Quando le scuole si fanno portavoci di grandi valori

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FidelisAdmin
00sabato 11 marzo 2006 14:25

Con immensa soddisfazione devo registrare una grande sensibilità da parte dei dirigenti scolastici che in questi giorni, a seguito di incontri avuti con la pedagogista e assistente sociale dell'Assoiciazione, per redigere un calendario d'incontri e seminari, si sono mostrati disponibili a partecipare attivamente alle programmazione del progetto ADID.

Pertanto sarà nostra cura comunicarvi il calendario d'intervento e le scuole che hanno aderito a questa iniziativa.

Rimane di vitale importanza che le scuole si facciano promotori e portavoci di quei valori con cui la persona fa grande la sua vita.
Quale trampilino di lancio per tutti i giovani, la scuola deve necessariamente ricoprire un ruolo di primo piano nell'educazione e nella formazione, essa oltre ad essere un istituzione è anche un terreno fertile da dove possono nascere generazioni di riferimento.

La scuola oltre ad essere un edificio di crescita è inanzittutto l'anticamera della civiltà umana.

Un saluto
Gae
debona
00martedì 14 marzo 2006 21:07
Trovo molto interessante il progetto dell'Associazione di offrire incontri e seminari nelle scuole che aderiranno all'iniziativa.Il primo passo e' proprio quello di educare i giovani al rispetto verso l'essere umano.
FidelisAdmin
00mercoledì 15 marzo 2006 10:18
In effetti è di estrema importanza partire dalle scuole per arrivare alle famiglie.
Bisogna dotare i giovani di strumenti destinati ad aumentare il loro senso di legalità,di identificare il concetto di violenza sotto i suoi molteplici aspetti.
Penso che sono tre le parole chiavi: Sensibilizzazione, informazione e formazione.
Tutto ciò naturalmente riguarda anche i docenti e i dirigenti scolastici che si inseriscono come nostri partner primari nel far conoscere un problema rilevante come quello della violenza contro le donne.
Pertanto speriamo che gli studenti possano, alla fine del percorso, aver acquisito una nuova sensibilità... quella per dirla con Gandhi della "non violenza".

Saluti
Gae

[Modificato da FidelisAdmin 15/03/2006 10.19]

|Calliope|
00venerdì 17 marzo 2006 16:52
Concordo che in questo senso sia necessario:

innanzitutto prendere atto della esistenza del problema,
quindi una maggiore informazione, il cui fine è sensibilizzare le nuove generazioni.

Di intenzioni in questo senso ce ne sono tante all' interno delle scuole, ma che rimangono tali (ad es.:prevenzione alla droga)

Di fatto c' è una diffusa scotomizzazione delle problematiche che possono riguardare la donna.
Poca voglia di affrontare queste tematiche lasciate sempre in secondo piano come qualcosa di scomodo che non fa parte del programma didattico.

Io frequento una scuola ad indirizzo sociale, e questa realtà la esperimento ogni giorno.

Direi che è proprio necessaria una sensibilizzazione che investa le nuove generazioni.

Complimenti alla realizzazione di questo spazio, e....

come donna offro un particolare ringraziamento,
di cuore a tutti voi [SM=g27998]

Silvia
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