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E adesso??Di qua come si esce?

Ultimo Aggiornamento: 06/10/2010 16:47
29/09/2010 17:40
 
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Buona sera,sono arrivata qui vagando...mi sentivo sola e finora i miei problemi sembrano senza soluzioni.Convivo(ahimè) da sei anni con un uomo italiano,di buona famiglia...insomma,una famiglia benestante che nn ha mai digerito fino in fondo il fatto che sono straniera.Non riesco a darmi colpe,non riesco a capire quando...come mai siamo arrivati qui.Abbiamo una figlia di quattro anni,Sofia.Fatto sta che per farla breve ,la situazione sta degenerando e supera la mia possibilità di gestirla.Sono confusa e non ho idea di come uscirne.Il mio compagno lavora in nero,motivo di molte incomprensioni tra di noi.Non so mai dove,come,quando e cosa fa.Dovevamo spostarci,per via dei suoi lavori,in Toscana.Abbiamo disdetto il contratto della casa,stavamo per farlo,quando da punto in bianco ha deciso che non va più.Lavorando in nero,non è stato pagato(o almeno è quello che sostiene) e cosi ha avuto la brillante idea di pagare fornitori e cose varie con i soldi della famiglia,lasciandoci pratticamente a zero.In tutto questo casino lui non è mai presente,è sempre via...sono stata un mese senza la corrente,perché nn aveva pagato la bolletta.Risolto con la corrente,adesso hanno chiuso il gas...e lui non ha nessuna reazione.Nessuna!Non mi da nessun centessimo ultimamente,io parlo cerco di fargli capire che la situazione è andata oltre il pensabile,ma mi ride in faccia guardando i Simpson.La sua famiglia ha diverse proprietà ma non è disposta di darmi(ci) una mano,dicono che mi devo arranggiare,ma in tutto sto casino ho scoperto di essere incinta.Sono già 9 settimane e cmq avevo deciso di fare un'interruzione di gravidanza,ma anche qui.NON HO LA TESSERA SANITARIA.Non lavorando,non la posso fare e siccome lui lavora in nero,non pagando nemmeno le tasse...bhè cosa presento?Senza la tessera ,l'intervento al ospedale di Conegliano costa 1400 euro e ora come ora mi sembra una fortuna,ovviamente nn me gli da.Sono da sola,senza appoggio,senza soldi,senza gas,con Sofia che chiede cose...nn so come fare e lui mi sbriciola la dignità e il buon senso.Psicologicamente sono a terra.Avrei voluto tornare a casa...ma guarda caso il passaporto di Sofia...è sparito e nessuno sa dov'è.Ho studiato molto,parlo tre lingue,avevo tante buone intenzioni...non capisco come mai mi trovo in questa situazione.Vorrei sparire.
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Madyx, 29/09/2010 17.40:

