eccomi

Care amiche sono mesi che non scrivo in forum e di questo chiedo scusa a tutte,ma come qua anche fuori ho voluto chiudere un bel pò di cose e prendermi un pò di tempo per trovare la Micol in mezzo all'oceano di sentimenti e confusione che si creano dopo l'uscita dalla violenza.
In questi mesi molte cose sono cambiate in me e attorno a me,cose che mi hanno fatto riflettere molto su come ero diventata e cosa ero diventata dentro la violenza,e come ancora molti sentimenti e comportamenti che mi sono stati insegnati e incisi sulla pelle dalla violenza siano ancora vivi dentro di me.
Il cammino è stato ed è ancora molto duro sopratutto nella lotta fra la Micol forgiata dalla violenza e la Micol che è riuscita a nascere fuori da quella violenza,ma con il tempo e con l'aiuto di qualcuno sempre di più mi accorgo che la Micol nuova diventa più forte e che i comportamenti appresi sfumano lasciando il posto a consapevolezze nuove.
Ho imparato a combattere i sopprusi che sono costretta a subire dalla sua famiglia con l'indifferenza che meritano,mostrando che ormai non hanno più potere su di me,che con la forza non otterranno più nulla..dopo mesi che cerco ho trovato una casa nuova e spero di andarci ad abitare i primi di giugno,i sacrifici sarano molti perchè lui dichiara di essere povero e che quindi non può darmi nulla ma so che senza il suo aiuto io cmq voglio andarmene di qua e che ce la posso fare..
ho imparato a non fare il suo gioco e a non usare i bambini come mezzo per mercanteggiare o altro,forse a volte lui nell'immediato ottiene di più ma io dall'altra parte ottengo di mantenere la serenità che i miei figli ora hanno,mio figlio più grande da bambino chiuso e taciturno che era ora a scuola è presente e si impegna fa pallavolo, e snowboard per sua decisione;ha imparato che si può provare e che si ama qualcosaprovando ce la si può fare credete che sia poco come motivo questo anche solo questo per uscire dalla violenza?
sto imparando ad amare la vita,a capire cos'è un amore vissuto alla pari,ho imparato a dire di no e a discutere e anche ad arrabbiarmi..
cosa significhi sentirsi accolte e importanti,sentirsi e vivere come persone con tutti i diritti e doveri..
so che a luglio dovrò affrontare il processo e sarà dura ma so anche che delle grandi battaglie le ho già vinte,lui non è riuscito a fare archiviare il caso come mi ha sempre detto che sarebbe riuscito a fare,vivo in modo diverso ora tutta la mia giornata non è incentrata sul processo,so che arriverà ma ora vivo le mie giornate coltivando la serenità e la felicità che sono riuscita a conquistarmi e che non permetterò più a nessuno di togliermi..
Dalla violenza non si torna mai come prima,questo no,dentro ti hanno tolto moltissimo,e spesso molto non si può ricostruire,le mie notti sono ancora agitate,e la paura a volte torna ancora anche perchè finchè non c'è condanna lui vive fuori tanto quanto me,maper vincere la violenza bisogna imparare che si può costruire una vita diversa,è faticoso e non privodi sofferenza come percorso,ma ciò che si ottiene ha un valore immenso,una donna nata come un fiore dalla violenza possiede una forza e delle virtù che nessun'altrapossiederà mai proprio perchè ha saputo trasormare qualcosa di brutto in qualcosa di meraviglioso.
spesso chi ci sta intorno fatica a comprendere cio che proviamo,quando ho ottenuto l'appartamento grazie anche ad una persona questa persona era molto felice e mi ha detto non ti vedo felice eppure hai lavorato tanto per ottenerlo,gli ho risposto cosi:tu non puoi sapere quanto felice sono io sono molto ma molto felice,ma vedi è come essere vissute in un lagher poi arriva qualcuno ti apre i cancelli e ti dice vai sei libero,tu rimani li paralizzato davanti a quel cancello aperto,le lacrime ti scendono da sole e con la mano accarezzi l'aria che sta davanti a te perchè quella libertà sembra quasi irreale.
Purtroppo so che finchè una donna non prende coscienza del problema e non trovail coraggio in sè stess di dire basta queste mie parole restano solo parole,ma io sono stata come voi,nella vostra stessa prigione,e so che se poteste assaggiare solo una briciola della felicità che si sente nel vivere fuori dalla violenza e serene non avreste più dubi su quale strada prendere..
Spesso ho reso partecipi tutte voi dei miei passi sia nelle sconfitte che nelle vittorie che nella vita semplice,e ogni volta ho sempre sperato nel mio cuore di aver potuto accendere in alcune di voi il coraggio e il motivo per dire basta..
un grande augurio a tutte voi,che possiate sperimentare la vera sensazione di essere donne,donne che sanno prendere le redini della loro vita e che dimostrino al mondo dove sta il vero coraggio e la vera forza in grado di far nascere nell'odio e nel soppruso il seme della libertà e la voce dell'amore ma quello vero..
vi abbraccio tutte come ogni sera,e come ogni sera prego per chi sta ancora affrontando l'inferno che conosco molto bene..
una carezza Micol...
un bacio particolare a gae,ines,e luciano tutto ciò che mi avete insegnato è diventata la base della mia vita ora..vi voglio un mondo di bene

