SENZA SPERANZA

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, [2], 3, 4, 5
occhichiusi12
00lunedì 20 ottobre 2008 09:50
oggi sto molto male. ieri era ha avuto un altra delle sue piazzate. non ho chiuso occhio. sono stanca e sono di nuovo a pezzi. sono in ufficio sto piangendo. meno male che sono da sola in ufficio.

ecco cosa è successo
Ieri è stato terribile !!
Sabato sono stata tutto il giorno con il bambino. Catechismo, piscina… è stato bello però, lui ha giocato tantissimo. Era felice. La sera in casa a guardare la tv, abbracciati sul divano. La domenica mattina in chiesa poi ai giardini. Il pomeriggio ho stirato e quando ho finito l’ho portato di nuovo ai giardini. Ha giocato tantissimo. Lui niente. Ne pulizie che non fa da anni, ne altro. Sparisce semplicemente. Ha da fare. sabato è rientrato in nottata. Domenica è tornato verso le 22
Io e l*** guardavamo la tv. Lui si era appena addormentato abbracciato con me. Come sempre. Gli avevo messo copia degli scontrini di alcune spese sostenute per l****, sulla sua scrivania.
È impazzito. Ha cominciato ad urlare. Gli ho chiesto di non urlare che l*** dormiva ma lui ha urlato ancora più forte. Ha iniziato a sbattere le cose, mobili, oggetti. Ha detto cose orribili dicendo che i 30 euro per la gita di l*** lui non li mette, che l*** in gita non ci deve andare. Gli ho detto che ci va tutta la classe, che poverino non può stare escluso ma lui diceva che non gliene frega niente, e neppure in piscina ci deve andare. Che non muore nessuno se l*** non va da nessuna parte. E anche alle feste di compleanno non deve più andare. Gli ho detto che il bambino va a scuola e ci sono delle cose che fa con i compagni e con le maestre e non lo voglio escludere ne emarginare. Non se lo merita perché è un bambino buono e a scuola va benissimo. Ma lui ha detto che i soldi gli servono a lui, che lui vuole i soldi per se e ne spende gia parecchi per altre cose. Gli ho chiesto per cosa visto che i suoi lo stanno mantenendo e gli comprano anche i vestiti, come lo usa lo stipendio a parte uscire sempre con .. non so con chi e bruciare così i suoi soldi. Io ho rinunciato a vivere per l***, e farei anche un altro lavoro per permettergli di andare in piscina e per fare le sue gite. Mio figlio non sarà da meno degli altri bambini, non gli mancherà niente e se per questo devo lavorare e rinunciare a tutto lo faccio volentieri. Ma lui urlava e diceva cose orribili io tremavo avevo tanta paura, ho portato l*** nel letto e ho chiuso la porta, l’ho lasciato di la che urlava e diceva cose brutte su di me e sbraitava e sbatteva le cose, ero nel letto senza difese avevo paura per il piccolo. Ho fissato la porta per ore prima di addormentarmi. Ho dormito poco e male. È stato orribile e adesso sto malissimo e mi chiedo in cosa ho sbagliato.

magari è una lite normale come tante se ne fanno, come fanno tutte le coppie e non è violenza psicologica.
cosa ne dite? cosa è per voi?
perchè sto così male?
perchè ieri sera tremavo come una foglia? perchè ho così paura?
cosa ho dentro di me che non va?


Edit: Cara amica per una questione di privacy ho dovuto rendere anonimo il nome presente nel post. Per la prossima volte a tutela tua e di tuo figlio non indicarlo più con il suo dato anagrafico.

Un abbraccio
Gae




occhichiusi12
00lunedì 20 ottobre 2008 11:35
SI LO SO. LUCA è UN NOME DI FANTASIA. è CORTO ED è SEMPLICE DA DIGITARE. NON SI CHIAMA LUCA MIO FIGLIO.
GRAZIE LO STESSO.
biancaneve70
00lunedì 20 ottobre 2008 17:36
Cara Occhichiusi non hai sbagliato tu ma ti stai rendendo conto del danno che fa al tuo bimbo. C
Cerca al più presto di definire la cosa con l'avvocato poi sarà il giudice che stabilirà quanto deve versare sia per gli alimenti che per le attività extrascolastiche poi sbraiterà quanto gli pare e se lui non può, vorrà dire che i genitori provvederanno al posto suo non è un tuo problema sarà il suo, quando il giudice stabilirà lui dovrà rispettarlo altrimenti lo denuncerai e poi lo spiegherà al giudice il fatto che si voglia spendere i soldi tutti per lui.
La paura che provi e normale non c'è niente che non va in te, chiunque al posto tuo avvrebbe la stessa reazione , anche il mio compagno quando non gli conviene sbatte e urla ma ora non ci casco più sò come muovermi e quali sono i suoi doveri, perchè è quello che lui vuole intimorirti così tu provvederai a tutto come sempre e lui potrà fare quello che vuole ma se ti rivolgi ad un centro loro ti indicheranno come comportarti, tutelarti e come muoverti per non cadere nelle sue trappole fai i tuoi passi non fermarti, ricorda ogni giorno metti un mattone per costruire la serenità tua e del tuo bimbo.
un dolce bacio monica
In questo articolo sono trattati i rapporti fra i genitori e i figli, le norme che regolano i loro diritti e doveri, nonché la tutela degli interessi dei minori



o Quali doveri hanno i genitori nei confronti dei figli?
I genitori hanno l'obbligo di provvedere al mantenimento, all'istruzione e alla educazione dei figli (tenendo conto delle loro capacità, delle inclinazioni naturali e delle loro aspirazioni) in proporzione alle rispettive sostanze.

o Anche i nonni hanno doveri verso i nipoti?
Sì, se i genitori non hanno il modo e i mezzi sufficienti per provvedere ai figli, i nonni e i bisnonni devono fornire loro gli aiuti necessari, sempre che siano in grado di farlo.

