confusione è violento o io sono sbagliata

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Lilli66
00mercoledì 30 luglio 2008 17:25
Monica, mi scuso con te se sono stata un po' troppo dura o insensibile nel mio precedente post.
Mi rendo conto ora che giustamente qui tu cerchi e trovi anche la possibilità di sfogarti un po' - cosa più che legittima, visto anche quello che stai passando.
Putroppo, capita a tutte noi di fare o dire cose sbagliate davanti ai figli: viviamo situazioni oggettivamente pesanti e compelsse e non è facile trovare sempre e subito la risposta giusta.
Ci sono passata anch'io, anzi, ci sto passando anch'io perchè questo confronto dura credo finchè non sono a loro volta degli adulti!

[SM=g28004] Un consiglio, che passo anche a Gae: chiedi di aprire il tuo spazio virtuale privato, nel quale potrai inserire già l'ultimo post di questa cartella, per tutelare, giustamente, la riservatezza dei tuoi figli, dei quali, con sana sensibilità di mamma, eviti di parlare in termini precisi.
Un abbraccio,
L.
biancaneve70
00mercoledì 30 luglio 2008 18:56
Re:
Lilli66, 30/07/2008 17.25:

Monica, mi scuso con te se sono stata un po' troppo dura o insensibile nel mio precedente post.
Mi rendo conto ora che giustamente qui tu cerchi e trovi anche la possibilità di sfogarti un po' - cosa più che legittima, visto anche quello che stai passando.
Putroppo, capita a tutte noi di fare o dire cose sbagliate davanti ai figli: viviamo situazioni oggettivamente pesanti e compelsse e non è facile trovare sempre e subito la risposta giusta.
Ci sono passata anch'io, anzi, ci sto passando anch'io perchè questo confronto dura credo finchè non sono a loro volta degli adulti!

[SM=g28004] Un consiglio, che passo anche a Gae: chiedi di aprire il tuo spazio virtuale privato, nel quale potrai inserire già l'ultimo post di questa cartella, per tutelare, giustamente, la riservatezza dei tuoi figli, dei quali, con sana sensibilità di mamma, eviti di parlare in termini precisi.
Un abbraccio,
L.



Cara Lilli non ti scusare ho capito il tuo messaggio, d'altronde conosci solo un pezzo di me, comprendo la tua paura che io commetta degli sbagli gli stessi che hai vissuto tu sulla tua pelle.....
Qui è l'unico posto in cui io non mi sento sola e in questo periodo mi sento tanto sola....io ti devo solo ringraziare perchè le tue parole mi pongono degli obbiettivi per non sbagliare.
Ti volevo solo tranquillizzare.
Ti sono vicina sò come ti senti e cosa passi con i tuoi figli loro sanno essere dei giudici inesorabili.......e non sanno......come il tuo cuore stia soffrendo.



ti mando un bacio monica


FidelisAdmin
00mercoledì 30 luglio 2008 20:09
Voglio partecipare anch'io alle voste riflessioni...

Intanto un sano confronto porta sempre una sana consapevolezza, e di questo vi ringrazio.

Credo sia naturale porsi delle domande e esternare delle riflessioni in merito a una specifica questione, tutti noi dobbiamo cercare di sempre di entrare nel cuore delle persone, sentirne i dolori più profondi e raramente "confessabili", accompagnarle in un percorso di ricostruzione e consapevolezza... Questo si fa allo sportello donna del nostro territorio, e questo anche se virtualmente e con molta difficoltà cerchiamo di farlo qui in forum.

Noi tutti siamo proiettati verso una meta, quella di riuscire a osservare e non soltanto guardare, comprendere e non soltanto ascoltare. Voi donne riempite il vuoto di tante altre donne che silenziosamente leggono e a cui manca ancora il coraggio per...

Ecco perchè spesso mi sento di ripetere che sono orgoglioso di quello che fate e dite, ecco perchè ammiro il vostro coraggio nel raccontarvi o soltanto leggere (anche per questo ci vuole molto coraggio, in fondo è come mettersi di fronte ad una realtà che non si vuole accettare).

Grazie di tutto e scusate se mi sono prolungato eccessivamente.

Un abbraccio
Gae
biancaneve70
00venerdì 1 agosto 2008 17:49
Ieri alle una di notte stavo uscendo per andare a riprendere la mia baby grande, lui dormiva o meglio russava...Sono uscita piano piano per non disturbare
Ho aperto il portone e da sopra lui mi ha gridato "il lupo perde il pelo ma non il vizio"io mi sono spaventata sono entrata subito in macchina e sono andata via senza rispondergli, tra l'altro non merita neanche una risposta.
Ma che vuol dire.....
inoltre non sta più partecipando alle spese domestiche, ha pagato solo il mutuo, il mio avvocato è in ferie fino a settembre ha il telefono spento. Lui non ha risposto alla sua lettera .
come faccio io ho un piccolo stipendio e non stanno neanche pagando puntuale. Sto vivendo in ansia per tutto
Alla domanda del figlio come mai non mangia più con noi lui ha risposto la mamma non vuole che mangio con voi!!!!!....non è vero!!!!!
Io non ho mai detto questo.
Come vorrei che tutto fosse più civile e prendesse consapevolezza.
che faccio? lui sa che così mi mette in difficoltà
ciao monica
Lilli66
00sabato 2 agosto 2008 13:04
Monica, ma com'è possibile che restiate ancora tutto il mese di agosto tutti insieme appassionatamente in quella casa, è troppo pericolosl è uno stress per i bambini e per te.
Lui dovrebbe andarsene, è chiaro: non sei riuscita, a quanto pare, a parlare con il tuo avvocato prima: ora non so proprio cosa dirti.
In una situzione del genere può accadere di tutto.
Avvocati e tribunali sono in ferie, ma la violenza non va in ferie: a questo non ci pensa nessuno?
Non puoi rivolgerti: al servizio sociale del tuo comune, magari chiedendo alle operatrici del centro antiviolenza di accompagnarti, cheidendo alle assistenti sociali che vengano loor a casa tua a a proporre a tuo marito per il momento di allontanarsi da casa?
In alternativa: non c'è proprio nessun posto dove puoi andare a stare? Capisco che per i bambini sarebbe un trauma, ma la situazione così com'è è troppo rischiosa.
Tu riesci a sopportarla?
Ti direi di tenere pronto comunque un "piano di difesa": se lui dovesse dare di matto.
Non devi reagire, devi roteggere i bambini e chiamare immediatamente i carabinieri: anche se lui si limita "solo" a minacciarti. Tieni memorizzato sul telefonino il numero dei carabinieri e della polizia, così puoi chiamarli con un tasto.
Mi raccomando: se il tuo compagno ti minaccia o inizia a comportarsi in modo preoccupante (nel senso di: peggio di adesso) non pensare che te la puoi cavare da sola, devi scappare o chiamare i carabinieri, meglio anzi fare entrambe le cose, scappare E chiamare le forze dell'ordine. Stai molto attenta ai bambini.
Tra l'altro, forse dico una banalità, ma penso che il caldo e l'afa possano esasperare ulteriormente chi ha già dei problemi a controllarsi, io le botte da mio marito le ho prese quasi sempre in estate!
Comunque, tienici informati.
Geneshys
00sabato 2 agosto 2008 13:36
In questi casi cara Lilli si dovrebbe contattare il servizio sociale del comune (sempre se non è in ferie) e richiedere la possibilità di alloggio in casa famiglia, nei casi di violenza queste cose sono all'ordine del giorno.

