevo che era un regalo di mio marito ridevano e mi prendevano per pazza, credimi anche mia sorella alla quale dicevo tutto riuscì a mettermi in dubbio, pensava che fossi impazzita,lui era ed è molto bravo a piangere, ho passato anni a chiedergli di andarsene, per un po cambiava, piangeva, minacciava di siucidarsi insieme ai miei figli e altro ancora, minacciava di ammazzarmi mi dava della p.... e di tutto e di più davanti ai figli, mi svegliava di notte ubriaco per chiedermi se avessi un altro, la causa non poteva essere lui ma un altro o io che ero una p....,loro non si mettono mai in dubbio e se lo fanno è per breve tempo...anche sul fatto che lui beva e incolpa te....anche il mio lo faceva e non solo faceva uso di sstanza stupefacenti, ero io la colpevole , la sola colpavole! Addirittura mi ciese di aiutarlo ad uscire dal tunnel della droga, era un pretesto per far si he non mi allontanassi.Credimi Petra, loro sanno dove mirare, dove annientarci, conoscono bene i nostri lati dboli, magari non conoscono i nostri gusti o i nostri desideri, ma sanno perfettamente dove mirare.
Io ho figlio che ha e stesse modalità del padre, ma ha visto e sentito tutto, potrebbe darsi che la bimba tema reazioni violente del padre e si schiera dalla sua parte, è una modalità di protezione, e se puoi inizia a tutelarti, non ci vogliono segni e botte per querelarlo...So che non sarà facile, so anche che quando scoprirà che lo hai debunciato ti dirà di tutto, tenterà di scriditarti maggiormente, ma devi tutelarti...se non sai come fare rivogiti ad un centro aiuto dona, ti daranno tutte le informazioni.
Non fare come me che sono rimasta 25 anni in attesa che cambiasse,non potevo crederci, non volevo...è dura...sero tu abbia dei genitori che possano aiutarti, io sono sola e sono io che devo aiutare mai madre i miei figli e me stessa, ma sono ancora a galla....

Un Abbraccio
11/06/2007 14:53
 
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ti ringrazio davvero, tutto questo mi fa sentire davvero meno sola, perchè a volte quando le cose le racconti sembra che perdano di gravità, insomma, sembra addirittura a te stessa che tu stia esagerando la gravità della situazione...non so se mi sono spiegata e se capita anche a te...
So anche che sono molto fortunata, perchè ho l'appoggio dei miei genitori e ora che ho parlato anche con mia suocera (che conosce bene suo figlio) sembra che abbia anche il suo di appoggio, anche se non so quanto fidarmi. hai ragione, non serve aspettare: mi ero sempre detta che ormai dovevo sopportare, ma ora vedo che la mia vita può essere diversa, che posso ancora costruire la mia felicità (e quella di mia figlia)
11/06/2007 16:18
 
