La mia esperienza per fortuna è meno violenta di molte altre, ma voglio lo stesso raccontarla qui.
Sono cresciuta con una nonna in casa cattolica,ignorante e maschilista.
Tra le varie cose, sin da piccola mi ha obbligato a servire mio fratello,a fargli il letto, cucinargli, ad apparecchiare la tavola,e a fare tutto ciò che doveva essere fatto in casa, persino i lavori più pesanti.E non per il piacere di farlo, ma perchè SONO UNA DONNA E DEVO FARLO.Un volta mi disse: " vergognati, è venuto un amico di tuo fratello per stare con lui e ha trovato il letto disfatto, lo dovevi fare PERCHE' SEI UNA DONNA, che figura che hai fatto, è colpa tua, lui è maschio."
La mia natura e la mia mente erano ben diverse...non ero portata per qulla vita, è come infilare una scarpa n. 35 in un piede n.38...alla fine scoppia..ed è arrivato il momento in cui mi sono ribellata...ho capito che non sono responsabile di altre persone, ma solo di me stessa...
Mi sono liberata del cattolicesimo (ora sono anticlericale), non ho una famiglia xchè non sopporto il dover accudire altre persone,non ho piacere nell'accudire gli altri MAI, amo i cani più delle persone, ho l'ansia, ho i sensi di colpa, e soffro di crisi depressive, sono in analisi..tutto questo solo perchè SONO UNA DONNA.
Lasciatemi la presunzione di sentirmi letame: a volte duro a volte liquame (CapaRezza)