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RIAPRE IL CENTRO ANTIVIOLENZA ADID

 
 
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aiuto, divorzio difficile, minacce!

Ultimo Aggiornamento: 07/01/2009 22:59
20/11/2008 14:02
 
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Salve, vorrei sottoporvi una storia di una mia amica. questa mia amica e sposata da quasi 10 anni, il suo matrimonio e cominciato con la nascita del figlio, che ha "costretto" lei e lui a sposarsi, anche per l'influenza dei genitori. prima e durante questi anni di matrimonio lui ha sempre usato violenze psichiche e fisiche su di lei. costrizione all'aborto, minacce, spintoni, schiaffi, intercettazioni telefoniche, continui controlli, e arrivato persino a puntargli la pistola alla testa, per di piu per la durata del matrimonio la vita coniugale non e stata mai accesa e costante. lei e arrivata ormai da un paio d'anni alla disperazione piu totale e non si confidava piu di tanto con nessuno perchè non sapeva di chi poteva fidarsi. a gennaio lei ha conosciuto una persona, che gli e stata subito sincera ed e riuscita ad aprirsi con lui a parlare di tutte le sue paure e a rendersi conto di cosa le stava capitando, in seguito ne e nata una relazione di vero amore dal quale i due non riescono e non vogliono staccarsi, da ormai due mesi i due non si vedono e si sentono raramente per chat o per lettere postali, poichè i telefoni erano sotto controllo dal marito e le minacce erano pesanti. lei ha paura di porre fine a tutto poiche ha paura delle minacce del marito, che minaccia di togliergli il figlio e di rovinargli la vita, di persone vicine ha solo la sorella, poichè il marito cerca di farsi buono davanti a tutti e si e comprato anche i genitori.
secondo voi cosa potrebbe fare? rischia davvero di perdere il figlio e la casa che gli appartiene?
aiutatela vi prego
20/11/2008 17:43
 
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Cara amica,
in nessun caso, ripeto e sottolineo, in nessun caso, il fatto che la tua amica intenda porre fine al matrimonio perchè ha una relazione con un altro uomo può essere un motivo per "toglierle il bambino".
L'affidamento (che di regola è congiunto, ma i figli fino ad una certa età vivono comunque con la madre, cosa che comporta anche l'attribuzione della casa coniugale) viene stabilito basandosi sulla capacità genitoriale di una persona: il fatto di avere una relazione con un altro uomo in se' non tocca in alcun modo la capacità genitoriale della tua amica.
Sarebbe diverso il caso se:
- la tua amica non fosse una buona madre, in generale: Questo dovrebbe essere evidente e provato (da incuria, maltrattamenti ai bambini, etc);
- la tua amica avesse un comportamento tale (nel vivere la sua relazione) da turbare i figli, per esempio, se in assenza del marito lei riceve in casa l'amante, in presenza dei figli, scambiandosi effusioni, etc. Il tutto, chiaramente, deve essere non semplicemente "affermato" ma provato, da prove documentali o testimonianze (e tieni presente che le testimonianze dei parenti dei coniugi non sono considerate molto attendibili, giustamente...).
Ti dico anche che il nostro ordinamento giuridico, oltre a non condannare assolutamente una donna (o un uomo), se desidera rifarsi una vita con un'altra persona, CONDANNA chi mette in atto violenza, maltrattamenti e minacce.
Anche questi atti vanno ovviamente provati: con denunce, referti, testimonianze o anche perizie e relazioni dei servizi sociali, di un centro antiviolenza, etc.
Insomma:
- se la tua amica è una buona madre, non ha NULLA da temere dal marito per quanto concerne l'affido dei figli e probabilmente anche il diritto alla casa coniugale;
- le minacce del marito sarebbe bene fermarle con una bella denuncia, anche quando "si limita" a minacciare di toglierle il figlio, perchè anche questo non è certo in suo potere ed è una forma non solo di costrizione per la moglie ma anche di strumentalizzazione del figlio, cosa gravissima.
- la tua amica farebbe bene a rivolgersi ad un centro antiviolenza, chiedendo supporto psicologico ma anche legale
- la tua amica dovrebbe rivolgersi anche alle forze dell'ordine, con tranquillità e con totale serenità, perchè il fatto che lei abbia un amante non autorizza minimamente il marito a minacciarla e questo le forze dell'ordine lo sanno benissimo e lei ha il diritto di essere protetta, anche se ha un amante.
Uso apposta l'espressione un po' brutale "avere un amante", per chiarezza: credimi, non è un reato, in realtà questo fatto non è neanche più (da solo) un motivo di addebito della separazione.
Le violenze e le minacce invece lo sono.
Però, ti ripeto, è bene provare tutto e farsi aiutare da persone competenti e dalle strutture giuste.
PS Sei tu o la tua amica ad aver bisogno di aiuto... [SM=g27988] ?
Ciao, a presto,
L.
20/11/2008 20:13
 
