destino o volontà?

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antonella
00sabato 6 gennaio 2007 16:03
Mi chiedo...come e cosa fare...quando un padre ti ha costretta tutta la vita ad aspettare, a non muoverti mai da casa, a non fare le cose che fanno tutte le ragazze(ballare, andare alle feste, socializzare con gli altri, innamorarti...già, proibirti anche di innamorarti).
Adesso ho 40 anni e lui 70...quando ne avevo 18, mi disse:" adesso pagherai tutte le spese di casa!! Tutte!" E così, ho passato tutta la vita appresso a lui, senza possibilità di riscatto, con un senso di rimorso enorme per i miei fratelli, preoccupandomi di non lasciarli soli, lavorando tra la solitudine per una storia che nessuno ha voluto credere vera.
Ogni volta che provavo a salvarmi la paura mi paralizzava... e poi, le responsabilità aumentate sempre di più, il peso di una famiglia addosso...non mi sono sposata, non ho avuto una vita mia, niente.
Da 5 anni mio padre è mutilato ad una gamba causa diabete, mia madre ha bisogno di aiuto nell'accudirlo e nel curare se stessa, ma rifiutano assistenza esterna, sono in affitto. Nessuna indennità di accompagnamento per lui, non percepisce nulla oltre la pensione sociale di €500 mensili circa.
Stando così le cose, mi chiedo:
>ho vissuto dolori che non posso esternare perchè non riesco a trasmetterli e consapevole che il mio racconto è sempre una briciola della mia vita, a questo punto, se ancora volessi vivere e respirare, cosa dovrei fare? Il padre tiranno è ormai sulla sedia a rotelle e lasciarli in balia di se stessi non è abbandono di incapace? Sembra un film inventato e nessuno ci crede, eppure è quello che mi è successo!
Ogni volta che ne parlo, mi sento dire:"pensa a chi soffre di fame, pensa a chi sta peggio di te!" Beh, sinceramente, mi occupo di chi sta peggio di me, ma non mi ridà nulla di ciò che ho perso anche perchè sono sola lo stesso, sola senza amiche...colleghi e colleghe tantissimi, amici no!
FidelisAdmin
00sabato 6 gennaio 2007 16:23
Cara Antonella non mi sogno di spazzare il via il tuo dolore, la tua esperienza di vita paragonandola a chi potenzialmente sta più male di te...
Noi siamo qui a accogliere chi ha realmente necessità di parlare e di essere aiutata.
Sono contento che ti sei aperta a noi, qui troverai veri amici pronti ad ascoltarti e sostenerti...
Se vuoi puoi registrarti ed usare lo spazio virtuale privato per parlare privatamente con gli operatori dell'Associzione, ci puoi contattare privatemante via email... fai tutto quello che credi necessario...

Iniziamo insieme un percorso, intanto di amicizia...

Un abbraccio
Gae
Pedagogista
00sabato 6 gennaio 2007 18:37
Cara Antonella, non mi sento assolutamente di dirti che la tua esperienza sia comunque migliore di altri vissuti. Ogni storia che entra in questo Forum merita tutto il nostro rispetto e viene accolta con la stessa importanza da noi operatori.
Mi ha addolorato leggere la tua storia, credo che tu abbia fatto per i tuoi genitori più di quanto ti era dovuto. Oggi giorno esistono migliaia di associzioni, cooperative che offrono anche gratuitamente servizi per gli anziani o per i disabili. Non capisco perchè, dopo un'intera vita, tu debba ancora mettere al primo posto loro,ed all'ultimo te.
Si è vero hai trascorso la tua giovinezza occupandoti della tua famiglia, ma chi ti dice che a 40 anni tu non possa riprenderti in mano la tua vita? Non sei affatto vecchia!!!! Sicuramente matura, ma non di certo esclusa dalla possibilità di regalarti un futuro migliore. Pensaci cara amica, noi siamo qui. Se non ti va di parlare pubblicamente già Gae ti ha invitato a prendere i contatti privati di noi operatori. Un caro saluto e a presto........
FidelisAdmin
00domenica 7 gennaio 2007 11:57
Ora che ricordo mi avevi mandato un email parlandomi di questa situazione particolarmente dolorosa...
Da quel giorno non ti ho più sentita... Spero soltanto che avrai modo di entrare spesso in forum e di parlare liberamente con noi di tutto...
A volte sembra difficile scrivere dei propri dolori e della propria vita,ci si chiede chi veramente mi ascolterà , chi mi comprenderà? Beh noi siamo qui per capireve comprendere la tua sofferenza e i tuoi stati d'animo....