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Cara Petra,
sei ancora giovane, e spero che tua suocera ti creda veramente,ricordati che è sempre sua madre, ma è anche la nonna della tua bambina, ti auguro di cuore di uscire al più presto,più ci si sta dentro più è difficle uscirne,non restare in nome dei figli, ti sentirai dire che per il bene della bimba dovresti non separarti, magari in fondo lo penserai anche tu, ma i bambini hanno diritto a crescere sereni, e siamo noi a dare loro la serenità, loro crescono in base a ciò che assorbono, io i miei le chiamo le spugne...rilasciano ciò che hanno assorbito in questi anni...Una ormai ha 18 anni anni e credimi se non fosse stato per lei io sarei rimasta nella gabbia, sto lottando per la mia autonomia, per dare a loro la serenità...non è facile per me che sono sola, tutto pare ostile,anche la gente che all'inizio pensavo mi credesse, mi appoggiasse, ma lui è sempre stato tanto bravo a ad apparire la pazza sembro io, ogni gesto che faccio è una follia agli occhi di tutti, anche delle persone ce mi dicevano di fare così...Io a 46 anni devo ricostruire tutto, ripartire da zero, mattone per mattone sto alzando quel muro che ogni crolla davanti alle sofferenze dei miei figli, per la maggiore è stato terribile, le conseguenze sono visibili ad occhio nudo, è autolesionista, mio figlio più piccolo viene continuamente richiamato a scuola per comportamenti violenti, siamo tutti in terapia, tranne il padre che non si è mai messo in discussione, non solo ha minacciato me di togliermi i figli perchè sono pazza,ma nello stesso tempo dice che è giusto che i figli vivano con la madre.
Al mio avvocato ha detto che io sono una pazza, che prendo psicofarmaci, una drogata....Gli ho seplicemente detto:E tu lasci che una madre pazza prenda cura dei tuoi figli? Lui è o era un cocainomane e beve o beveva.
Spesso veniva a prendere mio figlio in stato vivsibile di ebrezza, l ho minacciato più volte di non farglielo vedere, e di rivolgermi al mio avvocato.
Lui ogni tantomi vedeva bere una birra la sera e mi ciamava alcolizzata davanti ai miei figli...una birra ogni tanto...
Spesso mi dice di guardarmi dentro, mi dice che sono infantile,che sono un'immatura....so solo che certe persone non avranno mai la forza di guardarsi dentro.
Ha sempre detto di amarmi che quelle cose che mi diceva e mi faceva erano perchè mi amava...se mi avesse odiato? Forse ora non sarei stata qui a scrivere.
Sai quante volte pensavo che vita avrei fatto con il mio ex?
Mi dicevo, invecchiando peggiorava, ma restavo, non sapevo far a meno di lui, al pensiero di vivere accanto a lui mi sentivo morire, ma nello stesso tempo anche il pensiero di vivere senza di lui era uguale....restando sicuramente non avrei vissuto a lungo,sarei forse impazzita veramente...
Di carattere ribelle, mi consideravo una dura, invece....infatti io lo provocavo, bastava un nulla per provocarlo...anche un bicchire rotto...ho taciouto per tnti anni chiudendomi in bagno a piangere, pensavo che la colpa fosse mia, ce non sapevo amarlo per farmi rispettare...poi a furia di prendere calci ho iniziato a rispondere, tante volte mi sono sentita uguale a lui....Talvolta mi sento uguale a lui, perchè sono arrabbiata tanto con me stessa, per avergli permesso di fare questo a me e ai miei figli...Però non ho più paura....Ora mi sento libera, anche se non del tutto, ma sono fuori e a breve mi trasferisco in un altra città,lontano da lui,da tanti ricordi che non puoi canellare, sono cicatrici che qui ogni tanto si riaprono, e qui sono sola a tenere in piedi la baracca, andrò a vivere vicino a mia sorella, porterò via mia madre...venderò la casa di mai madre, ne ho già venduta una per poter dare una casa ai miei figli, per dare ad ognuno il proprio spazio, la casa coniugale era di 38mq e dormivamo in 3 su un divano...Lui ha semre pensato a tutto, tranne che dare un luogo dove ognuno poteva avere il proprio spazio,aveva e manie di grandezza...Jeep, moto, 3 auto , in un anno ha speso 20 mila euro di abiti firmati,in casa non mancava nulla, anzi...era un campre tecnologico,pensa che mio figio a 8 anni ha già 4 cellulari, non ti dico i video giochi, mia figlia ha già la macchina e non ha la patente ( quella gliela devo pagare io ) anzi mia madre ,io non ho reddito, ha un motorino e non ha mai avuto il patentino...Potrei andare avanti le ore...Tu sei giovanissima hai davanti a te una vita, hai una figlia che ha bisogno di serenità che restando accanto a tuo marito non potra' mai avere, queste persone non cambieranno mai, io ci ho vissuto 25 anni...25 anni di attesa....

Non aspettare,

Un abraccio
12/06/2007 09:08
 
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proprio stamani al mio risveglio ho trovato una lettera di lui che mi diceva che le sue minacce sono solo frutto della disperazione, della paura di perdere me e sua figlia, e che ha capito dove ha sbagliato e che non vede l'ora di ricominciare.

tra le lacrime ho risposto con una lunga lettera. mi dispiace, ma non ci credo più. non lasciarti andare, perchè tua figlia ha bisogno di te. Ma io non posso più vivere con te. Non ha funzionato e non funzionerà mai. Lasciami andare, ho sofferto troppo, ti ho dato tutta me stessa e ora non mi è rimasto più niente da dare.

Non so quale sarà la sua reazione. Ora poi c'è il problema delle vacanze. Ogni anno da quando ci conosciamo andiamo da dei nostri amici in un agriturismo, e la bambina aspetta questo momento dall'anno scorso. Quei giorni trascorsi lì sono sempre stati un'oasi di pace e di tranquillità, e per lei sono im portanti. ha chiesto di andarci insieme come al solito, anche se poi al ritorno le cose cambieranno. Per me è un incubo, ma per mia figlia lo devo fare.

