non so che fare....

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potucek
00venerdì 9 novembre 2007 17:36
Ciao Minusha!
Un grande abbraccio,consiglio di Bepe è piu generoso del nostri,nostri interventi sono stati piu severi verso lui per darti forza essere determinata e soprattutto per farti pensare a Tuo benestare,Tui ci sai tutto del vostro raporto e Tu devi decidere...naturalmente se riesci nel Tuo intento,e diciamo lo con inguaribille romanticismo...speriamo che vince amore,saremo tutti contenti.un abbraccio e faci sapere
Lilli66
00venerdì 9 novembre 2007 18:13
Cara Minusha,
sottoscrivo le parole di Potucek.
Non lasciarti influenzare troppo dal nostro pessimismo: noi abbiamo vissuto esperienze negative, questo non vuol dire che la tua possa avere un lieto fine, soprattutto se il tuo ragazzo ti ama e porta avanti con impegno un percorso con lo psicoterapeuta.
Penso anche che sia normale da parte tua sentirti un momento fiduciosa e un momento dopo spaventata: sono esperienze che trumatizzano e che ti lasciano una grande tensione, hai paura di fidarti, hai paura perfino di sperare.
Però...ti consiglio di tenere a mente le parole di Peppe: è un "addetto ai lavori" e ha letto sicuramente con attenzione la tua storia, quindi i suoi consigli sono molto più fondati dei nostri!
Come dice Potucek, l'amore vince ogni cosa...lasciamoci "vincere" dall'amore!
Ciao
L.
FidelisAdmin
00venerdì 9 novembre 2007 18:46
Che il tuo amore possa aiutarlo non è in discussione, ma sono fermamente convinto che questo deve avvenire a distanza!
Comprendo le parole di Giuseppe e sono allineato al suo pensiero quando riferisce che è di vitale importanza che lui affronti cure specialistiche, ma ciò non comporta in alcun modo che tu viva quotidianamente nella paura, pertanto è bene che ti allontani da potenziali pericoli.

Vedi non si ha di fronte un uomo che agisce lucidamente quando sviluppa atteggiamente da te descritti, quindi in qualsiasi momento potrebbe diventare violento e farti del male, per poi rendersi conto dell'errore commesso e cercare in tutti i modi di rimediare...

Se ti ama veramente, così come tu ami lui, dovrebbe essere lui stesso ad allontanarti in quanto consapevole di essere un pericolo per la tua incolumità.

Puoi seguire costantemente le cure e la strada che deciderà intraprendere, senza per questo abbandonarlo o dimenticarti di lui...
Poi naturalmente sta a te la decisione da prendere, questa è la tua vita e anche la sua...

Un abbraccio
Gae
minusha
00venerdì 9 novembre 2007 22:24
Re:
potucek, 09/11/2007 17.36:

Ciao Minusha!
Un grande abbraccio,consiglio di Bepe è piu generoso del nostri,nostri interventi sono stati piu severi verso lui per darti forza essere determinata e soprattutto per farti pensare a Tuo benestare,Tui ci sai tutto del vostro raporto e Tu devi decidere...naturalmente se riesci nel Tuo intento,e diciamo lo con inguaribille romanticismo...speriamo che vince amore,saremo tutti contenti.un abbraccio e faci sapere


ciao potucek,
lui è tornato, mi ha detto che mi vede diversa, fredda, in effetti non potrebbe essere altrimenti...
per quanto riguarda i consigli in generale sono tutti ottimi, come dici te sono io che poi devo agire...
un grande abbraccio affettuoso [SM=g27998]
ps.ho letto la tua storia e credo tu sia una donna formidabile!


minusha
00venerdì 9 novembre 2007 22:30
Re:
Lilli66, 09/11/2007 18.13:

Cara Minusha,
sottoscrivo le parole di Potucek.
Non lasciarti influenzare troppo dal nostro pessimismo: noi abbiamo vissuto esperienze negative, questo non vuol dire che la tua possa avere un lieto fine, soprattutto se il tuo ragazzo ti ama e porta avanti con impegno un percorso con lo psicoterapeuta.
Penso anche che sia normale da parte tua sentirti un momento fiduciosa e un momento dopo spaventata: sono esperienze che trumatizzano e che ti lasciano una grande tensione, hai paura di fidarti, hai paura perfino di sperare.
Però...ti consiglio di tenere a mente le parole di Peppe: è un "addetto ai lavori" e ha letto sicuramente con attenzione la tua storia, quindi i suoi consigli sono molto più fondati dei nostri!
Come dice Potucek, l'amore vince ogni cosa...lasciamoci "vincere" dall'amore!
Ciao
L.