Non rimanere in silenzio come l'ultima volta...

Un abbraccio
Gae

[Modificato da FidelisAdmin 07/01/2007 12.00]

aptonomica
00lunedì 8 gennaio 2007 17:49
Per Antonella...
Stai pagando un duro "pegno" per il tuo legame filiale..
L'"amore e' cieco" ed ha delle regole durissime, e lo impariamo piccolissimi con l'attaccamento ai nostri genitori, anche se carnefici; e se ne infrangiamo una regola, arriva la COLPA e rimette le catene per costringerci a stare al nostro posto...
Non parlo certo dell'amore solitamente inteso, ma quello che e lega figlio a genitore con patti anche di sangue, odio e dolore.
Se tu puoi, Anonella, fai piccoli passi per pensare un po' a te ed alla tua vita, quello di scrivere il tuo sfogo forse e' stato il primo, e mi sento privilegiata ad averti letto, ma non puoi soffocare in questa situazione... Perche' non provi a scrivere su di un foglio, solo per te, cio' che non vorresti piu', ed incominciare dalla cosa piu' piccola, quella che sembra meno faticosa da mettere in atto...
E se pensi di non avere forza, usa la nostra, siamo qui ad accoglierti in rispettoso silenzio se vuoi, o protestando a voce alta con suggerimenti o idee piu' concrete..
Sai, Antonella cara, io penso che l'unione faccia la forza,
son riuscita a scalare montagne e picchi rocciosi nella vita, anche quando non pensavo di potercela fare,
perche' non adoperarsi tutti insieme per qualcun altro..?!
Credo di essere solo la voce di un coro...
Dai cara.. ti aspettiamo
un'abbraccio
Patrizia
Geneshys
00lunedì 8 gennaio 2007 21:48
Sai Patrizia ho l'impressione che non scriverà l'amica Antonella... ma attendiamo fiduciosi, ho profondo rispetto per il suo silenzio...

Siamo qui per lei... in ogni momento...

grazie per le tue parole
Gae

[Modificato da Geneshys 08/01/2007 22.06]

larosadigerico
00lunedì 8 gennaio 2007 21:55
innanzitutto un abbraccio dolce ad antonella e un benvenuto a lei e a patrizia per essere entrate nella nostra famiglia..
vi chiedo scusa per nn aver risposto prima ma sono tornata al lavoro e il tempo che mi rimane è poco..cmq eccomi qua..
Antonella cominciando ad aprirti hai fatto il primo grande passo,e noi ne siamo orgogliosi,con il tuo esempio e con l'aiuto nuovo di patrizia le nostre mani stanno diventando davvero tante..facciamo vedere loro che la forza sta in coloro che ritengono deboli..facciamo vedere loro che nonostante la loro violenza nn sono riusciti a mettere a tacere la nostra voce..diventiamo voce per coloro che ancora vivono nel silenzio..
a voi il mio grazie per essere diventate parte della nostra lotta...
una carezza Micol..

antonella
00lunedì 8 gennaio 2007 22:40
avete ragione: scusate ma ho talmente tanto dentro che tirarlo fuori è durissimo e non riesco ad esprimerlo a parole.
Grazie per essermi vicina: anche se non scrivo, perchè è dura tanto dura, leggo i vostri pensieri e vi aspetto.
Grazie ancora.
antonella
Geneshys
00lunedì 8 gennaio 2007 23:00
Re:

Scritto da: antonella 08/01/2007 22.40
avete ragione: scusate ma ho talmente tanto dentro che tirarlo fuori è durissimo e non riesco ad esprimerlo a parole.
Grazie per essermi vicina: anche se non scrivo, perchè è dura tanto dura, leggo i vostri pensieri e vi aspetto.
Grazie ancora.
antonella



Son felice che ci sei...