Buona sera,sono arrivata qui vagando...mi sentivo sola e finora i miei problemi sembrano senza soluzioni.Convivo(ahimè) da sei anni con un uomo italiano,di buona famiglia...insomma,una famiglia benestante che nn ha mai digerito fino in fondo il fatto che sono straniera.Non riesco a darmi colpe,non riesco a capire quando...come mai siamo arrivati qui.Abbiamo una figlia di quattro anni,Sofia.Fatto sta che per farla breve ,la situazione sta degenerando e supera la mia possibilità di gestirla.Sono confusa e non ho idea di come uscirne.Il mio compagno lavora in nero,motivo di molte incomprensioni tra di noi.Non so mai dove,come,quando e cosa fa.Dovevamo spostarci,per via dei suoi lavori,in Toscana.Abbiamo disdetto il contratto della casa,stavamo per farlo,quando da punto in bianco ha deciso che non va più.Lavorando in nero,non è stato pagato(o almeno è quello che sostiene) e cosi ha avuto la brillante idea di pagare fornitori e cose varie con i soldi della famiglia,lasciandoci pratticamente a zero.In tutto questo casino lui non è mai presente,è sempre via...sono stata un mese senza la corrente,perché nn aveva pagato la bolletta.Risolto con la corrente,adesso hanno chiuso il gas...e lui non ha nessuna reazione.Nessuna!Non mi da nessun centessimo ultimamente,io parlo cerco di fargli capire che la situazione è andata oltre il pensabile,ma mi ride in faccia guardando i Simpson.La sua famiglia ha diverse proprietà ma non è disposta di darmi(ci) una mano,dicono che mi devo arranggiare,ma in tutto sto casino ho scoperto di essere incinta.Sono già 9 settimane e cmq avevo deciso di fare un'interruzione di gravidanza,ma anche qui.NON HO LA TESSERA SANITARIA.Non lavorando,non la posso fare e siccome lui lavora in nero,non pagando nemmeno le tasse...bhè cosa presento?Senza la tessera ,l'intervento al ospedale di Conegliano costa 1400 euro e ora come ora mi sembra una fortuna,ovviamente nn me gli da.Sono da sola,senza appoggio,senza soldi,senza gas,con Sofia che chiede cose...nn so come fare e lui mi sbriciola la dignità e il buon senso.Psicologicamente sono a terra.Avrei voluto tornare a casa...ma guarda caso il passaporto di Sofia...è sparito e nessuno sa dov'è.Ho studiato molto,parlo tre lingue,avevo tante buone intenzioni...non capisco come mai mi trovo in questa situazione.Vorrei sparire.


