Ti sta manipolando. Non cascarci!
Cara Puesta del Sol,
ho letto e riletto i tuoi post provando tante sensazioni contrastanti che provo ad esprimere. Spero di non confonderti ulteriormente e di riuscire ad aiutarti.
Considera sempre che io NON sono una operatrice ma solo una donna che ha vissuto per lunghi anni una situazione di violenza psicologica e occasionalmente anche fisica.
Cara amica, voglio dirti il primo pensiero che mi è serpeggiato nella mente leggendo i tuoi post: pensavo che NON FOSSERO VERI.
Non nel senso che non siano verosimili, ma che lo sono anche troppo!
Probabilmente, il fatto che tu scrivi di getto, proprio per dare "sfogo" a delle emozioni fortissime che tieni dentro di te, da', a chi legge la sensazione di trovarsi immerso nella tua vita, nei tuoi pensieri, nelle tue tempeste emotive.
E poichè quelle tue tempeste emotive mi ricordano benissimo le mie (passate e anche attuali, perchè una parte di me resta ancorata a quell'uomo), mi sento male a leggere certe cose.
Tu riesci con molta immediatezza a descrivere le sensazioni, la confusione e le "intermittenze del cuore" di chi vive una situazione non soltanto di violenza psicologica, ma soprattutto (in questa fase) di MANIPOLAZIONE MENTALE.
Le paure paranoiche (che LUI legga questo sito e ti riconosca e si arrabbi, la tua paura, comune a tutte noi, di essere TU quella sbagliata).
Il non volere e non riuscire a fare cio' che ormai sai di dover fare.
Il dolore, la confusione, il non riuscire a fidarsi.
Cara, tu non riesci a fidarti: è una reazione "di pancia" e ti consiglio di seguirla. Dobbiamo imparar ad ascoltare il nostro istinto: e il tuo ti sta dicendo di non fidarti.
Vorrei gridarti: NON SEI TU MALATA, non sei tu pazza, non sei tu paranoica, violenta, iper-perfezionista, no!
E' solo che quest'uomo SE LE STA GIOCANDO TUTTE per non perdere la sua preda.
Adesso è calmo, ti rimbambisce con chiacchiere, promesse...
E' passato dalla violenza psicologica (e anche fisica, perchè uno strattone E' violenza fisica) alla manipolazione mentale.
Rileggi le cose che hai scritto: lui sta cercando di dimenticare, di cancellare delle cose! Di averti "confessato" di essere stato psicologicamente violento con altre.
Tra un po' ti chiederà di cancellarle anche tu, di dimenticarle entrambi: ti dirà, facciamo tabula rasa e ricominciamo da zero.
Non crederci, non ti fidare.
E' così chiaro, da chi ti legge dall'esterno, che la sua è solo una strategia!
Se davvero volesse cambiare, ti proporrebbe una terapia di coppia. E, credimi, nemmeno sarebbe sicuro che dietro una tale proposta potrebbe esserci una reale volontà di cambiamento.
Mio marito mi propose lui stesso la terapia di coppia, quando per la prima volta mi sentì veramente decisa a chiedere la separazione (cosa che ogni tanto minacciavo di fare, ma senza mai volerlo. Poi ci fu un gravissimo episodio, non ai miei danni e fu questo che mi spinse a reagire non solo a chiacchiere ma chiamando un avvocato).
Ma per mio marito anche la terapia di coppia è ben presto diventato un alibi: ci giocava, cercava di manipolare anche quella. La terapeuta era anche brava, ma non aveva certo la bacchetta magica! Nè la sfera di cristallo!
Ci rivolgemmo ad un centro per la terapia di coppia dopo un episodio talmente grave da spingermi a chiamare l'avvocato, ma poi già quando ci sedemmo davanti alla psicologa, mio marito rivoltò immediatamente la frittata e passammo il resto delle sedute facendo un teatrino terribile, in cui lui mi accusava di cose come non cucinare bene e aver detto questa o quella frase (frasi normalissime, che lui sezionava in modo da mettere in evidenza la MIA malvagità!), io piagnucolavo e nemmeno riuscivo a difendermi (pensavo che avese ragione, anche perchè citava episodi realmente accaduti, frasi che avevo davvero detto...e a me sembravano DAVVERO sbagliate, visto che lui diceva che l'avevo ferito!), mentre la dottoressa ci guardava ed io pensavo che mi giudicasse male!
Dopo le prime sedute, la dottoressa smise di stare in silenzio e cominciò a cercare di portare mio marito a rendersi conto che stava dicendo delle cose assurde e che si stava praticamente accusando da solo (mentre io accusavo me stessa!), visto che non è normale uno che pensa sia giusto insultare e offendere la propria moglie perchè non condiva bene l'insalata!