Ciao
Gae
biancaneve70
00domenica 3 agosto 2008 11:18
Stamattina mi ha detto che non si vuole accordare per la separazione, mi ha dato della pazza e che non è vero che mi ha rotto la costola, me la sarei rotta da sola quel giorno che ho fatto un casino, ricordate i primi post l'ho raccontato, e che mi devo vergognare.
Io gli ho risposto che in effetti mi vergogno di aver avuto quel comportamento, ma la costola me l'ha rotta lui ci sono i referti medici, ma proprio per questo ho capito che avevo toccato il fondo, e anche se lui fa così io sono intenzionata ad andare fino all'obbiettivo della mia serenità.
Non volevo continuare a discutere perchè il bimbo era lì me ne sono andata.
Ma ora ho una grande tristezza ma perchè vuole rendere tutto così difficile, tribunale per i minori avvocati....liti....sarà una strada lunga e tortuosa
E inoltre riesce sempre a farmi sentire colpevole
scusate ma continuo a piangere e voi siete isoli con cui posso confidarmi
monica
keridwen.
00domenica 3 agosto 2008 12:08
Re:
biancaneve70, 03/08/2008 11.18:

mi ha dato della pazza e che non è vero che mi ha rotto la costola,



Tu hai ragione, la tua paura è pienamente giustificata e hai anche ragione di piangere.
Chi potrebbe dirti che esageri, che ingigantisci i suoi torti o quello che subisci, sbaglia.
Tu hai completamente ragione.
Troverai anche qualcuno che potrà dirti che la costola non te l'ha rotta: lui, un carabiniere, un medico, spero non un giudice.

Lilli mesi fa diceva: non si fanno indagini, non ci sono, la sentenza viene emessa senza indagini.
Ma intanto questo è vero se non vengono chieste, se il processo è soltanto civile.
L'ho sentito con le mie orecchie, un avvocato che cercava di convincere una donna a non limitarsi alla parte civile, a fare proprio anche una denuncia penale, contro un uomo che aveva anche sottratto un sacco di soldi, alla moglie.
L'avvocato spiegava che può esserci una denuncia anche separata dalla separazione, per danni e per ottenere un risarcimento.
Può essere chiesto anche se la separazione è già stata fatta, con in mano le prove del danno recente e le indagini possono esserci, a quel punto.
Questo l'ho scritto per chiunque legge qui.

Tu ancora sei nel pieno della battaglia, hai questioni più urgenti dei danni da risarcire.
Documentali lo stesso il più possibile.
In ospedale avevi detto che era stato lui? Risulta scritto da qualche parte?
Purtroppo le case rifugio non sono sempre immediatamente disponibili.
Al centro donna, forse, tu hai lasciato credere che non ne hai bisogno urgente, non rifare più questo errore.
Magari un posto te lo avrebbero trovato, ma sei stata chiara? Hanno capito bene?
Non ti ripeto di trovare qualcuno che può aiutarti, o un altro posto dove andare, perchè capisco perfettamente come a volte si è troppo sole e non si hanno altre possibilità.

Cercavo di incoraggiarti a resistere due giorni, prima del colloquio al centro, adesso hai davanti un mese di agosto che sarà molto duro e forse il centro si muoverebbe soltanto in settembre.
Stai lontano da lui il più possibile, tieni pronte le tue cose per una fuga improvvisa, piuttosto siediti sullo scalino della sede dei carabinieri, ma quando lui è furioso non stargli vicino.
Ormai conoscerai anche i segnali che precedono la sua furia e non aspettare che si scateni.
Quando esci cerca di portare con te i bambini.
Segui i consigli che ti ha scritto anche Lilli.

Ma soprattutto ricorda che anche nei momenti peggiori, quando ti sembra di impazzire davvero e lui ti accusa di essere pazza, ricordalo sempre, quello che a volte scrivo qui, e che ho visto in qualche centro donna, forse quello di Milano:

"Ti vogliono far credere che tu SEI un problema
e invece tu HAI un problema"
Hai un problema grave che ti maltratta e ti perseguita, ma dal quale, vedrai riuscirai ad allontanarti.
Sei già riuscita in passato e vedi, alle altre donne si cerca di far coraggio mostrando donne che si sono liberate.