o Se un genitore non provvede, pur avendone i mezzi, al mantenimento dei figli, che cosa prevede la legge?
Chiunque vi ha interesse può ricorrere al Presidente del Tribunale che, con un provvedimento d'urgenza, può ordinare che una quota del reddito del genitore sia versata in favore del figlio o di chi ne sostiene le spese per il mantenimento
[SM=g27988]
Lilli66
00lunedì 20 ottobre 2008 22:56
Cara amica, penso che pian piano, raccontando e condividendo con noi le tue ansie e le tue sofferenze, riuscirai a trovare la forza per fare quel passo inevitabile e anzi giusto, necessario e SANO, per te e per tuo figlio, di andartene e chiedere la separazione.
Che cos'altro aspetti?
E' chiaro che tuo marito intende cambiare solo in peggio: se tu vuoi continuare a lasciarti calpestare devi però pensare che questo si ripercuote sul vostro bambino.
Ormai sono sicura che tu lo sai bene: devi solo fare chiarezza in te e raccogliere le forze. Un bel giorno (spero presto) agirai.
Resta con noi nel forum e raccontaci, parlaci di quello che accade e di come ti senti: questo ti aiuterà non solo a "sfogarti" e a trovare un po' di sostegno (virtuale...), ma soprattutto a fare chiarezza in te e a rafforzare la tua motivazione nel porre fine a questo matrimonio così devastante.
Non pretendere da te stessa tutto d'un colpo la forza di chiudere: pian piano ce la farai. L'importante è camminare, restare in movimento, parlare...restare vivi.
Vedrai che la consapevolezza si farà strada e così pure la forza di chiedere la separazione e di andartene.
Ti mando un grosso abbraccio,
L.
occhichiusi12
00venerdì 24 ottobre 2008 14:42
eccomi qua. sono andata a vedere degli alloggi ed è stato divertente. non ho provato angoscia o senso di colpa. il che mi h molto sorpreso perchè quando sono andata sia dall'avvocato che dalla psicologa mentre guidavo mi sembrava che stessi andando a fare una rapina e mi sono sentita malissimo fino a che non sono tornata nel mio ambiente lavorativo nella mia scrivania e allora mi sono sentita meglio.
invece giravo con la mia migiore amica e insieme guardavamo gli alloggi ed è stato piacevole. peccato per i prezzi. davvero impossibili. poi però mi ha chiamato un altra amica, le ho detto cosa stavo facendo, e lei dice: ma sei matta! ma la casa spetta a te e al bambino.... ma che stai facendo? sei impazzita? - in quel momento ho iniziato a sentirmi male, come se mi mancasse l'aria. la mia migliore amica invece mi dice: staccati da lui e dalla sua terribile famiglia e poi vedrai cosa fare ma per ora, lo so che la casa e di tutti e due e spetterebbe a te ma così non concluderai mai nulla! .. ero confusa... non sapevo più che stavo facendo.. son tornata in ufficio nella mia scrivania.. chi ha ragione ?
lui da quando abbiamo litigato è peggiorato, ora non gli ho più chiesto i soldi, la mia amica ha detto: hai visto ti ha spaventata e adesso non gli chiedi i soldi, è questo che lui voleva. così ho dovuto pagare tante cose del bambino, spese varie, scolastiche, le scarpe e gliel'ho anche accennato ma lui ha fatto finta di non sentire fissando la televisione poi si è alzato e ha regalato un ciupa ciupa al bambino decantando il fatto che mentre era al bar con gli amici si è ricordato di suo figlio e io l'ho odiato in quel momento, faceva tanto il tenero col piccolo, alle 22 di sera, dopo che è sparito tutto il giorno, dopo che ha cenato chissà dove, dopo che IO e solo IO mi sono ammazzata fra riunione a scuola, quadernoni da comprare 0.5 o 2.5 o 1.5 impazzendo fra mille e più modelli, dopo che IO e solo IO l'ho portato in piscina correndo tutta trafelata per non fare tardi con nelle mani il borsone, la mia borsa, il giubotto del piccolo, le chiavi della macchina tanto che mi stavo perdendo pezzi in giro... dopo che IO e solo IO l'ho applaudito mentre lui faceva il suo super tuffo, dopo che io sono passata di corsa nel supermercato mentre stava chiudendo e ho fatto la spesa per il piccolo comprandogli le cose necessarie per la cena e altre cose, di fretta con le serrande del supermercatino mzze abbassate, dopo che IO e solo IO ( visto che i suooi a lui gli hanno regatato un garage al quale mi è sempre stato vietato l'utilizzo ) dicevo IO ho cercato parcheggio nella mia zona e ho dovuto girare per mezz'ora per trovarlo.. dopo che IO gli ho fatto la doccia, asciugato i capelli, preparato la cena, e messo un DVD di cartoni, e mentre lui mangia IO e solo IO ho passato la scopa, atytaccato la lavatrice, lavato i piatti, dato da mangiare al circeto e l'acqua alle piante ... l'altro se ne arriva fresco fresco e felice e alle 22 compare sulla soglia di casa e gli porge un ciupa ciupa perchè LUI ha pensato al suo piccolo mentre era con gli amici al bar.
Altea@
00venerdì 24 ottobre 2008 15:04
... guarda bene che i dubbi te li sei tolti da sola... DEVI TROVARE UNA CASA LONTANO DA LUI
Ciao cara Occhichiusi, sono contenta di sapere che hai accanto un'amica che non ti molla e che TI VUOLE BENE DAVVERO tienitela cara e stretta al cuore.. ovviamente parlo di quella che ti dice che anche se hai diritto alla tua casa per ora non se ne parla sennò non ne esci più. Lo scorpione che divide il tuo tetto non ti consentirà di restare lì senza renderti la vita peggiore di quanto già non faccia.
Un consiglio, l'amica che ti ha "frenata" e messa in crisi se sa cosa davvero stai passando non è un'amica, è della specie dello scorpione, non ti vuole bene ... evita di sentirla soprattutto quando sei in crisi.. e non sentirti in colpa se la eviti, lei non lo sa ma ti fa del male, ti intossica .. RICORDATI DI STARE SOLO CON PERSONE POSITIVE E CHE TI FANNO SENTIRE MEGLIO ... il pegggio ce lo hai già a casa non ti basta? Sì? allora inizia da lei la vedi , la osservi, la percepisci negativa e te ne allontani .. impara ad ascoltare il tuo istinto e non ti fare confondere. ok?
Se gli affitti sono alti piuttosto nel frattempo valuta magari di fare qualche km in più lo so che tuo figlio si dovrà alzare un pò prima ma i bimbi si adattano alle nuove situazioni meglio di noi credimi.. per iniziare poi quando avrai fatto i passi necessari oltre alle spese straordinari per il bimbo e il mantenimento del bimbo gli chiederai con comodo anche qualcosa per l'affitto dato che la casa che ti spetta per legge finchè tuo figlio avrà 18 anni o avrà finito gli studi magari universitari.. a questo punto un affitto più caro grazie al suo contributo ti consentirà di scelgiere la zona che preferisci .. anche dietro la scuola..
Vai dritta all'obiettivo non lo dimenticare e se per ora l'obiettivo casa dietro l'angolo non è raggiungibile allora arrivaci per tappe:
1. casa economica un pò più lontana contratto di breve durata, consiglio il contratto di locazione transitoria;
2. contributo per mantenimento , spese straordinarie e affitto da parte del padre;
3. stipula di un contratto di locazione a due passi da scuola o dal lavoro e conseguente ridefinizione delle condizioni del mantenimento;
Tutto chiaro? [SM=g27985]
Gli ostacoli si possono aggirare ricordatelo! [SM=g27988]
Ti abbraccio [SM=g27985]
Pedagogista
00sabato 25 ottobre 2008 15:00
Cara Amica, in realtà se la casa è coniugale (acquistata da entrambi dentro il matrimonio)spetta a te sino al raggiungimento della maggiore età di tuo figlio. Dopo di chè o la si vende e dividete in parti uguali o chi vi resta da la parte in denaro all'ex coniuge. Diversamente se dovesse essere una donazione da parte dei suoceri puoi restarci ugualmente tu ma dopo il compimento dei 18 anni del bambino dovresti andare via da li.

