Quando finirà...?

cara Lilli, mi dispiace sapere che ancora devi soffrire.. ti risponderò con le parole di mia mamma che mi ha insegnato che "dire la verità non è né peccato né vergogna"!!!
Concordo pienamente con Monica!
Anche se avresti voluto lasciarti alle spalle il tuo passato doloroso non devi permettere che venga usato contro di te.. soprattutto a danno tuo e di tuo figlio..
Tu devi andare a testa alta ovunque e non devi aver paura di dire la verità. Soprattutto la verità devi comunicarla proprio alle insegnanti di tuo figlio perchè sono loro che dopo di te hanno un ruolo fondamentale nella sua crescita, sono loro che prima di te possono vedere i segnali di un disagio e sono loro che con la loro presenza possono migliorare il suo percorso di crescita... ma se tu non condividi con loro il tuo doloroso passato il loro interventò sarà viziato dai loro pregiudizi che tu con il tuo silenzio di fronte alle loro frecciate hai addirittura confermato.
Pensaci.
Tu devi informarle di chi è la madre del loro alunno di quanto è stata forte di come è stato difficile rialzarsi e devi raccontare cosa è alle spalle di quell'alunno che non potrà che crescere confuso accompagnato da verità falsificate che lo allontanano dalle sue sensazioni se i ricordi si fossero sbiaditi o se li avesse cancellati per sopravvivere.. le sensazioni rimangono forti nei bambini e se non coincidono con la verità (quella vera) non solo sarà confuso ma perderà la fiducia in se stesso e nelle sue sensazioni. Certo che se gli dicono che la madre è un'egoista che ha abbandonato il padre per fuggire con un altro uomo ci crederà e lo farà ancor di più se quella madre non spenderà una parola per dirgli che è una bugia. Non è necessario che tu gli dica che il padre è un mostro (losa già nel suo cuore)ma devi dirgli che la madre lo ama e che ha scelto di lasciare il papà perchè il papà la faceva soffrire, la sgridava sempre anche quando non aveva fatto niente .. poi troverai tu nel tuo cuore le parole per dire la verità a tuo figlio consentendogli di scegliere se amare o no il padre. Lui è subdolo e tu gli stai permettendo di procrastinare i suoi atteggiamenti manipolatori. Non devi.
Metti serenamente le carte in tavola con le maestre, prendi un appuntamento con loro, porta la tua storia, porta i maltrattamenti, porta le percosse, basteranno le denunce che appoggerai sul tavolo prima di andartene. Poi decideranno loro se credere a te o al povero marito abbandonato. Ma almeno potranno scegliere a chi dare credito.
Liberati da questo carico la gente è spietata per quanto misericordiosa...
Sii fiera di quanto hai raggiunto e usa la tua esperienza come uno scudo scintillante ..
Ti abbraccio e ti ringrazio per aver condiviso con noi questo tuo momento di tristezza..