Tu, invece, ti sei liberata tu stessa da quello che hai definito un matrimonio burrascoso.
Quindi, sai bene che alla fine si riesce a liberarsi e puoi crederci completamente.
Adesso devi solo cercare tutta quella forza che avevi usato la prima volta, è ancora lì a tua disposizione.
Non riesci a vederla solo perchè sei troppo disperata, ma ce la farai, vedrai che ce la farai.


keridwen.
00domenica 3 agosto 2008 16:07
Re:
biancaneve70, 28/07/2008 21.00:

mi ha proposto di andare in un centro d'accoglienza insieme ai miei figli ma io non ancora me la sento




Monica nel prossimo colloquio accetta la proposta, magari non subito, chiedi qualche giorno per raccogliere le tue cose, ma accettala, questa proposta.
Vogliamo pensare che non succederà niente, a casa tua, niente di terribile e irreparabile, ma solo il rischio è troppo pesante.
Non puoi tirare ancora una corda che già vuole cedere.
Non puoi chiedere troppo a te stessa, quell'ansia, quella disperazione, quelle lacrime, non puoi desiderare tu di prolungarle ancora.
Le ossa possono incrinarsi, la pelle si può lacerare e far uscire il sangue, ma non chiedere troppo alla tua mente e al tuo cuore.
Non costringerti a sopportare qualcosa di tremendo che già per troppo tempo hai sopportato.

Ti capisco, sono percorsi molto dolorosi, quelli dei tribunali, e soprattutto al tribunale dei minori.
Ma riconosci che è molto più doloroso restare in quel calvario, e rischioso anche, come potresti perdonartelo, poi, più tardi?

Monica, in quel colloquio, questa volta, accetta la realtà.
E' vero, sono pronti per te anche medici, avvocati più sensibili del tuo, e più abituati ad affrontare proprio queste cose.
E poi volontarie che sapranno letteralmente "accarezzare" il tuo dolore e riusciranno a darti sensazioni di solidarietà e vicinanza come mai potresti trovare dentro a un computer.
Tu hai bisogno, ora, di queste cose, vedrai quale sollievo enorme potrai provare affidandoti a loro e accettando un luogo lontano da quell'inferno.

Per lui sarà un bel colpo scoprire che l'hai fatto davvero, non se lo merita, di accorgersi che questa volta fai sul serio?

Poi tu, forse, finalmente lontana da lui, piangerai anche di più e sentirai ancora più irrefrenabili le tue lacrime.
Avrai finalmente aperto completamente le barriere con cui cerchi di trattenerle, ma potrai farlo del tutto solo in quel momento, quando "assaggerai" quel sollievo che ora non riesci nemmeno a immaginare.

Accettalo, il luogo protetto, Monica, non aspettare più.
biancaneve70
00domenica 3 agosto 2008 17:31
e' incrdibile oggi pomeriggio è venuto al mare con il bimbo e ha fatto finta come se non fosse successo niente......
ha giocato e scherzato con me, io ovviamente non volevo portargli il muso vorrei tanto avere un dialogo civile per il bene del figlio e forse anche mio.
Inoltre non nego che mi ha colpita mi ricorda come era all'inizio
stasera mi ha proposto di uscire a cena
Il piccolo è stato entusiasta e mi diceva dai ti prego mamma di di si
Io ho evaso la risposta dicendo dopo vediamo....
Poi mi sono avvicinata a lui e gli ho detto mi dispiace ma stavolta non si risolve così facilmente e lui mi ha risposto dimmi cosa devo fare per farti cambiare idea per salvare questa unione
Adesso sono più confusa di prima mi sento uno straccio e mi sento ancora più colpevole.
Mi perdonate ma non so cosa mi succede
Monica


Grazie keridwen seguiro comunque il tuo consiglio e andrò comunque vadano le cose al centro voglio essere aiutata a capire......
Mi sento come una barca senza remi in balia delle onde
keridwen.
00domenica 3 agosto 2008 18:21
Non gestire da sola i rapporti con lui.
Non fidarti.
Ho l'impressione che comunque gli farebbe bene alla salute, vedere che te ne vai davvero il un luogo segreto a lui, dove non può più minacciarti, farti del male e imbrogliarti con false promesse.

Attenta, stai molto attenta.
Potresti pentirti di aver voluto rischiare troppo.

Laura
biancaneve70
00domenica 3 agosto 2008 18:32
Re:
keridwen., 03/08/2008 18.21:

Non gestire da sola i rapporti con lui.
Non fidarti.
Ho l'impressione che comunque gli farebbe bene alla salute, vedere che te ne vai davvero il un luogo segreto a lui, dove non può più minacciarti, farti del male e imbrogliarti con false promesse.

Attenta, stai molto attenta.
Potresti pentirti di aver voluto rischiare troppo.

Laura


grazie Laura avevo bisogno di queste parole.
Domani ho appuntamento di nuovo al centro spero bene.
Ma la confusione che io sto vivendo è normale???



keridwen.
00domenica 3 agosto 2008 19:06
biancaneve70, 03/08/2008 18.32:


Ma la confusione che io sto vivendo è normale???



Sarebbe più normale in un'altra donna.
In te è comprensibile che tu sia spaventata dalla consapevolezza di quello che hai già provato.
Da una parte ti aggiunge più paura e più angoscia, dall'altra dovrebbe servirti per poter pensare che ne uscirai.
Tu hai vissuto su di te la prova che se ne può uscire, perchè ti è già successo.
Ma respingi anche solo l'idea di ritrovarti a ricominciare tutto da capo e cogli ogni minimo segnale di miglioramento per illuderti che lui voglia tenerci a te, voglia cominciare a rispettarti sul serio per non perderti.
Tu gli vuoi credere con tutta te stessa, perchè questo risolverebbe parecchio il problema.