In ogni caso, se lo preferisci, cerca ugualmente un altro posto dove vivere. Anche perchè, visto che non hai prove tangibili che dimostrino i suoi comportamenti inaccettabili nei tuoi riguardi, non so fino a che punto il giudice farebbe restare te in casa.

Ti invito ad andare a vivere te altrove, capisco che i prezzi non sono bassi ma sono certa che ce la farai ugualmente:quantomeno ne trarrà beneficio la tua serenità.

Non ti lasciare intimorire dalle sue minacce, è questo il momento in cui non devi tornare sui tuoi passi, vedrai che ce la farai.

La separazione lo porterà anche a DOVER dare il mantenimento al bambino più la metà di tutte le spese mediche e scolastiche:smetterà cosi di decidere se tuo figlio potrà o non potrà andare in gita o ai compleanni dei compagni...

NON TI FERMARE, un abbraccio...
anna64.
00domenica 26 ottobre 2008 02:56
Mi riconosco
Cara Occhichiusi,
Come mi riconosco nella tua storia! E un pò diversa, perchè mio marito non esce la sera etc ma passa tutto il suo tempo accanto alla mammina. Per quanto riguarda il lato economico la vostra litigata io l'ho passata tante volte. Ogni volta che nomino le spese diventa pazzo furioso lui e anche la madre che dice che io vivo qui gratis. Loro pagano condominio, consorzio e cibo per LORO DUE. (Io vivo con mia suocera non so se hai letto i miei discorsi?) Io pago: luce, telefono, gas, mensa, libri, palestre, vestiti, scarpe, eventuale dentista o altro + cibo per me e le figlie. Ti pare giusto?????? Ma ogni volta che io dico che magari mi servirebbe qualcosa perchè ho speso troppo lui dice; TU? Io e mia madre abbiamo speso 2000 euro questo mese. Lo dice talmente arrabbiato che io spesso lascio perdere per non far soffrire la piccola. Ci fosse una volta che ha aperto il portafoglio da Oviesse quando siamo andati per comprare vestiti alla piccola. Ci fosse una volta che si fosse preoccupato di sapere se alla grande do una paghetta oppure no, se le servono spicci per la merenda a scuola etc. Macchè!
Quando io mi impunto dice che dobbiamo mettere insieme una somma di denaro e prendere da li ciò che serve alle figlie. Benissimo, io lo faccio, lui no! Io preferisco comunque non mettere tutti i soldi insieme, perchè non ce la farei mai ad arrivare alla fine del mese. Lui spende un sacco di soldi per stupidaggine. Con la piccola fa sempre bella figura perchè le porta oggettini (da pochi euro) e altri pensierini. A me non serve quello! I regalini si fanno quando avanzano i soldi!
Occhichiusi, scusa lo sfogo. LASCIALO!!!!! Io mi sto muovendo. La mia situazione è molto simile alla tua. Lo devi lasciare! E senza sentirti in colpa perchè lui TI USA!!!! Tu meriti di più, meriti l'amore. Non basta una presenza maschile in casa per sentirsi amate, anzi talvolta fa soltanto sentire male. Immagino che tu con tuo figlio staresti proprio bene. Ti dico di più: secondo me risparmieresti pure perchè non gli dovrai più cucinare bistecche, fettine etc ma tu e tuo figlio mangiate quello che volete. Scusa se mi sono permessa, ma è questo che penso quando immagino la tua situazione.
un abbraccio forte, forte
Anna
occhichiusi12
00lunedì 27 ottobre 2008 10:30
CARE AMICHE, LA CASA L'ABBIAMO COMPRATA IO E MIO MARITO ED è DIPROPRIETA' AL 50%. è STATA INTERAMENTE PAGATA PER CUI NON C'è MUTUO.
I MIEI SUOCERI CON LA CASA NON C'ENTRANO NULLA.
LORO HANNO REGALATO AL FIGLIO IL GARAGE E INFATTI IO NON CI HO MAI POTUTO METTERE NEPPURE LA BICI, MI FACEVO LE SCALE DELLA CANTINA CON LA BICI SULLA SPALLA MA LI IN QUEL GARAGE ( posto per due auto ) NON CI HO MESSO MAI UN FAZZOLETTO! I MIEI SUOCERI E IL FIGLIO NON VOLEVANO PERCHE' IL LORO DISCORSO è SEMPRE STATO.. : E LEI CHE TI DA? E I SUOI GENITORI SE NE STANNO BELLI BELLI AL MARE E A L SOLE E NOI SIAMO QUA A GUARDARLE IL FIGLIO MENTRE LORO SI DIVERTONO DOPO AVERLA ABBANDONATA E LEI CI VUOLE PURE TELEFONARE!
INFATTI PER DIECI ANNI IO HO FATTO I REGALINI DI NATALE AI MIEI DI NASCOSTO FACENDO LA CRESTA SULLA SPESA ! GUAI SE LUI AVESSE SOSPETTATO CHE IO AVEVO COMPRATO UN LIBRO A MIO PADRE E UN ROSSETTO A MIA MADRE! TELEFONAVO UNA VOLTA OGNI 15 GG CON LUI CHE MI FISSAVA CON IL MUSO E DICEVA: MA NON TOCCAVA A TUA MADRE CHIAMARE? - MIA MADRE NON CAPIVA COME MAI LUI SI NEGAVA SEMPRE QUANDO LEI LO VOLEVA SALUTARE, OGNI VOLTA IO TROVAVO DELLE SCUSE PER LUI DICEVO: STA FACENDO LA DOCCIA, è USCITO ECC ECC...
ORA LO SO CHE LA CASA SPETTA A ME E AL PICCOLO. PER QUESTO SONO SOMMERSA DA MILLE DUBBI. FARO' BENE AD ANDARE VIA ?
DA QUANDO NON GLI CHIEDO PIU' UNA LIRA, LUI è DI NUOVO FELICE. QUESTA SETTIMANA è TORNATO TUTTE LE SERE TARDISSIMO. NON SO DOVE ANDAVA. MA SO PER CERTO CHE ERA A CENA FUORI CON CHISSA' CHI. E MANGIARE FUORI COSTA. ECCO PERCHE' NON LO FACCIO MAI IO. ED ANCHE LUI COME SUCCEDE AD ANNA PORTA AL PICCOLO IL REGALINO DEL MEC DONADL ( DICE: SAI PICCOLO? HOP RESO L'HAPPY MEAL APPOSTA PER PRENDERTI IL REGALINO! ) OPPURE GLI PORTA DELLE SCHIFEZZINE DA UN EURO! MENTRE IO GLI COMPRO ACQUA, CIBO, VESTITI, SCARPE!
ORA LUI è SERENO. IN CASA L'ATMOSFERA è SERENA. CERTO NON GLI CHIEDO SOLDI MA SOPRATUTTO NON C'è MAI...
ORA NON RITIRA NEPPURE PIU' LA POSTA. NULLA DI NULLA. COME SE NON ESISTESSE.
IL CIBO NON GLIELO CUCINO DI CERTO ! PROVVEDE A TUTTO SUA MADRE !!!
SUA MADRE LAVA LA SUA ROBA, LA STIRA, GLI COMPRA LA BIANCHERIA INTIMA, LE CALZE LE MUTANDE, CUCINA MANICARETTI PER LUI... LO HA SEMPRE FATTO! IL GIORNO CHE CI SIAMO SPOSATI LUI HA DETTO CHE LA MADRE AVREBBE CONTINUATO A PROVVEDERE ALLA SUA ROBA. !!!
LI ODIO I MIEI SUOCERI PER TUTTO IL MALE CHE MI HANNO FATTO!

