ho bisogno di un serio aiuto

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stella2929
00lunedì 1 ottobre 2007 14:50
Ciao a tutti mi chiamo Gloria ho 29 anni e raccontare la storia della mia vita è davvero diffcile ma ci provo perchè sono davvero disperata e credo sia arrivata l'ora di chiedere aiuto a qualche esperto.
All'età di 16 anni mi fidanzo con un bravo ragazzo stiamo assieme per 4 lunghi anni e poi tutto finisce perchè l'amore non c'è più, lui va a studiare fuori dalla città dove viviamo cresciamo e lui comincia ad avere esigenze diverse, in poche parole smette di amarmi ci lasciamo passa un lungo periodo prima che io mi riprenda però ringraziando Dio riesco a superare tutto e vado avanti.
All'età di 24 anni mi fidanzo con un altro ragazzo che mi fa proprio perdere la testa stiamo assieme 1 anno e mezzo ma poi anche questa storia finisce perchè lui incontra un'altra.
Questa rottura mi segna parecchio, ed io che mi ero sempre comportata bene comincio ad agire con legerezza negli incontri successivi a distanza di poco tempo ho una semplice storia con un ragazo ma per me niente di importante, finisce questa storia e ne inizio un altra ci vado a letto una sola volta, resto incinta "tragedia" neanche io so spiegarmi come sia potuto succedere decido di abortire senza dire niente a nessuno e così faccio.
Passo un periodo decisamente brutto ma riesco a riprendermi e ad andare avanti.
A distanza di 6 mesi incontro una persona, all'inizio è stato tutto speciale, finalmente e distanza non so di quanti anni ni sento finalmente voluta bene ed amata, anche se capivo che c'era qualcosa che non andava perchè lui usciva da una storia di 8 anni e ogni tanto spuntava che si era sentito con l'ex se non addirittura visto a mia insaputa.
Cmq mi innamoro perdutamente di questa persona, si comincia a parlare della propria vita io gli racconto dei due ex fidanzati della storia senza senso ma non dico nulla della trgedia cho vissuto.
A distanza di 6 mesi lui scopre questa tragedia perchè dopo un episodio mi sento in dovere di raccontarglielo. Poi se volete vi spiego cosa è successo.
Da lì la mia vita è cambiata ed è diventata a dir poco invivibile.
Lui mi accusa da 2 anni a questa parte di essere una Tr..., pu...., zocc.. e chi più ne ha più ne metta!!
Qualsiai lite che noi abbiamo si riconduce a quell'episodio, anche se litighiamo per una cosa qualsiasi lui non fa altro che rinfacciarmi quanto mi è successo. Per evitare discussioni ed evitare che lui mi insulti io devo abbassare la testa a tutto quello che lui dice e pensa, non sono libera di fare ciò che voglio anche se io ho sempre agito senza mai mancargli di rispetto, non sono libera di prendere un caffè con un amica perchè lui si arrabbia e se si arrabbia comincia ad insultarmi. Ultimamente nonostante io lo ami molto gli ho detto che non volevo stare più con lui, ma lui è diventato un pazzo ed ogni volta mi ricatta dicendomi che racconterà ciò che mi è successo a tutti in primis ai miei genitori.
Immaginate cosa succederebbe se venisse fuori una cosa del genere. Non potrei neanche più uscire di casa e soprattutto il male che farei a mia mamma sarebbe sovraumano.
In tutti questi anni ho cercato di farmi un futuro ho studiato mi sono laureata ho travato un lavoro, ma ora la mia vita è un inferno perchè non ce la faccio più.