Ma stai attenta davvero, non fidarti.
Ormai lo sai che le sue buone intenzioni svaniscono con un nonnulla.
Non credergli.
Al centro devi andare non perchè ti aiutino a capire meglio, purtroppo tu hai un'esigenza molto più urgente e quello lo potrai fare dopo, quando sarai al sicuro.
Ma cerchi di negarlo anche a te stessa, che sei davvero in emergenza, perchè è un pensiero troppo doloroso.
Attenta.
Non rimandare troppo qualcosa che forse avresti dovuto già fare.
Non avrai più la scusa di non aver saputo dove andare e di non aver avuto l'aiuto di nessuno.

Stai molto attenta, riconosci sinceramente la tua situazione.
Non sarà una cosa definitiva, ti metti al sicuro in questo periodo più terribile.
Puoi fare tutte le tue riflessioni, ma al sicuro.
Potrai negoziare con lui da una posizione molto più forte, se vedrà che fai sul serio e anzi, lascia che a negoziare e a mediare siano gli avvocati.
Anche lui ne sceglierà uno e tu non puoi gestire da sola i rapporti con un uomo così, è meglio se al tuo posto lo farà un avvocato, possibilmente del centro, perchè queste ultime sono davvero molto esperte in queste cose.
Loro non fanno sbagli come è successo con quella raccomandata, sanno bene come muoversi e come proteggerti.

Temevo che in agosto chiudessero, invece per fortuna ti hanno dato un altro appuntamento.
Ma stai molto attenta a non rifiutare la parte più importante del loro aiuto, il rifugio.
Ne hai bisogno e lo devi ai tuoi bambini.
NOn puoi rischiare di pentirti, dopo, di non averlo accettato.


Laura


Lilli66
00domenica 3 agosto 2008 23:33
Solo tu puoi saperlo
Monica, solo tu puoi sapere se c'è un briciolo di sincerità nel tuo compagno oppure no.
Forse ora è spaventato, solo spaventato dalla possibilità che tu lo denunci per la costola rotta (lo hai denunciato si o no? Questo non ce l'hai detto! Guarda che una denuncia si può anche ritirare: hai un certo numero di giorni per farla, non so quanti - chiedo a Gae di scriverlo lui), è spaventato per la lettera dell'avvocato...l'idea di passare per un uomo violento, di subire un procedimento forse anche penale, di essere giudicato un cattivo padre...magari è solo queto che lo spaventa e vuole semplicemente far passare dei giorni.
Oppure, forse, è realmente pentito e può darsi che voglia realmente impegnarsi per salvare la vostra unione, perchè ti vuole bene e vuole bene ai bambini...
Solo tu puoi saperlo.
Però pensa: che, fino ad ora, non si è impegnato molto: nè nella terapia familiare, nè nel matrimonio.
Ti dico anche una cosa terribile, che è accaduta a me.
Il mio ex marito, quando si è reso conto della conseguenze legali che potevano avere alcune sue azioni (violenze e altro), piangeva e mi chiedeva scusa.
L'ho perdonato: felicissima!
Poi è ricapitato, dopo un po': altre botte, altre cose brutte...Infine se n'è andato di casa. Aveva una storia con un'altra, ma se n'è andato in un modo molto brutto - con brutalità, scenate, minacce - un modo tale che da solo avrebbe meritato dieci denuce, per il male che ha fatto a me e a nostro figlio.
A quel punto, io ho chiamato un avvocato e al mio ex non ho più risposto al telefono. A suo cugino che mi chiamava per sapere come andava, ho detto che avevo chiamato l'avvocato e che avrei denunciato mio marito.
Lui è tornato, come un cagnolino. Di nuovo pianti, scuse, scente pietose. Mi ha racontato cose di se' che avrebbero dovuto riempirmi di orrore e che invece mi hanno riempita di pietà.
Gli ho posto come condizione di fare una terapia di coppia.
Lui ha accettato.
Io ho chiamato il mio avvocato e ho sospeso tutto: tutto.
La terapia di coppia non ha mai funzionato: mio marito la sabotava sistematicamente. Saltava le sedute all'ultimo momento, adducendo scuse. Le poche sedute che abbiamo fatto, diventavano un processo a me: si accaniva a tirare fuori tutte le mie mancanze ed io ci cascavo e mi sentivo in dovere di giustificarmi.
Un teatrino orribile.
La psicologa forse non era molto brava: non capiva il suo gioco o l'ha capito troppo tardi.
Insomma, per farla breve: passati giusti giusti i termini entro i quali avrei dovuto denuncialo, mi è arrivata una lettera ufficiale da parte del SUO avvocato, che accusava ME di cose orribili.
Da quella lettera, io ho dovuto difendermi.
Perchè tutto il resto era aria fritta: le sedute di terapia di coppia, le cose che mio marito mi aveva confessato...le botte...non avevo nulla in mano, io, per provare queste cose, mentre lui aveva messo da parte tante prove.
Pensa che in quel periodo della terapia di coppia la psicologa ci dava dei "compiti", ci diceva di scrivere delle cose con sincerità: io l'ho fatto e mi sono trovata a dovermi difendere anche da queste cose, perchè LUI si era appropriato delle mie carte - ed io cretina che quando vedevo che le prendeva mi dicevo: "si interessa a me!"...si...per fregarmi...
E' stato machiavellico.
Perciò, ti dico: stai molto attenta.
Io ti dico cosa fare se tornassi indietro.
Forse darei ancora una occasione alla speranza, per me questo è importante.
Ma mi metterei al sicuro dal punto di vista legale.
Direi al mio ex: ok, vuoi fare la terapia di coppia? Bene, però:
1) io intanto ti denuncio, poi tanto la denuncia la posso sempre rititare;
2) io intanto chiedo la separazione, perchè anche quella è una cosa da cui ci si può tirare indietro;
3) tu regolati di conseguenza: se credi alla nostra unione ti impegni, ma non chiedermi di non tutelare me e i bambini, perchè sarei una irresponsabile se lasciassi cadere ogni cosa.
Ci vuole una grande durezza e fermezza per fare questo: io non l'ho avuta.
Ti dirò: non ci ho nemmeno pensato.
Mi fidavo: la mia speranza di "salvare il matrimonio" era tanta e tale che avrei creduto qualsiasi cosa.
E com'è finita lo sappiamo.
Perciò: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.
Dai una occasione alla speranza, ma non alla ingenuità e alla incoscienza. Cautelati e se lui non vuole accettare le tue cautele, vuol dire che non vuole impegnarsi.
Ciao,
L.