ciao lilli66,
sei meravigliosa e le tue parole arrivano dritte al cuore...non sono tipa da farmi influenzare ma come dici te sono confusa ed ho mille pensieri altalenanti.
siete tutti splendidi [SM=g27998]
un abbraccio cara


minusha
00venerdì 9 novembre 2007 22:43
PER FIDELIS ADMIN
ciao fidelis,
ti quoto in tutto ciò che hai detto e non si differenzia da ciò che mi ha consigliato peppe è solo il modo di dirlo che è differente ma il succo è il medesimo e chi meglio di voi può farlo [SM=g28002]

vorrei conoscervi voi tutti dell'associazione e dirvi a tu x tu tutto ciò mi passa x la mente, spero sia possibile, vi ho già nel mio cuore [SM=g27998]

grazie immensamente, un abbraccio
FidelisAdmin
00venerdì 9 novembre 2007 22:50
Re: PER FIDELIS ADMIN
minusha, 09/11/2007 22.43:

ciao fidelis,
ti quoto in tutto ciò che hai detto e non si differenzia da ciò che mi ha consigliato peppe è solo il modo di dirlo che è differente ma il succo è il medesimo e chi meglio di voi può farlo [SM=g28002]

vorrei conoscervi voi tutti dell'associazione e dirvi a tu x tu tutto ciò mi passa x la mente, spero sia possibile, vi ho già nel mio cuore [SM=g27998]

grazie immensamente, un abbraccio




Comunque mi chiamo Gaetano [SM=g27988]

Un abbraccio
Gae

Pedagogista
00sabato 10 novembre 2007 00:59
Cara amica, il fatto che lui abbia deciso di farsi aiutare è sicuramente un passo avanti ma dal decidere una cosa a concretizzarla sai bene che ci vuole del tempo e, soprattutto, costanza e buona volontà. Ciò che ha deciso di fare, sono certa, è stato dettato dalla paura di perderti. Ed è pure giusto che, se tu credi in questo rapporto, non gli chiuda le porte di un tuo aiuto. Quello che, al contrario non posso condivivere e lo dico per il tuo bene, è che lui sia tornato a vivere in casa. Le cure psichiatriche non sono un gioco, i suoi problemi hanno radici profonde e ci vorrà del tempo e forza d'animo per ripercorrere certe tappe ed ottenere, gradualmente i primi risultati. Tu pensi sia giusto e prudente fare tutto ciò continuando a vivere insieme? per lui è senz'altro il modo più giusto, visto che si fa forte del tuo amore e della tua presenza, ma non credo sia funzionale per te. Lui è attualmente una persona instabile e dovrebbe vivere in altro luogo durante la terapia. Tu, a maggior ragione se hai deciso di seguire ua terapia per te stessa, dovresti vivere in luogo sereno, senza il costante timore di essere picchiata da lui.
Il mio consiglio, quindi, è di vivere separati durante le terapie, e constatare voi stessi, insieme agli specialisti che vi aiuteranno, se e quando sarà il momento giusto per tornare eventualmente a vivere insieme.

E' ovvio che tu troverai sempre qui un luogo dove dare voce ai tuoi sentimenti, al tuo stato d'animo, al tuo vissuto... Noi siamo qui per questo.
Anzi ti chiedo di raccontarci la tua storia, il tuo passato, magari ci sono cose che hai sepolto ma che vogliono tornare alla luce per permetterti di fare maggiore chiarezza sulla tua vita.
Un abbraccio...
minusha
00domenica 18 novembre 2007 19:55
PER INES PEDAGOGISTA
ciao ines e ciao a tutti;)
scusate se ho latitato il forum ma sto cercando di fare chiarezza nei miei sentimenti...
ti quoto ines e grazie x i preziosi suggerimenti...stiamo vivendo insieme, lui ha iniziato la psicoterapia ma il mio dolore non passa e più lui parla del nostro futuro più io ho dubbi...
non me nè faccio accorgere ma la mia tristezza non la posso nascondere...mi chiede sempre cosa ho ed io non rispondo altro che non lo so...
tutto va bene nel senso di tranquilltà ma io rivoglio la mia vita!
ines mi hai invitata a parlare di me...ora no ho la forza, è dura, ma lo farò!
un abbraccio sincero, a presto [SM=g27998]
FidelisAdmin
00domenica 18 novembre 2007 20:28
Ciao minusha

dentro di te è presente una grande paura che si chiama: FUTURO...
A mio avviso dopo aver sperimentato esperienze di questo genere è difficile poter riconquistare fiducia nel rapporto.
Forse adesso è importante capire cosa vuoi dalla tua vita, necessario è un esame di coscienza profondo senza paura di far trasparire sensazioni e sentimenti che potrebbero essere "giudicati" o condannati... Forse è venuto meno il sentimento d'amore e pertanto tutto appare più difficile? Forse pensi e credi che alla fine la tua vita accanto a quest'uomo non sarà mai come l'avevi sognata?