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lilli grazie davvero dal profondo del cuore, ho contattato tanti forum ma la tua risp e stata la piu mirata al problema.
grazie, davvero.
cmq no, ti confermo che nn sono il l'interessata.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!
la vita è troppo breve per essere qualcun'altro
23/11/2008 17:18
 
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heeeelp
salve, sto convincend la mia amica a chiamare al numero che mi e stato mandato per email. c'è un'altro problema, ho cambiato lavoro, e da questa settimana saro via tutto il giorno da casa e non penso riuscirem piu a parl tramite internet, posso chiamarla solo la mattina per non piu di 10 min e in'oltre non posso parlare di queste cose perchè il marito intercetta le telefonate. ho paura che se nn gli saro vicin lei si chiuderà di nuovo non potendo parlare con nessuno e non faccia nulla.
in settimana penso che andrò dal centro piu vicino che e quello ke si trova a bari. non so propio cosa fare. sto pensand di lasc quest lavoro perchè in quest periodo a molto bisogno di me.
leggendo nei vari forum, mi sn nate nuove paure, ho paura che il marito faccia una strage, ho paura che il figlio se rimane cn entrambi i genitori da grande possa diventare cm il padre. cm si puo fare in queste situazioni.
in'oltre non sn sicur ke se vi chiami vi dica tutto.
come posso fare?
la vita è troppo breve per essere qualcun'altro
23/11/2008 17:35
 
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vorrei chiederti un'altra cosa, in ke modo potrei contribuire al vostro lavoro? vorrei tanto unirmi a voi, dare una mano, a chi come la mia amica si trova in difficoltà e non riesce a venirne fuori.
grazie
la vita è troppo breve per essere qualcun'altro
23/11/2008 18:19
 
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vorrei anche segnalare un'altra cosa.
il marito da un po di tempo la sta portando da una psicologa di bari.
per fare "terapia di coppia", in realtà sta pagando la psicologa per mettergli ulteriori paure, gli vengono dette cose tipo, ti converrebbe tornare con lui, non puoi pensare di avere un'altra storia, se ha fatto certe cose e perchè lo hai spinto tu.
i primi giorni la psicologa la stava aiutando, evidentemente visti i progressi, il marito ha alzato il prezzo e la ha convinta a fare pressioni.
penso che dovrei denunciare la cosa al centro antiviolenza di bari.
aiutatemi sto iniziando a pensare che lei si stia arrendendo, non so piu cosa fare, non posso perdornarmi che si abbandoni a quelle minacce.
la vita è troppo breve per essere qualcun'altro
24/11/2008 03:45
 
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Ciao Star...
Mi presento, sono Chri, premetto che, come te, sono un utente di questo forum e non un "pro".

Ho letto le tue righe...cariche di ansia, tensione, volontà positiva, determinazione e ahimè, confusione.

Tanto ho empatizzato con te che non posso evitare di scriverti qualche riga.

Anch'io mi sono trovato a vivere queste terribili situazioni come un fulmine a ciel sereno. Non hanno fatto parte della mia infanzia, nè prima nè poi.
Capisco e condivido in pieno la sete di conoscenza, la presa di consapevolezza della portata del dolore, dell'ingiustizia, della pericolosità di queste situazioni, il bisogno liquido, primario di "essere d'aiuto". Subito. Concretamente.

Io ho fatto l'errore di gettarmi a capofitto anima e corpo da solo in questa situazione, un po' travolto dagli eventi, un po' dal mio bisogno di aiutare.

Posso darti un solo consiglio?
Tieniti a "distanza di sicurezza"...intendo dire...non gettarti anima e corpo DENTRO questa "cosa" con lei (la tua amica) ma restane fuori quel tanto che basta per mantenere chiarezza e lucidità di valutazione e decisionale.

Fermati un'attimo. Rifletti. Leggi, informati, fa pure ciò che ritieni urgente, opportuno. Ma dopo esserti fatta ampiamente consigliare dall'equipe qui, del Forum e dal Centro Antiviolenza cui ti rivolgerai ed esserti chiarita le idee sul prima-durante-dopo, annessi e connessi.

Spendi bene le tue energie, purtroppo raramente sono cose che si mettono a posto in una manciata di giorni e le energie personali hanno un certo grado di rinnovabilità, non di più.

Mantienile, ti serviranno a lungo, non farai miracoli in pochi giorni, o settimane, potrai essere un grande supporto, un'importante punto di riferimento per aiutare la tua amica FATTIVAMENTE ad uscire, nel modo più indolore possibile, da questa brutta situazione.

Scusa se mi sono permesso...

Ti ringrazio di avere scelto di non restare a guardare. Anche tu.

Perchè a piccoli passi, si scalano le montagne.