ORA VEDRO' QUESTI ALTRI DUE ALLOGGI. AVRO ' IL CORAGGIO DI ANDARE VIA? COSA FARO?

DEVO FARCELA. MA SONO TORMENTATA DAI DUBBI.

occhichiusi12
00martedì 28 ottobre 2008 11:16
IERI HO VISTO L'ALLOGGIO. è tenuto benissimo. nuovo. piccino certo.
avrei preferito fosse stato brutto. e tenuto male. invece è bello. adesso che faccio? il tizio del'agenzia mi ha detto: si sbrighi a darmi una risposta sennò lo affitto ad altri.
che faccio?
non ho detto nulla al bambino.
mio marito quando gli ho parlato pensava che bleffassi.
così adesso è tutto felice.
che faccio?
sta notte non ho dormito sono stata male, ho rimesso.
anche adesso sto malissimo.

mi spiace lasciare la mia casa. è grande. c'è la stanza del piccolo, è spaziosa con gli alberi davanti.
e ora costringere me e il piccolo in un piccolo appartamentino buio.

alcune amiche mi dicono: vai, se non lo fai ora non lo fai più. altre mi dicono: sei matta? non devi lasciare tu la casa ma lui!
mi dicono: una volta fuori lui e sua madre si coalizzano contro di te
e sei fregata perdi pure la casa...
non so che fare!

questa mattina è orribile... orribile...

in realtà mi spiace anche di lasciare lui. si avete capito bene. la sola idea mi fa stare male. rivivo i pochi momenti di gioia che abbiamo avuto, rivedo quando insisme siamo andati a comprare il marmo degli arredi, i porta piante in ferro battuto... quando insieme andavamo alle gite, con il bambino... non so perchè sono così.

adesso che faccio vado da lui e gli dico: faccio i bagagli perchè io e il piccolo andiamo a stare in un altra casa?

e come reagirà???

vorrei tanto tornare a casa e trovare lui con le valigie che mi dice: me ne vado.

ma questo non accadrà mai.


non so che fare.



Pedagogista
00martedì 28 ottobre 2008 19:36
In realtà dovrebbe essere lui ad andare via da casa ma, visto che non te la senti di attendere che gli pervenga la lettera del tuo avvocato rimanendo tu li dentro, vai via tu provvisoriamente. Una cosa intelligente da fare è, prima del tuo spostamento, informare i carabinieri ed il servizio sociale, perchè potrebbe apparire come un tuo abbandono demotivato. Al contrario deve essere chiaro il fatto che tu vai via perchè lui ti costringe ad una vita orribile.
Comprendo che sia difficile ma invece di ricordare i brevi e rari momenti felici ricorda i numerosi attimi dolorosi.

Vai avanti, non ti fermare...
anna64.
00mercoledì 29 ottobre 2008 23:59
Carissima Occhichiusi,

Quasi mi spaventa quanto la tua storia assomigli alla mia. Queste madri che rovinano i figli! Anche mio marito fa tutto con la mamma. Mangiano insieme, parlano in dialetto dei vecchi tempi, guardano gli stessi programmi e poi ne parlano e così via. Ora mi rendo conto di aver lottato per anni contro di lei per avere l'amore di mio marito ma lui amava un'altra donna......la madre. Contro di lei non potevo vincere e ora ho capito che ha vinto lei. Benissimo! Peccato che ci sono arrivata troppo tardi. Comunque parliamo di te.

Secondo me devi fare come ti senti, però lo devi lasciare. La casa ti aspetta di diritto, però se non te la senti cercane un altra. Prima però devi:
- Andare da un avvocato che deve mandare una lettera al tribunale dei minori se te ne vai senza dirglielo.
-Oppure dirglielo e andare insieme dal avvocato.

L'avvocato può mandare la lettera al tribunale dei minori e quindi tu te ne puoi andare anche alla sua insaputa. Lui lo viene a sapere un mese prima del processo. Questo si può fare.

Cara Occhichiusi, prima di fare qualsiasi passo, vai da un legale. I centri antiviolenza te ne possono consigliare qualcuno esperto.

In bocca al lupo! Ci possiamo prendere per mano, stiamo facendo lo stesso viaggio.

un forte abbraccio

Anna
occhichiusi12
00venerdì 31 ottobre 2008 17:37
avete letto come si intitola il mio post ? senza speranza. perchè è così che sono io.
credete che abbia affittato un qualche appartamento? no e lo sapevo. ve lo avevo anticipato. oggi mi ero riproposta di chiamare l'avvocato. ci ho messo un bel po, quel numero proprio la mia mano non riusciva a comporlo. una paura. un blocco dentro. poi ho commesso l'errore di rileggere le sue mail, quelle allucinanti, quelle terribili che scatenano tutti i miei sensi di colpa, quelle colme delle sue follie. la paura ha preso il sopravvento.
avevo tanta rabbia dentro, tanta, perchè adesso non riesco più a chiedergli i soldi neppure per il cibo, le medicine, del bimbo. nulla sto pagando TUTTO io. perchè lui mi ha spaventata così tanto che sto meglio così se non gli chiedo nulla.
ma dentro sto male. sto davvero male. come vorrei essere libera. ho ricominciato a fare i sogni che mi perseguitano da quando ero bambina: sogno di essere una bambina e di scappare via. correre nella notte, in strade deserte, le porte delle case sono chiuse, e io so che mi stanno inseguendo, sento la presenza di qualcuno che mi vuole fare del male. e corro nella notte e poi mi nascondo. in un angolo, in una cantina. sento i passi sempre più vicini.
forse faccio questi sogni perchè da bambina purtroppo, che dire, mio padre non era proprio una persona che usava la psicologia con me. usava le botte, quelle si, ogni giorno. anche senza motivo. per sfogo personale. mia madre non ha mai reagito. piangeva e basta.
sono vissuta nella paura per anni e anni. avevo paura persino di guardarlo a mio padre. poteva reagire per qualsiasi motivo. altro che psicologia!
non so come uscire da questo incubo che dura una vita!
come vorrei essere libera. ma perchè non ci riesco? perchè sono tormentata da tutte queste paure...
io spero davvero che mi aiutiate voi. si proprio voi che più di tutti mi capite.
vorrei salire sulla cima di una montagna e urlare, urlare con tutta la voce che ho dentro.
invece sta sera tornerò in casa. lui credo sia ad una festa di halloween. a cena fuori poi non so. ha detto al bimbo che gli porta un regalino. io il regalino l'ho fatto ieri quando gli ho preso 40 euro di giubbotto nuovo. gli serviva. e gli ho preso il latte, la carne e la pasta! nessun giocattolo. da noi in azienda le cose vanno male. c'è cassa integrazione, la crisi è seria.
io non son ancora in cassa, ma chissà.
son così stanca mi credete?