Mi ha appena chiamato dopo aver letto la mia risposta. ora è tutto ragionevole e tranquillo, ma stasera?

Pensare che torno a casa e lui è lì mi rovina la giornata.

Maryliv, sappi che ti ammiro. Anche io vengo considerata malata, e meno male che lui non sa che da aprile prendo ansiolitici e antidepressivi (gliel'ho tenuto nascosto perchè sapevo che avrebbe usato questa cosa contro di me). Sappi anche che non sei sola e non sei pazza.Chi ha il coraggio di guardarsi dentro e di rimettersi in gioco con la terapia, che è molto dolorosa, è una persona che deve essere orgogliosa di sè e avere la certezza che ce la farà.
12/06/2007 15:33
 
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Ciao Petra,
leggendoti sto rivedendo molte cose del mio trascorso, le stesse frasi, gli stessi comportamenti , le ammissioni e il volerci riprovare...il non volervi perdere, sta perdendo le sue certezze....
Per le vacanze ho capito ce hai già deciso...Ti auguro ogni bene.
Io sono in partenza per le vacanze, andrò in Toscana 15 giorni con i miei figlie i miei due cani, in un agriturismo, oltre alle vacanze avrò da girare perchè è da quelle parti che ci trasferiremo a settembre.
Ci aggiorneremo al mio ritorno,
Qui sei in buona compagnia.
Non mollare!
Un abbraccio.
12/06/2007 15:43
 
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in Toscana? Io vivo a siena...e vado in un agriturismo in maremma...peccato che non sarò da sola con mia figlia...e ti trasfririsci in toscana poi? incredibile, le combinazioni...
12/06/2007 15:56
 
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Davvero!
Io andrò a Cecina in vacanza ci sono stata a maggio 10 giorni con mia figlia, ha dato gli esami in una scuola li e ci siamo trovate bene in quell agriturismo,sai non dappertutto mi prendendono con due cani, li poi ci sono le bau beach. Mia sorella vive in versilia e sarà li che andrò a vivere.Avevo scelto la Maremma come località ma avendo avuto esperienza positiva ritorno a Cecina, anche perchè avrò da spostarmi spesso in Versilia per vedere case e scuole per i ragazzi.Non sono mai stata a Siena ( veramente non ho mai girato molto) il mio ex non ci portava mai da nessuna parte. Ho girato un pò in questi ultimi anni con i miei figli, Barcellona, una crocera di 12 giorni sempre noi tre, e furteventura l anno scorso, altrimenti sarei morta fossilizzata...
Un bacio
13/06/2007 10:24
 
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stamattina mio marito sembrava aver accettato di procedere per una consensuale e di andarsene temporaneamente da casa al ritorno dal mare. speriamo che sia così. non mi fido molto di quello che dice la mattina. la sera le cose possono cambiare, magari dopo un paio di gin cola...

chissà che un giorno non ci possiamo incontrare...quando potrò disporre della mia vita come voglio...

ah, una chicca: ieri sera mio suocero mi voleva convincere a rimanere col figlio 'per il bene della bambina' e poi, candidamente ha aggiunto: lui vuole un altro figlio, perchè non glielo fai? Così tutto si sistema... FOSSI SCEMA!!!!!!!!!
13/06/2007 11:23
 
