19/05/2007 12:45 |
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| | | Post: 100 Post: 98 | Registrato il: 19/05/2007 | Sesso: Maschile | Utente Junior | | OFFLINE | |
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Io l'ho vissuta, ma ci sono abituata così tanto che se non la ricevo sto male.
Quando mi hanno inflitto della violenza psicologica, da me percepita tale, provavo un insieme di cose fatte di: paura, terrore, ansia, la stessa sensazione che si prova quando stai per scendere dalle montagne russe, conla differenza che questa è una discesa senza fine e che non è affatto divertente.
Se incontro una persona "dolce" è un blaff per me, non ho nemmeno idea di come sia fatta una persona così, diciamo diversa, e mi è anche capitato di incontrare una persona "gentile" dopo di lui, ma ci ridi sopra perchè sai che anche l'altro era così...ERA... e guarda come è andata a finire.
Ora sei indifferente verso chiunque ti si avvicini perchè sai che non ci sarà ne uomo ne santo che potrà mai capire come ti senti ora, o come ti sei sentita in quei momenti, a cosa pensavo in quegli attimi..
Puoi raccontarli ma non puoi capire..
E se ti inconterò così "tranquillo e per bene" ti renderò la vita un inferno, ti provocherò in attesa di una tua reazione che se avverà potrò dire sei come gli altri e se non sarà così starò male ugualmente per non ricevere una reazione diventata per me un abitudine e magari mi chiederò: Bè cos'hai non reagisci, non ti arrabbi, come mai?
Non è normale farsi questi interogativi...
Come un bambino al quale proibisci ogni cosa e poi gli regali la torta...ma io non ci credo che me la regali, non ci credo che una persona diversa esista perchè dietro ognuno di noi c'è una parte aggressiva. |