Ci sono molti meccanismi che scattano nella mente umana, l'importante è non averne paura e parlarne serenamente.

Un abbraccio
Gae
larosadigerico
00lunedì 19 novembre 2007 08:47
Cara minusha, che lui si faccia aiutare o no secondo me è ora che tu intraprenda la tua strada da sola e che tagli il cordone che ti tiene legata ancora a una relazione malata...
quando una donna esce dalla violenza l'impatto più duro è che ci si trova di fronte a una vita che non si conosceva...ci si rova in un mondo molto molto diverso da quello in cui si è vissute...ci parlano di diritti,di pari opportunità,parole molto grosse per una persona che è sempre vissuta seguendo i comandi di qualcuno,ci si sente piene di paura e insicure,instabili sulle proprie gambe e si resta bloccate,si comincia a pensare ma come farò ad abituarmi a vivere in un modo tanto diverso,arrivano le paure delle ritorsione che lui potrebbe mettere in atto..ma minusha fuori c'è un mondo che se anche pieno di difficoltà e paure,ti da la possibilità di costruirti una vita tua,farti forte,sicura e capace di girarti e dirgli ora la mia vita la guido io e tu non ne fai più parte...
io credo che tu sappia bene cosa devi fare,ricorda che il passo più difficile è sempre il primo quello che ti fa partire per l lunga via verso il futuro,ma poi la strada non è di corsa è una passeggita lenta,calma fatta di piccole e grandi vittorie cosi come di ostacoli,ma in fondo ci sei tu e forse è ora che tu parta per questo meravoglioso voaggio alla scoperta di te stessa..
un abbraccio Micol...
minusha
00lunedì 19 novembre 2007 23:34
Re:
FidelisAdmin, 18/11/2007 20.28:

Ciao minusha

dentro di te è presente una grande paura che si chiama: FUTURO...
A mio avviso dopo aver sperimentato esperienze di questo genere è difficile poter riconquistare fiducia nel rapporto.
Forse adesso è importante capire cosa vuoi dalla tua vita, necessario è un esame di coscienza profondo senza paura di far trasparire sensazioni e sentimenti che potrebbero essere "giudicati" o condannati... Forse è venuto meno il sentimento d'amore e pertanto tutto appare più difficile? Forse pensi e credi che alla fine la tua vita accanto a quest'uomo non sarà mai come l'avevi sognata?

Ci sono molti meccanismi che scattano nella mente umana, l'importante è non averne paura e parlarne serenamente.

Un abbraccio
Gae



Ciao gae, sei super sai?
in effetti non vedo un futuro con lui da "fidanzati"...voglio cmq aiutarlo ma ora mi sento più come una sorella o un'amica per lui..
non ho paura del giudizio in generale ma bensì del suo giudizio poichè lui si rende conto che il nostro equilibrio s'è rotto ed ha paura del mio abbandono e di dove lui vada a finire xchè è solo al mondo!...io non voglio abbandonarlo proprio ora che ha iniziato il percorso della psicoterapia ma deve rendersi conto che il suo errore ha portato a delle conseguenze colpa del suo passato che lui non ha voluto? purtroppo è così e non è certo colpa mia...
dovrò intraprendere una psicoterapia anch'io x ricostruire il mio equilibrio e ritornare a vivere se mai l'ho fatto...forse è più giusto dire che voglio iniziare a vivere!
un abbraccio anche a te [SM=g27998]

minusha
00lunedì 19 novembre 2007 23:41
Re:
larosadigerico, 19/11/2007 8.47:

Cara minusha, che lui si faccia aiutare o no secondo me è ora che tu intraprenda la tua strada da sola e che tagli il cordone che ti tiene legata ancora a una relazione malata...
quando una donna esce dalla violenza l'impatto più duro è che ci si trova di fronte a una vita che non si conosceva...ci si rova in un mondo molto molto diverso da quello in cui si è vissute...ci parlano di diritti,di pari opportunità,parole molto grosse per una persona che è sempre vissuta seguendo i comandi di qualcuno,ci si sente piene di paura e insicure,instabili sulle proprie gambe e si resta bloccate,si comincia a pensare ma come farò ad abituarmi a vivere in un modo tanto diverso,arrivano le paure delle ritorsione che lui potrebbe mettere in atto..ma minusha fuori c'è un mondo che se anche pieno di difficoltà e paure,ti da la possibilità di costruirti una vita tua,farti forte,sicura e capace di girarti e dirgli ora la mia vita la guido io e tu non ne fai più parte...
io credo che tu sappia bene cosa devi fare,ricorda che il passo più difficile è sempre il primo quello che ti fa partire per l lunga via verso il futuro,ma poi la strada non è di corsa è una passeggita lenta,calma fatta di piccole e grandi vittorie cosi come di ostacoli,ma in fondo ci sei tu e forse è ora che tu parta per questo meravoglioso voaggio alla scoperta di te stessa..
un abbraccio Micol...


grazie micol x le tue splendide parole, tanto vere che arrivano dritte all'anima...
non posso far altro che quotarti al 100% e ringraziarti per la tua dolcezza, semplicità e nel contempo schiettezza!
un bacio [SM=g27998]


FidelisAdmin
00martedì 20 novembre 2007 00:57
Io credo che quest'esperienza traumatica abbia accelerato il distacco emotivo in sede emozionale/amorosa... In poche parole si sta logorando il sentimento che vi legava ma non il profondo affetto che nutri verso di lui che ti spinge ormai quasi a vederlo come un grande amico da AIUTARE a tutti i costi e non ABBANDONARE...

Forse è bene chiarire dentro di te questi sentimenti e ammettere a te stessa, ma a lui in primis, che si è rotto qualcosa e che forse non si potrà mai più aggiustare.


Un abbraccio
Gae
Pedagogista
00mercoledì 21 novembre 2007 23:56
Cara amica credo anche io che siano cambiati i sentimenti che nutrivi per lui ed ora ti trovi quasi imprigionata in un rapporto che, oltre a farti soffrire quando lo amavi a causa della violenza che subivi, ti fa soffrire tuttora perchè non riesci a dirgli la verità, visto che temi in un suo crollo totale.
Di conseguenza la tua paura del futuro è legata al fatto che non vuoi, ne vedi un domani insieme a lui.
Anche se sarà difficile farlo, non pensi che sia ingiusto per te stessa vivere di un rapporto che non esiste più? anche perchè non solo lui ha bisogno di farsi aiutare, tu stessa dici di voler iniziare una psicoterapia, e ciò deve avvenire in un clima più sereno, non certo questo.
Ma non puoi fargli presente che la cosa migliore per entrambi sia vivere in due luoghi diversi? che vivendo insieme neanche le terapie potranno avere gli effetti sperati.
So che è una bugia, ma adesso dirgli:non ti amo più, ti voglio bene come un amico, lo distruggerebbe completamente e non solo, avendo capito il soggetto, potrebbe anche farti del male (scusa se sono dura).
Segui questi consigli, per il tuo bene.
A presto, un abbraccio...
Lilli66
00venerdì 23 novembre 2007 13:36
Perdonare, perdonarsi...
Cara Minusha,
penso spesso a te e alla tua situazione.
Sai, quello che mi ha colpita più di tutto è stata la tua reazione, qualche tempo fa, alle parole del Pedagogista Peppe: un senso dilagante, caldo, di speranza, la felicità nel sentirti dire che "voi", voi due come coppia potevate farcela, che il vostro amore poteva essere più forte della violenza che era accaduta.
Posso sbagliare, ma ho riletto il tuo post di risposta a Peppe e resto sempre colpita dal tuo entusiasmo.
Poi, subito dopo: la tua speranza si è raggelata. Dicevi: "sarò pazza?".
E' ovvio che non lo sei. Ma occorre capire cosa è accaduto. Quali pensieri ti sono passati per la mente, tra la risposta che hai dato a Peppe e quella che hai dato a Marylv.
Forse è vero: non provi più amore.
Però...perchè quell'ondata di speranza, alla risposta di Peppe? Da dove nasceva, se non dall'amore?
Faccio una ipotesi: ti prego di prenderla per quello che è. Un commento di una che non ha nessuna qualifica per poter parlare di queste cose se non la propia (confusa, brutta, irrisolta) esperienza personale.
Credo che subire violenza, inevitabilmente, scateni in noi tutta una serie di sentimenti. Specialmente quando si tratta di pura e semplice e riconoscibilissima violenza fisica, come nel tuo caso: botte.
Sentimenti di rabbia, di rancore...vogliamo dire perfino di odio? C'è una parte istintiva e animale, in noi, che credo abbia comunque sempre l'impulso di difendersi in ogni modo e che, di fronte a situazioni estreme, agiti in noi sentimenti ESTREMI.
Rabbia, odio, rancore. Il dolore delle botte. La paura.
Tutti questi sentimenti secondo me è importante riconoscerli: in noi.
Sono legittimi: sono UMANI.
Questi sentimenti sono molto forti, molto devastanti.
Non è facile gestirli, anche perchè sono così legati alla nostra sfera istintiva!
Però riconoscerli, riconoscerli in noi ci aiuta a lasciarli parlare e a non imbavagliarli.
Dargli lo spazio che meritano significa impedire che questi sentimenti diventino la sola cosa che proviamo, diventino i soli sentimenti che ci dominano.
Soprattutto se sono nasconsti, mascherati da altri sentimenti..."non lo amo più"...
Forse è un discorso molto complicato ed io, sicuramente, non ho gli strumenti per svilupparlo a dovere.
Cerco di essere schematica: forse tu ti sentiresti più libera di capire te stessa, se ammettessi francamente (con te stessa) che fai fatica a perdonare il tuo uomo per averti picchiata e, nello stesso tempo, fai fatica a perdonare te stessa perchè...non riesci a perdonarlo e provi serpeggianti sentimenti di ODIO verso di lui (come accadrebbe a qualsiasi essere umano in una situazione del genere).
Tutto questo non c'entra con l'amore, ma può nascondere, soffocare, paralizzare, un sentimento che, in se', forse è ancora vivo.
O forse non lo è: ma è vivo soltanto il tuo sentimento di crocerossina.
Però tutto questo, Minusha, puoi scoprirlo solo se frughi nella tua rabbia, nella tua sfiducia e cerchi di capire cosa c'è sotto.
Spero di non essere stata troppo confusa e cervellotica.
Ciao, ti abbraccio,
L.