Un forte abbraccio e...se, quando hai bisogno di una parola, di un confronto, io (dopo tutti gli altri che qui lavorano ed offrono oltre che un sostegno e una parola di cuore, una professionalità), qui, ci sono.
(una cosa sola...magari usa pseudo ed evita specifiche riconducibili...nomi..ecc...siamo "in kiaro" qui...)

In bocca al lupo... [SM=g28002]
Chri_
"La violenza, l'ultimo rifugio degli incapaci." Isaac Asimov
29/11/2008 12:35
 
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ultimo messaggio
grazie per l'aiuto ke mi avete dato.
volevo dirvike in realtà io sono la persona ke ha aiutato quella donna ke soffre,nnson una sua amica, ma la persona ke la ama.
lei nn riesce ad uscir da quella situaz x tutte le paure ke il marito gli ha messo, nn vuol divorz anke perke pensa ke lui possa farmi del male.
per quanto io gli abbia parlato nn ce modo di farla ragionare.
io ho deciso di togliermi la vita, ormai nn ce piu nulla ke io possa fare.
addio e grazie
la vita è troppo breve per essere qualcun'altro
30/11/2008 11:24
 
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Re: ultimo messaggio
gistar, 29/11/2008 12.35:

grazie per l'aiuto ke mi avete dato.
volevo dirvike in realtà io sono la persona ke ha aiutato quella donna ke soffre,nnson una sua amica, ma la persona ke la ama.
lei nn riesce ad uscir da quella situaz x tutte le paure ke il marito gli ha messo, nn vuol divorz anke perke pensa ke lui possa farmi del male.
per quanto io gli abbia parlato nn ce modo di farla ragionare.
io ho deciso di togliermi la vita, ormai nn ce piu nulla ke io possa fare.
addio e grazie




Gistar spero tanto che la tua disperazione non ti abbia portato a fare il gesto ultimo, la tua donna più che mai ha bisogno di te ora.
Non è semplice riuscire a essere lucidi vivendo nel terrore ma chi non ne è coinvolto direttamente come dice Chri riesce ad avere la lucidità necessaria, cerca la calma dentro di te e trasmettila a lei.
Nessuno mai toglierà il figlio alla tua compagna e soprattuttto se troverà la forza di denunciarlo sempre coadiuvata da un centro antiviolenza che cooperano con le forze dell'ordine richiedere l'allontanamento da casa.
Ma queste cose richiedono tempo e pazienza cercate un centro chiedete aiuto tutto viene fatto in anonimato ci sono legali psicologi e operatrici competenti.
Presto vi accorgerete di avere speranza di realizzare il vostro sogno ti prego Gistar non ti fare prendere dallo sconforto ti capisco anche io quando sono entrata in questo forum ero intenzionata a farla finita ma poi piano piano grazie a Gae Ines e l'impagabile Lilli e tutti gli altri utenti che non finirò mai di ringraziare ho trovato il coraggio di iniziare il mio percorso...
Allora dei forza non mollate proprio in virtù del vostro amore combattete chiedete aiuto da soli non si riesce, avete bisogno di persone competenti non lasciatevi sopraffare dal terrore libera la tua mente dalle sue minacce lui non è nessuno per poter fare quello che fa..... spero di rileggerti presto
un dolce bacio monica
30/11/2008 12:48
 
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Re: ultimo messaggio
gistar, 29/11/2008 12.35:

grazie per l'aiuto ke mi avete dato.
volevo dirvike in realtà io sono la persona ke ha aiutato quella donna ke soffre,nnson una sua amica, ma la persona ke la ama.
lei nn riesce ad uscir da quella situaz x tutte le paure ke il marito gli ha messo, nn vuol divorz anke perke pensa ke lui possa farmi del male.
per quanto io gli abbia parlato nn ce modo di farla ragionare.
io ho deciso di togliermi la vita, ormai nn ce piu nulla ke io possa fare.
addio e grazie




Ciao e bentrovato in forum...

Ho letto con attenzione la storia che ci racconti e le risposte degli amici.

Ora io mi chiedo come fai a pretendere il coraggio da parte di questa donna quando a te manca quello più importante: DI VIVERE DI LOTTARE. Io credo che ci sia sempre una via d'uscita, sempre... La morte per quanto liberatoria possa essere, al contrario di quello che pensavano romantici dell'ottocento, è un gesto di vigliacchieria e adesso questa donna ha bisogno di ben altro! Tu dici di amare questa donna tanto da lasciarla nel suo incubo e nel terrore...?

Allora cerchiamo di fare il punto della situazione...

1) Sarebbe interessante poter parlare direttamente con lei, la ragazza...

2) Credo sia necessario contattare un legale per aver un quadro completo della situazione in caso di separazione

3) Necessario e indispensabile contattare un centro antiviolenza

4) conoscere più nello specifico la storia di questa donna (lavora, studia ect)

5) Avere un quadro più completo di quest'uomo, (lavoro, stato sociale.. come mai riesce ad intercettare le tel della moglie?)

