Diritti del padre

Venerdì son tornato da lavoro e non ho trovato più mia moglie e i miei tre figli minori. Nonostante la denuncia di scomparsa fatta all'autorità giudiziaria non ho avuto nessuna notizia. Sono in ansia per loro. Vorrei sapere dove sono ma sopratutto se stanno bene. Se sono come spero in un centro di accoglienza vorrei essere contattato e tranquillizzato. È possibile che un padre non ha diritto di sapere dove sono i suoi figli per giunta minori? Qualcuno può aiutarmi? Grazie.

Hai detto che speri siano in un centro di accoglienza, probabilmente hai qualcosa sulla coscienza che ti pesa. Se una persona decide di andare in un centro di accoglienza è perche si sente minacciata dalle presenze che sono nella sua casa, e se sono state allontanate dalla minaccia le autorità non vengono certamente a dirlo alla persona che è la causa di queste minacce sempre che tu non vogla nascondere qualcosa di più grave di un semplice allontanamento, spero di no

Per quel che ne so, in un centro di accoglienza non si bussa alla porta e si entra. Se tua moglie è davvero in un centro di accoglienza con i bambini, significa che si è rivolta ad un centro sociale, ai carabinieri o alla polizia ed è stata presentata una denuncia.
Certamente non devono dirti dove sono (altrimenti che protezione sarebbe?) ma che sono in un centro di accoglienza dovrebbero dirtelo subito, poi sarà un giudice a decidere.
Quello che mi da fastidio in queste cose è che chi ha bisogno di protezione va praticamente rinchiuso con tutte le conseguenze sui figli e il presunto delinquente, invece, resta fuori, e non per un giorno!

Giancarlo

Concordo pienamente con ciò che hanno scritto Lukas e Cobite.
Un'altra cosa è che Francesco parla di diritti di un padre....
Se tua moglie si è rivolta ad un centro di accoglienza credo che ci siano dei presupposti e penso anche gravi.
Appellarsi ai tuoi diritti di padre è penoso, in quanto ai diritti di una moglie,donna,madre, non ci hai mai pensato.
Il diritto e il doveri di tua moglie nel caso di violenza, e se si parla di centro di accoglienza, sappi che non è come andare in vacanza, prima di accedere a questi servizi è necessario aver subito violenza e non un solo schiaffo, che ,anche se talvolta si pensa ci stia, è violenza anche quella, il diritto di tua moglie è tutelarsi, proteggesi lei con i figli, in quanto i figli sono dei beni preziosi che vanno tutelati da ciò che potrebbe inevitabilmente accadere, ciòè l'irreparabile.
Loro sono delle vittime innocenti, anche loro vanno protetti da ciò che magari non subiscono, ma da ciò che vedono, odono e intuiscono.
Se tra due genitori non c'è serenità come fanno loro a vivere, crescere sereni?
Meglio un genitore solo che due genitori che si fanno la guerra davanti ai loro occhi.

Prima di andare oltre vorrei sapere da te, Francesco, cosa è accaduto per farti credere che tua moglie si sia rifugiata insieme ai bambini in un centro di accoglienza. Attendo di conoscere questa storia, prima di allora non voglio esprimere giudizi in merito anche se, devo essere sincera, condivido i pensieri degli amici che mi hanno preceduta in questo post.

sono stato attaccato da tutti senza che sappiano i fatti. esiste allora un pregiudizio nei confronti degli uomini e dei padri. Se questo può farvi piacere non sono stato ancora contattato da nessuno e non ho notizie da una settimana. Grazie lo stesso per l'aiuto.

Mi sembra che la pedagogista del forum ti abbia chiesto esplicitamente delucidazioni in merito. Comunque non posso altro che confermare che se tua moglie con i bambini sono stati accolti in qualche comunità ci sarà sicuramente l'intervento del servizio sociale del comune di competenza e questo avviene nei casi di violenza verso i componenti della famiglia. Se tua moglie non ha problemi con te non vedo il motivo per cui abbia deciso di andar via... Magari potresti aiutarci a comprendere.

Ti pregherei pertanto voler chiarire la tua posizione.


Cordialmente
Gae

Caro Francesco, sei stato tu a dire che tua moglie se ne è andata via con i figli ed hai ipotizzato l'istituto di accoglienza. Hai accennato solo al "diritto del padre" di sapere e non hai assolutamente accennato ad altre possibilità, alcune peggiori, che pur in teoria sono ipotizzabili.
Qui siamo stati tutti al tuo discorso e di conseguenza abbiamo dato qualche spiegazione, qualche osservazione e sollevato qualche domanda.
Gradirei comunque sapere dove ti ha "attaccato" il mio precedente scritto. Grazie.
Giancarlo

Caro Francesco,mi sorge una domanda cosi solo leggendo il tuo post...se tu hai fatto denuncia e loro sono spariti da una settimana,non ti chiedi perchè l'utorità giudiziaria quindi la polizia non sia in contatto con te e non ti dia notizie? non ti sembra strano che non siano cosi allarmati dalla scomparsa di una mamma con due bambini?
probabilmente la polizia lo sa dove sono eperchè...tutte queste riflessioni ci vengono spontanee se analizziamo ciò che ci hai detto..se vuoi che siamo più obiettivi devi darci elementi che ci facciano pensare a qualòcosa di diverso,altrimenti le idee sono queste...e permettimi di dire una cosa da donna,una donna non se ne va con due bambini cosi di nascosto se non per paura...questa però è solo una mia opinione.
cordiali saluti Micol..

Ti invito nuovamente a chiarire la tua posizione di padre e marito, per chiarire i dubbi che spontaneamente hanno attraversato le nostre menti.
Nessuno ti ha condannato ma, abbi pazienza, se non ci spieghi come sono andate le cose come potremo aiutarti?
Cordiali saluti.

Ciao, sono Giuseppe, il nuovo operatore-pedagogista del forum, oltre ad Ines. Ho letto la tua storia, a mio parere, non molto chiara, come altri prima di me hanno risposto, se una moglie con i suoi bambini decidono di allontanarsi dal proprio tetto, c'è sicuramente un motivo, purtroppo dietro a questo gesto non sempre, anzi quasi mai, non vi sono gravi motivi.. Io lavoro anche in una comunità alloggio e ti posso assicurare che il vissuto di ognuno di loro non è stato assolutamente roseo, anzi più che tortuoso insito di violenze di tutti i generi...Spero veramente di cuore che non sia il caso di tua moglie e dei tuoi bambini..Con schiettezza ti dico che ciò che hai raccontato presenta delle incertezze che portano a fraintendere la veridicità dei fatti (da te esposti). Ti consiglio di guardarti bene dentro, interrogarti, solo così puoi portarci a capire bene, aiutarti(vi), supportarti(vi). La serenità familiare è ciò che i bambini dovrebbero respirare fin dalla più tenera età, per esperienza ti dico che le comunità e\o i centri di accoglienza non aiutano, non possono sostituirsi al calore che una famiglia può offrire. Pensaci...ci conto!! Ps. qui troverai solo amici, anche se le nostre parole, a volte, possono sembrare forti. A presto, Peppe!!!!