always86
00martedì 27 novembre 2007 12:42
ciao!!
leggendo la tua storia..rivedo la mia..
due anni fa ho conosciuto un ragazzo!! mi faceva sentire bene..grande..
siamo andati a convivere dopo un anno..io lavoravo e lui no..
oltre a lavorare solo io dovevo fare tutto il resto..pulire, stirare, lavare, cucinare senza che lui mi desse un aiuto..
ad ottobre dell'anno scorso abbiamo preso un cane perchè lui lo voleva e ho dovuto iniziare a riparare a tutti i suoi danni.
A febbraio sono rimasta incinta e le cose sono solo peggiorate..non lavoravo piu e lui dovendo lavorare ha iniziato a sclerare male..
ad ottobre è nata la nostra bambina e speravo che avrebbe smesso di uscire di testa ma non è stato così.. sono scappata da lui una settimana fa..lui attualmente è in carcere ma quando uscirà..non so cosa potrebbe fare..
per due anni ho vissuto da clausura..non voleva neanche piu che mi truccassi. mi vestivo coi suoi vestiti al fine di non sembrare neanche una donna perchè se qualcuno per strada mi guardava era colpa mia..
Insulti pesanti quasi tutti i giorni.. diceva che non sapevo fare nulla che non valevo mille lire..
in due anni mi ha rotto due volte il timpano e una volta una costola..oltre ad alcune cicatrici lasciete dalle scarpe antiinfortunistiche che usava..
la violenza non solo su di me ma acnhe sul cane che adesso è al canile municipale e forse lo sopprimeranno (devo salvare almeno lei che in due anni è stata la mia sola consolazione perchè era l'unica "amica" che potevo avere!!)
non sperare di poterlo cambiare tu perchè non è così..
io ho 21 anni e ho sempre pensato che col mio aiuto sarebbe cambiato ma queste persone haoo bisogno di psichiatri e forse non basteranno anni per guarire..
non giustificarlo perchè è sbagliato..
so che lo ami perchè io tuttora forse sono ancora innamorata ma non è amore quello che ti picchia o ti insulta.. lui ti ama forse ma il suo no è il modo giusto di amare..scappa quando lui non c'è spegni tutti i telefoni..vai dove non può trovarti e prima o poi si stancherà di cercarti..ma tu sii forte!!!! se scappi non tornare piu indietro perchè..sarebbe peggio..
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