Capisco il suo punto di vista forse è una cosa diffcile da accettare per un uomo, ma se è così mi sono sempre chiesta perchè non mi lascia? anzichè farmi male a dismisura??
Ora gli ho proposto di avvicinarci alla chiesa magari se avessimo fede saremmo in grado di affrontare tutto con maggiore serenità, oppure di rivolgerci assieme a qualche psicologo che ci aiuti a parlere e a superare il problema.
Prima di mollare definitivamente innazitutto vorrei provare a salvare la storia perchè nonostante tutto gli voglio un gran bene e l'idea di restre senza lui da un lato mi terrorizza anche se lui mi fa male in continuazione, nell'ultima lite addirittura per ripicca ha chiamatao la sua ex fidanzata ed io ho dovuto perdonare anche questo. Secondo voi con unadeguato aito lui potebbe accettare la mia vita senza rinfacciarmi più nulla??? ed io come devo comportarmi. chieo aiuto agli esperti con la speranza che riescono a dirmi cosa fare per recuperare o mollare tutto definitivamente.
Grazie infinite
Lilli66
00lunedì 1 ottobre 2007 15:21
Cara Gloria,
per favore, liberati subito di alcune cose:
1) della speranza folle di poter cambiare quest'uomo, un uomo che non solo ti insulta ma addirittura ti minaccia e TI RICATTA. Ho riletto quello che hai scritto: tu forse lo lasceresti già ora, ma hai paura che racconti in giro, e soprattutto ai tuoi, che hai abortito. E' sconvolgente! Come puoi pensare di poter continuare a vivere accanto ad una persona così? Credimi, ci siamo passate tutte: sarà sempre peggio. E se si comporta così già adesso...dove andrai a finire?
2) ti invito anche a liberarti dal senso di colpa: per aver abortito (hai vissuto una tragedia comune a tantissime donne, un vero e proprio trauma e nessuno può farti sentire una poco di buono per questo), ma devi liberarti anche dal senso di colpa verso gli uomini, perchè anche se tu avessi "mancato di rispetto" al tuo compagno, questo non gli darebbe il diritto di comportarsi come fa.
Ora, penso che la cosa migliore per te sia prima di tutto entrare nell'ordine di idee che da questa storia puoi trarre solo male, sofferenza e problemi. Quindi che la devi chiudere presto e bene.
Da un uomo così puoi aspettarti di tutto, ma io non so fino a che punto possa mettere in atto le sue minacce e i suoi ricatti. Raccontare in giro delle cose simili su di te credo sia un reato - anche qui gli operatori di progetto possono aiutarti molto meglio di me.
Il fatto che tu abbia abortito riguarda solo te e nessuno è autorizzato a raccontarlo in giro: sono cose che la legge punisce.
Se tu ti rivolgi subito ad un centro antiviolenza della tua città troverai non solo delle piscologhe ma anche delle avvocatesse che ti diranno come tutelarti dalle minacce di quell'uomo.
Se gli tappi la bocca con una denuncia o una lettera da un avvocato, secondo quello che ti consiglieranno le professioniste del centro antiviolenza, credo che al tuo compagno passerà la voglia di minacciare di raccontare in giro i fatti tuoi.
In quanto alla fede, ti auguro di trovarla e rafforzarla in te. Ci sono molto sacerdoti in gamba che possono aiutarti anche dal punto di vista religioso a superare i tuoi sensi di colpa riguardo all'aborto.
Parlarne con una persona che ti faccia sentire accolta e "perdonata" ti farà bene, ti aiuterà a superare il tuo trauma.