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Ciao,
ho letto il tuo topic, speriamo in bene , anche se credo che tenterà di riprovarci per salvare il matrimonio.
Goditi questa calma ,che sarà solo apparente, per quanto riguarda tuo suocero ,credo che non abbia capito che un altro figlio sarebbe solo un altra vittima innocente di una siutazione ormai all'estremo, che non risolverebe alcun problema , anzi lo peggiorerebbe, io il secondo figlio l ho avuto sperando che lui cambiasse, il mio ex desiderava tanto un altro figlio, lui dichiara di amare molto i bambini, anche i suoi figli,infatti non conosce neanche i loro gusti, non si è mai preso la briga di seguirli a scuola ne nei loro problemi personali, tutto gli pareva nella normaità, anche quando mia figlia tentò il primo suicidio, quando mia figlia aveva iniziato a far uso di sostanze stupefacenti, pensa che di mia figlia non sa neanche scrivere il suo nome corretamente.
Quando rimesi incinta del secondo, fece migliaia di promesse, dicendo che sarebbe stato più presente con i figli, prima rientrava dal lavoro verso le 19.00 e mi promise che meglio qualche soldo in meno ma una famiglia serena, infatti alla nascita del mio secondo figlio iniziò a rientrare anche alle 21.00 dicendo che aveva una bocca in più da sfamare.
Non solo , durante la gravidanza pareva diverso, verso la fine iniziò ad insultarmi di nuovo, mettendo in dubbio anche la paternità di questo bimbo, lo ha sempre comunque fatto,mi chiese di poter assistere al parto, io non volli, anche con la prima non lo volli in sala parto, perchè avevo paura giudicasse negativamante anche quello,infatti per la prima ebbe da dire visto che nacque con la ventosa, per il secondo gli dissi, che non me la sentivo, per la prima avevo deciso così e così anche per il secondo, mi chiese di chiamarlo prima del parto, infatti entrta in sala parto dissi all'infermiera di chiamare mio marito.
Nacque mio figlio e chiesi di far entrare mio marito, mi dissero che si erano dimenticate, mi misero il bimbo in braccio e dissi: Mamma quanto è bruttino! L'infermiera mi disse. Signora non dica così,tutti i bimbi che hanno sofferto sono bruttini, tra qualche ora sarà bellissimo.
Lo chiamai al telefono dicendogli che era nato suo figlio e che...non mi fece parlare iniziò ad insultarmi al telefono, dicendomi che ero una stronza che lo avevo fatto apposta, che nn volevo che assistessa alla nascita di suo figlio, che me l'avrebbe fatta pagare per tutta la vita.Tentai invano di spiegare che si erano dimenticati di chiamarlo, che il bimbo stava bene ma che era bruttino.
Arrivò con mia figlia in ospedale, andarono a vedere il bimbo e al ritorno mi disse: MA CHE CAZZO DI MOSTRO MI HAI FATTO!
Trattenni le lacrime e capii che niente sarebbe cambiato,ricordo che mia figli mi disse. mamma non è brutto anzi è bellissimo!
E' vero, infatti non perchè è mio figlio ma è davvero un bel bambino...
Con lui fu diverso, non lo picchiava come faceva con la femmina, non gli diceva le stesse parole che diceva a me e alla figlia, ma altre...
Sai mio figlio cosa dice ora se io devo andare via per qualche giorno? Non voglio stare con il papà, morirei dopo 3 giorni.
Talvota glielo devo lasciare, come quando sono stata via per gli esami di mia figlia,mi chiamava per dirmi che aveva litigato con il padre, il padre dice che suo figlio è bugiardo, forse è anche vero che talvolta esagera, ma perchè questo bambino quando deve andare dal padre dice. Ci devo andare per forza?
Io gli dico non se non vuoi, e il bimbo mi dice:no, dai ci vado perchè poi dopo rompe.
Una volta al telefono per un chiarimento si è messo ad urlargli che era un b....., un figlio di ...., uno str...., che non lo voleva più... io ero presente alla litigata, lui ha negato di avergli detto certe cose, dicendogli che è pazzo e bugiardo.
Mentre ti dico queste cose mi scendono le lacrime, perchè questi bambini stanno pagando i nostri errori, gli errori miei di essermente accorta troppo tardi, e i suoi non si capacita di capire che ciò che prova non è amore e se lo fosse non è che uno strano modo di amare.
Ora che sa che ci staimo trasferendo sta facendo pressione sul bimbo per far si che non si trasferisca,dicendogli che la non c è niente, che perderà gli amici, che non sarà mai come qui, e altre cose, gli chiede se vuole vivere con lui,
Lui sa perfettamente che non lo lascerei mai a lui.
Mia figlia con il padre ha un rapporto minimo,fu lei a dirmi:mamma non credergli, guardalo negli occhi, mio padre fa uso di cocaina...mi diceva sei una stupida a credere che possa cambiare....sin dall'età di nove anni mi chiedeva di portarla via, l ho fatto tardi ma l ho fatto, con un bagaglio di problemi non indifferenti.
Ora devo ricominciare tutto, da me, dal lavoro , dalla ricostruzione totale della mia famiglia, dal ripulire i ricordi brutti.
Sai qual'è la cosa che mi fa più pena che lui di tutto questo non si è reso conto di niente e ancora oggi mi dice che lo faceva per il nostro bene!

Ci conto,di incontrarti...magari un giorno quando sarò nei paraggi...