Ma pensa: io ero talmente sprofondata nella sua manipolazione mentale che non mi rendevo neanche conto che la dottoresssa mi stava difendendo, non capivo neanche bene cosa stava accadendo, tante cose di quelle sedute mi sono tornate in mente dopo!
Questo per dirti in quale caos mentale ero caduta: e questo dopo che, ti ripeto, avevo già chiamato il mio avvocato perchè pur amando mio marito, VOLEVO la separazione.
Con la "mossa" astuta della terapia di coppia, mio marito pose fine al mio unico tentativo di difendermi, io mi aggrappai a questa possibilità e lasciai perdere l'avvocato. Non lo chiamai più, gli dissi che le cose andavano meglio, che volevo salvare il mio matrimonio, la mia famiglia!
E così...la terapia non è servita a nulla, perchè quando la psicologa ha iniziato ad affrontare i nodi del nostro rapporto, mio marito con mille scuse ha iniziato a diradare gli appuntamenti (che già erano ogni 15 giorni, bastava saltarne uno perchè passasse un mese intero!).
E intanto...intanto ha fatto tante cose. Proprio tante!
Ha ripulito il nostro conto corrente, ha cancellato tante tracce, si è rivolto LUI ad un avvocato (senza dirlo a nessuno) e ha cominciato anche ad organizzarsi per "raccogliere delle prove" contro di me.
Ha lasciato passare i giorni necessari perchè non potessi più denunciare le sue "ultime" botte...
Andava in giro raccontando cose inventate (contro di me) alle persone.
E' arrivato a provocarmi, a dirmi delle cose offensive, schifose o minacciose e poi scappare via, o dirmele per telefono e poi chiudere subito dopo. Io ovviamente lo richiamavo arrabbiata e lui in una occasione ha messo il vivavoce e ha fatto sentire le cose che gli dicevo ad un'altra persona (me lo ha raccontato questa persona). In un'altra occasione mi ha detto di aver registrato le cose che gli dicevo e che le avrebbe usate contro di me se gli avessi intentato causa (erano cose tipo: "sei un verme, mi fai vomitare...", non ti dico cosa mi aveva detto lui subito prima, per farmi arrivare a dirgli certe cose).
Insomma: ha tirato fuori una furbizia terribile.
Però voglio dirti una cosa: frequentando i gruppi di donne al centro antiviolenza, io pensavo che queste mie storie fossero uniche, strane, esagerate...ma invece ne ho sentite molte altre simili alla mia. E alla tua storia, cara Puesta del Sol.
Perchè è tutto qui: se io torno indietro nel tempo, a quando mio marito ed io eravamo fidanzati, mi ritornano in mente diversi episodi odiosi, dopo i quali ad ogni mio tentativo di fare chiarezza o addirittura di chiudere la nostra storia, mio marito andava nel panico, ma poi subito ne metteva in atto di tutti i colori, pur di ripescarmi, di riprendere il controllo su di me, mi diceva che aveva altre donne che lo volevano, poi diventava con me seduttivo, galante, dolcissimo, oppure si metteva a piangere, farmi pena...mi rimbambiva, mi drogava di chiacchiere ed io ci cascavo sempre, perchè lo amavo molto e non volevo altro che credergli!
Lo vedi poi come sono finita?
Credimi, sono finita molto male.
Con le ossa rotte...e non solo metaforicamente...
Tu non farlo.
Tirati fuori.
Questa storia può solo farti del male: chiudila e basta.
Non parlare più con lui, chiudi la storia di netto.
Per un po' ti farà male, ma poi ti sentirai liberata.
Fallo adesso, non esitare.
Mi raccomando: non parlare più con lui, non ascoltarlo.
Pensa ad Ulisse quando ascolta il canto delle Sirene: se non fosse legato all'albero maestro dela nave, correrebbe a farsi divorare.
Mettiti i tappi di cera nelle orecchie e tira dritto.
Hai la forza per farlo e anche la consapevolezza e la lucidità (anche se a te non sembra, ma tu sei molto più consapevole di me che comincio solo ora a capire tante cose).
Chiudi questa storia e non ascoltare più questa persona.
Poi vedi di affrontare con te stessa (ma solo per te stessa e senza quell'uomo) come e perchè sei caduta in questa trappola, fai qualcosa per conoscere meglio e per curare le ferite che avevi già dentro e quelle che ti lascerà questa storia.
Questo ti invito a farlo, per fare di questa storia una occasione per conoscerti meglio, per acquisire una maggiore consapevolezza e per essere più forte e più serena.
Ciao, ti mando un grosso abbraccio,
L.