Però non sperare che un sacerdote possa "cambiare" il tuo compagno. Non potrebbe farlo nessuno, nessuno può aiutare una persona che non ritiene di dover essere aiutata e che non vuole cambiare - e gli uomini violenti sono così.
Scusami se sono stata dura con te, ma so cosa significa vivere solo di speranza...significa morire disperati.
Ciao
Lilli
paola_m
00lunedì 1 ottobre 2007 16:43
ciao,
ha ragione lilli66 a dirti che a vivere solo di speranza si muore disperati...
...o perlomeno della speranza che dipende da un uomo del genere.
L'idea che hai avuto, di riaccostarti alla fede, è ottima: anch'io l'ho fatto e, anche se vivo tuttora dentro la situazione di violenza da cui voglio uscire, sto comunque incredibilmente meglio.
Tuttavia ti consiglio di viverla per conto tuo, perchè insieme a quest'uomo puoi solo rovinartela.
So che è un po' una contraddizione rispetto al fatto che la fede va vissuta apertamente, ma bisogna anche difenderla da chi ci fa del male ed è assolutamente incapace di capirci per come siamo.
Io so cosa vuol dire dover sempre abbassare la testa e mi sto convincendo con il tempo che è inutile sperare con la nostra pazienza, il nostro amore, la nostra dedizione di poterla rialzare.
Io non sono ancora fuori dalla casa dove sto tanto soffrendo, ma credimi, ho ricominciato a respirare quando ho smesso di pretendere che il mio amore fosse in grado di far ragionare mia madre.
Per le persone come me, come te, come Lilli66, per le quali, mi pare di avere capito, la violenza fisica è assente o episodica, è ancora più difficile stabilire il confine tra il bene e il male, ma quel confine esiste, eccome...
Penso che stia nella differenza tra potere o meno essere accettate (non dico amate, dico solo accettate) per quello che si è.
Più o meno trentasei ore fa, mia madre in piedi sul balcone minacciava di buttarsi giù dalla finestra perchè non ho passato il concorso dell'Agenzia delle Entrate, perchè non le piace il mio taglio di capelli, perchè mi trova grassa, perchè la mia scrivania è impolverata.
Io un tempo pensavo che queste cose bastassero a rendere la mia mamma infelice. Oggi ho capito che la mia mamma è infelice da tutta la vita per un male che non ha potuto o voluto combattere e che ora si sta mangiando tutta la sua intelligenza.
Io so, però, che il Signore mi ama per quello che ho nella mente e nel cuore e che non gli importa nulla dei miei capelli, della mia scrivania o dell'Agenzia delle Entrate.
Nella fede ho recuperato il senso della libertà, ma se lo dicessi alla mamma, tenterebbe di liberarmi anche dalla fede.
Ti auguro che possa essere così anche per te e ti esorto a portare avanti questo cammino. Io non avevo più una vita parrocchiale, così ho ricominciato da www.pretionline.it, cercando però preti della mia città in modo da poterli poi contattare anche di persona.
Temevo di essere giudicata male, di subire domande imbarazzanti, invece ti assicuro che ho trovato una grandissima apertura.
Ti assicuro quindi che non devi avere nessuna remora: abbi fiducia e vedrai che sarà un'esperienza non risolutiva (in quanto ogni soluzione non può che partire da noi stessi) ma sicuramente positva nel recuperare fiducia in te stessa.
Un abbraccio
p
Geneshys
00lunedì 1 ottobre 2007 17:10
Ciao e benvenuta...