Siamo noi ad aspettere te... [SM=g28002]

Gae

[Modificato da Geneshys 08/01/2007 23.03]

antonella
00lunedì 8 gennaio 2007 23:41
proprio in questi giorni sono successi altri fatti: mia sorella che ha sofferto come e più di me, in questi giorni sta molto male. Sembrava fosse di nuovo serena, ma ...il cuore mi si strazia e mi paralizzo, mi sembra sia stato tutto inutile e tutto tempo sprecato...ecco perchè non voglio aprire il mio cuore: il sociale che conosco mi ha insegnato che raccontare i miei sentimenti dà noia...ed io non voglio annoiare.
voi siete i primi nella mia vita che mi ascoltano senza dovermi nascondere e fingere, senza farmi sentire minacciata di dover perdere il lavoro se apro il mio cuore,...perchè se hai i tuoi momenti di stanchezza, non puoi essere impiegata statale, devi essere a posto...in questi ultimi vent'anni ho sentito la paura di perdere anche il mio posto di lavoro, di essere fuori posto, di non essere come le altre... ed ho imparato a fingere, apparendo un'altra, quella che loro credono essere vera...quando davo la mia vera faccia, pensavano che inventassi scuse per scroccare e non lavorare...ho dovuto lavorare sodo, a costo dei miei diritti, a costo della mia salute...
buonanotte e grazie ancora
anto
aptonomica
00martedì 9 gennaio 2007 00:12
Non preoccuparti cara, rispetta i tui tempi ma ogni tanto un pensiero arrivera' a te e ti fara' una carezza, credo che questo sia uno dei posti che ti potra' a ccogliere senza giudizio, sicuro, caldo ma in grado di muoversi e creare sostegno concreto...

Ti aspettiamo con calma Antonella...
Pedagogista
00martedì 9 gennaio 2007 01:00
Cara Antonella i tuoi tempi, stanne certa, verranno sempre rispettati in questo Forum..... Comprendo benissimo cosa tu intenda quando dici che il sociale che hai conosciuto ti ha fatto capire che il parlare di sè annoia!!! Purtroppo, come operatore sociale, ho potuto sperimentare tutto ciò in determinati ambienti di lavoro e, credimi, io per prima trovo questo comportamento per nulla professionale. Chi fa una scelta come la mia, quella di Gae, mette al primo posto la persona che gli sta di fronte. IL nostro, lo dico sempre, più che un lavoro, diventa missione umanitaria per tutti coloro che chiedono aiuto.
In questi mesi di operato abbiamo avuto anche la ricchezza del volontariato, tutte le persone che contribuiscono alla crescita del nostro Forum con i loro preziosi interventi sono per noi una grande risorsa. Infine, ma non per ultimo, le testimonianze viventi di donne come Micol che, dopo essere uscite dal loro baratro di sofferenze, pur non avendo ancora terminato il loro percorso di rinascita ma percorrendolo tutt'ora con coraggio, si pongono al servizio di altre donne come loro che ancora vivono in un doloroso silenzio.
Cara Antonella qui troverai tutto questo. Prenditi tutto il tempo che vuoi, visita il forum, leggi le altre storie, se preferisci iniziare un percorso in privato Gae può aprirti il tuo spazio privato all'interno del quale solo gli operatori del progetto possono accedere. Noi siamo qui pronti ad accoglierti tra le nostre braccia, certi di volerti sorreggere nei tuoi "nuovi primi passi".
Un caro abbraccio, Ines.............
Pedagogista
00martedì 9 gennaio 2007 01:04
Volevo dare anche io il mio benvenuta a te Patrizia, grazie di esserti unita al nostro Forum. Ogni intervento, ogni testimonianza diventa per noi fonte di arricchimento interiore e sostegno per le donne che ci scrivono.
Il progetto ha bisogno di persone sensibili come, nei tuoi interventi, hai dimostrato di essere.
Grazie... un abbraccio, Ines
aptonomica
00martedì 9 gennaio 2007 11:18

Grazie a tutti voi per l'accoglienza, mi avete commosso...
Credo anch'io ci sia molta indifferenza nel sociale, in troppi campi, per questo nel mio piccolo cerco di muovere attenzione e crare risonanza, a volte si aprono "portoni" inaspettatamente..

Buona giornata a tutti [SM=g27998]



HermioneGranger86
00sabato 20 gennaio 2007 23:37
ogni storia, grande o piccola che sia, ha bisogno di rispetto e soprattutto di essere ascoltata a cuore aperto. Mi meraviglio di sentire che tante persone che lavorano in questo campo reagiscano con indifferenza o forzatamente ... facendo cose che ritengono pesanti e facendole pesare a chi si trovano davanti. Non potevano pensarci prima? Io ho scelto questa strada pienemnte consapevole di cosa comporta e determinata a dare il mio aiuto a coloro che incroceranno il mio cammino!

