Un particolre gravissimo, se è vero
"Colpa di un forte disagio culturale che ha alle spalle. L'uomo non sa né scrivere né leggere. Una situazione di disagio così forte che quasi non si è reso conto della gravità della cosa"
E' allucinante che già si prepari una difesa per infermità mentale per questo MOSTRO, per giunta da parte di una persona (un rappresentante delle forze dell'ordine, non certo uno psicologo), che non ha alcun titolo per fare una simile diagnosi.
Ma il capitano dei carabinieri ha veramente pronunciato queste parole?
Molte volte la stampa mette in bocca alle persone cose che non si sono mai sognate di dire.
Se queste affermazioni sono state veramente fatte da una persona con un simile ruolo, invito tutti noi a riflettere sulla gravità di questo episodio e a prendere posizione.
Gaetano, tu giustamente parli di cultura e di educazione, ma come si fa se le persone cui si dovrebbero denunciare certe cose sono le prime a mettersi dalla parte di chi è accusato? Ora, poichè la violenza è innegabile, c'è anche una confessione e la povera bimba è morta, non si può cercare di negare e di insabbiare: allora la colpa è del "disagio culturale"...mentre l'unica cosa che un rappresentante delle forze dell'ordine non deve MAI dimenticare è che "la responsabilità penale è PERSONALE".
Il resto, fa parte del lavoro di psicologi e psichiatri, che è tutt'altro.
Vi prego vivamente di non lasciar cadere nel nulla un episodio che mi appare gravissimo.
L.