Qundo si parla di terapia di coppia credo che lo si faccia soltando quando non si sono oltrepassati certi limiti di sana convivenza.
Nel tuo caso, a mio modesto parere, allineato a chi mi ha preceduto, la storia va avanti alimentata da un grande disagio psicologico da una parte (tu) e da una smisurata onnipotenza dall'altra (lui).

L'amore non può usare parole di disprezzo, ingiuria ne tantomeno colpevolizzare il destinatario di questo sentimento... No, così non va... La speranza è sempre buona cosa, ma deve essere imperniata su basi concrete e reali di cambiamento, qui non vedo assolutamente nulla di tutto ciò, lui a mio parere rimarrà sempre quello che è...

Mi chiedo solo una cosa ma non aveva mai mostrato segni violenti, anche velati, nei tuoi confronti prima che venisse a sapere?

Cordilamente
Gae
stella2929
00lunedì 1 ottobre 2007 21:27
Lui avrebbe anche le prove di ciò che dice, lavora in ospedale e anche se l'accaduto è stato fatto in un'altra città, ed io come una cretina gli ho detto il luogo, è stato in grado di chiamre qualche collega per fare uscire fuori la lettera e la motivazione del ricovero.
Lui è meridionale ed anche se ha soli 30 anni ragiona come un siciliano di 90 anni!!!
Prima di allora le cose tra me e lui andavano benino, per me c'era il tormento della ex che secondo me non aveva affatto dimenticato e quando litigavamo a volte mi ha insultato perchè ero andata a letto quindi avevo avuto una storia insignificante con uno che secondo lui era un deficente.
Lui dice di avere questi scatti di pazzia e di conseguenza tutte le schifezze che gli escono dalla bocca solo perchè io lo faccio arrabbiare. Che in realtà mi vuole un gran bene e che vuole stare solo e sempre con me.
Io mi chiedo ma mi vorrà davvero bene??? Oppure see non è capace di accettare il mio passato perchè non mi lascia?? Anche lui è tormentato da questa cosa, ma perchè continua a stare con me??
Non avrebbe nessun problema a trovarsi qualche altra perchè primo è molto carino e poi per tutti tranne che per me è la persona più splendida di questo mondo. Gentile affabile, disponibile con tutti e sempre pronto a darti una mano.
Infatti sono sicura che se io raccontassi in giro quello che fa con me la gente non mi crederebbe e mi prenderebbe per pazza perchè a conoscerlo dall'esterno non si direbbe affatto.
Pedagogista
00lunedì 1 ottobre 2007 23:02
Ciao Gloria e ben venuta tra noi.
Vediamo da dove iniziare...
La prima cosa che voglio dirti è che hai già pagato per la decisione che hai preso tempo fa:"abortire", credo che nessuno possa aggiungere al tuo dolore altre sofferenze.
Il motivo per cui il tuo ragazzo ha reagito e continua a farlo in tal modo scaturisce dal suo eccessivo senso di possessione nei tuoi riguardi.Ci sono uomini che ritengono la propria compagna di loro proprietà,essendo addirittura gelosi di un passato di cui non facevano parte. Al contrario, il fatto che loro siano uomini, li autorizza a frequentare chi vogliono, come nel tuo caso la sua ex, perchè tanto solo la donna deve stare buona e non far parlare la gente. Da meridionale antiquato e ridicolo raggiona senzaltro cosi. Non riesce a mandare giù che tu hai avuto delle relazioni non molto importanti dopo le prime due storie importanti e che, addirittura, dell'ultimo sei rimasta incinta. So che è un po complicato da capire ma credimi sono questi i pensieri che dominano la sua mente.

Che consigliarti se non di, senzaltro, incamminarti verso un percorso di fede. Questo ti potrà aiutara a trovare un pò di pace. Credo che, al di la di lui, devi trovare la tranquillità ed un po di serenità dentro di te. Anche se magari non te ne rendi conto forse
sei la prima a non aver ancora perdonato te stessa per ciò che è successo.
Inoltre penso che o inizi una terapia di coppia per risolvere i vostri problemi o è meglio per te porre fine a questa storia.
Lui dovrà accettare, se ti ama realmente, anche il tuo passato, quello buono ma anche quello che non lo è stato.

Avete bisogno di mediatori di coppia, che siano psicologi, che siano uomini di fede. La cosa importante è che tu trovi insieme a lui il modo per cambiare il vostro rapporto.

Facci sapere...
Lilli66
00martedì 2 ottobre 2007 10:26
Cara Gloria,
tu dici che il tuo compagno ha "le prove" del tuo aborto perchè lavora in ospedale, può arrivare a certi documenti.
Tutto questo è assolutamente ILLEGALE: soprattutto se questo tipo lavora in ospedale, non può certo accedere ai documenti delle persone e diffonderli.
Ma stiamo scherzando?!
E' un REATO.
Gloria, le leggi attuali sono severissime, qui non c'è solo la violazione della tua riservatezza, ci sono un mucchio di altre violazioni.
VAI SUBITO IN UN CENTRO ANTIVIOLENZA E PARLA CON UNA AVVOCATESSA: vedrai che dopo ti sentirai meglio.
Gloria, per favore: non ragionare TU come una donna di novant'anni. Abortire, nel nostro Paese, è un diritto, non è illegale, non hai fatto nulla di vietato.
Per quanto sia stato traumatico, hai semplicemente esercitato una tua libera scelta. NESSUNO PUO' CRITICARTI PER QUESTO.
Anche l'aver avuto delle relazioni occasionali: be', e allora? Per fortuna, viviamo in uno Stato che garantisce ad una donna anche la libertà di disporre della propria sessualità.
Quindi: corri subito al centro antiviolenza e chiedi di parlare con una avvocatessa. Ti seguiranno con MOLTA DISCREZIONE e ti sentirai al sicuro.
Sulla terapia di coppia: io ci sono passata. e posso dirti che se capiti nelle mani giuste, può essere molto utile. Ma sempre se si è in due ad avere la motivazione per iniziarla e portarla avanti. E a me non sembra proprio che il tuo compagno si senta in torto, anzi.
Per favore, non aspettare ancora: metti a tacere quest'uomo che TI RICATTA e TI MINACCIA, fai valere i tuoi diritti nel modo giusto.
Ciao
L.