Antonella, chi ti ha detto che la tua storia annoia o che tu annoi non ha saputo ascoltarti credimi. Non fare l'errore di fare di tutta un'erba un fascio o di chiuderti per colpa di quelle persone che non sanno ascoltare. Qui stai trovando molti amici e molte persone disposte a darti il loro aiuto ... e tra queste persone mi ci infilo anche io ... nel mio piccolo.
Non scoraggiarti, qui non verrai mai giudicata e nessuno si prenderà gioco di te ... sei importante come tutte le donne che hanno scritto e quelle che scriveranno e meriti il rispetto e la comprensione di tutti. Spero che accetterai il nostro aiuto e che riuscirai a venire fuori da questa situazione che ti causa tanta sofferenza.

Un benvenuto anche a Patrizia ^^

un abbraccio
Sara
Geneshys
00lunedì 22 gennaio 2007 01:21
Credo sia mio dovere preoccuparmi del silenzio delle persone... Ho sempre seguito la pratica del silenzio durante una preghiera o aundo scrivo una poesia, ma qui mi sono reso conto che ha una valenza del tutto diversa... esso uccide e svia dalla retta via...
Ho imparato quanto esso possa essere nemico della persona, quanto di subdolo e meschino ci possa essere in lui...
Tragedie giornaliere si nascondo sotto l'ala protettrice del SILENZIO, scheggia malata che trafigge poco a poco le vostre difese...

Non ho mai preteso niente da nessuno, se non la difesa della dignità umana, sono sempre stato portavoce instancabile del dialogo, della parola, ragion per cui è nato questo forum.
Vedete, voi siete come piccoli pezzi di un mosaico, frammenti che insieme possono formare la parola LIBERTA'...perchè allora fermarvi di fronte a questo strumento, perchè farvi incatenare dalle vostre paure... riflettete attentamente, la vostra vita continua anche se voi state fermi, a volte vi da opportunità che vi lasciate alle spalle...

Mi direte, perchè scrivere queste cose propio in questo post... Forse perchè potrà essere utile a far capire ad Antonella che questo spazio fa la differenza... che qui si seminano consapevolezze, traguardi...

Allora mi chiedo perchè rinunciare ad una possibilità?
Troppo difficoltoso scrivere? Si forse, ma molte medicine amare ho dovuto prendere per guarire... molte...
Allora percorrete un sentiero diverso da quello che avete calpestato, chissà magari è un opportunità da prendere a volo...

Un abbraccio
Gae

lucimaest
00giovedì 8 febbraio 2007 16:36
Cara Antonella,
ho letto con rispettosa attenzione la tua storia, di quotidiano vivere, di malinconia, combattuta fra amore e dovere, sempre al limite , sempre su di un filo come equilibrista senza rete,le tue rinuncie, le tue speranze che negli anni si sono frantumate, abnegazione fino all'annullamento della propria identita, mascherando al palcoscenico della vita il tuo dolore, ma qui, avrai ascoltatori attenti, credi, sinceri, come sincero è il tuo cuore nel narrare ...Ma sei tu che aiuti noi a crescere, a capire quanto grande possa essere il cuore di una persona come te, e di questo te ne sono grato.
Vedi, in questo istante sei tu che dedichi tempo alla mia - nostra lettura- e cosi'che nasce vera sinergia d'amicizia.
Bussa quando vuoi cara Antonella, qui la chiave è nella porta ed è gia casa tua!!un abbraccio Luciano -Lucimaest-
antonella
00lunedì 12 febbraio 2007 15:55
ho letto soltanto ora i vostri ultimi messaggi...grazie a tutti.
seri motivi familiari e scadenze di lavoro non mi hanno consentito di collegarmi e contattarvi...
lo sto facendo solo ora...
a casa tutto è pesante, ma questo lo sapete già...
grazie perchè ci siete.
pedagogista
00lunedì 12 febbraio 2007 22:47
Cara Antonella noi sì ci siamo ma se tu non prendi una decisione sulla tua vita, come possiamo noi fare qualcosa per te?
Mi auguro di sentirti presto........un abbraccio!
antonella
00martedì 13 febbraio 2007 20:41
la tua risposta, cara pedagogista, mi fa chiedere:
"Una decisione...quale?" Cosa vi aspettate da me? Forza e coraggio? Fuga da casa? Se fossi capace, sarei già per conto mio...
Lascio a voi le vostre discussioni...capisco dall'ultima risposta che il cammino che mi chiedete non è stato ancora da me percorso...ed essendo una che ha imparato dalla vita a sbracciarsi, continuo le mie fatiche...non so fare altro, per il momento.
Mi avevate detto che c'era un posto per me e che potevate e sapevate aspettare...forse faccio aspettare troppo.
Vi lascio e un caro saluto.
buone nuove discussioni.

