Perdonare, perdonarsi...
Cara Minusha,
penso spesso a te e alla tua situazione.
Sai, quello che mi ha colpita più di tutto è stata la tua reazione, qualche tempo fa, alle parole del Pedagogista Peppe: un senso dilagante, caldo, di speranza, la felicità nel sentirti dire che "voi", voi due come coppia potevate farcela, che il vostro amore poteva essere più forte della violenza che era accaduta.
Posso sbagliare, ma ho riletto il tuo post di risposta a Peppe e resto sempre colpita dal tuo entusiasmo.
Poi, subito dopo: la tua speranza si è raggelata. Dicevi: "sarò pazza?".
E' ovvio che non lo sei. Ma occorre capire cosa è accaduto. Quali pensieri ti sono passati per la mente, tra la risposta che hai dato a Peppe e quella che hai dato a Marylv.
Forse è vero: non provi più amore.
Però...perchè quell'ondata di speranza, alla risposta di Peppe? Da dove nasceva, se non dall'amore?
Faccio una ipotesi: ti prego di prenderla per quello che è. Un commento di una che non ha nessuna qualifica per poter parlare di queste cose se non la propia (confusa, brutta, irrisolta) esperienza personale.
Credo che subire violenza, inevitabilmente, scateni in noi tutta una serie di sentimenti. Specialmente quando si tratta di pura e semplice e riconoscibilissima violenza fisica, come nel tuo caso: botte.
Sentimenti di rabbia, di rancore...vogliamo dire perfino di odio? C'è una parte istintiva e animale, in noi, che credo abbia comunque sempre l'impulso di difendersi in ogni modo e che, di fronte a situazioni estreme, agiti in noi sentimenti ESTREMI.
Rabbia, odio, rancore. Il dolore delle botte. La paura.
Tutti questi sentimenti secondo me è importante riconoscerli: in noi.
Sono legittimi: sono UMANI.
Questi sentimenti sono molto forti, molto devastanti.
Non è facile gestirli, anche perchè sono così legati alla nostra sfera istintiva!
Però riconoscerli, riconoscerli in noi ci aiuta a lasciarli parlare e a non imbavagliarli.
Dargli lo spazio che meritano significa impedire che questi sentimenti diventino la sola cosa che proviamo, diventino i soli sentimenti che ci dominano.
Soprattutto se sono nasconsti, mascherati da altri sentimenti..."non lo amo più"...
Forse è un discorso molto complicato ed io, sicuramente, non ho gli strumenti per svilupparlo a dovere.
Cerco di essere schematica: forse tu ti sentiresti più libera di capire te stessa, se ammettessi francamente (con te stessa) che fai fatica a perdonare il tuo uomo per averti picchiata e, nello stesso tempo, fai fatica a perdonare te stessa perchè...non riesci a perdonarlo e provi serpeggianti sentimenti di ODIO verso di lui (come accadrebbe a qualsiasi essere umano in una situazione del genere).
Tutto questo non c'entra con l'amore, ma può nascondere, soffocare, paralizzare, un sentimento che, in se', forse è ancora vivo.
O forse non lo è: ma è vivo soltanto il tuo sentimento di crocerossina.
Però tutto questo, Minusha, puoi scoprirlo solo se frughi nella tua rabbia, nella tua sfiducia e cerchi di capire cosa c'è sotto.
Spero di non essere stata troppo confusa e cervellotica.
Ciao, ti abbraccio,
L.