stella2929
00martedì 2 ottobre 2007 13:40
Intanto volevo rigraziare col cuore tutti voi per le rsposte che mi state dando.
Mi state aiutando davvero parecchio, anche perchè fino ad ora a parte con una mia cara amica non ne ho mai parlato con nessuno.
Lui è geloso di tutto ed in particolr modo del mio passato, periodo in cui io e lui non ci conoscevamo affatto. Per esempio non gli posso mai parlare del giorno della mia laurea, per me molto importante, a lui non interessa perchè non esisteva nella mia vita.
A prescindere da tutto credo che lui abbia seri problemi, anche se si rifiuta di ammetterlo, per lui esiste solo il suo modo di pensare e vedere la vita, Modo di pensare e vedere la vita alquanto bigotto, ma secondo lui è così che deve andare tutto, non c'è possibilità di sbagliare e soprattutto di imparare dagli errori commessi, infatti e super convinto che qualora io e lui dovessimo lasciarci io ritornerei a fare la zo...., cosa che secondo il mio punto di vista non facevo affatto. Forse sono stata solo un pò meno fortunata delle altre. Credo che qualche super psicologo dovrebbe entrare nella sua testa e fargli capire che il mondo non è assoluto e soprattutto non è assoluto ciò che lui pensa.
E poi volevo chiedere a qualcuno di voi se potrebbe fornirmi qualche numero verde che assiste le coppie con questi problemi.
Ancora infinite grazie
Geneshys
00martedì 2 ottobre 2007 13:42
Come dice Lilli le leggi in materia di privacy sono davvero severe nei confronti di chi le disattende... Lui, insieme a chi gli procura queste informazioni, rischia pene pesanti! E comunque non vedo quale sia il problema, l'aborto può essere condivisibile o meno ma è un diritto che lo Stato Italiano garantisce alla donna e non può essere motivo di discriminazione e maltrattamenti.

Che dire... prendi in mano la tua vita, ritrova un equilibrio interiore e guarda il tuo passato, i motivi dei tuoi disagi attuali, pondera sempre bene le tue scelte, non fare mai cose avventate di cui puoi pentirti in seguito.

Cordilamente
Gae
Geneshys
00martedì 2 ottobre 2007 13:44

Credo che qualche super psicologo dovrebbe entrare nella sua testa



Sei tu che devi uscire dalla sua testa e dalla sua vita... Non perdere tempo, se non vuoi ritrovarti ancora di più imbavagliata.


Cordialmente
Gae
Lilli66
00martedì 2 ottobre 2007 13:54
Io ti salverò
Come sempre, noi donne, quando ci troviamo a subire delle violenze fisiche o psicologiche, cadiamo nella sindrome della brava infermiera: "io ti salverò".
Vorremmo psicanalizzare, guarire, salvare, redimere questi uomini...e intanto loro ci minacciano, ci ricattano, ci insultano e poi magari ci danno pure le botte.
Mentre noi ci preoccupiamo di salvarli "da se' stessi".
Per favore: pensiamo a salvare noi stesse, che è già un bell'impegno.
Ciao a tutti,
L.
Geneshys
00martedì 2 ottobre 2007 14:08
Re: Io ti salverò
Lilli66, 02/10/2007 13.54:

Come sempre, noi donne, quando ci troviamo a subire delle violenze fisiche o psicologiche, cadiamo nella sindrome della brava infermiera: "io ti salverò".
Vorremmo psicanalizzare, guarire, salvare, redimere questi uomini...e intanto loro ci minacciano, ci ricattano, ci insultano e poi magari ci danno pure le botte.
Mentre noi ci preoccupiamo di salvarli "da se' stessi".
Per favore: pensiamo a salvare noi stesse, che è già un bell'impegno.
Ciao a tutti,
L.




I dati ISTAT mettono in chiaro quanto sia presente, drammatica e articolata la violenza contro le donne, contestualmente emerge un'altra grande verità:

è praticamente quasi impossibile "salvare" l'uomo che usa violenza contro la donna,
La donna che denuncia non ha fatto altro nel corso della sua vita di cercare di "salvare" il proprio partner con effetti devastanti per la propria vita!