Pedagogista
00martedì 13 febbraio 2007 21:30
Cara Antonella mi auguro che un giorno tu possa decidere di cambiare la tua vita.....
Sì è vero di coraggio ce ne vuole tanto, ed è per questo che noi siamo disposti ad aspettarti ma.......con noi o senza di noi ti auguro di uscire dal tuo baratro di sofferenza.......

un abbraccio sincero..... [SM=g27985]
Geneshys
00martedì 13 febbraio 2007 22:09

Scritto da: antonella 13/02/2007 20.41
la tua risposta, cara pedagogista, mi fa chiedere:
"Una decisione...quale?" Cosa vi aspettate da me? Forza e coraggio? Fuga da casa? Se fossi capace, sarei già per conto mio...
Lascio a voi le vostre discussioni...capisco dall'ultima risposta che il cammino che mi chiedete non è stato ancora da me percorso...ed essendo una che ha imparato dalla vita a sbracciarsi, continuo le mie fatiche...non so fare altro, per il momento.
Mi avevate detto che c'era un posto per me e che potevate e sapevate aspettare...forse faccio aspettare troppo.
Vi lascio e un caro saluto.
buone nuove discussioni.





Antonella tu lascia a noi le nostre discussioni, le stesse che per molte donne sono state di vitale importanza per uscire dal baratro della violenza e comunque nel cominciare un percorso verso una nuova vita.
Tu dici che non sei capace di andartene da casa... Ma proprio per quello ti abbiamo chiesto di iniziare un cammino, privato con gli operatori del progetto, per cercare di risolvere i tuoi problemi... Se non sei presente tu, ti chiedo noi cosa possiamo fare?
Qui tutte le donne hanno imparato a sbracciarsi da sole, a lottare duramente con se stesse, a distruggersi per ricostruirsi, non è facile certo ma se manca la tua presenza, la tua costanza, noi non possiamo far nulla...

I tempi non li dettiamo noi, siete voi che potete decidere quando, ma il tempo in questo caso oltre ad essere tiranno cstruisce mura sempre più alte senza difficili da oltrepassare...

Cordialmente
Gae

[Modificato da Geneshys 13/02/2007 22.10]

