reazione "ritardata"

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sabina17
00mercoledì 15 settembre 2010 20:06
...è normale?
Mi chiamo Sabina, ho 22 anni e, a dire il vero, non sono sicura di essere nel posto giusto. Solo che ho sentito il bisogno di scrivere qui e questo mi fa pensare che in qualche modo io senta di avere vissuto una sorta di violenza, anche se probabilmente non la si potrebbe definire tale. Mi racconto, cercando di essere breve.
Sono fidanzata dai miei 17 anni, ma l'anno scorso ho avuto una sorta di relazione clandestina di 4 mesi con il mio insegnante di musica, un uomo sposato di 48 anni, con il quale da anni avevo un rapporto umano e professionale di una profondità rara. Io pendevo dalle sue labbra, lo stimavo moltissimo e le sue attenzioni ed il suo interesse, sebbene frammiste a comportamenti egoistici e scostanti, mi facevano sentire una persona migliore in un momento in cui la mia vita era umanamente e professionalmente deludente e poco stimolante. In quei mesi mi sono diplomata brillantemente in conservatorio, con grandi sacrifici. La storia con quest'uomo è finita malissimo, come era prevedibile. Lui è letteralmente sparito per mesi senza preavviso, salvo tornare poi più volte a farsi sentire in toni viscidi e allusivi senza preoccuparsi nemmeno di chiedermi come ero stata. Tutto quello che pensavo di lui, che era stato per me un modello di vita dai 14-15 anni in poi (mio padre è sempre stato una figura quasi assente), mi è crollato addosso. Ci ho messo del tempo a riconoscere la meschinità del suo comportamento, a smettere di giustificarlo in ogni suo comportamento. Ora vedo solo un uomo squallido che aveva bisogno di sentirsi giovane e ancora appetibile e che ha scelto la preda più facile, consapevole del suo ascendente su di me e del fatto che, considerando i nostri rispettivi ruoli, non avrei mai avuto il coraggio di parlarne con nessuno. E così infatti è stato, non ne ho mai parlato con nessuno. E' passato un anno, ho cancellato l'accaduto, ma ho paura che dentro di me sia rimasta una cicatrice piena di vergogna che non riesco a nascondere. Non riesco più ad essere fedele al mio ragazzo, cerco continuamente le attenzioni di uomini più grandi e, contemporaneamente (e paradossalmente!), ho un profondo senso di colpa verso me stessa, per essermi lasciata trattare così, per essermi fatta circuire. E' come se cercassi continuamente di mettermi nella stessa situazione che mi ha fatto soffrire così tanto! Dopo un periodo terribile, in cui avevo perso la fiducia in me, lasciato la musica ed odiato i miei sacrifici ed i miei successi, ora mi sto rialzando in piedi. Ma, nonostante questo, continuo a non riuscire a fare a meno dell'approvazione e delle attenzioni di altri uomini. A distanza di un anno, ora che non penso più a quella storia, ho iniziato ad avere dei flash improvvisi degli incontri con lui, immagini per lo più a sfondo sessuale, ma anche parole, espressioni, che mi appaiono in modo del tutto imprevisto e scollegate da qualsiasi cosa io stia facendo o pensando e che mi danno ribrezzo e un forte senso di nausea e voglia di piangere. Le rivivo contro la mia volontà come se fossi stata vittima di una violenza consensuale. Non riesco a spiegarmi questa "reazione ritardata" e sto iniziando a preoccuparmi, se non altro per queste risposte "fisiche" del mio corpo. E' normale che mi succeda tutto questo così tardi? Dovrei rivolgermi a qualcuno?
Grazie e scusate se mi sono dilungata un po'
FidelisAdmin
00venerdì 17 settembre 2010 13:38
Carissima amica

Intanto benvenuta in forum.
Ogni posto è giusto quando si ha la possibilità di parlare e conoscersi.
Quello che sta avvenendo dentro di te non è altro che una sorta di trauma non attenzionato come doveva essere! Dolori e sofferenze spesso vengono rimossi, cancellati per tutta una serie di motivi... primo di tutti l'autodifesa. Ma ben preso ci si rende conto che la rimozione è una cura inconsapelo e palliativa. Iil dramma che hai vissuto adesso riemerge in tutta la sua drammaticità innescando in te naturali sensi di colpa e anche una sorta di sfida con te stessa.

Non sono rari i questi casi... L'unico consiglio che mi senti di darti è rivelgerti ad una psicoterapeuta e affrontare in tutti i suoi aspetti questa grande delusione che si è strasformata in trauma spicologico.

Hai allontanato tutto ciò che poteva ricondurti a lui, ma tutto ciò non è servito in quanto non ha mai affrontato a viso scoperto questa tua grande sofferenza.

Credo sia normale che in te sia presente la costante dell'approvazione degli adulti... sei cresciuta ammirando e imparando da una persona che per te rappresentava un "mito" da seguire, ascoltare e... subdolamente sottometterti!

Questi flash improvvisi non sono altro che un dolore mal curato... tutta una serie di domande a cui non hai mai dato una risposta. Ecco perchè devi farti seguire da una terapeuta, in modo tale da riconoscere i motivi delle tue scelte, affrontare i tuoi fantasmi e prendere consapevolezza del tuo passato....

Senza questa anamnesi sarà difficile andare avanti...

Continua a scrivere e sfogarti in questo forum... noi ti ascolteremo e ti sosterremo nel tuo cammino.

Cordialmente
Gae
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