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Ultimo Aggiornamento: 07/06/2008 16:38
21/04/2008 17:17
 
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Ciao...non so se questo è il forum adatto ma volevo raccontare la mia storia,parlare a qualcuno del mio disagio.
Il mio problema è mia madre,i rapporti con lei, e non per colpa mia.
Sono orfana di padre da quando ero piccola e prima che lui mancasse aveva lasciato mia madre per vivere con un altra. Mia madre poi non ha più avuto nessun compagno. Ho anche un fratello.
Ok sono la prima a riconoscere che la vita di mia madre non è stata semplice ma all'inizio non c'era nessun problema.Poi quando ho iniziato a crescere,diventare ragazzina con lei è diventato l'inferno.
Il suo unico obbiettivo è farmi sentire una nullità,mi insulta dalla mattina alla sera,per lei sono un incapace,una stupida,non so fare niente,mi urla dietro appena mi vede senza motivo in particolar modo davanti al mio ragazzo,mi insulta in continuazione,se metto una maglia più corta o più scollata ma dice che sono una puttana. Mi ha privato di ogni spazio,non ho la minima intimità. Dormo nel letto con lei perchè l'altra camera è solo di mio fratello,non posso neanche entrarci,ogni mia cosa viene buttata,non ho modo di esprimermi,non ho mai attaccato un poster o cose del genere perchè tanto ogni mia cosa finiva nella spazzatura. Ho una scatola dove tengo i ricordi della mia migliore amica che purtroppo è mancata e due settimane fa l'ho trovata a frugarci dentro,ha addirittura regalato l'ultimo regalo che mio padre mi aveva fatto. Con mio fratello invece è totalmente diversa,non gli dice mai niente,è sempre ai suoi ordini,fa tutto quello che vuole. Il problema è che quando ci sono gli altri(a eccezione del mio ragazzo davanti al quale mi mortifica sempre)non si comporta così.
Io non so cosa fare,questa cosa ha preso il sopravvento su di me,ho lasciato la scuola nonostante fossi brava,sono bulimica da 1 anno,sto sempre chiusa in casa perchè mi sento uno schifo,il mio ragazzo cerca di aiutarmi ma non gli do le possibilità(non sa xò della bulimia).
Vorrei tanto andare a vivere con lui ma nessuno ha i soldi per mantenersi e fino a che resto qui le cose non possono che peggiorare.
Volevo solo chiedere a qualcuno come dovrei comportarmi. x me lei sfoga le frustrazioni su di me, vuole rovinarmi la vita perchè la sua non è stata felice, non si è sentita apprezzata come donna ed è invidiosa che io possa avere una vita felice con il mio ragazzo. Non lo so...ditemi voi.Grazie
21/04/2008 20:50
 
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gretel89, 21/04/2008 17.17:

volevo raccontare la mia storia,parlare a qualcuno del mio disagio



Vedo che nessuno ti ha ancora risposto e sento il desiderio di dirti qualcosa io.
Mi dispiace molto quello che ti succede.
Ti credo perchè ho conosciuto donne come la tua mamma e forse anche più distruttive di lei.

Ricorda che probabilmente non è colpa sua e che può darsi che nemmeno si renda conto di quello che soffri.
Poi, fra non so quanto tempo, ti accorgerai che non ha colpa e scoprirai dentro di te di perdonarle tutto, senza nemmeno troppa fatica, soltanto grazie alla consapevolezza che anche tu avrai raggiunto, sul fatto che, appunto, probabilmente non è colpa sua.

Ora ti sembra strano, ma ci arriverai, credimi, quando la vita ti avrà regalato cose importanti con le quali potrai sentirti realizzata e soddisfatta.
E ti guarderai indietro con tranquillità e distacco, quasi ti sembreranno appartenute a un'altra persona, le tue sofferenze di ora.

Temo che per quante terapie tu potresti fare, finchè lei ti tratterà in quel modo, tu soffrirai.
Ma prima o poi per forza diventerai autonoma e la tua vita non dipenderà più da lei, avrai un'altra famiglia o riuscirai a mantenerti con le tue forze.
Allora tutto ti sembrerà meno difficile e pesante ed è una legge della natura, prima o poi deve accadere per forza.

