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aiuto, divorzio difficile, minacce!

Ultimo Aggiornamento: 07/01/2009 22:59
08/12/2008 00:14
 
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Ciao Gistar!
Sono contento che passo a passo stai raccontando la tua storia qui. Ne sono felice xkè molto spesso accade, nella vita, di non trovare pareri e opinioni veramente disinteressate e interessate allo stesso tempo. Mi spiego..da parte di persone che si interessano di noi ma che nulla hanno a che vedere con noi e dunque possono vedere più obiettivamente realtà che, noi, da dentro le ns vite, non notiamo oppure distorciamo.

Il confronto è un primo, fondamentale passo verso la soluzione dei problemi. Dice bene Lilly di accertarti che Lei decida per se stessa cosa fare, se e quando lasciare il marito.

Il mio discorso prescinde da ciò che sia, o no, meglio o giusto fare. E' importante che sia Lei a deciderlo e, secondo me, che non riceva pressioni da parte tua.

Io se fossi in te mi preoccuprerei di non farle pressioni per diversi motivi.

Innanzitutto se sarà lei da sola a decidere tu puoi avere una sicurezza in più, sul fatto che questa donna ha liberamente e deliberatamente scelto di vivere la sua vita con te. Sareste sullo stesso livello, adulti, liberi che fanno libere scelte. Fosse altrimenti la "forza"(tua) che oggi forse può risultare decisiva per la sua scelta, domani potrebbe perdere la sua forza che oggi riveste (anke)perchè sinonimo di libertà (vado con lui "anke" perchè mi libero dal marito maltrattatore).

Inoltre tu racconti che questa donna riceve già forti pressioni da parte di diverse persone. Se anke tu spingi da una parte aumenta la confusione, lo stress, la difficoltà ad operare una scelta propria.

Star..volevo chiederti piuttosto: Ma non è possibile che questa donna venga aiutata..intendo... seguita da qualcuno? Secondo me una terapia con uno psicologo potrebbe aiutarla a fare chiarezza nella sua vita e decidere serenamente cosa fare. Riceverebbe un aiuto super-partes che non la spingerà di qua piuttosto che di là...bensì l'aiuterà a capire e trovare la forza per fare ciò k realmente desidera.

Certamente lo psicologo/a non lo deve scegliere o pilotare il marito, dovrebbe trovarlo lei. Vi sono diverse strutture pubbliche dove operano professionisti capaci, ci si può informare sulla reputazione di coloro che lavorano nei servizi a lei più vicini più comodi.

Colgo dalle tue parole tanta ansia e desiderio di risolvere le cose subito, anke prima se possibile.

Vedi... non si tratta di scelte semplici anche se a te può sembrare ovvio che debba allontanarsi. Come dice bene Lilly lei è mamma e ha il compito importante di includere suo figlio in tutte le possibili conseguenze delle sue scelte, credendo sinceramente di operare le proprie scelte in accordo con le sue responsabilità di madre.

E' mia opinione che la sua situazione sia effettivamente molto complicata e, forse, ha bisogno di tempo per essere da lei ponderata e valutata per bene, prima di compiere scelte definitive.

Anche in casi di violenze fisiche e/o psicologiche molto spesso si instaura tra maltrattatore e maltrattato un rapporto molto forte. E' ovvio che non sarà un rapporto "sano", ma questo non inficia la forza del rapporto, il quale ha aquisito proprie dinamiche che abbisognano di tempo e lavoro per essere "sciolte".

Parlando di te invece...

Gi... da ciò che ci hai scritto qui si evince un momento di grande difficoltà per te, condito da ansie e paure molto forti. Situazione che ti ha portato addirittura a pensare che l'unica soluzione possibile sia la morte.

Devo onestamente dirti che sarebbe bene tu valutassi di chiedere aiuto anke per te.

Come hai fatto qui con noi daltronde...
Il supporto di uno psicologo/a darebbe anke a te la possibilità di prendere visione di tutta la tua vita in modo più cosciente e consapevole, facendo chiarezza dentro di te e riguardo il rapporto con la persona che ami per poter compiere le scelte importanti nel modo migliore possibile.

Non so se tu hai mai ricevuto aiuto di questo tipo o che cosa ne pensi, ma io se fossi in te valuterei attentamente questa possibilità, senza pensare che dallo psicologo ci va chi ha problemi mentali che è un luogo comune senza fondamento alcuno, antiquato e non veritiero.

Chiedere aiuto quando ci si trova in difficoltà è un'azione sana, da persona sana.

Ti prego di prendere le mie parole...come dice Lilly...quali spunti di riflessione, perchè kiaramente io non ti conosco e non conosco la tua storia, perciò alcune considerazioni di carattere generale possono avere più valore di talune specifiche, le quali magari non corrispondono affatto al tuo caso.

Un'ultima cosa Gistar... cerca di non vivere le vicine "feste" come un momento ancor più particolare ed importante, perchè in questo momento voi vivete problematiche ben diverse... e aggiungere a queste significati più forti perchè cadono in periodo di festività potrebbe aumentare le difficoltà senza reale motivo. Una volta risolte le cose potrete vivere tutte le feste del mondo nel modo che più vi confà, ma ora è forse meglio concentrare le attenzioni e le energie dove serve di più.

A presto Gi...prenditi cura anke di te...
Un'abbraccio...
Chri_
"La violenza, l'ultimo rifugio degli incapaci." Isaac Asimov
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