ancora confusa

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colombina
00mercoledì 9 maggio 2007 12:16
non ho scritto prima perche' speravo in qualche cambiamento positivo, invece il tempo passa e le cose non cambiano, anzi i rapporti si inaspriscono e le sofferenze sono sempre maggiori.
non riesco da sola a staccarmi da mio marito, perche' nonostante i torti subiti e la continua oppressione che mi sento addosso, capisco che e' una persona troppo immatura per sostenere i problemi da solo ed allora continuo ad alimentare questo cordone ombelicale che lo lega a me, capisco che il suo senso di possesso e' arrivato alle stelle, ma continuo a mandare giu'. sento di camminare su di un filo, e' retorico ma e' cosi' che mi sento, in costante bilico...
in piu' a peggiorare la sua instabilita' e' la situazione economica, e' carico di debiti per cui io mi sento ancora piu' carica di responsabilita' dal momento che lui non e' capace a gestire la situazione.
ed in mezzo a tutto questo ci sono i bambini che soffrono...
i miei sensi di colpa aumentano ed ho paura di perdere il controllo anche io, sono troppo stanca...
ROMINAD
00mercoledì 9 maggio 2007 17:10
non conosco la tua storia ma non e' giusto continuare a soffrire,
FidelisAdmin
00giovedì 10 maggio 2007 10:08
Ciao Colombia e benritornata.
Non ti sentire sconfitta, spesso ogni passo avanti che si fa se ne fanno poi due indietro... capite, ma il cammino va intrapreso malgrado tutte le dofferenze e gli ostacoli da oltrepassare.

Quello che voglio è che le donne di questo forum condividano, si supportino a vicenda, che si costruisca una sorta di terapia di gruppo, un camminare insieme! Noto con un pò di tristezza che rimanete chiuse, comprensibilmente, dentro le vostre quattro mura, invece la cooperazione l'aiuto che potete darvi tra di voi è IMPORTANTISSIMO. Il post di Rominad mi da molta speranza, è già un inizio, vi prego proseguite!

Rominad la storia di colombina è qui:

freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=83888&idd=499

Un abbraccio ad entrambe
Gae
Pedagogista
00lunedì 4 giugno 2007 15:47
Cara Colombina non ti scoraggiare, devi essere forte per te e per i tuoi figli. E' ingiusto che un uomo "ricatti" dicendo che senza di te non vivrebbe più. Ti chiedo di reagire, di pensare a te stessa, perchè prima o poi saresti tu ad avere un crollo, vittima di una vita che ti vede prigioniera.
Tuo marito ha senz altro bisogno di aiuto, ma non potrai essere tu a darglielo. Anche il fallimento della sua attività ha contribuito a renderlo suscettibile rispetto la vita. Ma non puoi essere tu a pagarne le conseguenze. Ti consiglio di parlare con uno psicologo per fargli iniziare una terapia riabilitativa, vedete come va e soprattuto se collabora. Nel frattempo leggi dentro di te e se dovessi scorgere l'assenza totale ed irreversibile di un sentimento nei suoi riguardi devi avere la forza di separarti da lui. Con i tuoi figli cerca di essere più sincera possibile. Nei casi di separazione sono i primi a soffrirne ma non è giusto penalizzare te. Noi siamo qui a sostenerti......
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