larosadigerico
00martedì 13 febbraio 2007 22:21
Cara Antonella il posto per te qua ci sarà sempe...le nostre braccia sono pronte ad accoglierti,ad aiutarti,ma nn è un luogo dove trovare la scusa o l'alibi per nn fare nulla...per continuare a trovare con se stese le scuse che giustifichino un nostro nn agire....la paura c'è....lo so,ho sperimentato le parole dure di gae e ines nel mio cuore..ed hanno ragione se nn vuoi fare il primo passo tu noi nn possiamo fare nulla ,e scusaci se sapendo come e cosa vivi soffriamo con te e ci "arrabbiamo" pèerchè nn riusciamo a trovare il modo per far scattare in te stessa quel basta.
Qua Antonella noi mettiamo tutto il cuore e l'anima,e con voi soffriamo e gioiamo,ma vedi per imparare a volare ci vogliono due ali,una è la tua volontà,l'altra è dio...
.... Micol.....
antonella
00mercoledì 14 febbraio 2007 00:13
ci risentiremo quando sarà il momento...nessun altro alibi.
a non so quando
!dolphin!
00mercoledì 14 febbraio 2007 11:28
ciao antonella
sono morena,io non scrivo molto in form perchè non sono molto brava e poi parto sempre dal presupposto che nessuno da peso alle mie parole.Leggo pero tutti i giorni,rifletto molto sulle esperienze che gli altri raccontano,e me le prendo a cuore.Quando ho letto la tua storia istintivamente ho pensato che sei una donna eccezzionale,ma ho letto in te anche tanta sofferenza e paura.Io non sono qui a dirti che devi farti aiutare,che devi parlare,ma sono qui a raccontarti di me e a spiegarti perchè capisco il tuo stato d'animo verso il forum.Per tre quarti della mia vita sono stata violentata,sono stata cresciuta da lui con la frase"nessuno ti crederà mai"e le poche volte che ci ho provato,a dirlo,non sono stata creduta anzi mi dicevano"come lui è così una più brava persona non è che te te ne vuoi approfittare per farti compatire?".E così ho costruito un'immagine di me fasulla dove non davo a vedere chi ero e ciò che mi succedeva.Poi a un certo punto della mia vita ho dovuto parlare per proteggere i miei figli,e ci sono riuscita solo che "la gente"non mi ha creduta e chi mi credeva mi guardava schifata,ho perso il lavoro e tutto ciò che avevo costruito con la mia apparenza.Un giorno per caso sono entrata in questo forum.,ci ho messo tanto a decidermi a scrivere,e quando l'ho fatto ho scritto a micol,non dicendo che avevo bisogno ma dicendo che avevo trovato il coraggio di lottare,e ne ero convinta!!piano piano ho cominciato a scrivere,ho richiesto il mio spazio privato e provavo a scrivere ma non ci riuscivo molto bene.Ho iniziato a parlare con Gae e Ines,non ti immagini quante volte mi sono incavolata!mi dicevo "cosa volete perchè mi fate fretta io non so fare,non riesco altrimenti lo avrei gia fatto da tempo",e se stavo un po in silenzio loro mi scrivevano preoccupati e io mi stizzivo sempre più,perchè il silenzio,il chiudermi in me stessa,il dirmi non so fare era l'unica arma che conoscevo per affrontare me stessa.Non riuscivo a vedere che loro mi ascoltavano senza giuidicarmi,mi dicevo "per voi è facile parlare"non vedevo che i loro consigli erano utili e veri,non lo vedevo perchè avevo paura di seguirli.Loro erano dietro a un monitor a dare consigli e il mio problema era seguirli.Ci ho messo tempo a capire che il loro aiuto più grande era il loro amore e la fiducia verso me.Sono stata circa una settimana senza farmi vedere in forum,sai perchè?mi sentivo arrabbiata loro mi davano consigli io li avevo seguiti ma ero stanca e non ci vedevo niente di positivo e mi arrabbiavo perchè loro vedevano in me una persona che poteva farcela e io invece non mi sentivo neanche una persona!Ma la loro insistenza,il loro amore,le loro parole dure mi hanno fatto capire che anche io ho posso essere amata,loro mi vogliono bene,e lo fanno per me,loro mi trattano come una persona e per me questo è bellissimo.Ho ancora molti momenti di crisi,è due giorni che piango,e vorrei mollare tutto,ma anche se a fatica tengo duro perchè gae ines micol mi hanno insegnato che io sono una persona come le altre e anche io ho il diritto di lottare per avere un po di felicità.Con tutto quello che ho passato nella mia vita,forse inconsciamente avevo la pretesa che loro mi risolvessero i problemi anche a livello pratico,forse è normale quando si soffre per tanto tempo cercare qualcuno che cammini al posto tuo,ora invece,antonella,ti dico che si a livello pratico ho fatto da sola e ne sono fiera,ma loro mi hanno dato la cosa più bella e che io non avevo mai avuto,l'amicizia l'amore e la fiducia in me stessa.Antonella tu hai tutto il diritto di scegliere con chi parlarne e se parlarne e quando farlo,ti capisco molto bene quando intuisci dall'altra parte la fretta,loro,e magari anch'io,siamo solo ansiosi di sentirti felice,se proprio ci vuoi vedere la fretta.Non sono molto brava a dare consigli ma ti dico solo una cosa,con me ha funzionato,ogni volta che ti dici "ho bisogno di tempo scrivilo in un foglio e quando cominci a vedere che il foglio,i fogli si riempiono e i giorni passano forse capirai che il tempo di vivere una vita serena è arrivato anche per te.Un ultima cosa,non devi abbandonare i tuoi genitori,devi continuare ad amarli,ma credo che se cominci ad amare un po ache te stessa anche loro impareranno ad amarti diversamente.
un abbraccio morena