Vede caro amico vi sono sempre le soluzioni ai problemi, basta perseverare e non disperare... La strada è certamente lunga.

Attendo una sua risposta.

Cordialmente
Gae








30/11/2008 23:21
 
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Caro Amico... sono certo che le tue parole sono state dettate da un momento di tremendo sconforto... un momento nel quale, terribilmente sotto pressione, hai ceduto al carico emotivo di tutta la situazione che vi vede coinvolti.

Ti capisco bene... e intendo con il cuore Gi, perchè ho vissuto queste cose di persona solo poche settimane fa... e tutt'oggi vivo le conseguenze e gli sviluppi susseguenti.

A motivo di ciò so di che parli. Conosco la confusione, i dubbi, i desideri, le incertezze, le pressioni... la PAURA. Già... il sentimento più teribile e odioso di tutti... Paura... che qualcosa vada storto... che lui faccia una pazzia... e mille e altri motivi per vivere nella paura. Quella stessa paura che queste Nostre donne hanno conosciuto ogni giorno della loro vita di coppia. Paura che ha pervaso ogni istante, ogni momento, ogni anfratto nel kuore. Paura che congela, che rende inermi, impossibilitati a compiere una scelta, a fuggire. CONGELATI.

L'ho conosciuta io, che sono un uomo come te Gi...la conosci tu... figurati loro quanto profondamente la conoscono. Da questo possiamo solo un pokino capire QUANTO sia per loro DIFFICILE compiere la scelta concreta di allontanarsi definitivamente dai loro maltrattatori.

Rileggi le righe che ti abbiamo scritto Gi. Perchè ognuno ti ha detto delle cose importanti, concrete, immediate, che sono i Passi Giusti. Quelli da compiere. Sono le indicazioni per la libertà.

Gae, Lilli...e non solo...ti hanno "riportato sulla terra"..dandoti degli elementi concreti dai quali partire. Delle indicazioni precise e dettate da professionalità, competenza e conoscenza, sia degli aspetti legali che tecnico-pratici e psico-emotivi conseguenti questo genere di problemi.

Ora Gi, passata la disperazione.. e le parole che questa genera, torna da noi, prendi pian-piano in mano la situazione e, tessera dopo tessera, come in un mosaico, cominciamo a tracciare la via d'uscita da questo tunnel.

Qesto genere di situazioni Gi, creano un mare di sofferenza... e solo compiere i passi giusti verso la fine del dramma potrà piano piano alleviarla, non di certo scelte che, a loro volta, generino solo ulteriore sofferenza.

Spero di sentirti presto...
Ciao,
Chri_
"La violenza, l'ultimo rifugio degli incapaci." Isaac Asimov
03/12/2008 09:53
 
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salve, scusate se ho fatto preocc anche voi, il tentativo c'è stato ma mi ha salvat mia madre. tuttavia ora abbiamo parlato molto, le cose vanno meglio, e si sta procedendo.
Grazie ancora a tutti.
la vita è troppo breve per essere qualcun'altro
05/12/2008 17:36
 
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Sono contento di sentrti...e ancor di più di sapere che alla fine è andata...
Quando...e se vorrai condividere qui con noi "la salita"...beh...ben lieti di averti tra noi.....
Ad ogni modo...
In bocca al lupo!
Chri_
"La violenza, l'ultimo rifugio degli incapaci." Isaac Asimov
06/12/2008 11:02
 
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grazie chri, appena le cose andranno meglio vi terro informati.
spero di potervi scrivere il prima possibile, un grande bacio a tutti.
la vita è troppo breve per essere qualcun'altro
06/12/2008 13:22
 
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..ho tanta paura per queste nuove feste che arrivano. ho paura dello stress che subirà da lui e dalla famiglia, visto ke lei sarà tutto il giorno a casa. l'altro giorno eravam su messenger, poi si e disconness,mi ha fatt lo squill e stava piangend, xke la madre continua a torturalra, lei sa che si sn io e per la sua "profonda fede cristiana" nn mi accetta, controlla lei quando lui nn ce, subisce troppa cattiveria, io gli dico di mand tutti a fanc e lasciar scorrere le cose che gli dicon ma nn e facile, penso che anchio staro malissimo queste feste. dal prossimo anno se nn ci saranno miglioramenti penso che lei fara lo stesso il passo e mettera fine alle sue sofferenze, ma ho paura che ci arrivi distrutta, nn so che fare!
secondo voi ce qualkosaltro ke posso fare per lei?
la vita è troppo breve per essere qualcun'altro
07/12/2008 14:39
 
