La chiusa di questo post ha un sapore molto amaro e intriso di una grande sofferenza. Dispiace constatare come ancora una volta leggo: per i figli... Spesso si hanno catene che vanno oltre l'umana ragione, spesso queste catene sono rappresentate dall'amore stesso, troppe volte sono il rifiuto di vedere una luce diversa sul cammino della vita. Io cara amica partirei gradualmente nell'affrontare i tuoi tanti e articolati problemi.
1) L'abuso che hai subito nell'età adolescienziale inevitabilmente ha comportato disagi e traumi che sono presenti ancora ora nella tua esistenza e che ne determinano il percorso. Pertanto credo sia indispensabile iniziare un percorso di consapevolezza e di chiarimento interiore. Devi rivolgerti ud una psicoterapeuta per scavare e far emergere tutte le tue paure, sensazioni, disagi,insicurezze.
2) Cercare di far comprendere ai tuoi figli la gravit° del tuo stato piscologico, comunicando loro tutto il tuo disappunto e tutto il tuo profondo disagio interiore che deriva dalle condizioni attuali di convivenza.
3) Mettere al bivio tuo marito. Iniziare un percorso di terapia di coppia, dove mettere in chiaro i ruoli di ogni componente familiare, stabilire dei confini precisi di dialogo non inglobando la madre (sua), ricostruire un rapporto di coppia.
Quello che puoi fare qui in forum è quello di sfogarti ed iniziare con noi un percorso a distanza che non deve assolutamente SOSTITUIRE le strutture e gli operatori del tuo paese.
Questo zio è ancora presente nella tua vita? Gli abusi per quanto si sono protratti? Tuo marito ne è a conoscenza? Come mai tanto astico con tua suocera? Lei vive da sola? Il marito è ancora vivo? Ha solo questo figlio maschio? I tuoi figli sono maggiorenni?
... insomma continuiamo a parlarne...
Un abbraccio
Gae