Però sarebbe bene riflettere che oltre ad avere la certezza della pena per questi uomini violenti, si dovrebbe intervenire affinchè una volta fuori dalla cella non riaccendano nuovamente il carattere violento, questa la chiamo EDUCAZIONE e FORMAZIONE, cosa da effettuare all'interno delle carceri.

(sono andato fuori post lo so)


Cordialmente
Gae





stella2929
00giovedì 4 ottobre 2007 14:28
Sono impaurita domani lui arriverà a distanza di tre mesi (è stato fuori per motivi di lavoro) ripartirà lunedì. Io intanto vorrei preparalo ad un nostro allontanamento. Ma in che modo? Cosa posso fare? Che tatica e parole posso usare? Vorrei tanto che tutto finisse in tranquillità che lui si rendesse conto del fatto che non possiamo stare assieme perchè io non rispecchio i suoi canoni di donna ideale. Vorrei tanto che si rendesse conto lui stesso del fatto che le cose che pensa ora le penserà sempre e che sarebbe meglio per tutti e due allontanarci. Vorrei fare tutto questo senza fare nascere ira e rabbia in lui. Vorrei semplicemente che lui capisse. Potete aiutarmi??? Ve lo chiedo per favore in che modo posso fare tutto ciò? Potete consigliarmi? avete mai sentito parlare di borderline? Un amico psichiatra quando le ho esposto la mia situzaione per telefono mi ha detto che lui potrebbe essere affetto da questo disturbo. Voi cosa pensate???
Lilli66
00giovedì 4 ottobre 2007 15:34
Pensa ai tuoi disagi
Cara Gloria, per favore, non continuare a fermarti su quello che ti ha detto il tuo amico psicologo e sulle possibili cause del malessere del tuo compagno.
Pensa alle cause (alcune molto evidenti!) del TUO malessere:
- stai con un uomo che ti minaccia e ti ricatta;
- non vuoi starci più.
Hai paura di lui: lo so. Io muoio di paura solo a leggere sul diplay del mio cellulare il numero di mio marito. Ma è una paura che ci taglia le gambe e che ci toglie razionalità: proprio quello che vogliono questi uomini.
E' soprattutto una paura in larga parte spropositata rispetto a quello che queste persone possono farci. Gloria, questi uomini che si comportano così sono dei vigliacchi. Credimi.
Alza la testa e la voce (mai le mani) e, sempre nel pieno rispetto della legalità e della civiltà, fatti rispettare.
Per fortuna, viviamo in un Paese che punisce:
- la violenza
- i ricatti e le minacce
- lo stalking (telefonate continue, intrusioni...)
e tutta una serie di comportamenti che questa gente mette in atto.
Ora sei spaventata, non sai come fare per dire a quest'uomoc he vuoi lasciarlo e metterti in pace.
Il mio consiglio resta sempre quello di contattare subito un centro antiviolenza, di andarci di persona e parlare con una avvocatessa, per farti suggerire perbene come muoverti.
So che può sembrare spiacevole, ma è l'unica cosa che ti tutela davvero.
Altrimenti, puoi provare a sbrigartela da sola (ma io eviterei).
In tal caso, voglio rischiare e darti un consiglio diretto (chiedo a Gae di supportarmi oppure di contraddirmi, se è il caso):
1) incontra il tuo amico NON DA SOLA, ma alla presenza di qualcuno (una TUA amica fidata) che possa eventualmente anche testimoniare e che comunnque agirà da deterrente per eventuali reazioni violente da parte sua.
2) Gli dici con molta calma e urbanità che vuoi lasciarlo.
3) Gli dici sempre con molta calma che se ripete o mette in atto le sue minacce di calunniarti o di diffondere informazioni relative alla tua privacy, che la legge tutela, tu sei pronta a denunciarlo.
4) Gli dici che la tua decisione di lasciarlo è irrevocabile e lo inviti a non farsi sentire più, a non scriverti sms, a non telefonarti, altrimenti agirai per le vie legali.
5) ti giri sui tacchi e te ne vai, senza voltarti indietro e senza pensarci più.
Ti ripeto che se tu andassi a parlare con una avvocatessa per via delle minacce e ricatti, sarei più tranquilla.
Facci sapere, ciao
Lilli

FidelisAdmin
00giovedì 4 ottobre 2007 22:29
Cara Stella condivido l'analisi lucida che Lilli ha fatto esponendoti tutto quello che devi fare...