Micol, non sai quanto sono contenta di sentirti parlare così.
Ne hai fatta di strada dall'ultima volta che ho parlato con te e il mio cuore non può che traboccare di gioia. In tutto questo tempo che non ti ho sentita ho preso più e più volte quel libro in mano sfogliandolo e pensando a te ... ritrovarti in forum con queste parole è stata una sorpresa bellissima. Continua così piccola mia e vedrai che tante altre gioie abbracceranno il tuo cuore e saranno come un balsamo che lenisce le tue ferite. E' bello poter sentire che hai preso le redini della tua vita e che i bambini stanno rinascendo insieme a te.
Finalmente il tuo coraggio è stato ripagato e non c'è soddisfazione più grande per chi, come me, dall'altra parte della barricata ha toccato con mano la tua sofferenza.

Ti do un abbraccio forte forte Micol e ricorda che io qui ci sono sempre ... perchè non si condividono solo i dolori, ma anche le gioie ... e poi devo restituirti i libri ^^

Un bacione anche ai bimbi :)
Sara

Carissima Micol, ti mando un abbraccio. Ti capisco benissimo quando dici che dopo aver vissuto per anni in un lager e ti spalancano le porte tu sei incredula, paralizzata...prov anch'io spesso queste sensazioni, penso che da una parte sia perchè questi anni di sopraffazione ci hanno creato tante catene interiori che è difficile spezzare tutte insieme, poi c'è anche questo, che l'aver sofferto tanto e soprattutto in modo così ingiusto, avendo patito violenze e soprusi da chi pensavamo volesse amarci e proteggerci, questo secondo me in parte ha mutilato, ferito la nostra capacità di porvare gioia.
Non sono una specialista ma mi colpisce molto l'espressione "violenza da fiducia": secondo me da' molto l'idea del vero problema, non tanto gli schiaffi e - paradossalmente - neanche tanto le critiche e la violenza psicologica, quanto l'abuso della relazione di fiducia e di amore, questo secondo me è proprio difficile da superare, è il trauma che ti segna più a fondo.
Tu sei una donna fortissima.
Ho seguito la tua storia e ti ammiro molto per il tuo coraggio e la serenità, la forza che hai tirato fuori.
Vai avanti a testa alta: il processo lo affronterai non da sola ma con tutti noi accanto, tutte le persone che ti amano e che ti vogliono bene
Voglio dirti un'altra cosa: non sarà il processo che ti darà giustizia. E' giusto e doveroso farlo, sei coraggiosa ad affrontarlo, ma per chi ti vuole bene la sentenza è già scritta.
Il processo è importante perchè serve a dire un altro piccolo: "basta!" al tuo ex marito e agli uomini come quelli che tutte noi abbiamo incontrato sulle nostre strade, ma a noi deve bastare prima di tutto la nostra coscienza.
Ti mando un grosso abbraccio,
L:

Cara Micol, leggerti in questi termini dopo aver seguito un percorso duro e doloroso come il tuo può solo riempire il cuore di gioia e di speranza per tutte coloro che ancora quella libertà non l'hanno toccata con mano, forse perchè il coraggio di dire basta viene ancora meno!
Con piacere leggo che finalmente a luglio ci sarà il processo:era ora!!! non aver paura, anche legalmente avrai la tua giustizia, la sola cosa che mi sfugge è come il tuo ex marito possa affermare che non possiede nulla per cui non può darti nulla quando, per il lavoro che fa, ha tanto di busta paga alla luce del sole. Qualunque giudice sà che è da lì che verrà stabilita la cifra che deve a te ed ai bambini.

Per il resto, sono contenta che hai trovato casa e che vivi come una donna normale, affermando il tuo punto di vista, scontrandoti se è il caso, non soccombendo sempre e comunque. Vedrai che andrà sempre meglio, il passo più difficile e doloroso lo hai compiuto quando hai detto finalmente basta!!! La strada ora non è più in salita bensì in discesa. Mi auguro che di tanto in tanto farai visita in Forum, sai molte altre donne hanno bisogno anche delle tue parole per combattere la loro battaglia e poi, come ha ben detto Sara, è bello anche dividere le cose belle e non solo i dolori.
Ti faccio i più cari auguri per il tuo futuro e...noi siamo qui, un abbraccio.