come uscire da questo incubo?

grazie perchè mi ascotate.

ped@gogista
00domenica 2 novembre 2008 13:04
Carissima occhichiusi, sono anch'io un pedagogista dell'associazione e, dopo un'attenta lettura del tuo caso, mi trovo pienamente d'accordo con ciò che ti ha detto la collega Ines, in realtà non dovresti uscire tu di casa, è ingiusto, dato che hai un bimbo piccolo, è possibile che tu non abbia uno stralcio di prova che lo inchiodi???Credo che tu debba lottare per tenerti la casa, prova a parlare con lui civilmente, magari capirà e andrà via per un pò, magari dalla sua amata mammina. Capisco anche che sarà invivibile la vita con lui, ed è per questo che hai tanta voglia di cercar casa, per vivere finalmente serenamente la tua vita, cerca di non pensare a quei pochi momenti trascorsi felici insieme, ma agli innumerevoli momenti di tristezza, disperazione e infelicità...Infine ti consiglio di andar via per un pò, magari per lui sarà uno scossone e tornerà in se, o forse no, però non andar via senza far rumore, comunica la tua decisione ai carabinieri e al servizio sociale, in questo modo sarete più tutelati... Facci sapere, un abbraccio, Giuseppe!!!!
occhichiusi12
00lunedì 3 novembre 2008 09:12
in realtà gliel'ho chiesto diverse volte. ma lui su questo è irremovibile! ha detto che via di casa sua io non lo caccio!
ha detto chiaro che lui a casa dei suoi non ci va! certo, per i suoi sarebbe un disonore. poi dovrebbero giustificarsi con i parenti!
ecco cosa è successo ieri sera:

ieri sera si è messo a giocare con il bimbo e non lo faceva da anni.
poi però sul più bello gli comunica che lui DEVE andare. ???!!!???!!!
il bimbo non dice nulla ma comincia a fargli dispetti, lo irrita, piange per niente.
lui non capisce nulla!
ad un certo punto io intervengo.
gli dico che farebbe meglio a togliersi le scarpe e giocare e stare con lui visto che era una vita che non lo faceva.
lui mi chiama prezzemolo.
mi dice di farmi gli affari miei.
poi dice che è meglio se se ne va sennò " qui a schifio finisce" e se ne va sbattendo la porta.
mi giro verso il bimbo: stava piangendo.


mi chiedo: ho fatto male ad intervenire?

dopo sono stata malissimo !



******************


a parte questo oggi dovrei telefonare all'avvocato, chiederle se posso andare via per un po, poi fare le pratiche per la separazione ma non con lui in casa, non posso neppure immagirare cosa succederebbe se ricevesse la lettera con me e il piccolo in casa!!!

devo trovare il coraggio solo di fare questa telefonata.

sono piena di paure, non è facile.

vorrei che qualcuno mi aiutasse a spiegarmi le mie sensazioni e precisamente:

quando lui è in casa sono nervosa anche se lui non fa nulla, anche se solo è seduto che guarda la tv
mi irrita. sono nervosa e arrabbiata e il mio rancore, la mia rabbia si possono respirare nell'aria. smetto di sorridere. ho il muso.
poi lui esce. allora divento tristissima. mi metto a piangere. sto malissimo. poi passano i minuti. pian piano sto meglio. gioco col bimbo. sono di nuovo serena. tendo l'orecchio verso la porta. percepisco ogni movimento davanti all'ascensore. e quando sento la chiave nella toppa, divento di nuovo nervosa.

perchè?????
Geneshys
00lunedì 3 novembre 2008 11:04
Cara amica tutto questa condizione emotiva è frutto della paura che a sua volta deriva da questa violenza subdola e criminale che tuo marito esercita nei tuoi confronti. Non ti devi meravigliare. Qul'è la fonte del tuo disagio? Tuo marito... Allora è bene che tu ti allontani da lui per ricominciare a ricostruire, stare in quella casa non farà altro che alimentare le tue paure e i tuoi disagi, elementi che possono sfociare in depressione e stati di ansia. Non devi solamente rivolgere l'attenzione all'aspetto legale (importantissimo) ma anche a quello psicologico... Tutto questo cara amica è una battaglia, e tu devi costruire sopra di te una corazza che ti difenda sia a livello legale che psicologico. Non dividere mai le due questioni! Anch'io penso che dovrebbe essere lui ad uscire di casa, ma se la questione è cosìcontroversa e tu hai possibilità di andare altrove spostati tu, almeno fino a quando il giudice non sia intervenuto in merito.

Tienici informati...

Un abbraccio
Gae
Lilli66
00lunedì 3 novembre 2008 15:55
Si, cara, leggendo il tuo post anch'io come Gae ho subito pensato: è PAURA.
Paura, paura, paura.
occhichiusi12
00lunedì 3 novembre 2008 17:43
ho chiamato l'avvocato. sto malissimo. mi sono gia pentita. sto piangendo. qui in ufficio, meno male che sto da sola.
che ho fatto? ora venerdi mi vuole vedere. mi ha detto che per un po devo andare a stare da un amica o dove voglio io. poi provvederà con l'allontanamento che dura sei mesi, poi procederà con la separazione.
l'avvocato è una donna in gamba che tratta costantemente di questi casi.
che faccio?
sono disperata, lo vedo come una vittima e io mi vedo il mostro che gli sta tendendo una trappola a sua insaputa.
luista sera quando tornerà a casa ( non so alle 19? 22? 23? ) sarà allegro. non sa cosa sto per fare.
ieri parlava di portare a riparare la tv.
come se avessimo davanti una vita insieme.

forse davvero sono io il mostro ci avete pensato? magari è lui ad avere ragione. magari va fuori di casa perchè io sono sempre triste e...non so neppure io...

mi sembra di soffocare in mezzo a tutte queste emozioni contrastanti...

ora che faccio? è tutto così complicato e sto davvero male. non avrei dovuto fare niente. si niente. non sarei stata così male....

lui mi fa pena. ora che farà? che ne sarà di lui?