se vuoi metterti in contatto con me scrivimelo,per te ci sarò volentieri
larosadigerico
00mercoledì 14 febbraio 2007 21:24
Antonella nn prendere delle mie parole solo ciò che i tuoi occhi vogliono vedere...nn è questione di alibi..ma ricorda sempre che nel bene o nel male siamo solo noi i responsabili delle nostre scelte...gli altri ci possono consigliare ma alla fine siamo noi a decidere..se te ne vai dal forum avrai i tuoi buoni motivi..ma è cmq una scelta tua..perchè ribadisco qua noi per voi ci siamo sempre e chi lo sa spesso anche fino a notte fonda...
un bacio Micol...
antonella
00mercoledì 14 marzo 2007 21:35
per tutto questo tempo, anche se non vi ho più parlato di ciò che sento e delle mie sofferenze nelle relazioni affettive coi miei, ho riflettuto tanto...le vostre parole stanno lavorando dentro me...sono tanto stanca e divento sempre più dura verso mio padre...non riesco a perdonare quello che ci ha fatto...non sopporto più nulla di ciò che lui fa, e provo un enorme disagio anche se solamente mi chiede un bicchiere...
sembrerò crudele? cattiva? piena d'odio?
Ecco perchè ho difficoltà a parlare, per via dei miei sentimenti e per la paura e la vergogna di ciò che sto provando...com'è difficile...parlare anche con voi...ma mi sto rendendo conto che siete capaci di leggere i miei sentimenti e darmi ciò di cui ho bisogno...una mano per venirne fuori.la forza per farlo.
baci a tutti e grazie per tutto [SM=g27995]
!dolphin!
00giovedì 15 marzo 2007 10:55
antonella
anche io mi vergognavo molto dei sentimenti negativi che provavo verso lui e la mia famiglia.Non ti immagini quante volte ho odiato i miei genitori,quante volte li trattavo male,perchè secondo me loro mi dovevano difendere dal "mostro"a mio avviso loro mi dovevano credere,capire i miei sentimenti amarmi e proteggermi invece non vedovono oltre il loro naso.Fino a poco tempo fa mi vergognavo a dire che in parte la responsabilità di ciò che mi era successo era dei miei genitori,mi vergognavo a dire che li trattavo male,in un certo senso mi sentivo in colpa perchè daltronde loro erano i miei genitori e li dovevo rispettare.Io antonella sono mamma ascolto sempre i miei figli cerco di capire se mi dicono la verità o una bugia,e lo capisco perchè li ho sempre ascoltati col cuore.Se non avessi ascoltato i miei figli non sarei stata in grado di evitargli l'incubo che ho vissuto io.Parlando con ines e gae mi sono resa conto che ciò che provavo verso i miei genitori era lecito da parte mia,non me ne dovevo vergognare perchè,si esiste il rispetto,ma loro avevano l'obbligo di proteggermi,non esiste per un genitore l'egoismo.Mio babbo è morto e ne ho sofferto molto,l'ho rispettato fino al suo ultimo giorno,ma gli ho anche detto tutto ho avuto il coraggio di dirgli che non è stato un padre per me che lui doveva amarmi e proteggermi e che non era stato giusto il suo comportamento perchè io non gli avevo chiesto di nascere,era stata una sua scelta e come tale la doveva portare avanti con tutto l'impegno e l'amore possibile,poco prima di morire mi ha chiesto perdono,io l'ho ringraziato per avermi ascoltata e creduta,e per avermi capita anche se era tardi.Tu antonella hai diritto di vivere la tua vita a di provare ciò che provi verso tuo padre perchè ti ha tolto il diritto di vivere e di fare le tue scelte.Capisco che è difficile parlare di queste cose e di esprimere certi sentimenti,ma non permettere alla paura e alla vergogna di avere il sopravvento su di te,non avere paura di dire a tuo padre ciò che provi ne hai il diritto.Ora ti saluto a presto
morena
Geneshys
00giovedì 15 marzo 2007 18:08
Cara amica non ti giudicare, non condannare il tuo cuore e la tua sofferenza... Non hai colpa se non quella di aver amato e rispettato tanto i tuoi genitori, ma questo amore non può e non deve trasformarsi in disperazione o continuare ad essere tale!!!

Continua con noi il tuo cammino, e chissà magari molto presto ci si potrà anche incontrare.

Un abbraccio
Gae
antonella
00giovedì 15 marzo 2007 23:53
ho segnalato la situazione ai servizi sociali...non reggo più tutto questo peso ed ho deciso di attivarmi...legalmente e con coscienza.
grazie a voi...
baci
anto
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