Carissima Madyx, benvenuta nel forum, ho letto il tuo racconto, ti sono vicina, cerca di non perderti d'animo e di rimanere lucida. C'è sempre una soluzione ad un problema. Se i problemi sono tanti è necessario concentrare le energie per risolverne uno alla volta partendo dal più importante. Solo tu puoi stabilire la scala delle priorità. Intanto quello che posso fare per te è comunicarti che la legge italiana tutela le donne extracomunitarie clandestine garantendo loro assistenza sanitaria e preservandole dal rischio di segnalazioni. La legge italiana con il Decreto legislativo 286/1998 (Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero) convertito in Legge n. 40/1998, all’art. 35 istituisce l'assistenza sanitaria per stranieri clandestini indigenti meglio conosciuta come STP (straniero temporaneamente presente). previste dall’art. 35 del e dal relativo regolamento di attuazione, attraverso il rilascio del codice regionale STP (Straniero Temporaneamente Presente). L'STP è un tesserino che può essere richiesto presso l’ ufficio della ASL più vicino a dove abitate adibito a questa attività o al Consultorio familiare o a spazi per le donne immigrate presenti sul territorio. Anche alcuni ospedali rilasciano questo tesserino quando viene richiesta una visita. Per ottenerlo è sufficiente esibire il passaporto. Le donne senza una residenza fissa vengono classificate come "SFD" (senza fissa dimora) e possono rivolgersi dovunque. Per ottenere il tesserino dell'STP dovranno dichiarare di essere indigenti ma non dovranno presentare nessun documento e il tesserino potrà essere richiedesto anche in forma anonima. Il tesserino STP dà diritto alle prestazioni essenziali ma in molte regioni, fra cui il Lazio, vengono fornite tutte le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale. Non si avrà diritto al medico di famiglia ma ogni azienda dovrebbe aver istituito un servizio in cui un medico di medicina generale visita in orari e giorni stabiliti gli stranieri forniti di STP e prescrive su ricettario regionale le analisi e i farmaci di cui hanno bisogno. Le donne straniere non devono pagare le prestazioni sanitarie e se straniere indigenti non sono tenute nemmeno al pagamento del ticket ma è possibile che in alcune aziende sanitarie venga richiesto comunque il pagamento del ticket e non vi è possibilità di opporsi. Nel caso di donne in gravidanza Le donne straniere extracomunitarie in gravidanza hanno diritto ad un permesso di soggiorno che scade alcuni mesi dopo la nascita del bambino e che possono ricevere presso l'Ufficio Immigrazione munite di certificato che attesti la gravidanza (si può fare in un Consultorio Familiare). I clandestini che si rivolgono alle strutture pubbliche (scuola e sanità) non si espongono a nessun tipo di segnalazione finalizzata all'espulsione. La legislazione italiana vigente vieta al personale sanitario la segnalazione all’Autorità giudiziaria di cittadini stranieri privi del permesso di soggiorno. I cittadini stranieri senza permesso di soggiorno possono pertanto rivolgersi ai servizi sanitari con tranquillità e fiducia. Decreto legislativo 286/1998 Art. 35 (Assistenza sanitaria per gli stranieri non iscritti al Servizio sanitario nazionale) (Legge 6 marzo 1998, n. 40, art. 33) 1. Per le prestazioni sanitarie erogate ai cittadini stranieri non iscritti al Servizio sanitario nazionale devono essere corrisposte, dai soggetti tenuti al pagamento di tali prestazioni, le tariffe determinate dalle regioni e province autonome ai sensi dell'articolo 8, commi 5 e 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni. 2. Restano salve le norme che disciplinano l'assistenza sanitaria ai cittadini stranieri in Italia in base a trattati e accordi internazionali bilaterali o multilaterali di reciprocita' sottoscritti dall'Italia. 3. Ai cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale, non in regola con le norme relative all'ingresso ed al soggiorno, sono assicurate, nei presidi pubblici ed accreditati, le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali, ancorche' continuative, per malattia ed infortunio e sono estesi i programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva. Sono, in particolare, garantiti: a) la tutela sociale della gravidanza e della maternita', a parita' di trattamento con le cittadine italiane, ai sensi delle leggi 29 luglio 1975, n. 405, e 22 maggio 1978, n. 194, e del decreto del Ministro della sanita' 6 marzo 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 13 aprile 1995, a parita' di trattamento con i cittadini italiani; b) la tutela della salute del minore in esecuzione della Convenzione sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989, ratificata e resa esecutiva ai sensi della legge 27 maggio 1991, n. 176; c) le vaccinazioni secondo la normativa e nell'ambito di interventi di campagne di prevenzione collettiva autorizzati dalle regioni; d) gli interventi di profilassi internazionale; e) la profilassi, la diagnosi e la cura delle malattie infettive ed eventuale bonifica dei relativi focolai. 4. Le prestazioni di cui al comma 3 sono erogate senza oneri a carico dei richiedenti qualora privi di risorse economiche sufficienti, fatte salve le quote di partecipazione alla spesa a parita' con i cittadini italiani. 5. L'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non puo' comportare alcun tipo di segnalazione all'autorita', salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parita' di condizioni con il cittadino italiano. 6. Fermo restando il finanziamento delle prestazioni ospedaliere urgenti o comunque essenziali a carico del Ministero dell'interno, agli oneri recati dalle rimanenti prestazioni contemplate nel comma 3, nei confronti degli stranieri privi di risorse economiche sufficienti, si provvede nell'ambito delle disponibilita' del Fondo sanitario nazionale, con corrispondente riduzione dei programmi riferiti agli interventi di emergenza.

Quindi per prima cosa ti consiglio di rivolgeri al consultorio più vicino a casa tua, lì troverai persone preparate che ti accoglieranno e ti aiuteranno a prendere le decisioni più giuste per te e per il tuo bambino. Ci sono strutture che aiutano le madri sole.
Un abbraccio
06/10/2010 16:47
 
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Madyx, 29/09/2010 17.40:

Buona sera,sono arrivata qui vagando...mi sentivo sola e finora i miei problemi sembrano senza soluzioni.Convivo(ahimè) da sei anni con un uomo italiano,di buona famiglia...insomma,una famiglia benestante che nn ha mai digerito fino in fondo il fatto che sono straniera.Non riesco a darmi colpe,non riesco a capire quando...come mai siamo arrivati qui.Abbiamo una figlia di quattro anni,Sofia.Fatto sta che per farla breve ,la situazione sta degenerando e supera la mia possibilità di gestirla.Sono confusa e non ho idea di come uscirne.Il mio compagno lavora in nero,motivo di molte incomprensioni tra di noi.Non so mai dove,come,quando e cosa fa.Dovevamo spostarci,per via dei suoi lavori,in Toscana.Abbiamo disdetto il contratto della casa,stavamo per farlo,quando da punto in bianco ha deciso che non va più.Lavorando in nero,non è stato pagato(o almeno è quello che sostiene) e cosi ha avuto la brillante idea di pagare fornitori e cose varie con i soldi della famiglia,lasciandoci pratticamente a zero.In tutto questo casino lui non è mai presente,è sempre via...sono stata un mese senza la corrente,perché nn aveva pagato la bolletta.Risolto con la corrente,adesso hanno chiuso il gas...e lui non ha nessuna reazione.Nessuna!Non mi da nessun centessimo ultimamente,io parlo cerco di fargli capire che la situazione è andata oltre il pensabile,ma mi ride in faccia guardando i Simpson.La sua famiglia ha diverse proprietà ma non è disposta di darmi(ci) una mano,dicono che mi devo arranggiare,ma in tutto sto casino ho scoperto di essere incinta.Sono già 9 settimane e cmq avevo deciso di fare un'interruzione di gravidanza,ma anche qui.NON HO LA TESSERA SANITARIA.Non lavorando,non la posso fare e siccome lui lavora in nero,non pagando nemmeno le tasse...bhè cosa presento?Senza la tessera ,l'intervento al ospedale di Conegliano costa 1400 euro e ora come ora mi sembra una fortuna,ovviamente nn me gli da.Sono da sola,senza appoggio,senza soldi,senza gas,con Sofia che chiede cose...nn so come fare e lui mi sbriciola la dignità e il buon senso.Psicologicamente sono a terra.Avrei voluto tornare a casa...ma guarda caso il passaporto di Sofia...è sparito e nessuno sa dov'è.Ho studiato molto,parlo tre lingue,avevo tante buone intenzioni...non capisco come mai mi trovo in questa situazione.Vorrei sparire.