Tu scrivi:


Ultimamente nonostante io lo ami molto gli ho detto che non volevo stare più con lui, ma lui è diventato un pazzo ed ogni volta mi ricatta dicendomi che racconterà ciò che mi è successo a tutti in primis ai miei genitori.




Allora bisogna correre il rischio! Non solo, come detto precedentemente, avere queste notizie significa ledere la tua privacy pertanto andrebbe incontro a serie azioni legali, che tu devi avere la forza e il coraggio di intraprendere!

Dice bene Lilli, se lo devi lasciare (cosa auspicabile) fallo in presenza di un'amica/o e comunque mai in posti isolati ma scegli un luogo all'aperto, in una piazza, dentro un bar, cioè un posto frequentato da tanta gente! In caso usi minacce nei tuoi confronti recati subito dai carabinieri e fai una denuncia cautelativa per minacce!
Un altro consiglio, portati un piccolo registratore dietro, registra tutto!

Non ti fermare... credo che questa volta sia la volta buona, ma tutelati anche andando in un centroantiviolenza, mi raccomando...

Cordialmente
Gae
stella2929
00giovedì 4 ottobre 2007 22:39
Mi sento molto molto confusa. Perchè nonostante tutto io lo amo davvero tanto??? Perchè nonostante tutto ho paura cmq di perderlo e di affrontare il dopo?? Se io non nutrissi sentimenti nei suoi riguardi tutto sarebbe davvero molto più facile ed i suoi ricatti e minacce non mi farebbero neanche paura?? Cosa posso fare io per me stessa?? come posso smetterla di amarlo e farmi fare male di ogni genere?? Vi prego aiutatemi
FidelisAdmin
00giovedì 4 ottobre 2007 22:48
Re:
stella2929, 04/10/2007 22.39:

Mi sento molto molto confusa. Perchè nonostante tutto io lo amo davvero tanto??? Perchè nonostante tutto ho paura cmq di perderlo e di affrontare il dopo?? Se io non nutrissi sentimenti nei suoi riguardi tutto sarebbe davvero molto più facile ed i suoi ricatti e minacce non mi farebbero neanche paura?? Cosa posso fare io per me stessa?? come posso smetterla di amarlo e farmi fare male di ogni genere?? Vi prego aiutatemi




Ma l'amore non può essere vissuto in questo modo, devi pretendere da te una storia d'amore che ti metta le ali e non che te le spezzi al primo volo. Si sa è difficilissimo razionalizzare in questo contesto, ma bisogna farlo... L'amore ha ragioni che la ragione stessa non sa comprendere dice un detto... Ma la ragione in questo caso diventa strumento di PREVENZIONE perchè continuare significherebbe cancellare il tuo presente e poi ritrovarti con un pugno di mosche in mano! Abbi la forza di lasciarlo!