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Forse potresti non farle pressioni e lasciare che decida da sola della sua vita.
Può darsi (dico: può darsi) che se non ha ancora preso la decisione di andare via e di chiedere la separazione non è soltanto a causa della paura e delle minacce ma anche perchè ha dei legami molto forti con la sua famiglia (la famiglia che si è creata insieme al marito, dico).
Forse potresti anche chiederti se quando dici che vuoi "aiutarla" pensi solo e soltanto a lei o anche a te stesso (il che è perfettamente umano e legittimo, però su questo è bene essere chiari e non nascondersi dietro altre motivazioni): nel senso che tu vuoi tanto che questa donna lasci suo marito e viva pienamente la sua relazione con te, questo magari ti spinge a farle delle ulteriori pressioni, anche a dipingere la situazione come una sorta di favola in cui lei è prigioniera di un drago cattivo e tu sei il principe azzurro che deve assolutamente liberarla.
Ovviamente, parlo senza sapere nulla nè di te nè di lei, ma solo per offirti qualche spunto di riflessione.
Potresti provare a fare qualche passo indietro e a lasciare questa donna libera di ascoltare se stessa, le sue paure, i suoi sentimenti, senza continue pressioni da ogni parte, ma con serenità.
Penso che i toni appassionati e soprattutto le minacce di suicidio - chiaramente motivate da una forte sofferenza - non aiutino nessuno di voi a prendere delle decisioni sagge e libere.
Considera anche che questa donna è una MADRE e che ogni suo sentimento si può riflettere sui suoi figli, che devono essere sempre protetti e rassicurati - questo è un compito prima di tutto dei genitori (padre e madre, entrambi, ognuno responsabile per se'), ma penso che chiunque possa anche fare (o NON fare) un piccolo gesto per la serenità di un bambino debba sentirsi responsabile.
Ciao,
L.

07/12/2008 22:55
 
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lilli, ti assicuro che lei nn ha nessun legame cn lui e nn vede l'ora di andar via, lo so io cm lo sa la sorella cn la quale parlo.
mi sn analizzato piu volte riguardo al fatto che io potrei spingerla al divorzio solo per un mio egoismo nn voler stare cn lei.
ti assicuro che nn e cosi, per la sua liberta per il suo bene, eviterei di essere felice io, se potessi in un qualke modo far si che lei fosse libera e felice lo farei anke sacrificando la mia felicità.
ne io ne lei possiamo fare a meno di sentirci, anke solo 5 min per telefono riescono a darci la forza di andare avanti.
mi sn posto ankio tutti i dubbi ke hai tu, spesso sia io ke lei siamo esplosi per paure e dubbi, ma ci siamo parlati cosi sinceramente ke nn ci sn dubbi sul nostro amore.
la sua paura al momento e solo nei riguardi del figlio.
lui continua a parlare male di lei al figlio, dicendogli ke e tutta colpa sua, lei spiega al figlio ke nn e cosi, anke se il figlio la visto anke mentre la picchiava, ma essendo un bambino di 10anni per lui mamma e papa, sn sempre mamma e papa, e nn vuole ke nessuno dei due vada via.
spesso quando litigano il bambino tiene la mano alla madre, gliela stringe forte forte, (visto ke ovviam lei dorme nella stanz del figlio).
io ho cercato di spiegargli ke dovrebbe mandare via quell'uomo che gli sta mettendo contro la famiglia e anke il figlio.
certo sara doloroso, ma poi sn sicuro ke quando sara ritrovata la serenita e la felicita della madre si riflettera sul figlio.
tu ke ne pensi?
la vita è troppo breve per essere qualcun'altro
08/12/2008 00:14
 
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Ciao Gistar!
Sono contento che passo a passo stai raccontando la tua storia qui. Ne sono felice xkè molto spesso accade, nella vita, di non trovare pareri e opinioni veramente disinteressate e interessate allo stesso tempo. Mi spiego..da parte di persone che si interessano di noi ma che nulla hanno a che vedere con noi e dunque possono vedere più obiettivamente realtà che, noi, da dentro le ns vite, non notiamo oppure distorciamo.

Il confronto è un primo, fondamentale passo verso la soluzione dei problemi. Dice bene Lilly di accertarti che Lei decida per se stessa cosa fare, se e quando lasciare il marito.

Il mio discorso prescinde da ciò che sia, o no, meglio o giusto fare. E' importante che sia Lei a deciderlo e, secondo me, che non riceva pressioni da parte tua.

Io se fossi in te mi preoccuprerei di non farle pressioni per diversi motivi.

Innanzitutto se sarà lei da sola a decidere tu puoi avere una sicurezza in più, sul fatto che questa donna ha liberamente e deliberatamente scelto di vivere la sua vita con te. Sareste sullo stesso livello, adulti, liberi che fanno libere scelte. Fosse altrimenti la "forza"(tua) che oggi forse può risultare decisiva per la sua scelta, domani potrebbe perdere la sua forza che oggi riveste (anke)perchè sinonimo di libertà (vado con lui "anke" perchè mi libero dal marito maltrattatore).