Carissima Madyx, benvenuta nel forum, ho letto il tuo racconto, ti sono vicina, cerca di non perderti d'animo e di rimanere lucida. C'è sempre una soluzione ad un problema. Se i problemi sono tanti è necessario concentrare le energie per risolverne uno alla volta partendo dal più importante. Solo tu puoi stabilire la scala delle priorità. Intanto quello che posso fare per te è comunicarti che la legge italiana tutela le donne extracomunitarie clandestine garantendo loro assistenza sanitaria e preservandole dal rischio di segnalazioni. La legge italiana con il Decreto legislativo 286/1998 (Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero) convertito in Legge n. 40/1998, all’art. 35 istituisce l'assistenza sanitaria per stranieri clandestini indigenti meglio conosciuta come STP (straniero temporaneamente presente). previste dall’art. 35 del e dal relativo regolamento di attuazione, attraverso il rilascio del codice regionale STP (Straniero Temporaneamente Presente). L'STP è un tesserino che può essere richiesto presso l’ ufficio della ASL più vicino a dove abitate adibito a questa attività o al Consultorio familiare o a spazi per le donne immigrate presenti sul territorio. Anche alcuni ospedali rilasciano questo tesserino quando viene richiesta una visita. Per ottenerlo è sufficiente esibire il passaporto. Le donne senza una residenza fissa vengono classificate come "SFD" (senza fissa dimora) e possono rivolgersi dovunque. Per ottenere il tesserino dell'STP dovranno dichiarare di essere indigenti ma non dovranno presentare nessun documento e il tesserino potrà essere richiedesto anche in forma anonima. Il tesserino STP dà diritto alle prestazioni essenziali ma in molte regioni, fra cui il Lazio, vengono fornite tutte le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale. Non si avrà diritto al medico di famiglia ma ogni azienda dovrebbe aver istituito un servizio in cui un medico di medicina generale visita in orari e giorni stabiliti gli stranieri forniti di STP e prescrive su ricettario regionale le analisi e i farmaci di cui hanno bisogno. Le donne straniere non devono pagare le prestazioni sanitarie e se straniere indigenti non sono tenute nemmeno al pagamento del ticket ma è possibile che in alcune aziende sanitarie venga richiesto comunque il pagamento del ticket e non vi è possibilità di opporsi. Nel caso di donne in gravidanza Le donne straniere extracomunitarie in gravidanza hanno diritto ad un permesso di soggiorno che scade alcuni mesi dopo la nascita del bambino e che possono ricevere presso l'Ufficio Immigrazione munite di certificato che attesti la gravidanza (si può fare in un Consultorio Familiare). I clandestini che si rivolgono alle strutture pubbliche (scuola e sanità) non si espongono a nessun tipo di segnalazione finalizzata all'espulsione. La legislazione italiana vigente vieta al personale sanitario la segnalazione all’Autorità giudiziaria di cittadini stranieri privi del permesso di soggiorno. I cittadini stranieri senza permesso di soggiorno possono pertanto rivolgersi ai servizi sanitari con tranquillità e fiducia. Decreto legislativo 286/1998 Art. 35 (Assistenza sanitaria per gli stranieri non iscritti al Servizio sanitario nazionale) (Legge 6 marzo 1998, n. 40, art. 33) 1. Per le prestazioni sanitarie erogate ai cittadini stranieri non iscritti al Servizio sanitario nazionale devono essere corrisposte, dai soggetti tenuti al pagamento di tali prestazioni, le tariffe determinate dalle regioni e province autonome ai sensi dell'articolo 8, commi 5 e 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni. 2. Restano salve le norme che disciplinano l'assistenza sanitaria ai cittadini stranieri in Italia in base a trattati e accordi internazionali bilaterali o multilaterali di reciprocita' sottoscritti dall'Italia. 3. Ai cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale, non in regola con le norme relative all'ingresso ed al soggiorno, sono assicurate, nei presidi pubblici ed accreditati, le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali, ancorche' continuative, per malattia ed infortunio e sono estesi i programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva. Sono, in particolare, garantiti: a) la tutela sociale della gravidanza e della maternita', a parita' di trattamento con le cittadine italiane, ai sensi delle leggi 29 luglio 1975, n. 405, e 22 maggio 1978, n. 194, e del decreto del Ministro della sanita' 6 marzo 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 13 aprile 1995, a parita' di trattamento con i cittadini italiani; b) la tutela della salute del minore in esecuzione della Convenzione sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989, ratificata e resa esecutiva ai sensi della legge 27 maggio 1991, n. 176; c) le vaccinazioni secondo la normativa e nell'ambito di interventi di campagne di prevenzione collettiva autorizzati dalle regioni; d) gli interventi di profilassi internazionale; e) la profilassi, la diagnosi e la cura delle malattie infettive ed eventuale bonifica dei relativi focolai. 4. Le prestazioni di cui al comma 3 sono erogate senza oneri a carico dei richiedenti qualora privi di risorse economiche sufficienti, fatte salve le quote di partecipazione alla spesa a parita' con i cittadini italiani. 5. L'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non puo' comportare alcun tipo di segnalazione all'autorita', salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parita' di condizioni con il cittadino italiano. 6. Fermo restando il finanziamento delle prestazioni ospedaliere urgenti o comunque essenziali a carico del Ministero dell'interno, agli oneri recati dalle rimanenti prestazioni contemplate nel comma 3, nei confronti degli stranieri privi di risorse economiche sufficienti, si provvede nell'ambito delle disponibilita' del Fondo sanitario nazionale, con corrispondente riduzione dei programmi riferiti agli interventi di emergenza.

Quindi per prima cosa ti consiglio di rivolgerti al consultorio più vicino a casa tua, lì troverai persone preparate che ti accoglieranno e ti aiuteranno a prendere le decisioni più giuste per te e per il tuo bambino. Ci sono strutture che aiutano le madri sole.
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