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Può un uomo superare il problema della violenza?

Ultimo Aggiornamento: 23/11/2009 10:55
03/10/2008 01:25
 
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Mi chiamo Glenda
...non sono dovuta fuggire dal mio ragazzo perchè violento,ci siamo allontanati di comune accordo dopo due anni di convivenza (di cui uno passato a casa dei suoi genitori!).
Ci vorrebbe troppo tempo per descrivere bene la situazione,perchè è molto complessa ed articolata...dunque cercherò di riolgervi subito la mia domanda.
Cosa dovrebbe fare un ragazzo di 22 anni, cosciente di essere stato più volte violento nei confronti della propria ragazza sia psicologicamente (sopratutto!) che fisicamente (è sucesso qualche volta,e si è trattato di spinte,strattoni,uno schiaffo etc...)...
Viene da una realtà familiare violenta (il padre picchiava la madre) e voglio sperare che il mio "allontanarmi" da lui,interrompendo così la nostra relazione,possa essergli d'aiuto per capire che io non sono come la madre,che ha subito in silenzio e alla quale spesso mi ha paragonato, e che lui non è e non sarà mai come il padre,nel quale si rivede.
Voglio aiutarlo,e lui,ve lo assicuro,vuole essere aiutato...ma so che adesso l'unica cosa che posso fare è quella di chiedere a persone più competenti di me.
A chi potrebbe rivolgersi?
Potreste darmi qualche indirizzo,o contatto o numero di telefono?esiste un modo per uscire da questo incubo?
Tutti mi ripetono "non cambierà",ma quello che voglio più di qualsiasi cosa è la sua felicità,e se il prezzo da pagare è quello di perderlo...sono pronta anche a questo.
vi ringrazio tantissimo per l'attenzione,immagino che (purtoppo) avrete tante domande a cui rispondere tutti i giorni...
aspetterò anch'io una vostra risposta. [SM=g27985]
03/10/2008 12:25
 
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Cara amica,
scusami anche tu se ti rispondo brevemente.
Io non so se un uomo violento può cambiare: penso però che in ogni caso è LUI stesso che deve prendere l'iniziativa di chiedere un supporto psicologico ed è LUI stesso e LUI SOLO ad assumersi questa responsabilità e a portare avanti questo impegno.
Non sei TU che puoi o devi "curarlo" neanche supportarlo o dargli indicazioni: tutto questo, a mio avviso, porrebbe la cosa sempre in un'ottica sbagliata, in cui TU ti fai carico dei suoi disagi e LUI non se ne assume la responsabilità.
Se vuole cambiare, lo farà: per se stesso, prima ancora che per te.
[Modificato da Lilli66 27/11/2010 09:05]
03/10/2008 15:25
 
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Cara Lilli66,
ti ringrazio tantissimo per la risposta...e no,non sei stata troppo dura!
Capisco la tua posizione,e ci tenevo a ripetere che lui stesso è cosciente del fatto che non torneremo insieme (e non credo nemmeno che lo vorrebbe),non senza un reale percorso ed una effettiva dimostrazione del suo cambiamento.
Faccio ancora fatica a pensare di averlo perso,ma sono sicura che questa sia l'unica soluzione.
In ogni caso,è stato lui a chiedermi se c'era una figura,uno psicologo,uno specialista capace di aiutarlo in questo suo percorso...ed è anche per questo che vi ho scritto!
Grazie ancora,un bacio.
03/10/2008 18:17
 
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Cara amica,
da parte del tuo compagno, domandarti se c'è uno psicologo che può aiutarlo è una cosa...andare dallo psicologo è un'altra mentre un'altra ancora è seguire regolarmente un percorso terapeutico.
Finchè il tuo ex compagno si limita a domandare, si limita alle parole e alle promesse, ti invito a non fidarti di lui.
Poi, se ci saranno dei cambiamenti concreti e duratori, vedrai cosa fare.
[Modificato da Lilli66 27/11/2010 09:06]
03/10/2008 19:37
 
