19/05/2007 07:40 |
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| | | Post: 2.100 Post: 15 | Registrato il: 19/04/2007 | Sesso: Femminile | Utente Junior | | OFFLINE |
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Caro Gae,
con la psicoterapeuta che mi segue abbiamo stabilito dei paletti in modo che comunque io non superi determinati limiti, e anche se sono bassi, ciò mi permette di aver il tempo necessario per poter prendere cosienza delle nuove sensazioni e sentimenti che per ora mi stanno investendo. "Contare" per adesso mi fa bene, se non lo facessi potrebbero esserci delle conseguenze peggiori. Sto ancora ricordando e man mano che metto in fila i ricordi correrei il rischio di farmi travolgere dal dolore. Non è solo il ricordo del nonno che mi fa orrore, è tutto il contesto famigliare che mi fa stare male. E' il far finta di non capire o non vedere che mi rode dentro. La parte della vita che mi è stata negata e che non avrò più indietro che mi fa rabbia. La consapevolezza che, se non ho preso una strada sbagliata è stata solo fortuna, che mi fa paura. Il fatto che ora sono di nuovo sola, coma da piccola, ad affrontare tutto questo,che mi terorizza. Infine rimane la sensazione delle mani che continuano a toccarmi e a sporcarmi, so che è assurdo ma c'è.
Un abraccio, Niky |