La mia storia, un enigma!

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Cindy95
00martedì 31 marzo 2009 17:38
Aiutatemi a capire

Non avrei mai pensato che sarei riuscita un giorno a fare parte di un forum dove si parla di violenza sulle donne. Forse perchè non conoscevo il significato di violenza psicologica e non potevo rendermi conto di quanta ne ho patito e continuo ancora a patire. Fin da piccola credo di aver subito, senza rendermi conto, violenza sessuale da parte di due zii anziani in diversi periodi, avevo all'incirca 8 anni il primo e il secondo circa 15 anni. Leggendo alcune storie analoghe, capisco perchè non ne ho parlato con i miei, mentre mio fratello più piccolo e più furbo, ha riferito tutto.. e lo zio è stato allontanato da casa. Mentre per l'altro, ho cercato di farlo capire a mia madre, ma non ha percepito il mio grido di aiuto. Sono stata forte, sono riuscita da sola ad allontanare quel farabutto!Ma non ho mai dimenticato... A 18 anni mi sono fidanzata con un "bravo ragazzo", l'ho assecondato in tutto, mi sono annullata come donna solo perchè avevo tanto bisogno d'amore. Ma haimè dopo due anni sono rimasta incinta e non avendo il coraggio di dirlo ai genitori, abbiamo fatto la "fuitina". Quando siamo ritornati, i suoi genitori hanno voluto che facessi il test di gravidanza prima di parlare di "matrimonio riparatore". Insieme alla mamma, uno zio e mio padre, sono andata in un centro di analisi per fare il test... e lui dov'era??,mi chiedo, e perchè i miei genitori hanno permesso tutto questo??? Quanta umiliazione!!!! Dopo sposata siamo andati a vivere nell'appartamento sopra i genitori, non posso dire cos'altro ho dovuto subire per l'invadenza della madre!!! Lui non ha preso Mai le mie difese, sono stata offesa e umiliata da lei e da sua figlia e lui non è mai intervenuto! Lo ricattavano moralmente: abbiamo fatto i sacrifici, ti abbiamo fatto studiare..... ed è diventato succube della mamma, specie dopo la morte del padre. Adesso dopo 26 anni di matrimonio la situazione è peggiorata ancora di più, ho problemi di salute e lui asseconda la mamma, ormai ottantenne, più di prima.... Ho cercato tante volte di lasciarlo, ma con il suo vittimismo mi riusciva a convincere ogni volta a ritornare! Come vorrei fuggire....
Vi chiedo scusa per quanto lungo è stato il mio racconto.....
Forse sono io il problema?




FidelisAdmin
00giovedì 2 aprile 2009 17:52
Ciao Cindy, intanto benvenuta in forum e scusa se la risposta sta arrivando in ritardo.

Da quello che leggo hai avuto una vita davvero difficile e piena di problemi. Gli abusi sui minori sono naturalmente un reato perseguibile penalmente e vanno attenzionati tutti i traumi che ne derivano. Tu nel corso degli anni avrai sicuramente cercato di dimenticare o allontanare questo vecchi fantasma o ti sei fatta aiutare da una psicologa o psicoterapeuta? La situazione odierna sembra per te essere insostenibile ma cos'altro ti trattiene dall'andar via oltre al vittimismo di tuo marito? I tuoi protrebbero riaccoglierti a casa?

... attendo le tue risposte...