FidelisAdmin
00lunedì 4 agosto 2008 03:49
Quello che racconta Lilli è la sacrosanta verità...

Bisogna davvero "insegnare" alle donne l'iter da seguire in caso di violenza. La violenza viene condannata, quella presunta NO... Se non hai prove è molto difficile dimostrare a un giudice che hai subito violenza, lo so è triste ma è così per tutte le cose...

Ecco perchè dico sempre l'importanza che hanno i referti medici!!! Andare a farsi refertare non è uguale a denunciare, tranne che i traumi non siano davvero di grande portata, in questo caso la denuncia parte d'ufficio. Ma per le piccole contusioni, ematomi ect siete solo voi che decidete se denunciare o meno. Potete benissimo avere il referto in mano e utilizzarlo quando siete pronte, ma non buttate mai per aria le prove che attestano inconfutabilmente il carattere violento del proprio partner, siano esse un referto che un sms intimidatori, aggressivo, ricattatorio!!!

Qui non dovrebbero soltanto leggere le donne che queste esperienze le vivono o le hanno vissute, ma anche quelle che credono che mai nella vita avranno tali esperienze.

Gae



biancaneve70
00lunedì 4 agosto 2008 10:12
Re: Solo tu puoi saperlo
Lilli66, 03/08/2008 23.33:

Monica, solo tu puoi sapere se c'è un briciolo di sincerità nel tuo compagno oppure no.
Forse ora è spaventato, solo spaventato dalla possibilità che tu lo denunci per la costola rotta (lo hai denunciato si o no? Questo non ce l'hai detto! Guarda che una denuncia si può anche ritirare: hai un certo numero di giorni per farla, non so quanti - chiedo a Gae di scriverlo lui),
Ciao,
L.


----------------------------------------------------------------------
Sotto consiglio del mio avvocato non abbiamo fatto la denuncia per ora,per non inasprire ulteriormente la situazione.....
I termini di decorrenza sono 90 giorni.
L'avvocato mi ha detto vediamo come si mettono le cose e poi ci regoliamo di conseguenza riguardo alla denuncia.
Io ho seguito il suo consiglio.
Aver letto la tua storia mi ha riempito di angoscia il tuo ex è un mostro.
Mi dispiace molto per quello che hai vissuto, grazie per la tua testimonianza lo terrò ben in mente
un bacio monica








biancaneve70
00lunedì 4 agosto 2008 10:17
Re:
[QUOTE:84724309=keridwen., 03/08/2008 19.06

Stai molto attenta, riconosci sinceramente la tua situazione.
Non sarà una cosa definitiva, ti metti al sicuro in questo periodo più terribile.
Puoi fare tutte le tue riflessioni, ma al sicuro.
Potrai negoziare con lui da una posizione molto più forte, se vedrà che fai sul serio e anzi, lascia che a negoziare e a mediare siano gli avvocati.
Anche lui ne sceglierà uno e tu non puoi gestire da sola i rapporti con un uomo così, è meglio se al tuo posto lo farà un avvocato, possibilmente del centro, perchè queste ultime sono davvero molto esperte in queste cose.
Loro non fanno sbagli come è successo con quella raccomandata, sanno bene come muoversi e come proteggerti.








oggi vado al centro alle tre e venerdì ho appuntamento con l'avvocato del centro seguirò i loro consigli
grazie di cuore Laura
ciao monica

biancaneve70
00lunedì 4 agosto 2008 10:24
Re:
FidelisAdmin, 04/08/2008 3.49:

Quello che racconta Lilli è la sacrosanta verità...

Bisogna davvero "insegnare" alle donne l'iter da seguire in caso di violenza. La violenza viene condannata, quella presunta NO... Se non hai prove è molto difficile dimostrare a un giudice che hai subito violenza, lo so è triste ma è così per tutte le cose...

Ecco perchè dico sempre l'importanza che hanno i referti medici!!! Andare a farsi refertare non è uguale a denunciare, tranne che i traumi non siano davvero di grande portata, in questo caso la denuncia parte d'ufficio. Ma per le piccole contusioni, ematomi ect siete solo voi che decidete se denunciare o meno. Potete benissimo avere il referto in mano e utilizzarlo quando siete pronte, ma non buttate mai per aria le prove che attestano inconfutabilmente il carattere violento del proprio partner, siano esse un referto che un sms intimidatori, aggressivo, ricattatorio!!!

Qui non dovrebbero soltanto leggere le donne che queste esperienze le vivono o le hanno vissute, ma anche quelle che credono che mai nella vita avranno tali esperienze.

Gae





Gae sta tranquillo non ho nessuna intenzione di farmi incantare dalle sue promesse non butterò all'aria nessuna prova.
Comunque ieri mi sono resa conto che dentro di me nei suoi confronti
è cambiato tutto mi sento pietrificata.
Mi sto rendendo conto di molte cose che non avevo visto prima quando non ero lucida ora riesco a vederlo meglio.
Andrò comunque al centro e seguirò il percorso che loro mi indicheranno.
un bacio monica
Lilli66
00lunedì 4 agosto 2008 11:48
Monica, il mio ex non è un mostro: non lo dico per difenderlo, ma perchè è così - credimi, poi parlando con tante persone (donne ma anche uomini) che si sono separati, anche senza nessuna violenza, sono situazioni in cui spesso si tira fuori il peggio di se'.
Questo, al di la' della violenza, è un ulteriore dolore, ma tu ci sei già passata con il tuo precedente marito, penso che sai di cosa parlo: finisce l'amore e comunciano le strategie...Meglio metterselo in testa il prima possibile e non cadere nelle trappole del romanticismo e dell'ingenuità.
keridwen.
00lunedì 4 agosto 2008 15:09
Re:
Lilli66, 04/08/2008 11.48:

il mio ex non è un mostro: non lo dico per difenderlo, ma perchè è così




Mostri o non mostri, le ossa non sono di plastica.
Monica stai molto attenta.
FidelisAdmin
00lunedì 4 agosto 2008 16:53
Usare "mostro" per identificare un uomo violento è certamente un eufemismo. Una cosa è certa però, vi sono comportamenti in certi uomini violenti che si avvicinano molto alla mostruosità e qui in forum ne abbiamo letti parecchi.