Altea@
00lunedì 3 novembre 2008 22:47
per te dolce amica
Donne in rinascita

 Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
Che uno dice: è finita.
No, finita mai, per una donna.
Una donna si rialza sempre,
anche quando non ci crede,
 anche se non vuole.
Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti da la morte o la malattia.
Parlo di te,
 che questo periodo non finisce più,
che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.
Te,
 implacabile arbitro di te stessa,
che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.
E sei tu che lo fai durare.
Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo;
che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita.
Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare,
che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.

Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.

Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre:
 "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così".

E il cielo si abbassa di un altro palmo.

Oppure con quel ragazzo che ami alla follia.
In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima;
 ed è passato tanto tempo, ce ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.

Comunque sia andata,
ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento.
 Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine.

Ed è stata crisi.
E hai pianto.

Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d'acqua nello stomaco.
 
Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata,
alla fermata della metro,
sul motorino.
Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.
E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance?
 
E poi hai scavato, hai parlato.
Quanto parlate, ragazze!
Lacrime e parole.

Per capire,
per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore.
 
"Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?"

Se lo sono chiesto tutte.

E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli.
Un puzzle inestricabile.
Ecco, è qui che inizia tutto.
Non lo sapevi?
E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.
Perché una donna ricomincia comunque,
 ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.

Ti servirà una strategia,
dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo,
di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima.

Prima della ruspa.
 
Non ti entusiasma?
Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi,
o farlo per la prima volta, è come un diesel.
Parte piano,
 bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa.
E' un'avventura, ricostruire se stesse.
La più grande.
Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.

Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo.
Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto. Stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse".
Più delle albe, più del sole,
una donna in rinascita è la più grande meraviglia.
 Per chi la incontra e per se stessa.

È la primavera a novembre.
Quando meno te l'aspetti.


Jack Folla - da una trasmissione di Jack Folla
occhichiusi12
00mercoledì 5 novembre 2008 09:21
PROPRIO ADESSO, che ho deciso di dare una svolta alla mia vita. sembriamo una famiglia normale.
lui è tranquillo. certo quando torna dal lavoro non viene mai subito a casa, e dove vada, lo sa solo lui, ma è sereno. ieri guardavamo la tv tutti assieme come una famiglia normale.
e io , ora, adesso, entro in crisi. venerdi ho appuntamento dall'avvocato.
vedo mio marito sul divano, come un bambino indifeso.

adesso che faccio?

spero che mi rispondiate. ho bisogno di sapere cosa ne pensate.

vles
00mercoledì 5 novembre 2008 15:30
cara occhichiusi
non aver paura. ciò che ti ha citato Altea è meraviglioso quanto difficile da capire in questo tuo momento tempestoso.
non aver paura. noi ti siamo vicine.
non stai sbagliando e non è lui la vittima.
sei tu quella che ha paura di lui quando torna a casa.
che piange quando va via.
che non ha il coraggio di chiedergli i soldi.
che si occupa del bambino.
e via così....
rileggi i tuoi post e il tuo diario.
ricordati le parole di tuo figlio.

non è guardare la tv una volta ogni tanto tutti assieme che fa una bella famiglia. è solo un miraggio.
anch'io se fossi al tuo posto mi sentirei così, ma io ti sono vicina e non temere poi rileggerai con calma ciò che ha scritto Altea e sentirai il tuo cuore che pian piano inizia a respirare, e finalmente non resterà più in apnea.
un abbraccio forte forte
vles
ped@gogista
00venerdì 7 novembre 2008 16:03
Cara occhichiusi, finalmente ti ho letto sicura di ciò che hai fatto (la telefonata all'avvocato), ma nello stesso tempo molto fragile e piena di paure! Stai tranquilla, da questo momento in poi per te solo buone notizie, l'avvocato farà senz'altro bene il suo lavoro e tu finalmente ritroverai la serenità mai avuta. Come ti hanno detto gli altri, la causa di tanto dolore è tuo marito, ed è giusto sbarazzarsi di tutto ciò che ci arreca danno o sofferenza. Non credo tu abbia sbagliato ad intervenire, tuo marito stava rendendo felice il tuo bambino, intervenendo hai solo tutelato lui e salvaguardato il suo stato psico-emotivo, anche se poi, la reazione di quell'uomo, l'ha un pò devastato... Adesso, dopo tutto, come fai a dire che provi pena e che ne sarà di lui? non è possibile, non tollero che una donna che ha subito tutto ciò si debba sentire in colpa in qualche modo, è il momento di dire basta, lui raccoglierà solo ciò che ha seminato e cioè il niente, il tuo è il primo passo verso la serenità che pian piano sfocierà nella piena felicità insieme al tuo bambino. Non avere mai pena di lui (anche se mi rendo conto che è difficile), ma pensa che lui non ne ha mai avuto per voi facendovi subire tutto questo. Sii l'artefice della tua vita!!! un abbraccio, Peppe!!!
occhichiusi12
00venerdì 7 novembre 2008 16:13
eccomi qua.
sono appena tornata dall'avvocato. mi ha molto tranquillizzata. però sto malissimo. mi sento come se l'avessi tradito. come se gli avessi dato una pugnalata nella schiena.
lui crdeva che fossi in ufficio e invece ero dall'avvocato a mettere giu l'istanza di separazione.
la casa: ha stabilito che venga affidata al bambino quindi a chi gli è affidato e cioè a noi: io e il piccolo
poi tutto il resto.
ciha dato appuntamento per mercoledi alle 18
giorno nerissimo per me.
lui non sa nulla.
ieri sera è rientrato prima.
gli avvo chiesto se aveva un dvd vuoto per registrare king fu panda per il bambino. lui subito è corso a prenderlo. me lo ha dato e ha pure detto scusa mi ero dimenticato.
mi è sembrato così gentile.
come ho sempre sognato io.
a volte penso: magari ci sta provando a rimettere le cose a posto.
nonostante questo io sono andata lo stesso dall'avvocato.
ormai .. il dado è tratto...
sto molto male.
ho tutti i muscoli rigidi.
ho chimato la mia famiglia dal sud, ho chiesto a mia mamma se poteva venire qui per un po. mi ha detto di no. tante scuse. loro ne stanno fuori.
ora sono davvero da sola.
sto davvero male e credo non ci sia niente di ciò che voi diciate o facciate per farmi stare meglio.
ho solo questo violentissimo senso di colpa che mi sta schiacciando.
e non so se ho fatto bene o male e non so se sto facendo ilpiù grande errore della mia vita.
ora affronto al meglio questo fine settimana.
ho molta paura.
della sua reazione.
non perchè mi metta le mani addosso.
ho paura del suo sguardo da bambino innocente.
delle sue accuse così vere.
delle sue parole piene di accuse di odio di tristezza e disperazione.
quelle parole di mi faranno impazzire.
che non so davvero che temo mi porteranno nella tomba.