A volte ti può sembrare di non farcela ad aspettare quel momento, ma la speranza che arriverà è una certezza, puoi esserne sicura.
E intanto per fortuna hai un ragazzo che ti vuole bene, non è affatto poco.

Spero che tu possa sentire la mia solidarietà, in queste parole.
Ora vediamo cosa vorranno scriverti le altre persone, troverai amiche e amici molto saggi che sapranno parlarti anche meglio di me.




22/04/2008 02:11
 
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Ciao gretel...posso capire come ti senti,nn è una situazione semplice.L'unico consiglio che mi sento di darti,nn essendo un'esperta,è quello di rivolgerti ad una psicologa anche se qui in forum troverai tantissime anime buone e competenti pronte ad aiutarti e ad ascoltarti sempre ma parlare a quattr'occhi cn un esperto è diverso.La psicologa ti aiuterà a sentirti più forte e ad avere più consapevolezza di te stessa,di quello che vali...molte volte quando ci troviamo a subire questo tipo di violenze psicologiche ci annulliamo come persone e ci convinciamo di essere quello di cui ci accusano...ma in realtà nn è così.Tua madre indubbiamente avrà vissuto una situazione difficile e sicuramente avrà sofferto tanto ma ciò nn la autorizza assolutamente a comportarsi così cn te...e tu nn devi giustificarla anche se è tua madre,tutto ha un limite.Altra cosa che ti consiglierei di fare e di parlarne cn lei e di farle capire quello che provi,come ti senti...aprirti completamente a lei e magari consigliarle di rivolgersi anche lei ad una psicologa,poi se proprio nn dovesse capire o nn volesse essere aiutata tu prova a cercare un lavoro e renditi più indipendente e vai via.Nn puoi sacrificarti tutta la vita e pagare gli sbagli di altri,hai anche la fortuna di avere vicino un ragazzo che ti ama...nn sei sola.Un altro consiglio che mi sento di darti è di ricominciare a studiare xchè è importante x il tuo futuro,nn devi precluderti anche questo x lei.Per quanto riguarda la bulimia ti sei rivolta a qualcuno?Tua madre ne sa niente?Ti prego nn trascurare questa brutta malattia...come me sei ancora piccola e hai tutta la vita davanti nn rovinartela così.Mi raccomando...
07/06/2008 15:18
 
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Ciao cara amica e benvenuta in Forum. Scusa il ritardo nel risponderti.
Vorrei che tu, innanzi tutto,trovassi un pò di serenità. Il problema della bulimia non è AFFATTO da trascurare. Sai qual'è la componente psicologica che fa scattare questo tipo di "malattia"? il sentirsi inadeguata, ed è quello che purtroppo è successo a te. Il mancato amore di tua madre, le continue critiche a te inflitte, gradualmente ti hanno portata a non sentirti "persona" in casa, priva di serenità. E' per quello che sfoghi sul cibo questa voglia di pienezza, ma subito dopo senti il desiderio di essere svuotata da ciò,nell'inconscia consapevolezza (sbagliata) di non valere nulla.
Naturalmente non è così: il reale problema è tua madre, che sfoga tutto il suo disagio su dite. Non comprendo bene perchè te e non anche tuo fratello. Può darsi che veda in te il suo riflesso di ragazza ormai sfiorita, con un passato di fallimento, e gelosa del fatto che tu possa averne uno diverso. Comunque per darti informazioni più dettagliate dovremo approfondire l'argomento.
Il consiglio che voglio darti subito è di rivolgerti al Servizio sociale del tuo Comune e parlare con un'assistente sociale o qualche altro operatore sociale. Fai presente la tua situazione e chiedi un intervento per tua madre, non so in qualche consultorio oppure in un servizio del D.S.M.(dipartimento di salute mentale), poi fai anche presente il tuo problema di bulimia ed inizia tempestivamente una terapia con uno psicoterapeuta: ricorda "E'IMPORTANTE!!!".
In seguito ti consiglio di riprendere gli studi, fino a che classe hai frequentato? la scuola è importante, la sola in grado di migliorare le proprie opportunità di lavoro futuro. La convivenza non deve essere una soluzione per andare via di casa. Tu ed il tuo ragazzo dovrete fare questo passo solo per amore e quando vi sarà possibile divenire economicamente indipendenti.
Intanto è tua madre che dovrebbe essere allontanata da casa, non sò in qualche Comunità dove possano prendersi cura di lei,senza che continui a farti del male, oppure sotto cura farmacologica associata ad una terapia psicologia restando in casa.
Ti prego di seguire i miei consigli e di tenerci aggiornati in merito,
Un abbraccio...
[Modificato da Pedagogista 07/06/2008 15:25]
07/06/2008 16:38
 