Un abbraccio
13/06/2007 11:41
 
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Un abbraccio forte anche a te. Ripeto che ti stimo molto eche sono sicura che riuscirai a ricostruirti un futuro meraviglioso.
16/06/2007 17:42
 
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Cara Petra non accettare ASSOLUTAMENTE la separazione consensuale: non faresti altro che fare il suo gioco.
Una signora del nostro territorio ha commesso questo errore ed ora lui è libero di vedere il figlio quando vuole, di mettersi sotto casa sua ad ogni ora del giorno e lei non può far nulla.
Quando un uomo è violento, ed in aggiunta ha problemi di alcool o droga, se la moglie vuole lasciarlo non è la consensuale quella che deve fare.
STAI ATTENTA: è furbo tuo marito.
Vai avanti con la separazione, vai via da casa e non andare in vacanza con lui!!!
Vuoi farlo per tua figlia? e pensi sia giusto che ne paghi le conseguenze tu? che vadi lei con il padre allora!!!!
Sei libera di fare ciò che vuoi ma io ho il dovere di dirti come la penso.
Non pensare che tuo marito possa cambiare, lui ha solo paura per ora, paura di perdere tutto, ma se ti dovesse riavere in pugno tornerebbe quello di prima.
A presto, Ines
17/06/2007 13:21
 
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Sono fermamente in linea con il pensiero di Ines, in questi casi la separazione consensulae giocherebbe a suo favore e poi non se ne capisce la ragione per cui mettere mano a questo tipo d'istituzione. Tuo marito, da quello che emerge, è pericoloso non solo per te ma anche per tua figlia. Sarebbe davvero traumatico vivere un esperienza del genere nella stessa casa. Credo che non sia la scelta migliore.

Cerca strade diverse e fai valere i tuoi diritti di madre e di donna.

Cordialmente
Gae
21/06/2007 12:49
 
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aggiornamenti e consulenza
forse avete ragione, ma credo che mio marito abbia più che altro bisogno di aiuto. sta annaspando e non riesce ad accettare la situazione. ora la sua violenza è tutta verbale, e mi fa anche pena. fortunatamente la mia famiglia mi è vicina e mi sta aiutando in tutti i modi. non solo, cercheremo anche di aiutare lui a uscire dalla sua dipendenza, facendo leva sul fatto che sua figlia ha bisogno del padre.

sabato partiamo insieme per il mare. poi io tornerò con mia figlia a casa dei miei, perchè lui non è in grado di affrontare un cambiamento neanche per un periodo. l'ideale sarebbe se lui accettasse di essere ricoverato in un centro per alcolisti e si disintossicasse, ma non so se sarà possibile. Con calma e l'aiuto dei miei comprerò una casa, spero entro un anno.

ieri lui ha detto che mi avrebbe dato 20.000 euro, ma non so se fidarmi. Pensate che ci siano conseguenze se mi trasferisco io, a livello di affidamento (intendo domicilio, so che ora danno sempre il condiviso) della bambina? Lui (sempre ieri, per capire a che livelli di confusione è) minaccia anche di togliermi la bimba perchè ho disturbi alimentari da quando avevo 15 anni. Secondo voi è possibile?
22/06/2007 22:16
 
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Vedi com'è ambiguo? prima dice che farà di tutto per cambiare e poi ti minaccia.
Tuo marito ha CERTAMENTE bisogno di essere curato ma non sporadicamente. Il miglior intervento sarebbe un ricovero permanente in un Istituto che accoglie questi disagi.
Quanto a te, le leggi sono cambiate. Anche se lasci il tetto coniugale non per questo ti toglieranno la bambina, se tu sei una brava mamma. Io, però, ti do sempre un consiglio. Prima di fare qualunque passo, sarebbe meglio che tu ti rivolgessi al servizio sociale del tuo comune. Dovresti far presente all'assistente sociale il disagio che vivete in casa a causa di tuo marito e che vorresti andare via di casa se lui si ostina a non volersi ricoverare. Ti do questo consiglio perchè se tu per prima chiedi il loro aiuto saresti maggiormente tutelata, ed anche le sue minacce avrebbero un peso minore.
Fai cosi!!!! fammi sapere come va!!!
25/07/2007 14:37
 
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libera!
vi aggiorno e colgo l'occasione per ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicini. E' anche grazie a voi se mi sono decisa a fare ciò che ho fatto.

