Io ti capisco.
Si fa presto a dire, fai questo, fai quell'altro.
Ma tu davvero rischi di non poter più continuare il tuo mestiere, se fai qualcosa per cui verresti criticata.
Poi magari le conoscono già, le tue condizioni, ma finchè non succede niente di particolare si tira avanti.
Ho visto persone, nello stesso lavoro, perseguitate per molto meno.
Così sei tu che non ce la fai più a tirare avanti.
Ti capisco davvero tanto.
Ti senti in un vicolo cieco davvero troppo buio e terribile.
Dovresti andare via, ma molto lontano da lì.
E lo so quanto è difficile, ricostruire una vita da un'altra parte e senza nessuno che ti aiuta.
Comunque quando si arriva a questi livelli di sofferenza, Lilli, non ha più nessuna importanza, la vendetta, non viene ricercata.
Credo che Antonella chieda giustizia, nel senso che desidera che qualcuno giustamente la aiuti.
Così abbandonata e sola è difficile la sopravvivenza.
Che qualcuno giustamente riconosca che è lei la vittima di tutto questo, e non il padre.
Gli ammalati possono diventare davvero dei tiranni impossibili, ma lì lui lo era già prima di ammalarsi.
E' terribile, quando ci si accorge che tutti compatiscono il tuo carnefice e tu non hai nessuno scampo, a causa di questo.
Anzi, vieni giudicata tu, crudele, perchè a sentire gli altri non sai sacrificarti abbastanza per lui.
Non è come in una coppia, sai, è molto diverso.
[Modificato da keridwen. 07/09/2008 17:13]