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Re:
Pedagogista, 07/06/2008 15.18:

Non comprendo bene perchè te e non anche tuo fratello. Può darsi che veda in te il suo riflesso di ragazza ormai sfiorita, con un passato di fallimento, e gelosa del fatto che tu possa averne uno diverso.



Ines, sì certo è quello e anche l'idea in generale che si ha del figlio maschio e della figlia femmina.
Non ti è mai capitato di accorgerti delle differenze?
Oggi è molto più sfumata, ma io ho sempre sentito un sacco di ragazze lamentarsi del trattamento diverso dai fratelli.
L'ho anche constatato di persona, i genitori giustificano di più quello che fa il figlio maschio e pretendono di più dalle femmine.
Ho il dubbio che sia questo che le matura di più e più presto, o meglio, che ritarda e riduce la maturazione dei bambini maschi.
Conserva di più il loro egocentrismo.

E' ancora l'idea radicata troppo in profondità che "valga" di più, il maschio e che abbia diritto a più condiscendenza e anche a essere servito di più.
E' triste ma è così e anzi a me sembra che in questi ultimi anni sia stato fatto qualche passo indietro, lo ripeto spesso.
Quando poi i maschi sono più piccoli, è ancora peggio e le sorelle, magari di pochissimo più grandi di loro, devono rinunciare e soffrire parecchio.

Ho i resoconti dettagliati su quello che succede in molte case, anche su particolari che farebbero vergognare molto le mamme e sui quali scherziamo molto, insieme, coi bambini.
Ti assicuro che so bene come funzionano in generale le famiglie, ho lavorato in ambienti diversi.
L'ho vissuta anche su di me, questa cosa, anche se in modo molto meno doloroso.

Quindi, Gretel, ti credo, so che non ti lamenti senza ragione.
Forse sei anche cresciuta in un ambiente un po' chiuso dove la mamma ha dovuto subire frustrazioni anche ingiuste.
I paesini piccoli.per esempio, ho visto che in queste cose sono tremendi.
Potresti anche scoprire, magari fra anni, che ha rinunciato a un secondo amore per non essere giudicata male, anche da se stessa.

Ines, l'hai accennato anche tu, ci sono donne che paragonano moltissimo le possibilità che hanno avuto loro, con quella delle ragazze più giovani.
Si sentono ancora più frustrate, vedendo la vita delle ragazze di oggi, soprattutto dal punto di vista della libertà.

Quindi, questa specie di invidia, per una madre, scatta sulla figlia femmina, il maschio è sempre stato più libero, rispettato e assecondato, dappertutto e da sempre e non solo da uomo, ma anche da bambino.
C'è anche la preoccupazione che di solito è maggiore sulle femmine, si ha più paura a lasciarle libere.

Perfino in certe colleghe, noto quanto sono più comprensive verso i maschi (ti confesso che mi da un fastidio...) e lo negano, non lo ammetterebbero mai e poi mai.

Greta, cerca di studiare, se lei te lo consente.
Lo farai in un modo più difficile delle altre ragazze, ma è importante.
Così come è importante che tu riesca a curare i tuoi disturbi alimentari, adesso che non sono ancora troppo consolidati.

Quando puoi facci sapere qualcosa.


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