37 anni trascorsi nella spfferenza sono troppi. sono troppi per chiunque.

avrei potuto fare qualcosa per salvare la famiglia?
avrei potuto fare qualcosa?

mi sto lasciando trasportare da cio che mi dicono le amiche e questo mi porterà definitivamente nel baratro mentre come dice lui, le mie amiche quelleche mi hanno dato i consigli giusti per me, si crogiolano accanto ailoro mariti e a teresta solo la solitudine e la sofferenza e con te trascini anche tuo figlio...

la mia testa è un esplosione di pensieri talmente forte che non riesco a contenerli tutti...

non so con chi parlare se non con voi.
Pedagogista
00venerdì 7 novembre 2008 17:25
Cara occhi chiusi, il passo che hai compiuto è stato sicuramente molto sofferto:nessuno che prenda la decisione di separarsi lo fa in maniera serena e lineare.I sensi di colpa che senti dentro sono attributi della donna che, nonostante anni di violenza, soprusi, dolore, sente sopra di se il peso ed il carico di tutto ciò che è passato, chissà perchè si riesce a provare pena per l'artefice della "vostra infelicità".
Mi sento in dovere di dirti che era normale che tu sentissi tutto ciò dentro di te ma non devono essere tali sensazioni a fermarti perche se lo fai non credo che troverai in seguito la forza di ripercorrere le stesse tappe. Hai comunque e nonostante le sue parole trovato la forza di andare dall'avvocato, ora non ti fermare, non guardare tuo marito come una vittima, il fatto che ti appaia più docile può anche essere il frutto di alcuni sentori che si sono accesi in lui, chi lo sa!!! Ma con certezza ti dico che questa tipologia di uomo non cambia, quindi vai per la strada della separazione decisa. Un cosa importantissima sarebbe quella di cercare un supporto psicologico, noi ti staremo vicini senz'altro ma avresti bisogno di un percorso reale, concreto con uno psicologo, che ti segua e ti sostenga in questo momento di alta vulnerabilità.
Momentaneamente accogli il consiglio di trasferirti tu sino alla sentenza relativa alla casa dove, come ti abbiamo già detto, starai tu insieme a tuo figlio.
Le amiche che ti danno questi cosigli e che poi la sera tornano a casa dai loro mariti magari hanno un matrimonio felice e si aspetterebbero, se avessero la tua stessa situazione, di ricevere i medesimi consigli da un'amica sincera. Quindi ignora tuo marito quando fa di tutto per sviarti dalle tue intenzioni.
Ti abbraccio e tieni duro...
Lilli66
00sabato 8 novembre 2008 21:44
Cara amica,
i sensi di colpa così forti che provi fanno parte probabilmente del tuo carattere, ma sicuramente nascono anche dalla situazione di lenta sopraffazione e di logorante umiliazione che vivi da tanti anni.
Sei sola, vivi per il tuo bambino...probabilmente dentro di te sei convinta (come lo siamo spesso tutte noi) di non meritare nulla di meglio di quello che vivi...
Inoltre, chiudere un matrimonio, per quanto infelice esso sia, è sempre un evento terribilmente duro e stressante, per chiunque, figuriamoci per una persona che, come te, arriva a questa decisione dopo anni di sofferenza.
Tutto quello che provi è normale, anche se orribile.
Vorrei però che tu pensassi che è un po' come tirarsi un dente che fa molto male...dopo si sta di gran lunga meglio (anche se per un po' fa male ancora...per un bel po'...).
Non c'è che da attraversare questo dolore e poi starai molto meglio.
anna64.
00lunedì 10 novembre 2008 00:03
Carissima!
Come ti capisco! Sto passando la stessa cosa, gli stessi sentimenti di colpa! Al centro antiviolenza dove sono andata mi hanno spiegato che dopo tanti anni di violenza psicologica io non riesco più a ben capire cosa è la realtà e cosa lui e la madre mi hanno imposto. Devo analizzare ogni cosa e buttarli giù come bastoni fra le ruote.
Anche mio marito questi giorni sembra molto gentile; chiede se voglio il caffè, oggi una carezza sul braccio. Ma no! Io non voglio più! A volte provo tenerezza per lui e tanta pena, ma una vita insieme sarebbe invivibile. Ora viviamo insieme ma in camere separate e senza rapporti alcuni. Inoltre sono 2 mesi che non parla con mia figlia maggiore!
Devi fare così:
Fai una liste di cose brutte che ti ha fatto e speciamente delle cose brutte che ha visto il bambino. Lavoraci un pò per volta, mano mano che ti vengono in mente le cose. Non le rileggere subito, fa troppo male e non continueresti! Scrivi anche cose vecchie, i primi segni che ti ha dato. Non ti arrendere!
un abbraccio
Anna
occhichiusi12
00lunedì 10 novembre 2008 09:27
sono a pezzi.
ho pianto tutto sabato e tutta domenica.
sono distrutta.
domenica mattina lui, inspiegabilemente mi ha restituito le mie cose che aveva nei suoi cassetti, il mio walkman, la mia agenda in sughero ancora nuova, il ciuccio d'argento del bimbo...
non mi ha aiutato nei lavori di casa che mi sono smazzata da sola, ma era gentile e attento col piccolo.
domenica mattina sono stata a messa col bambino come tutte le domeniche.
domenica pomeriggio siamo stati di nuovo a messa. perchè c'era l'incontro dei bimbi del catechismo. ho passato tutta la domenica pomeriggio in chiesa.
ma non riuscivo a concentrarmi su nulla. il mio cervello esplodeva. una vocina mi diceva: cosa hai fatto? cosa hai fatto?????
non volevo piangere in chiesa dove tutti mi vedevano. ho tenuto duro. poi quando sono tornata a casa sono scoppiata a piangere. mi sentivo sciogliere dentro.. morire.
il bimbo mi ha vista. mi ha chiesto perchè piangessi. gli ho detto niente. adesso passa. ma lui ha detto: è per papà vero? io non ho risposto.
questa sarà la settimana più brutta della mia vita.
non faccio che pensare a situazioni familiari con lui, a lui che viene con noi in chiesa, a lui che viene con noi alle feste in oratorio, a lui che viene con noi ai giardini.
le mie amiche erano li. con i loro mariti. mano nella mano. o a bracceto.
dopo un po non ne potevo più. ho provato pena per il mio bimbo, che vedeva gli amichetti col loro papà. mi sono allotanata, ho preferito la solitudine.
mi sono sentita meglio solo quando ho pensato davvero di meritare tutto questo dolore come una sorta di punizione. si, per aver rovinato tutto. per aver distrutto una famiglia. perchè se mi fossi comportata bene tutto questo non sarebbe successo. ed ora per colpa mia patirà pureil bimbo che non ne può nulla che è un innocente e sopratutto che ultimamente si è attaccato in modo fortissimo al padre.
sto davvero male, vorrei prendere il primo aereo e sparire per sempre...
non ci arrivo viva a mercoledi. non ci arrivo. mercoledi giorno dell'appuntamento dall'avvocato. per firmare.
ma sto così male. non faccio che rimettere quel po che mangio.
dentro mi sento esplodere.
non so che succederà.
non si puà spiegare cosa ho dentro. non si può.