Dopo quasi un mese di vacanza insieme, in cui, la mattina tutto era tranquillo e gli accordi erano chiari (al ritorno sarei andata a stare dai miei con la bambina - lasciando vivere lui nella casa di famiglia per non costringerlo a tornare dai suoi, cosa che non sopportava - ci saremmo comportati civilmente etc.) e la sera (dopo le sue bevute) non mancavano accuse e minacce, al nostro ritorno, ho avuto una bella sorpresa.

Siamo rientrati venerdì 20. Eravamo d'accordo che avrei impacchettato la mia roba e che domenica mi sarei trasferita.Poi ci eravamo già accordati che lui avrebbe preso la bambina mercoledì e che venerdì saremmo andati insieme dall'avvocato con cui io mi ero consultata per la consensuale.

Bene. Venerdì a cena (dopo qualche aperitivo e una bottiglia di bianco) mi dice che se mi azzardo ad andarmene con la bambina lui mercoledì non la va a prendere e mi denuncia. Io sul momento rimango di sale ma non do troppo peso alla cosa. Poi lui esce e porta la bambina con sè a fare due passi. Nel frattempo chiamo mio padre perchè si informi dall'avvocato se la minaccia può essere attuata. l'avvocato dice che effettivamente o lui mi firma un'autorizzazione a lasciare la casa con la bambina o va subito fatta una cosa legale (non mi ricordo di preciso cosa) per la quale però servono documenti dall'anagrafe (che il sabato mattina è chiusa) e quindi io non potrei lasciare la casa prima di lunedì. mi prende il panico ma mio padre mi rassicura e mi tranquillizzo.

Tornano mio marito (che mi accorgo che ha bevuto ancora) e mia figlia, io metto a letto la bambina e vado in cucina per guardare un pò di tv. Lui si alza dal divano in cui si era buttato e mi segue. Incominciamo a discutere, lui continua a minacciarmi con questa storia della denuncia e mi da un pugno nella schiena. A quel punto prendo il cell per chiamare mio padre ma lui me lo toglie di mano e mi impedisce di telefonare. Corro verso la porta ma mi blocca. mi dice scusa, non ti ho fatto niente, etc. Io per non svegliare la bambina mi calmo e tutto finisce li.

La mattina del sabato chiamo i miei. Porto la bambina ai miei suoceri e i miei mi accompagnano al pronto soccorso.
Dichiaro di aver ricevuto percosse da mio marito e di sentire dolore. Dopo tutti gli accertamenti esco con un referto di lesioni contusive per percosse e 90 giorni di tempo per denunciarlo.

Lui di tutto questo non sa niente, quando mi chiama gli dico che sono in giro per fatti miei e che mi lasci in pace. nel pomeiggio del sabato (lui non era in casa) grazie ai miei riusciamo a traslocare quasi tutte le mie cose e sabato prima di mezzanotte, su consiglio dell'avvocato, io e mia figlia siamo a casa dei miei. Al suo ritorno trova un biglietto in cui l'avvocato mi dice di scrivere 'causa tuo comportamento violento mi trovo costretta a lasciare la casa con la bambina'
Segue telegramma e raccomandata dell'avvocato.

La domenica mi cerca al telefono tutto il giorno finchè la sera gli dico che se vuole parlare con la bambina gliela passo ma che io prima di parlare con lui voglio andare dal mio avvocato. lui dice che non ci devo andare perchè ancora il suo di legali è in ferie. la mattina dopo sono dall'avvocato e si procede con la separazione. speriamo per una consensuale ma si vedrà.

oggi siamo d'accordo che la bambina dorme da lui e che anche domenica pomeriggio starà con lui. Io mi sento libera come l'aria e mi domando perchè ho sopportato tutto questo tempo. Certo è che l'aiuto della mia famiglia è stato fondamentale, ma davvero per nessun motivo vale la pena di vivere nelle minacce e nel terrore.Non aspettate di abituarvi alla violenza come a una cosa normale. Non lo è. Se vi picchiano andate subito all'ospedale. Non importa avere segni evidenti per essere creduti. Che sia un pugno nella schiena che non lascia segni, uno schiaffo o un occhio nero. Ribellatevi



25/07/2007 16:33
 
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Cara Amica sono davvero felice per te e per la decisione che hai preso! Rimanere tra le mura e subire ancora violenza sarebbe significato distruggere la tua vita e condannare anche tua figlia.

