storia finita..segni che restano!

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always86
00mercoledì 28 novembre 2007 15:50
Ciao a tutte!!
ho 21 anni e da una settimana sono "scappata" dal mio convivente..
per due anni che sono stata con lui non ha fatto altro che ripetermi che ero un persona inutile, che non sapevo fare nulla, che da sola non sarei andata da nessuna parte, che ero un tr..., una put....!
oltre a qualche schiaffo e calcio ogni tanto..
io so di aver fatto bene ad andare via..ma se penso credo tuttora di essere stata un fallimento come donna e come mamma (ho una figlia di 2 mesi!) perchè ho negato alla piccola una famiglia normale in cui mamma e papà stanno insieme..
lo amo ancora (a volte mi chiedo perchè) ma non tornerò mai con lui perchè ha distrutto la mia vita perchè con lui non ero libera di uscire e avere amiche, di lavorare, di studiare..
mi sento sempre così sola!
vivo con mia mamma adesso e non potendo lavorare perchè devo stare con la bambina mi sento un peso anche se penso non sia così perchè mia mamma fa tutto solo per il bene mio e della bambina e mai mi rinfaccerebbe nulla (il mio ex mi rinfacciava anche se mangiavo "troppo" perchè lui lavorava e io no!)
come posso fare?!
rayman.M
00mercoledì 28 novembre 2007 16:18
La decisione l'hai già presa ed è quella giusta, quando ci sono violenze e minacce non può esistere amore. Non devi sentirti un peso perchè per una madre un figlio non è mai un peso l'unica cosa da fare, se non l'hai ancora fatta, è contattare un avvocato e farti assegnare un assegno di mantenimento per la piccola, e per te fino a che non potrai permetterti di trovare un lavoro. Spetta a te la decisione di denunciarlo per i maltrattamenti in famiglia, eventualmente consegnando anche referti medici. Il reato è perseguibile d'ufficio ma se non vi è una serie di referti del tuo medico o del pronto soccorso è necessario che tu sporga una denuncia dettagliata da quando sono iniziati i maltrattamenti fino alla tua decisione di andartene.
FidelisAdmin
00mercoledì 28 novembre 2007 18:40
Re:
always86, 28/11/2007 15.50:

Ciao a tutte!!
ho 21 anni e da una settimana sono "scappata" dal mio convivente..
per due anni che sono stata con lui non ha fatto altro che ripetermi che ero un persona inutile, che non sapevo fare nulla, che da sola non sarei andata da nessuna parte, che ero un tr..., una put....!
oltre a qualche schiaffo e calcio ogni tanto..
io so di aver fatto bene ad andare via..ma se penso credo tuttora di essere stata un fallimento come donna e come mamma (ho una figlia di 2 mesi!) perchè ho negato alla piccola una famiglia normale in cui mamma e papà stanno insieme..
lo amo ancora (a volte mi chiedo perchè) ma non tornerò mai con lui perchè ha distrutto la mia vita perchè con lui non ero libera di uscire e avere amiche, di lavorare, di studiare..
mi sento sempre così sola!
vivo con mia mamma adesso e non potendo lavorare perchè devo stare con la bambina mi sento un peso anche se penso non sia così perchè mia mamma fa tutto solo per il bene mio e della bambina e mai mi rinfaccerebbe nulla (il mio ex mi rinfacciava anche se mangiavo "troppo" perchè lui lavorava e io no!)
come posso fare?!




Cara Amica

Intanto sforzati di spostare le colpe da te a lui, tu non hai impedito la normale crescita psicofisica della bambina semmai l'hai favorita, perchè bisogna convincersi che la figura dei genitori è estremamente importante per i bambini, ma i comportamenti e l'educazione impartiti se sono costellate di violenza non faranno altro che far crescere il minore con traumi e disagi! Tranquilla la sceltà è stata la migliore.

Adesso si passa all'azione legale! Parla con un avvocato (se non hai la possibilità economica, richiedi il gratuito patrocinio, ti rimando al link informatico della legge: GRATUITO PATROCINIO)e chiedi la separazione, in seguito la quale tuo marito avrà l'obbligo di passare il mantenimento a te e alla bambina. Non ci pensare, devi tutelare te e tua figlia!

