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Lo zio confessa le violenze

Ultimo Aggiornamento: 24/10/2007 21:52
23/10/2007 10:39
 
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Bimba soffocata a Frattaminore
Lo zio confessa le violenze



NAPOLI - Ha confessato lo zio della bambina morta soffocata dal proprio vomito all'ospedale di Frattaminore, che era stato fermato per violenze sessuali sulla piccola. L'uomo, 48 anni, analfabeta e disoccupato, ha ammesso senza emozioni di aver violentato la nipote, di quattro anni e mezzo, per mesi. "Colpa di un forte disagio culturale che ha alle spalle. L'uomo non sa né scrivere né leggere. Una situazione di disagio così forte che quasi non si è reso conto della gravità della cosa" ha detto il capitano dei carabinieri di Casoria, Paolo Cambieri che ha eseguito il provvedimento di fermo. Fermo che oggi verrà trasformato in arresto.

La bimba è morta ieri. I genitori della piccola, che abitano a Crispano, dopo una notte di rigurgiti l'avevano portata all'ospedale "San Giovanni di Dio", a Frattaminore, dove la bambina è deceduta. I medici, ad un primo esame, avevano riscontrato segni, a loro giudizio non recenti ma inequivocabili, di abusi sessuali ed avevano allertato i carabinieri.

Dopo l'ascolto dei genitori e di altri parenti questa notte i carabinieri hanno fermato lo zio della bambina. I militari hanno interrogato ieri i genitori della piccola che si sono detti estranei alle presunte violenze. Ma, tra i vari interrogatori ad amici e familiari sarebbe subito emersa la presunta responsabilità dello zio, fratello della nonna. Gli abusi sessuali non sono legati alla morte della bambina, che invece è deceduta per le conseguenze di un attacco di vomito.

All'uomo, incesurato, nessun precedente specifico, è contestata l'accusa di violenza sessuale continuata ed aggravata. Secondo gli investigatori le violenze sarebbero durate almeno 2-3 mesi.

Il padre, un operaio 26enne che da poco lavora per la Società autostrade del Brennero, e la madre, una 27enne che 'arrotonda' con lavoro saltuario, forse al nero, in una fabbrica manifatturiera, portavano ogni mattina la piccola a casa della nonna. Anche la posizione di quest'ultima, madre del papà della bambina, è al vaglio degli inquirenti: nel corso degli interrogatori la donna ha detto di non essersi mai resa conto di quanto accadeva a casa sua, dove il fratello ha sempre vissuto: i carabinieri stanno accertando se veramente sia andata così.

22 ottobre 2007
Fonte: La Repubblica

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