Alla luce di quanto detto, ti consiglio di fare intervenire il servizio sociale e concordare gli incontri tra la piccola e tuo marito o in tua presenza o in presenza di un educatore, ricorda sempre che tuo marito è un violento, pertanto potrebbe riversare la sua rabbia per le scelte che hai fatto su vostra figlia. Pertanto ti consiglio VIVAMENTE di non permettere incontri senza la presenza di un garante.

Un abbraccio e ancora tantissimi auguri per la vostra vita, tienici informati e se posso permettermi non dimenticarti di noi [SM=g27985]

Cordialmente
Gae
27/07/2007 20:38
 
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Cara Petra ci sei riuscita: brava!!!hai finalmente trovato il coraggio e la forza per dire basta.
Ora, però anche io come Gae, ti devo consigliare di richiedere una ufficializzazione degli incontri tra tua figlia e il padre.
Essendo un violento non vorrei che sfogasse, in un momento di ira, la sua disperazione con lei.
Ti prego di farlo. Puoi rivolgerti al servizio sociale direttamente, o attraverso il tuo legale, ma fallo!!!
Un abbraccio e ricorda che noi ci siamo...
28/07/2007 12:36
 
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SEI UNA GRANDE, PETRA
Vedrai che la tua vita non potrà che essere migliore, tutto il resto delle difficoltà si potranno superare, ma sarà con uno spirito diverso perchè tu non sarai più schiava di quell'uomo e delle sue minacce e violenze.

Continua ad avere coraggio, per te e per la tua bambina e per l'orgoglio di una vita migliore che TE e LEI vi meritate.

Un abbraccio,
Silvia
Se noi consideriamo che errare è dell'uomo, non è crudeltà sovrumana la giustizia?
Pirandello
03/08/2007 10:03
 
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ancora grazie
grazie ancora davvero a tutti, ogni volta che leggo le vostre risposte mi si apre il cuore, ripeto che siete stati fondamentali per me.
Volevo rassicurarvi sul fatto che ora lui si comporta molto bene con la bambina, anche se sono certa che continui a bere e che ogni tanto le faccia dei discorsi poco belli su di me. il suo grosso problema è sempre stata una malsana gelosia nei miei confronti, a tal punto che non poteva sopportare che io - naturalmente - amassi la bambina più di lui e che le dessi più attenzioni. Ora che mi ha perso del tutto sa che gli rimane solo la piccola, e se la tiene stretta. Comunque l'aspetto al varco al primo sgarro.
Ora sono felice, serena, ho voglia di fare mille cose e senza il peso di lui ho l'energia per farle. Sono tornata dal mio psicologo e mi aiuta molto soprattutto nella gestione della bimba, che ha assolutamente bisogno di regole e sicurezze (e io sono l'unica che posso dargliele, vista la totale incoerenza del padre). E poi penso anche un pò per me...mi curo, mi vesto bene, addirittura compro biancheria intima nuova solo per il piacere di farlo e soprattutto...ho ricominciato a mangiare alimenti che mi sono proibita per anni (carne, pesce, pasta etc. insomma, quello che mangia un essere umano occidentale normale...) e non più esclusivamente verdure scondite e frutta...ancora sono molto magra (43x165), ma penso che questa volta ce la farò a raggiungere un peso normale...
Ah...mi chiamo Giuditta...
03/08/2007 17:14
 
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Cara Giuditta,

IL tuo cammino di consapevolezza è stato prezioso soprattutto per te e per tua figlia... Spesso si mette al centro della propria vita i figli e per loro si fanno le scelte trascurando se stessi e il proprio cuore, ma allineato al pensiero di Micol, è importante ristabilire un equilibrio interiore, mettere al centro se stessi, perchè in fondo siete voi il pilastro portante dello sviluppo psico-fisico-sociale dei vostri figli, in mancanza di una presenza attiva manchererà il giusto supporto per la loro crescita...

Adesso spero vivamente che la tua vita sia luminosa e piena di gioia!

Un abbraccio
Gae


04/08/2007 14:51
 
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Cara Giuditta, sono felice per la tua nuova vita.
Vivi, come in questi giorni, ogni suo attimo recuperando tutto il tempo in cui "esistevi" e basta.
Siamo tutti orgogliosi della forza che hai dimostrato, ti auguro tanta felicità, per te e tua figlia.

