| | | Post: 720 Post: 720 | Registrato il: 03/09/2007 | Sesso: Femminile | Utente Senior | | OFFLINE | |
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Cara amica,
se hai intrapreso una azione legale, il tuo avvocato è sicuramente la persona più indicata per spiegarti ogni cosa.
Raccontagli TUTTO di te: senza nascondere nulla, anche le cose di cui ti vergogni, perchè solo questo può dare al tuo avvocato la piena consapevolezza dei possibili rischi legati a questa azione che hai deciso di intraprendere.
Io NON sono un avvocato: te lo premetto. Ti dico però che (come ti confermerà il tuo avvocato), i motivi per "togliere" un bimbo alla madre devono essere molto gravi: ovvero, il giudice deve avere la certezza che vivere con te sia pericoloso per la salute fisica e psichica del bimbo.
Stiamo quindi parlando di situazioni di maltrattamenti, incuria, abusi, etc
Tieni presente che:
- se sei POVERA, questo NON sarà mai un motivo per toglierti il bambino;
- se sei STRANIERA questo non è un motivo per toglierti il bambino,
- se sei MALATA questo non è un motivo per toglierti il bambino;
- se vivi con un ALTRO UOMO (che si comporta bene) questo non è un motivo per toglierti il bambino (a meno che il tuo eventuale compagno non compia maltrattamenti o abusi e tu non protegga tuo figlio).
Al contrario, l'atteggiamento del tuo ex compagno, di minacce e violenza psicologica - o anche fisica - sono cose molto gravi, che devi indicare al tuo avvocato per chiedere che vengano presi provvedimenti.
Infine, il consiglio che voglio darti con tutto il cuore è di rivolgerti subuto, con tranquillità, senza vergogna, ad un centro antiviolenza del tuo territorio o ai servizi sociali e raccontare tutto, chiedendo aiuto e supporto DI PERSONA.
Ciao, ti abbraccio!
L.
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