Pedagogista
00lunedì 10 novembre 2008 16:25
Cara occhi chiusi, calmati, non è necessario distruggerti fino a questo punto.
Se ti sei pentita del gesto che hai fatto, se credi che non ne valga la pena dividere la famiglia, se vuoi che tuo figlio continui a vivere con il suo papà e la sua mamma, presentati mercoledi dall'avvocato dicendogli che non vuoi più separarti da tuo marito.

Ma ricorda che non è colpa tua tutto quello che è successo:è stato tuo marito a comportarsi male, è stato tuo marito a non darti nulla in questi anni, è stato tuo marito a condurti verso la separazione. Questa tipologia di uomini è brava a sensibilizzare i propri sentori quando avvertono che nell'aria qualcosa di diverso sta per muoversi ed allora, all'improvviso, diventano docili e quasi fanno pena.

Vorrei essere in grado di darti la forza di cui hai bisogno per ora, ma non posso, devi trovarla dentro di te.
Ti chiedo solo di mettere davanti ai tuoi occhi tutti gli anni di dolore che hai dovuto sopportare prima di tornare sui tuoi passi.

Pensi che valga la pena restare con un uomo del genere, pensi di poter vivere ed invecchiare con lui?
Pensaci bene, di vita ne abbiamo solo una, non vale la pena buttarla cosi.
Tuo figlio avrà sempre un papà, solo che non vivrà più insieme alla mamma. Ma forse il fatto di vederti più serena un domani lo ripagherà del fatto che vedrà il padre fuori da casa.

Se il peso da sopportare è troppo forte perchè non cerchi l'aiuto di un professionista, che possa supportarti a livello emotivo e psicologico in questo momento tanto delicato?

Un abbraccio...
occhichiusi12
00martedì 11 novembre 2008 10:07
C'è solo una cosa che mi spinge ad andare avanti
ed è la paura.
la paura che mi bloccava quando volevo chiedergli qualcosa che sapevo non avrebbe accettato.
la paura che avevo quando non volevo andare dai suoi ma ero costretta.
la paura che ho oggi a chidergli i soldi per il bambino, che mi costringeva a mettergli un biglietto sulla scrivania col conto della gita o della piscina da dividere a metà.
la paura di affrontarlo.
la realtà dei fatti: tutte le volte che vedeva un mio biglietto in cui chiedevo anche solo dieci euro per il bimbo andava in escandescenza. impazziva. e fino a cinque minuti prima era bravissimo.

la paura che mi fa stare bene adesso, che non gli chiedo più nulla.
mi sento così serena a non chiedergli più nulla.
adesso le cose si, vanno bene.

anche in casa non gli chiedo più nulla e lui si sua volontà, quando ne ha voglia mette i piatti in lavastoviglie.

potrebbe bastare? o sono cose che riguardano tutte le coppie?

una mia amica mi ha detto stamattina che tutte le coppie hanno problemi.. che devo ricostruire la famiglia ecc ecc

allora sto sbagliando tutto?
Geneshys
00martedì 11 novembre 2008 12:06
Perdonami ma trovo il tutto atteggiamento autolesivo e drammaticamente diseducativo per il bambino! Scusa se ti rispondo con tanta durezza ma leggendo quanto hai scritto nei vari post mi rendo conto che hai davvero bisogno che qualcuno ti dia una scossa! Ma ti rendi conto in che ambiente di coppia vivi? Qui non si tratta di "problemi di coppia" risolvibili con un buon dialogo!

All'inizio hai scritto:


Mi hanno chiesto di rivolgermi a voi, anche se nutro pochissime speranze di avere un aiuto. Questo perché mi sono gia rivolta a psicoterapeuti, avvocati, centri di aiuto alle donne senza poter cambiare la mia attuale situazione



Ma guarda che nessuno ha la bacchetta magica e il destino di ogni persona muta a secondo delle scelte che si fanno... Non voglio fare l'avvocato difensore di tutte quelle persone che sono state al tuo fianco per aiutarti ma credo che NESSUNO mai potrà fare qualcosa se non sarai tu ha fare a muoverti e mettere in cantiere i consigli che ti vengono dati...

Sei una donna ormai distrutta, priva di dignità, ti ha tolto tutto forse anche la speranza... Insomma ti vuoi riscattare o no? Vuoi nuovamente sentirti donna, apprezzare le tue qualità, reinventare un futuro, e non per ultimo dare a tuo figlio la possibilità di crescere senza innescare in lui traumi!!!



Ora viviamo così. Lui dorme in casa, a volte mangia in casa, da solo. Io col piccolo. Non fa null’altro. Gli sta bene così.
E io? Che fine farò ? mi occupo del bambino e i giorni passano. Lentamente o velocemente.
Invecchio. Si. Solo 37 anni mi sento dire. Troppo pochi per morire e troppi per ricominciare.
E poi non c’è il coraggio. Sto li. Vado avanti. Spero che accada qualche cosa che cambi tutto. Ma non accade nulla. Lui ha la sua vita. Sa che esisto. Sa solo quello. Gli basta. Io e il bambino il sabato sera soli a guardare la tv, io e il bambino il giorno di natale soli a giocare. Io e il bambino a pasqua soli. Va bene. Non lo voglio in casa con noi. Chiuso in quella camera. Sento la sua presenza. Mi da fastidio. Solo la notte, lo sento tornare, sento la chiave nella toppa. Mi sento tranquilla. Penso, se accade qualcosa non sono sola. lui controlla il gas. Le finestre. Bene. Ora posso dormire.
A volte la paura. L’ansia. Fortissima. Il cuore che batte forte. Si chiude in gola. Non respiro. Poi quel dolore allo stomaco. La solitudine ai giardini. Le famiglie. I loro sorrisi. Il mio sorriso per mio figlio.
Ora capite che non ho speranza.



Non parlare al singolare ma al plurale... in questo modo non avete speranza ne tu ne il bambino... Tu penserai beh lui crescendo si farà la sua fita, ma con quale carico di problematiche?

Se decidi di continuare a cadere in questo buco nero senza fondo nessuno potrà fare nulla per te...
Io penso che ogni donna abbia in se una forza e un coraggio latenti che neanche 1000 uomini messi insiame hanno... Ecco perchè continuo a sperare che la cosa non finisca così... so che tu puoi riprendere in mano la tua esistenza e una volta e per sempre ricolorarla.

Un abbraccio
Gae




Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:40.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com