Un abbraccio...
08/08/2007 13:43
 
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riflessioni
leggendo le storie raccolte su questo forum mi rendo conto che la mia è niente in confronto a molte altre. Ma se penso alla sofferenza che mi ha causato, non posso neanche immaginare quanto grande sia quella di chi vive e ha vissuto situazioni più gravi.

Ho pensato che, in qualche modo, tutto quello che è stato me lo sono cercato. Quando ho conosciuto mio marito non era diverso da ora. Ero io che lo vedevo con occhi diversi. Che VOLEVO vederlo con occhi diversi. E mi dico, come può una storia d'amore trasformarsi in un malsano rapporto tra vittima e aguzzino? E come ho potuto voler diventare la vittima di qualcuno? Ma forse sono stata solo vittima di me stessa e delle mie scelte. Nessuno mi ha obbligato ad annullarmi per lui. L'ho fatto io, di mia spontanea volontà. Evidentemente ne avevo bisogno. Sono stata io che con tutta me stessa ho voluto, a 18 anni, imbarcarmi in una storia con un trentaseienne fidanzato con un'altra da dieci anni. Sono stata io che ho lasciato casa mia per andare ad abitare in una casa (ridotta da far pietà) nella quale avevo anche il terrore che suonasse il campanello, visto che non sapevo come giustificare la mia presenza lì. Sono stata sempre io che restavo tutto il giorno da sola in quella casa aspettando che venisse lui da me, dopo essere stato, all'uscita dal lavoro, a pranzo dalla mamma e a fare la pennichella nel suo lettino. Sono stata io che a 21 anni ho voluto un figlio con lui, facendo mio il suo desiderio, quando magari avrei anche aspettato un pò, almeno di finire l'università. L'ho voluto sposare. Ho voluto sopportare tutto di lui. Ho voluto bere insieme a lui e ho imparato a bere da sola di nascosto (almeno da questo ne sono fuori!). Ho voluto credere di amarlo anche quando ormai non lo amavo più, e non mi dava piacere nè stare con lui, nè vederlo, nè ascoltarlo. Ho voluto far finta di credere in lui anche quando non ci credevo più. Ho voluto annullarmi, rinchiudermi in casa, ridurre al minimo contatti con parenti e amici, dire a me stessa che stavo bene così. Anche quando ho cominciato a pensare che avendo 18 anni più di me sarebbe morto prima di me e allora avrei potuto godermi la vita, mi ero comunque rassegnata a rimanere con lui.

Chi posso incolpare di tutto questo? Solo me stessa.
08/08/2007 15:34
 
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Scusami Petra ma non sono assolutamente d'accordo con te!
Quando mi sono fidanzata con il mio ex marito si è subito mostrato per quello che fosse, e pur di allontanarmi da una casa in cui stavo male, sono rimasta con lui, buttandomi anche nella droga e nell'alcool pur di sopravvivere, ma queste sono cose che ho realizzato solo dopo.
Io non mi sento responsabile del fatto che lui abbia usato i miei ponti deboli perchè mi sottomettessi ogni giorno di più, neanche di quando mi usava violenza perchè non stavo alle sue regole.
La mia colpa è stata quella di entrare nella droga pur di stare con lui, la mia colpa è stata quella di non essermene andata prima, se proprio voglio cercarne, e poi se ci guardo bene ne ho di più con i miei figli.....in ogni caso (anche il mio ex era più grande di me!!!)per quanti errori possa aver fatto, per quanto lui non avesse nessun diritto di calpestare la mia dignità di donna, di madre e di moglie. Quando mi sono sposata tanti hanno cercato di dissuadermi, anche io ne avrei già avuto i motivi, ma sono rimasta lì anche perchè lui aveva già, fin da subito colpito i miei punti punti deboli, scatenando in me reazioni di paura che mi facevano stare lì. Ha giocato con le mie debolezze, è una colpa essere troppo deboli???? Di sicuro la mia esperienza ha tirato fuori una forza che non sapevo di avere e pensare che il tutto sia stata solo una mia responsabilità sarebbe come dargli ragione in tutto quello che ha fatto.
Quello che pensi ora, secondo me, sono ancora gli effetti che lui aveva su di te, credo che sia normale, dato che per te è ancra una cosa fresca, ma ricordati sempre che nessuno ha il diritto di calpestarci!!!!!!
Stai assaporando la tua libertà, goditela, e goditi i momenti con tua figlia e non lasciarti sopraffare dai sensi di colpa!
Un abbraccio forte
Bea
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