Facciamo l'esempio di trovarci di fronte a un "mostro" pensate di poter rimanere più di 2 minuti davanti a lui?... non credo proprio, ma con un uomo violento ci si convive e si vive, l'amore ahimé troppo spesso annebia la coscienza, così succede che le "mostruosità" vengono accettate e anzi, spesso, parlando della sindrome di stoccolma, ricercate e volute... non s ene può fare a meno! Anche la violenza crea dipendenza...


Tante cose sono relative e solo chi guarda con razionalità e dall'esterno può consigliare il percorso giusto, una donna da sola non potrà mai uscire dalla violenza.

Un abbraccio
Gae
keridwen.
00martedì 5 agosto 2008 08:11
Re:
FidelisAdmin, 04/08/2008 16.53:

Usare "mostro" per identificare un uomo violento è certamente un eufemismo.



Gae, non so se ti è mai capitato di vederlo con i tuoi occhi, ma un uomo che lucido, non in preda all'alcol, riesce a sfilarsi la cintura e a usarla come frusta su una donna già caduta in terra sotto ai suoi colpi, anche se non sarà un mostro, si trasforma in mostro in quel momento.
E fa esattamente la cosa che ci voleva per entrare negli incubi di lei come mostro, nelle sue notti, lei avrà quel sogno a perseguitarla, almeno fino a quando è costretta a vivere con lui.
Così anche se per un po' lui smette di frustarla in quel modo, continua a farlo negli incubi e a essere esattamente come gli orchi cattivi, i mostri delle favole.

La cosa pericolosa, a quel punto è non riuscire a identificarlo bene, quell'uomo, continuare a pensare che potrà diventare buono e smettere di fare male.
Restando così in preda a un rischio che può portare a sofferenze che sarebbe meglio evitare.
Peggio ancora se una donna sa benissimo chi ha di fronte, ma deliberatamente e pervicacemente sceglie di stare lo stesso con lui, mettendo in pericolo, così, i bambini
Anche solo pericolo di danni psicologici anche gravi, ricordi quale odio stava coltivando in sè tua figlia, anche per la sua mamma?
NOn fa certo bene, alla salute di una bambina, lo sai.
(Rossella, se stai leggendo qui, pensaci bene anche tu, per allontanare meglio i tuoi rimorsi)

Monica, che sia un mostro o no, il tuo compagno, ormai sai che può comportarsi come tale, e fossi in te starei molto attenta a illudermi che non voglia farlo mai più.
Anche non volesse più ricascarci, ma ne sarebbe davvero capace?
Le ossa non sono di plastica.
Anche la continua tensione del rischio che si corre è dura da sopportare.
Stai facendo i passi giusti per allontanarti da lui, ma valuta bene se valga la pena restargli vicino ad aspettare che tutto il percorso burocratico e legale sia completato.
Pensaci bene, se puoi permetterti il lusso di aspettare lì in quella casa con lui, perchè i tempi non saranno brevi e la separazione legale non arriva prestissimo.

Quando puoi facci sapere qualcosa, perchè ormai avrai capito quanto affetto sentiamo per te e quanto siamo anche preoccupate per l'incolumità (almeno fisica) tua e dei tuoi bambini.


biancaneve70
00martedì 5 agosto 2008 11:18
ieri sono stata al centro è ho avuto un lungo colloquio dove abbiamo ripercorso la mia storia attuale.
Gli ho raccontato di come lui abbia questi atteggiamenti quando va tutto bene è il principe azzurro, quando c'è qualche discussione vada in escandescenza .
Alla base sicuramente c'è un conflitto di coppia ma comunque rimane il fatto che sia violento, il fatto che lui non lo sia sempre mi destabillizza: è molto sottile non riesco quindi ad identificarlo.
Con il primo marito lui era sempre così per cui mi è stato più semplice, ora ho capito, allontanarlo.
Hanno capito che io ancora sono decisa proprio per questo fatto, mi hanno consigliato comunque di non parlare più di separazione con lui in questo momento e soprattutto nelle modalità che ho agito prima , ma comunque continuare a fare i mie passi loro mi aiuteranno nel giusto modo mettendomi al riparo nel caso la situazione peggiori.
Venerdì ho appuntamento con il legale del centro.
Adesso sò cosa fare per giungere definitivamente a vederci chiaro.
Per i ragazzi mi preoccupo un pò meno nel senso chè per loro sono certa che non ce pericolo fisico ,li adora.
Per quanto riguarda il pericolo psicologico.......
Mi sono presa del tempo per riflettere e l'ho chiesto anche a lui
e sembra che abbia accettato senza recriminare (adesso che si impegni lui come hai detto tu Lilli).
Io ora non chiedo più e non dò neanche più!!!!
In casa è tornato all'apparenza un clima sereno.
Dentro mi sento come se fossi morta sono incapace di provare emozioni nei suoi confronti.
Non mi illudo state tranquilli......
Adesso voglio stare a guardare, meditare in un silenzio assordante e molto doloroso, ho bisogno di capire e soprattutto ho bisogno di non sentirmi colpevole.
Di questo ne ho parlato anche con la figlia grande che adesso da donna ha capito come io mi senta e mi è vicina, lei quando ci ha rivisto uscire insieme si è spaventata tanto mi ha detto :"no mamma di nuovo CI STAI CASCANDO" MA IO L'HO RASSICURATA NO STAVOLTA NON E' COME LE ALTRE NON CI SONO PIU' DENTRO COME PRIMA, GRAZIE A VOI E ALLE PERSONE DEL CENTRO STO' RIACQUISTANDO LA MIA LUCIDITA'.
Non gli permetterò di nuovo di buttarmi nel girone del suo inferno di uomo incivile sono stata troppo buona fino adesso.
Voglio continuare a frequentare il centro e iniziare il mio percorso di consapevolezza mi sono resa conto che da sola non ce la farò mai.
Scusatemi tutti, compresi i miei figli ma adesso non riesco proprio a decidere sia in un senso che nell'altro

un bacio monica
keridwen.
00martedì 5 agosto 2008 11:35
Re:
biancaneve70, 05/08/2008 11.18:

"no mamma di nuovo CI STAI CASCANDO" MA IO L'HO RASSICURATA



Anche se non ti dice niente, ricordati che il dubbio, la tua ragazza lo può risentire, quindi rassicurala, ogni tanto, sul fatto che "non ci stai ricascando"
Hai visto quanto è bello averla solidale con te e non più nemica, ormai grande può capire, ma ricorda che la paura che sente lei, su di te, forse è anche più forte di quella che senti su te stessa tu.
Quindi se ogni tanto ne parlate e non smetti di rassicurarla, forse è meglio e vi darete forza a vicenda, vi sentirete ancora più vicine.

Hai ragione a dire che non vuoi più dare nulla, a lui e quindi se ti strapperà qualche gesto che lui potrebbe interpretare come sottomissione, o tenerezza, o amore verso di lui, sono questi gesti che potrebbero fare paura a tua figlia.

Quanto al maschietto, col tempo saprà capire da solo cosa è successo, sempre se non verrà ricoperto di bugie, che nelle intenzioni possono essere dette per rassicurare, ma invece poi creano più danni, e questo l'hai già provato.

Sono contenta che l'atmosfera sia più tranquilla e che tu possa respirare un po', ma lo stesso mantieni attenzione, in modo da poterti mettere al sicuro se le cose precipitassero all'improvviso.
Hai visto, adesso ti senti aiutata e sostenuta bene, dal centro e puoi sentirti meglio.
Sono davvero contenta che tu abbia trovato gli aiuti giusti e che davvero ora tu abbia un po' più di calma.

keridwen.
00martedì 5 agosto 2008 11:47
Vedi, adesso stai offrendo a tua figlia un esempio che la aiuterà molto.
Con i figli le parole sono inutili e conta molto di più il modo di comportarsi.
E' come se tu stessi insegnando alla tua ragazza come ci si comporta, per non essere sopraffatte e calpestate.
Anche se potrebbe aver subito dei danni, per questi due uomini che si è trovata, tu accanto a te, ma lei al di sopra di lei (e credo capirai la differenza), adesso ha davanti ai suoi occhi un modello di mamma più calmo e più consapevole delle sue scelte.
Forse purtroppo gli uomini così saranno tanti anche quando lei sarà adulta e anche nella sua generazione le donne avranno il rischio di incontrarli.
Ma lei avrà avuto un modello importante e migliore da seguire.

Ricordi quando parlavi della tua, di mamma, e della tua sofferenza di averla vista subire così?
Ecco, per tua figlia sarà diverso, lei ricorderà una mamma che riesce a liberarsi e lo fa con pazienza, anche soffrendo, ma nel modo più corretto che può raggiungere.

Quindi non sentirti in colpa verso di lei, stai facendo per lei qualcosa di importante, che la tua mamma non ha potuto fare.
Non sentirti in colpa verso nessuno

Tu hai un problema accanto a te, non sei tu il problema.
Tu hai dovuto subire una colpa, non sei tu la colpevole.
Ricordalo sempre e ricorda anche che il tuo atteggiamento lo sta insegnando a tua figlia e lei potrà essere orgogliosa di te.
Lilli66
00martedì 5 agosto 2008 11:51
Monica, secondo me stai agendo benissimo: la cosa importante, infatti è che tu non sia sola e che abbia accanto in ogni momento gli operatori del centro antiviolenza, le psicologhe e l'avvocato. Fidati di loro e non esitare anche a chiamarli, a fare due chiacchiere con le operatrici per telefono, anche solo per sentirti meno sola e rassicurata. Io faccio così e mi aiuta, a volte chiamo per dire: "scusatemi, ho un momento di ansia, potete parlare un po' con me?" e già questo mi fa stare meglio.
Adesso ti senti morta anche perchè sei spaventata e tesa, stai vivendo una situazione molto stressante: è normale che tutte le tue energie siano concentrate sulla difesa e che tu non riesca a respirare!
Ascolta il tuo cuore e ascolta le persone che ora ti stanno aiutando: sono certa che in nessun caso sarai spinta a fare cose che non deisderi, come separarti se tu scoprissi che invece provi ancora dei sentimenti positivi e delle speranze. Nessuno ti spingerà a prendere decisioni sbagliate ma al cotnrario sarai protetta da illusioni e inganni - e tutelata dall'avvocato!
Gli avvocati...croce e delizia di noi donne maltrattate...spesso non hanno alcuna sensibilità rispetto ai nostri drammi, vedono le cose con la deformazione professionale di ciò che è legale, legittimo...non di quello che è "giusto"..
Però non possiamo fare a meno di loro: dobbiamo anzi imparare a muoverci in questo loro mondo di leggi, prove, fattispecie giuridiche e misure cautelative...perchè non possiamo ignorare questo mondo che altrimenti si rivolterebbe contro di noi.
Sempre ieri alla trasmissione "Amore criminale" c'era un funzionario delle forze dell'ordine che sottolineava che molte volte, nell'ansia di nascondere la violenza subita, le donne negano tutto e così poi diventa impossibile provare quello che hanno subito.
Per questo è improtante che tu ti faccia aiutare dall'avvocato del centro, oltre che dagli psicologi e assistenti sociali: per poterti eventualmente difendere senza problemi se la situazione lo dovesse richiedere.
Ciao,
L.
keridwen.
00martedì 5 agosto 2008 12:13
Re:
Lilli66, 05/08/2008 11.51:


Gli avvocati...croce e delizia di noi donne maltrattate...spesso non hanno alcuna sensibilità rispetto ai nostri drammi, vedono le cose con la deformazione professionale di ciò che è legale, legittimo...non di quello che è "giusto"..