Tienici informati.

Cordilamente
Gae



Lilli66
00giovedì 29 novembre 2007 11:16
Carissima Always,
non sei un fallimento come donna nè come mamma, anzi, sei ammirevole, eprchè hai fatto una scelta coraggiosa per il bene di tua figlia e per il tuo.
Cosa devi fare...? Volerti più bene, prima di tutto, ricostruire te stessa, pensare al tuo futuro in termini di possibilità e di crescita, pensare che sei giovanissima e hai davvero tutta la vita davanti a te, non ha senso sprecarla nei sensi di colpa, ha senso investire su te stessa, riprendere gli studi o ricominciare (quando tua figlia sarà più grandicella) a lavorare, ma anche a guardarti intorno, ad usicre con gli amici.
Puoi anche chiederti cosa dentro di te ha permesso che tu vivessi una relazione così distruttiva: questo ti servirà nel futuro, per non ricaderci nuovamente, per non essere nuovamente attratta da un uomo violento e prevaricatore.
Poi: devi pensare in termini molto concreti (e senza mai sentirti venale) a difendere gli interessi materiali tuoi e di tua figlia, attraverso la legge.
Infine: lo so cosa vuol dire continuare a provare amore per una persona che sappiamo benissimo che può farci solo del male. Ti capisco e so quanto è dura: però ti prego di non ricascarci, soprattutto non pensare mai che "per il bene di tua figlia", è meglio crescere in una famiglia unita. Per il bene dei nostri figli è bene crescere in un ambiente sereno, e questo non sempre è garantito da una famiglia unita.
Guarda avanti, sempre, ma guardati indietro quel poco che ti serve per acquisire consapevolezza, io ti invito a recarti di persona presso un centro antiviolenza e chiedere un supporto psicologico e un sostegno alla genitorialità per affrontare questo periodo e per fare di questa brutta esperienza u momento di crescita personale.
Troverai persone che ti aiuteranno in modo competente e professionale e sulle quali potrai contare.
Ciao, un abbraccio,
L.
Pedagogista
00venerdì 30 novembre 2007 17:23
Ciao e benvenuta.
Concordo con tutto ciò già detto dagli altri!
E' normale che in questo momento ti senta un pò confusa e spaventata rispetto la decisione presa. Tranquillizzati poichè la tua è stata la scelta più saggia ed anche fatta in tempo per il bene della piccola. Per quanto si tenta sempre di garantire ai bambini di crescere in un ambiente familiare composto sia dalla mamma che dal papà, è anche vero che se questo clima non è funzionale al suo benessere psico - fisico, esso sarà con l'andare del tempo deleterio alla sua sana crescita. Tua figlia è ancora piccolissima e la tua decisione di separarti da lui le permetterà quantomeno a non assistere a momenti violenti, urla, liti, ecc..., te ne rendi conto?
Un padre lo avrà sempre perchè ciò che non devi, invece, fare è vietare a lui di vederla, se lo vorrà. Ma è importante legalizzare tutto e cioè prendere un avvocato e fare istanza di separazione, chiedendo il mantenimento per la piccola, e per te visto che non lavori.Non fare separazione consensuale e chiedi l'affido esclusivo (non congiunto), con diritto per lui di vedere la piccola in giorni stabiliti dal giudice. Fino a 14 anni la madre ha il diritto prioritario all'affido del figlio.
Per quanto riguarda il tuo stato emotivo (dici di amarlo ancora), non te ne fare una colpa ma ti consiglio vivamente di iniziare una psicoterapia che ti aiuti a superare i tuoi conflitti interiori.
Questo luogo puoi considerarlo uno "Sportello Donna Virtuale", dove dare voce ai tuoi momenti più difficili, dove puoi chiedere tutti i consigli utili a superare le fasi più critiche
A presto, un abbraccio per la tua bimba...
petraG
00mercoledì 6 febbraio 2008 09:59
hai fatto bene, sei stata molto coraggiosa. A tua figlia non hai tolto niente, se non un mucchio di sofferenze. Anzi, le hai regalato la possibilità di una vita migliore. Non ti sentire in colpa, riprenditi la tua vita. Ti ammiro molto per non aver perseverato in una storia che non portava a niente di buono.
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