Inoltre tu racconti che questa donna riceve già forti pressioni da parte di diverse persone. Se anke tu spingi da una parte aumenta la confusione, lo stress, la difficoltà ad operare una scelta propria.

Star..volevo chiederti piuttosto: Ma non è possibile che questa donna venga aiutata..intendo... seguita da qualcuno? Secondo me una terapia con uno psicologo potrebbe aiutarla a fare chiarezza nella sua vita e decidere serenamente cosa fare. Riceverebbe un aiuto super-partes che non la spingerà di qua piuttosto che di là...bensì l'aiuterà a capire e trovare la forza per fare ciò k realmente desidera.

Certamente lo psicologo/a non lo deve scegliere o pilotare il marito, dovrebbe trovarlo lei. Vi sono diverse strutture pubbliche dove operano professionisti capaci, ci si può informare sulla reputazione di coloro che lavorano nei servizi a lei più vicini più comodi.

Colgo dalle tue parole tanta ansia e desiderio di risolvere le cose subito, anke prima se possibile.

Vedi... non si tratta di scelte semplici anche se a te può sembrare ovvio che debba allontanarsi. Come dice bene Lilly lei è mamma e ha il compito importante di includere suo figlio in tutte le possibili conseguenze delle sue scelte, credendo sinceramente di operare le proprie scelte in accordo con le sue responsabilità di madre.

E' mia opinione che la sua situazione sia effettivamente molto complicata e, forse, ha bisogno di tempo per essere da lei ponderata e valutata per bene, prima di compiere scelte definitive.

Anche in casi di violenze fisiche e/o psicologiche molto spesso si instaura tra maltrattatore e maltrattato un rapporto molto forte. E' ovvio che non sarà un rapporto "sano", ma questo non inficia la forza del rapporto, il quale ha aquisito proprie dinamiche che abbisognano di tempo e lavoro per essere "sciolte".

Parlando di te invece...

Gi... da ciò che ci hai scritto qui si evince un momento di grande difficoltà per te, condito da ansie e paure molto forti. Situazione che ti ha portato addirittura a pensare che l'unica soluzione possibile sia la morte.

Devo onestamente dirti che sarebbe bene tu valutassi di chiedere aiuto anke per te.

Come hai fatto qui con noi daltronde...
Il supporto di uno psicologo/a darebbe anke a te la possibilità di prendere visione di tutta la tua vita in modo più cosciente e consapevole, facendo chiarezza dentro di te e riguardo il rapporto con la persona che ami per poter compiere le scelte importanti nel modo migliore possibile.

Non so se tu hai mai ricevuto aiuto di questo tipo o che cosa ne pensi, ma io se fossi in te valuterei attentamente questa possibilità, senza pensare che dallo psicologo ci va chi ha problemi mentali che è un luogo comune senza fondamento alcuno, antiquato e non veritiero.

Chiedere aiuto quando ci si trova in difficoltà è un'azione sana, da persona sana.

Ti prego di prendere le mie parole...come dice Lilly...quali spunti di riflessione, perchè kiaramente io non ti conosco e non conosco la tua storia, perciò alcune considerazioni di carattere generale possono avere più valore di talune specifiche, le quali magari non corrispondono affatto al tuo caso.

Un'ultima cosa Gistar... cerca di non vivere le vicine "feste" come un momento ancor più particolare ed importante, perchè in questo momento voi vivete problematiche ben diverse... e aggiungere a queste significati più forti perchè cadono in periodo di festività potrebbe aumentare le difficoltà senza reale motivo. Una volta risolte le cose potrete vivere tutte le feste del mondo nel modo che più vi confà, ma ora è forse meglio concentrare le attenzioni e le energie dove serve di più.

A presto Gi...prenditi cura anke di te...
Un'abbraccio...
Chri_
"La violenza, l'ultimo rifugio degli incapaci." Isaac Asimov
08/12/2008 10:36
 
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salve chri
allora, cm ho gia detto a Lilli, anchio ho avuto dubbi che lei nn volesse questa separazione, che nn mi amasse o altro.
ma sono cose che sono state ben chiarite, la sorell mi racc che litig in continuaz cn genitor e cn lui propio xke loro preferiscono lasc le cose cm stanno, e lei ha paura che lui torni ad essere quello che era.

lo psicologo al quale sn affidati e vero che lo ha scelto lui, ma mi ha detto, che anke perke fa parte di un assoc antiviolenz, la sta aiutando, sta aiutando il marito ad arrivare ad una separaz consensual.

seguiro cmq il vostro consiglio gli lasciero piu spazio, almeno ci proverò.
il problema e pero ke lei subisce ogni giorno da tutti influenze negative, ha solo la sorella che la aiuta, la fa sfogare.
lei e molto forte ma anke molto debole, e penso che se nn la aiutassi, potrebbe fare lei cavolate...

