Carissima Anna...
Cerco di rispondere più dettagliatamente possibile...
Partiamo dal fatto se un padre può buttare via di casa sua figlia...
Premesso che spetta ai genitori di mantenere la prole (anche nella maggiore età, è la Costituzione che prevedere un preciso obbligo di mantenere, educare e istruire i figli, obbligo che viene meno solo se il figlio ha una propria solida indipendenza economica).
Passiamo alle leggi vigenti:
L’articolo 147 del cc. nell’ambito delle disposizioni concernenti il matrimonio si cura di prevedere una serie di obblighi imposti ai genitori nei confronti dei figli. Più precisamente si stabilisce che il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l’obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell’inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli.
Tale diritto non viene meno con la maggiore età, ma anzi si protrae fino a che il beneficiario non sia in grado di provvedere alle proprie esigenze, con un’appropriata collocazione in seno al corpo sociale, il genitore ha, pertanto, l’obbligo di mantenere i figli, ma tale obbligo non è perenne e viene meno qualora il figlio, non riesca, dopo innumerevole tempo, per comportamento negligente a raggiungere un determinato obbiettivo, quale quello di completare gli studi rendendosi così autosufficiente.
Vi sono molte sentenze della cassazione che delineano queste linee guida, insistendo che la prestazione dei mezzi economici occorrenti per l'educazione e l'istruzione rientra nell'obbligo del mantenimento,
e permane anche oltre la maggiore età fino a quando il figlio, completato il suo ciclo di studi e di istruzione, sia in grado di raggiungere la propria indipendenza economica.
In merito a queste problematiche, la Corte di Cassazione, è intervenuta più volte, affermando che
"l'obbligo dei genitori di concorrere tra loro secondo le regole dell'art. 148 cod. civ. al mantenimento dei figli, non cessa automaticamente con il raggiungimento della maggiore età, ma continua invariato finchè i genitori o il genitore interessato non provi che il figlio ha raggiunto l'indipendenza economica, oppure che è stato da loro posto nella concreta condizione di potere essere autosufficiente, ma non ne abbia tratto poi profitto per sua colpa" (Cass. 2 settembre 1996, 7990).
Tuo marito non può in alcun modo buttare fuori di casa sua figlia altrimenti verrebbe meno agli obblighi stabiliti dalla legge!
Un abbraccio
Gae