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Cara Lilli66,
nelle tue parole sento la consapevolezza di una donna che ha sofferto tanto e che ancora porta dentro tanta rabbia...si,tu hai perfettamente ragione,io amo ancora il mio "ex-ragazzo" e per questo trovo logico il mio desiderio di aiutarlo,anche se ho capito di non poterlo fare,non adesso...forse mai!
Ogni storia è diversa,segue strade e percorsi che nessuno di noi riesce a spiegarsi...lui conosce bene la mia,impossibile da riassumere in poche righe e sicuramente non facile , ed io conosco la sua dato che sono una delle poche persone con cui è stato sincero ed è riuscito a confidarsi.
La mia non è la solita sindrome da crocerossina...no! ma per quanto lui abbia potuto farmi del male, sono perfettamente consapevole del fatto che tra i due, la parte più debole NON SONO IO...altrimenti non starei quà a parlare!
In ogni caso sono daccordo con te (scusa se ti do del tu!),anche io ho bisogno di un supporto psicologico.
Ma chi ha veramente bisogno di aiuto è lui...e lo dico con rabbia,amore,disperazione,dispiacere,lo dico per un sacco di motivi,lo dico perchè ci credo e perchè non voglio che la sua sia solo la prima di una serie di violenze nei confronti di altre donne che sicuramente entreranno a far parte della sua vita.
Non è un santo,ma nemmeno un mostro...e per quanto ci possa sembrare strano ogniuno di noi non è lontano nè dall'uno nè dall'altro e ci vuole poco per toccare un'estremo che mai avremmo potuto credere di toccare.
Io non penso che per lui sia stato facile ammettere e sopratutto scoprire di avere un problema...e parlo di lui,perchè di uomini violenti ce ne sono tanti,ma questo non significa che siano tutti UGUALI.
Ho letto alcune storie sul vostro forum: donne private della libertà,donne che sono costrette a cambiare per far felice il proprio uomo,o semplicemente per paura di una sua reazione. Io non ho mai vissuto tutto questo,sono sempre stata me stessa,non ho mai dovuto rinunciare alla mia identità...ma ho dovuto fare tanti sacrifici ed i suoi momenti di rabbia finivano sempre con l'indebolirmi.Lui ha sbagliato,ed io non voglio tornare indietro,ma così come io non vorrei mai sentirmi una semplice "vittima",credo che non sia giusto vedere lui come un semplice "uomo violento".
Penso che si meriti una mano tesa tanto quanto me.
Un bacio
04/10/2008 01:26
 
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Ciao e benvenuta...
In realtà che un uomo possa cambiare la sua natura violenta è molto difficile, tuttavia se lo vuole realmente ed è pronto a mettersi completamente in gioco può darsi che ci riesca.
In termini di indirizzi e numeri telefonici di operatori qualificati in tal senso la cosa che puoi fare (anzi dovrebbe farlo lui) è quella di rivolgersi al Servizio sociale del Comune chiedendo di volere inziare un percorso di psicoterapia con un operatore qualificato.Oppure tu stessa puoi recarti presso un Centro Antiviolenza del tuo paese e fare presente che il tuo ex ragazzo (violento) ha capito ed ammesso i suoi errori e vuole cambiare.

Ma ricorda, innanzitutto deve volerlo per SE STESSO, non per riconquistare te!!!

Se vuoi puoi iniziare a raccontare qui in Forum la tua storia e come vi siete conosciuti, magari scrivendo molte cose, apparentemente dimenticate, potrebbero rivelarsi, oltre che a noi, a te stessa...

A presto...
04/10/2008 22:27
 
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Cara Glenda,
hai ragione: ogni persona è diversa e ogni storia è diversa, non si può generalizzare.
Però ci sono dei tratti comuni, che, quando diventano più di uno, devono metterci in allarme e invitarci a riflettere diecimila volte, prima di prendere decisionid alle quali dipende il nostro futuro.
[Modificato da Lilli66 27/11/2010 09:06]
23/11/2009 10:55
 
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ciao a tutti...è tanto che non scrivo più qui ma forse qualcuno si ricorda di me...
è una anno e mezzo che son tornata dai miei con mia figlia...e anch'io tante volte mi pongo la domanda di questa discussione...può un uomo "volento" cambiare? è da dicembre che non succedono più fatti spiacevoli...mentre prima ne son successi anche se io ero già fuori casa...
e adesso mi faccio domande...penso che mi dispiace nn dare un'altra possibilità...alla nostra famiglia
ma poi mi chiedo...ma se uno sbaglia può sbagliare una volta...ma lui ha sbagliarto tante volte...
ma il fatto è che nn riesco a vivere la mia vita "lontana" da lui anche se giustamente c'è molta ostilità da pèarte della mia famiglia x tutte le cose che hanno subito....
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