io cmq sn coscente del fatto che sto cadend in una profond depressione,
ma la persona che amo, soffre giorno dopo giorno, e in pericolo xke lui potrebbe fare un'altra cazzata, la potrebbe fare anke lei, e vivere cn il pensiero costante ke lei soffre, ke e in pericolo, ke potrebbe fare cavolate senza che io ne sappia niente mi uccide.
vi ripeto che al momento le sto accanto, ma certo nn gli dico, cose tipo, devi farlo xke dobb star insieme, mi sn messo da parte su quel punto d vista e le parlo da amico, le dico cosa dovrebbe fare esclusivamente per il bene suo e del figlio mettendomi da parte..

cmq dicevo mia sorella mi ha cons di fare musicoterapia, o autotraining xke lo ha gia fatto lei, anke per il fatto ke e molto preocc per me, ci sto pensando, penso che ci andro, x quanto riguarda uno psicologo invece sn un po scettico a riguardo, le risposte sn dentro di me, nn voglio subire influenze.

grazie a tutti ciao

p.s. se avete messenger potrei darvi il mio conttt, sarebbe bello avere un supporto diretto grazie.
la vita è troppo breve per essere qualcun'altro
08/12/2008 15:18
 
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Ciao G,
le tue righe mi lasciano intendere che avete preso in mano la situazione e questo è +ke bene! Sono contento....

Per quanto riguarda il tuo scetticismo sulla psicologia invece non sono daccordo. Lo psicologo non ti influenza, non ti da "risposte precompilate", non ti dice se, cosa e come farlo(e se taluno lo fa...non sta facendo il suo mestiere a parer mio).

Ti aiuta a ripercorrere la tua storia dandoti spunti di riflessione, come noi qui. Ti aiuta ad avere una visione più obiettiva della realtà, a fare maggiore chiarezza, ad interpretare le cose con maaggiore coscienza e consapevolezza.

Te ne parlo per esperienza personale. Certo non sono magie e non tutti sono bravi professionisti o sono dotati della sensibilità necessaria..in questo si deve andare un po' x "fama"...un po' x esperienza personale e, ahimè, un po' x tentativi. Ma io se fossi in te non scarterei l'ipotesi a priori(anzi, io non l'ho fatto e sono seguito da una psy ke mi sta effettivamente aiutando!).

D'altronde che ti costa, contattare un servizio pubblico, prendere appuntamento, andarci qualche volta e valutare da te???
Se ritieni che non sia utile smetti. Non è coercitivo...come si suol dire "tentar non nuoce"...

Insisto perchè tu hai bisogno di un tuo punto di riferimento o se preferisci, di ascolto e confronto. Ed anke perchè potrebbe aiutare non solo te ma anke la persona che ami e il Vostro rapporto nel complesso.

Controlla la mail di leo.it...

Ti saluto Gi... [SM=g27988]
"La violenza, l'ultimo rifugio degli incapaci." Isaac Asimov
09/12/2008 11:07
 
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come devo fare!!
stamattina l'ho chiamata.
gli ho chiesto come stava e cosa avesse fatto ieri.
lei era stata a pranzo cn i suoi, e poi e andata al centro commerciale dv lav la sorella.
io ho rispost che ero stat tutto il pom a parlar un uno dell'associaz fidelis e a parlare cn voi del forum, che ieri quel ragazzo mi ha aiutato molto, e che avevo decis d andar da uno psicologo stamttina.
lei che fa?
si arrabbia, voleva che io uscissi!
gli spiego che e stato per li mio bene, e che se sarei uscito sarei stato lo stesso male, lo stesso arrabbiata, lo sento dal tono di voce anke se nega.

IO NON CAPISCO, FACCIO L'IMPOSSIBILE TROVANDO E INVENTANDOMI MILLE MODI E STRADE PER TROVARE SOLUZIONE AL SUO BENE ed ogni cosa che faccio nn gli va bene, si arrabbia sempre.
FORSE DOVREI FARE CM FA LEI, CHE CONTINUA A VIVERE SOFFRENDO E FACEND FINTA DI NIENTE!
dallo psicologo nn ci vado piu, sara piu felice se esco a farmi un caffè, e certo, molto piu costruttivo!
ogni cosa che faccio nn va bene!
MI SONO ROTTO IL CAZ.......O!!!!!!!!!!!!
la vita è troppo breve per essere qualcun'altro
09/12/2008 11:10
 
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la amo!
la amo troppo, nn riesco neanke ad arrabbiarmi cn lei per paura che se la prenda, ho paura di perderla.
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09/12/2008 12:52
 
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LA AMOO
sn riuscito a dirle cn dolcezz quello ke pensavo e i miei perke sul non uscire ma fare altro, mi ha capito.
tutto bene, la amo sempre più.
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09/12/2008 17:03
 
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ciao
raga volev informarvi ke nn freq piu questo forum.
siete stati tutti fantastici, grazie

se avete bisogno di dirmi qualk la mia mail e
gstarlove@
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09/12/2008 23:53
 
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Buona fortuna. [SM=g28002]
Quando hai bisogno sai dove trovarci.


