come si dimostrano le violenze psicologiche subite?

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gistar
00lunedì 8 dicembre 2008 16:45
come puo fare una donna che ha subito violenze a dimostrare di averle subite?
FidelisAdmin
00lunedì 8 dicembre 2008 19:43
Dimostrare le violenze psicologiche è cosa davvero ardua, dimostrare invece quelle fisiche è "semplice", anche se in quella fisica inevitabilemnte è presente anche quella psicologica. Per quanto riguarda la prima categoria vi sono donne che a cui fisicamente non è stato fatto nulla, ma che sono sistematicamente distrutte nella loro identità e nel loro ruolo di donne e di madri. Paradossalmente anche in questo caso la visione distorta dell'amore prevarica sul buon senso, cioè ci troviamo di fronte alla strumentalizzazione dell'amore per prevaricare: l'amore materno che costringe a subire per proteggere i figli, l'amore del partner che non reagisce per non distruggere il rapporto, l'amore che tutto perdona e al quale tutto è richiesto...

Allora gli strumenti devono essere: informare, educare, parlare, creare opinioni, comunicare,sensibilizzare e soprattutto PREVENIRE... Si prevenire si può nella violenza. Basterebbe solo mettere al primo posto la persona nella sua interezza e nella sua dignità in primis di donna e poi di madre!

Ora posto una lettera:

Dalla violenza psicologica è possibile uscire

Questa lettera più che un messaggio vuole essere una testimonianza che dalla violenza psicologica è possibile uscire. Ho vissuto una relazione in cui i primi mesi sono stati una favola, ma nessuno poteva prevedere che quelli successivi sarebbero stati un inferno… La persona che avevo accanto aveva tutte la caratterisiche di un vero e proprio mobber, un narcisista proiettato soltanto su se stesso, un analfabeta emotivo incapace di leggere le emozioni altrui. La relazione veniva sfruttata da lui per stare bene solo con se stesso e basta, non provava sensi di colpa nell’infierire violenza, violenza psicologica ovviamente… ma a volte sono proprio le ferite dell’anima a fare più male e sono proprio quelle da cui è più difficile guarire… ma soprattutto sono proprio quelle che non hanno testimoni, ero soltanto io a portarmi dentro tutto quel dolore, le persone che mi circondavano non potevano immaginare della sofferenza che stavo sopportando e di quell’inferno che stavo vivendo. Era diventato tutto come un incubo dal quale non riuscivo più ad uscire, la mia coscienza cercava di farmi rendere conto di tutto questo, ma io ho soffocato il suo “urlo”, il suo grido di disperazione. Continuavo a giustificare, giustificare,giustificare… soltanto per non ammettere… ma sono arrivata ad un punto in cui non era possibile più mentire, soprattutto a ma stessa, ho preso coraggio, ho superato la mia fragilità, e con forza ho affrontato la verità, una verità che fa male ma che era necessario affrontare… non è facile certo, ma non potevo più vivere in quell’agonia. Ora mi sento libera, libera nell’anima, libera da ogni turbamento, ho finalmente ritrovato quella serenità che avevo perso. Forse tutta questa sofferenza era possibile evitarla certo, ho ignorato i primi segnali del mio malessere un pò per incoscienza un pò per paura di rimanere sola, mi ero convinta che la sua figura per me era indispensabile… e facendo questo errore ne ho commessi tanti altri, uno dopo l’altro… Ora ho dimenticato tutti gli errori del passato, ho dimenticato i fallimenti, ho dimenticato tutto eccetto quello che dovevo fare ora e l’ho fatto… mi colpì molto la frase di un film che mi ha fatto riflettere sulla mia condizione: a volte per tirare un colpo vincente bisogna arretrare, ma a volte se arretri troppo finisci per non combattere più… è stato proprio questo il mio errore più grande infatti: m ero arresa… ma ora non importa perchè ho ritrovato l’arcobaleno anche se questo per me ha significato sopportare prima la pioggia.

Fonte: www.letterealdirettore.it/dalla-violenza-psicologica-e-possibile...


Questa donna si è solamente guardata allo specchio e l'unica cosa che ha fatto è stata essere SINCERA CON SE STESSA...

Gae




incasinata78
00martedì 16 dicembre 2008 09:18
Gae la lettera che hai pubblicato sembra che parli di me.
Dopo quasi 4 anni Giovedfi chiamerò chi di dovere, sono arrivata al limite.
Anche io ho paura di rimanere da sola, mi dico che lui e importante ecc ecc.
Ma mi distruggo internamente e non va bene
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