Cordialmente
blackhorse.1
00giovedì 4 ottobre 2007 23:02
Ciao Gloria
Ho letto con attenzione la tua storia sinceramente la prima domanda che mi sono fatta è : ma lo ami veramente o è la paura che hai che te lo fa credere?
Come fa a dire che ti vuole bene e ti tratta in questo modo?
Come in molte storie di questo forum ci sono fatti, atteggiamenti che si somigliano molto tra di loro, e anche nella tua storia ho trovato similitudini con la mia! La paura del dopo è normale, ma pensi che possa essere peggio di così?
Non ti nego che anche io prima di lasciarlo avevo le tue stesse paure, mi facevo le tue stesse domande, fino al punto che ho capito che il mio non era amore, ma paura delle sue reazioni e che io mi raccontavo per benino che invece lo amav, ma era solo paura. E comunque anche se veramente tu non lo ami, la paura l'avresti lo stesso perchè lui ha trovato il modo per fartela nascere e per alimentarla! L'unica cosa che mi sento di dirti è di lasciarlo e di riprenderti la tua vita, lui non lo farà mai perchè ti ha in pugno e questo suo potere lo fa sentire forte e non si libererà mai di tutto questo. Tu per prima devi spezzare la catena, togliendoglielo tutto questo potere che si è preso su di te. Tu non sei una zo....come dice lui, e allora cosa si dovrebbe dire, che lui usa una tua scelta difficile e sofferta per tenerti stretta?
Pensaci bene, ma il tuo è amore?
Un abbraccio
Bea
Lilli66
00giovedì 4 ottobre 2007 23:14
Cara Gloria,
anch'io penso come Bea che non sia tanto l'amore quanto la paura a bloccarti.
Hai talmente tanta paura del tuo compagno che pensi che preferiresti restare con lui piuttosto che dover affrontare le sue reazioni.
Posso sbagliare, ma mi sembra di leggere nei tuoi post questo sentimento, che tutte noi conosciamo fin troppo bene!
Pensiamo di essere troppo deboli per affrontare il nemico e allora restare con lui è l'unico modo per non lottare...
Ma tu non devi lottare tantissimo: solo un po'. Il tempo di lasciarlo e di assicurarti che non ti dia più fastidio.
Puoi farcela.
Devi solo farti coraggio, avere un po' di fermezza e di calma e non mostrarti spaventata (anche se dentro di te lo resterai per un pezzo).
Smettila di pensare che lo ami. Pensa ad amare un po' di più te stessa e a ripeterti che meriti un uomo che ti ami e ti accetti così come sei, con il tuo passato e tutto.
Un abbraccio,
Lilli
paola_m
00venerdì 5 ottobre 2007 12:06
a proposito di amore
Cara Gloria, il tuo post sull'amore per il tuo compagno mi ha fatto molto riflettere: penso che tu ami il suo compagno dello stesso amore che anch'io sbandiero per i miei genitori, cioè un amore che ci sta rovinando la vita e che a queste persone è necessario per tenerci legate a sè.
Io ho finito da poco in un centro antiviolenza la prima "fase" della presa in carico con un counselor: ora sono passata a una psicologa ed è un'esperienza molto particolare, che va molto nel profondo.
Te lo racconto perchè spero che condividere questa impressione all'interno del forum possa essere d'aiuto a tutte noi: il primo sforzo che questa psicologa sta facendo con me è che c'è qualcosa oltre questo "amore", dietro tutte queste giustificazioni che ci costruiamo per renderci accettabile qualcosa che non lo è. Ci sono altre emozioni che cercano disperatamente un diritto di cittadinanza: la nostra paura, il nostro dolore, la nostra voglia di lacrime (ad esempio io piango sempre molto poco). Chi nega questo diritto è in torto verso di noi.
Lo so che cerchiamo "le parole giuste" (anch'io lo faccio), forse perchè temiamo che le nostre parole siano sempre sbagliate. Io però cerco di farmi forza pensando a questo: i nostri contenuti sono giusti. Le parole (e la forza di dirle) verranno.
Un abbraccio.
p
Pedagogista
00sabato 6 ottobre 2007 15:08
GLoria il sentimento d'amore che dici di nutrire verso il tuo compagno non credo non sia vero. Molto spesso si continua, nonostante tutto, a nutrire un sentimento per loro, che sono bravi a destabilizzare con il loro comportamento ambiguo. A ciò si aggiunge la paura di un futuro incognito, perchè ormai si vive di abitudine, lui fa parte della tua vita, come farai a viverla senza la sua presenza? Ancora il senso di fallimento: aver creduto in un rapporto che non è come si desiderava, infine guardarsi allo specchio e dire:"sono una brava ragazza, faccio tanto per lui, tentando allora di fare sempre di più, per salvarlo questo rapporto.

Solo illusioni, pure illusioni.Bisogna imparare a pensare PRIMA DI OGNI ALTRA COSA AL MONDO A SE STESSE.

Avere il coraggio anche di restare sole per un po se necessario. Non adottare mai la comprensione con loro, bensì la decisione di dire: BASTA, perchè tu non MI MERITI.

Gloria, visto che lui parte spesso, restando fuori anche più giorni, prendi la decisione in quel momento di andartene, e non ti fare proprio trovare.
So che è difficile ma che vuoi fare? continuare a soffrire cosi tanto? vivere di paure e mortificazioni? Sai che con il tempo le sue frasi ti porteranno a non credere più in te, a farti considerare persino da te stessa come lui ti descrive

Esci da questo tunnel!!!
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