Lilli è proprio vero, e aggiungerei anche con la deformazione dell'ottica maschile, che sospetta sempre esagerazioni, da parte della donna.
Invece al centro sanno bene a cosa può arrivare un uomo respinto

Ricordo uno che aveva addirittura tagliato i fili del telefono, e si vedeva benissimo, perchè erano rimasti lì dentro tutti e tre i pezzettini, dentro la presa, sono tre i fili.
Tagliati di netto tutti e tre.
L'avvocato :"Mannò, dai si saranno spezzati..." Salvo poi dopo poche settimane, lui stesso a chiamarlo "bastardo" quel marito, perchè erano saltate fuori le prove di tutti i soldi rubati a lei.
Ma intanto lei si sentiva dire, prima "Mannò dai" perfino dal suo avvocato.
Ecco perchè è meglio rivolgersi a quelli del centro, non solo sono più esperti perchè quasi specializzati in cause di quel tipo, ma anche perchè è molto più facile essere comprese e credute, e quindi si riesce ad avere molta più fiducia.
Monica, tu sei riuscita ad avere un'assistenza ottima.

Ora vedrai che pian piano riuscirai a liberarti anche dei sensi di colpa.
Dovrai fare lo stesso molta attenzione, con lui, ma almeno sarai molto più tranquilla.


biancaneve70
00giovedì 7 agosto 2008 11:48
Ciao a tutti
Ieri sera lui ha provato ad avere un rapporto con me e io con molta calma gli ho detto che per ora non mi sento pronta che ho bisogno di un periodo di riflessione che lui mi ha rotto una costola QUESTO MI HA FERITA PROFONDAMENTE e lui mi ha risposto te la sei rotta da sola mentre davi di matto. e io: "no me l'hai rotta tu quando mi hai sbattuta sul letto mi ti sei messo sopra con tuto il peso e mi stavi strozzando e non è la prima volta che mi metti le mani addosso" e lui "ma era per calmarti" e io: "no mi dispiace per calmare una persona la si abbraccia non la si strozza".
lui ha quel punto è andato via arrabbiato non dicendo niente
Per la prima volta in vita mia non mi sono sentita in colpa finalmente no mi sono sentita che in fondo era vero l'avevo provocato io......
Ora so che più lui si comporta, parla e reagisce così e più mi darà la forza di andare avanti e mi sta finalmente dando la consapevolezza che lui SI!!!1 E UN VIOLENTO
GRAZIE
MONICA [SM=x1628033]
keridwen.
00giovedì 7 agosto 2008 12:14
Re:
biancaneve70, 07/08/2008 11.48:

Ciao a tutti
Ieri sera lui ha provato ad avere un rapporto con me e io con molta calma gli ho detto che per ora non mi sento pronta che ho bisogno di un periodo di riflessione che lui mi ha rotto una costola QUESTO MI HA FERITA PROFONDAMENTE e lui mi ha risposto te la sei rotta da sola mentre davi di matto. e io: "no me l'hai rotta tu quando mi hai sbattuta sul letto mi ti sei messo sopra con tuto il peso e mi stavi strozzando e non è la prima volta che mi metti le mani addosso" e lui "ma era per calmarti" e io: "no mi dispiace per calmare una persona la si abbraccia non la si strozza".
lui ha quel punto è andato via arrabbiato non dicendo niente
Per la prima volta in vita mia non mi sono sentita in colpa finalmente no mi sono sentita che in fondo era vero l'avevo provocato io......
Ora so che più lui si comporta, parla e reagisce così e più mi darà la forza di andare avanti e mi sta finalmente dando la consapevolezza che lui SI!!!1 E UN VIOLENTO
GRAZIE
MONICA [SM=x1628033]



Certo, e spero che anche Selvaggia, la nostra nuova amica appena arrivata, legga quello che hai scritto ora e possa capire ancora meglio che una donna non ha l'obbligo di dire sempre di sì, ma al contrario, ha il diritto di accettare queste cose solo se viene rispettata.
E se una donna viene presa con la forza, assolutamente non può chiamare "coccole" questo gesto che è di sopraffazione, invece che di amore e tenerezza.

Bravissima, hai saputo dimostrargli che non può esigerlo come un tuo dovere verso di lui.
Vedrai che questo lo farà riflettere parecchio, da ora in avanti.
Stai attenta lo stesso alle sue reazioni, però, non metterti troppo in pericolo.
Davvero brava, puoi essere orgogliosa di te, e lo siamo anche noi.


keridwen.
00giovedì 7 agosto 2008 12:28
Vedi, questa tua nuova forza e questa tua fiducia, anche tua figlia la imparerà da te, lei si plasma su di te e sui tuoi atteggiamenti.
Le stai regalando un futuro di donna forte, consapevole e sicura di quello che vuole.
Ti ringrazierà molto, capirà il valore di quello che le dai, e che non tutte le ragazze possono avere.

Queste risposte calme e ferme, quando puoi, se capita l'occasione, anche su cose banali, fagliele sentire.
Il tuo bambino imparerà il valore di una donna (come non credo glielo insegni il babbo) e lei imparerà come bisogna comportarsi e come occorre farsi valere controllando la rabbia, il dolore e le lacrime.
E' un segnale importante, che si da ai figli, il segnale della vera parità, e della possibilità di dire anche i no, senza drammi.
La tua mamma ti guarderà felice per quello che avrebbe tanto voluto insegnarti anche lei.
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