Cordialmente
Gae
Cindy95
00giovedì 2 aprile 2009 19:37
Ciao Gae, ti ringrazio per l'accoglienza... nel messaggio precedente ho cercato di raccontare la mia storia in poche righe,e mi sono sfuggiti dei particolari. Credo che, inconsciamente, non ho mai dimenticato quei brutti momenti di quando ero piccola, forse ho cercato di rimuoverli dalla mente ma nel leggere delle storie analoghe sono raffiorati i ricordi...Non ho avuto nessun aiuto, perchè i miei, dopo che mio fratello ha riferito la cosa, hanno ritenuto giusto allontanare quest'uomo da casa, senza dare importanza all'accaduto, sottovalutando la questione della violenza sulla mia persona. A volte mi chiedo se è per questo che sono tanto insicura. Oggi, purtroppo, vivo una storia che ormai si protrae da tempo con un uomo che dice di amarmi ma non mi fa rispettare da sua madre e sua sorella. Abitiamo nello stesso palazzo della mamma, abbiamo due meravigliosi figli, una discreta situazione economica,ma siamo controllati a vista dalla mamma(abita al piano terra) l'abbiamo soprannominata la dogana!E' una persona invadente che con le sue lamentele condiziona la nostra vita, continua a ripetere la storia "che ha fatto tanti sacrifici per i figli" tutte le volte che le rivolgi la parola.. Lui non affronta nessuna questione con lei, rimanda tutto a domani che poi non arriva mai... Ho problemi di salute,e come conseguenza alla malattia è subentrata una grave depressione. I dottori mi hanno detto di stare tranquilla per poter affrontare altri tre interventi da dover fare nell'arco di due anni. Ho chiesto a lui di essere lasciata in pace dalla mamma, lui mi ha risposto: ma che ti fa mia mamma?? lasciala stare è anziana!!!! I miei genitori sono al corrente di tutto, ma non posso coinvolgerli. Amo troppo i miei figli per dare loro il dispiacere di andare via di qua. Loro amano il proprio papà e ogni qualvolta che litighiamo mi capiscono ma dicono: cosa vuoi mamma, papà è fatto così.... Non ho nessuna speranza, dovrò finire i miei giorni cosi....
FidelisAdmin
00giovedì 2 aprile 2009 22:02
La chiusa di questo post ha un sapore molto amaro e intriso di una grande sofferenza. Dispiace constatare come ancora una volta leggo: per i figli... Spesso si hanno catene che vanno oltre l'umana ragione, spesso queste catene sono rappresentate dall'amore stesso, troppe volte sono il rifiuto di vedere una luce diversa sul cammino della vita. Io cara amica partirei gradualmente nell'affrontare i tuoi tanti e articolati problemi.

1) L'abuso che hai subito nell'età adolescienziale inevitabilmente ha comportato disagi e traumi che sono presenti ancora ora nella tua esistenza e che ne determinano il percorso. Pertanto credo sia indispensabile iniziare un percorso di consapevolezza e di chiarimento interiore. Devi rivolgerti ud una psicoterapeuta per scavare e far emergere tutte le tue paure, sensazioni, disagi,insicurezze.

2) Cercare di far comprendere ai tuoi figli la gravit° del tuo stato piscologico, comunicando loro tutto il tuo disappunto e tutto il tuo profondo disagio interiore che deriva dalle condizioni attuali di convivenza.

3) Mettere al bivio tuo marito. Iniziare un percorso di terapia di coppia, dove mettere in chiaro i ruoli di ogni componente familiare, stabilire dei confini precisi di dialogo non inglobando la madre (sua), ricostruire un rapporto di coppia.

Quello che puoi fare qui in forum è quello di sfogarti ed iniziare con noi un percorso a distanza che non deve assolutamente SOSTITUIRE le strutture e gli operatori del tuo paese.


Questo zio è ancora presente nella tua vita? Gli abusi per quanto si sono protratti? Tuo marito ne è a conoscenza? Come mai tanto astico con tua suocera? Lei vive da sola? Il marito è ancora vivo? Ha solo questo figlio maschio? I tuoi figli sono maggiorenni?

... insomma continuiamo a parlarne...