Cordialmente
Gae
10/12/2008 12:42
 
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grazie chri
grazie a chri ho capito che stavo sbagliando.

al momento le mie intenzioni sono quelle di ascoltarla e sotenerla sanza aprir bocca, subisce gia troppe pressioni e io nn devo farne parte.
purtroppo solo questa settiman grazie a chri ho capito le dinamiche di una persona ke subisce violenze.
nn potevo immaginare.

ho sempre pensato che siccome le sn stato vicino e sapevo cosa provava potevo pensare io per lei, consulatando avvocati e associazioni e dicendole cosa fare, x me sembrava tutto cosi lineare e insistevo perke si desse da fare.

ora so ke nn e cosi.

cerchero di rivolgermi a piu associaz per farmi consigliare qualcos'altro, sul come pormi nei suoi confronti per aiutarla al meglio senza infierire.
grazie
la vita è troppo breve per essere qualcun'altro
10/12/2008 13:39
 
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Re: grazie chri
gistar, 10/12/2008 12.42:

grazie a chri ho capito che stavo sbagliando.

al momento le mie intenzioni sono quelle di ascoltarla e sotenerla sanza aprir bocca, subisce gia troppe pressioni e io nn devo farne parte.
purtroppo solo questa settiman grazie a chri ho capito le dinamiche di una persona ke subisce violenze.
nn potevo immaginare.

ho sempre pensato che siccome le sn stato vicino e sapevo cosa provava potevo pensare io per lei, consulatando avvocati e associazioni e dicendole cosa fare, x me sembrava tutto cosi lineare e insistevo perke si desse da fare.

ora so ke nn e cosi.

cerchero di rivolgermi a piu associaz per farmi consigliare qualcos'altro, sul come pormi nei suoi confronti per aiutarla al meglio senza infierire.
grazie



Le associazioni e i vari attori sociali che s'interessano di violenza non possono intervenire senza il consenso dell'interessata. Per quante informazioni tu possa ricevere a riguardo ti assicuro che il primo passo deve essere compiuto da chi subisce violenza.
Io credo sia giusto comunicarle tutti i possibili risvolti in caso di separazioni e/o denuncia ma opprimerla significherebbe aggiungere altra "violenza" a quella che già subisce.

Non la lasci mai da sola... ma non si sostituisca a lei... Ogni passo deve essere fatto con consapevolezza altrimenti il dramma si raddoppia.

Saluti e buona fortuna
Gae


10/12/2008 15:00
 
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si gae, ora me ne rendo conto.
sfortuanatamente quella consapevolezza la ho solo adesso
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11/12/2008 10:12
 
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negli ultimi giorno e molto fredda con me.
mi parla come se le fossi amico, a volte addirittura cm se fossimo conoscenti, niente piu ti amo, o altro.

puo essere un'ulteriore violenza del marito?
qualcosa che nn mi racconta?
qualcosa che vuole dirmi?
vuole lasciarmi?
e una conseguenza naturale di cio ke sta subendo?

tutta via se per assurdo fosse una sua scelta voglio cercare di arrivare preparato a questo, non voglio farla soffrinre facendole sapere che sn partito per la cina o che mi sn ucciso sopo il suo addio.

cm posso fare a prepararmi a questo?
la vita è troppo breve per essere qualcun'altro
11/12/2008 13:31
 
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stamatt ho parlat cn lei poike a causa del mal tempo e rimasta a casa. mi ha confidato ke vuole scappare andare via stare sola, xke lei dice che nn ha piu una vita, ke nn ama piu neanke se stessa.

ho cercato di portarla a fare capire tante cose.
le ho chiesto cosa le volesse davvero, se lei volesse davvero andare via.
gli ho spiegato ke la felicità e li vicino a lei, a portata di mano, io lei e il figlio abbiamo passato diverse giornata in estate e sn state fantastiche, o cercato di ricordarglielo portandola a capire ke la sua felicità in realta c'e' e li vicino.

cosa piu difficile invece e farle capire ke il suo voler andar via e legato al marito, e nn a lei, ke e un'ennesima sua violenza, e lei si infligge da sola.

le ho spiegat ke siam stati insieme un anno e ke in questo anno abbiamo imparato a distinguere l'amore dalla violenza, ad allontare sempre piu la violenza.

ke ha scalato una montagna ed ora ke si ritrova quasi in cima, fuggire, significherebbe buttarsi in un burrone.

tutta via se vorra fuggire cerchero di convincerla ad andare in un centro antiviolenza qui vicino ke ha anke un centro di accoglienza segreto, almeno li la aiuteranno e nn peggiorera la sua situazione, anke se gli ho spiegato piu volte ke la via giusta e quella ke sta seguendo pian piano.
la vita è troppo breve per essere qualcun'altro
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