Un abbraccio
Gae
Cindy95
00venerdì 3 aprile 2009 12:02
Si hai detto bene,"si hanno catene che vanno oltre all'umana ragione": queste catene sono loro, i miei figli. Ho tanto cercato una luce d'amore nel mio cammino ma ho trovato tenebre finchè ho riversato su di loro tutto quello che avevo da dare, solo perchè mi sentivo corrisposta. Ma il mio, devo precisare che, non è un amore possessivo! Sono grandi, ormai e conoscono perfettamente le mie condizioni di disagio, anche perchè assistono alle questioni con il padre... ma cosa possono fare? Sono studenti universitari, vivono ancora con noi, come possono sostenere una mamma con problemi di salute? Mi sono stati vicini in tutti questi anni, lui mio marito, aveva da fare un banale intervento chirurgico che per paura(?) ha rimandato per 15 anni, aggravando la situazione.Siamo riusciti a risolvere con l'aiuto di un bravo chirurgo psicologo che ci è venuto incontro.La sua famiglia lo ha letteralmente abbandonato, come in ogni momento di difficoltà che abbiamo dovuto affrontare, e lui continua a giustificarli. La mamma vive da sola,il marito è morto da 19 anni, ha una figlia oltre mio marito con problemi psicologici, è sposata con due figli ed abita un po distante da noi. Mia suocera fin dal primo momento ha preteso che la chiamassi mamma, quando poi con me non lo è mai stata... e di essere pazienti con la figlia(perchè ha problemi, ma li ha creati anche a me).Essendo molto giovani quando ci siamo sposati è riuscita a condizionare la nostra vita coniugale, sempre con l'avvallo del figlio. Ci controllava a vista, percepiva ogni nostro movimento e guai se qualche mattina ci alzavamo un pò più tardi... si incollava al citofono e la smetteva di suonare solo quando rispondavamo. Mi insultava, diceva che per colpa mia il figlio poteva perdere il lavoro!!!! Anch'io lavoravo ma ero incinta ed avevo problemi con la gravidanza e lei senza rispettare il mio stato continuava a farmi dispetti. Persi il bambino alla nascita e neanche questo l'ha intenerita, non ho avuto nessun sostegno morale neanche da mio marito che diceva di essere più addolorato di me. Ma è solo l'inizio... Ho avuto problemi con altre gravidanze e dopo la nascita dell'ultimo bambino ho subito un intervento che mi ha tolto ogni speranza di averne altri. Questo giustifica l'amore nei confronti dei miei figli! Ho combattuto tanto per averli, sono la mia gioa e proprio per questo che non vorrei farli soffrire, anche se noto che quello più grande lo fa in silenzio... Vorrei poter iniziare una terapia di coppia per una soluzione definitiva, ma credo che mio marito non ne ha nessuna voglia di farlo, dice che il problema sono io perchè non sopporto la mamma e la sorella...Cosa dovrei fare per convincerlo?

Ps.: inoltre non posso lasciare quella casa perche l'ho ristrutturata da poco investendo tutto quello che avevo!!!! La mamma lo ha convinto di farlo, senza il mio consenso ma poi mi sono illusa che avrebbe corrisposto con le spese... mi sono accorta del contrario solo quando mi hanno portata dal notaio per stilare il contratto per un mutuo. Che paghiamo noi, ovviamente, e la casa non è ancora intestata a mio marito!!!! Ditemi perchè ho permesso tutto questo????
Cindy95
00venerdì 3 aprile 2009 18:45
Vorrei rispondere alle domande riguardo a quelle persone(gli zii); Dunque, il primo, quello degli otto anni, è stato allontanato quasi subito e penso che sia stata una violenza più che altro psicologica. Mentre l'altro, quello dei 15 anni, lo vedevo più spesso perchè frequentava la mia famiglia, specie da quando aveva iniziato a nutrire interesse per me. Aveva mille scuse per venire a casa, anche quando non c'erano i miei, anzi allora ne approfittava. Se incontrava mia madre per strada chiedeva di me ed alcune volte di mattina è venuto a svegliarmi a letto baciandomi(ricordandolo adesso mentre scrivo, mi batte il cuore). Non è andato mai oltre ai baci e abbracci, ma non sono mai stata consensiente, mi prendeva alla sprovvista. Ho cercato di allontanarlo in mille modi, mi faceva regali che io rifiutavo e mia madre, ignora di tutto, mi rimproverava, perchè diceva che lo zio mi voleva bene. Si, bene...Intanto non ho avuto il coraggio di direle la verità, avevo paura che non mi avrebbe creduta e che avesse dato la colpa a me....Ormai è morto da molti anni e quando vado al cimitero la sua tomba la sorvolo... mi fa rabbia! Mio marito sa una parte della versione, non mi ha mai fatto domande a proposito, forse gli da fastidio...
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