Per Selvaggia

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Lilli66
00giovedì 16 ottobre 2008 22:45
Cara Selvaggia,
ho letto il tuo utlimo breve post nella cartella di Occhichiusi: mi dispiace che le cose non si siano risolte. Ti confesso che quando quest'estate ci avevi detto di aver parlato con tuo marito e poi ti eri fatta viva solo di rado, avevo cominciato a sperare che le cose tra voi andassero meglio.
Per quanto può contare la mia opinione, mi piacerebbe quanto meno che tu non ti sentissi in colpa perchè non sei riuscita (ancora?) a lasciarlo, perchè ti sei "fatta convincere" a tornare a casa. Non è facile mettere da parte un matrimonio e una famiglia, anche quando le cose vanno così male.
Sai, questo tuo senso di inadeguatezza, il ripetersi che siamo deboli, che ci lasciamo calpestare e cose del genere, alla fine ci indeboliscono molto, perchè si crea una spirale di depressione e di mancanza di autostima, per cui pensiamo che, visto che non siamo riuscite ad ottnere "tutto e subito", ovvero a liberarci in modo facile e rapido dalla relazione maltrattante, allora vuol dire che non siamo neanche in grado di provare a gestire "dall'interno" questa relazione in modo più assertivo.
Non so se mi sono spiegata in modo chiaro: provo a fare un esempio. Ora, sei tornata a casa. Ti senti male perchè senti di essere stata manipolata. Ti dici che lui fa di te quello che vuole, che tu non riesci a farti valere. E così non ci provi neanche a farti valere, nelle piccole cose quotidiane, non ci provi neanche a chiedere quel rispetto che tu per prima non ti dai.
Selvaggia, non è facile: prenditi anche tu il tempo che ci vuole, permetti a te stessa di attraversare questa situazione con i tuoi tempi e con la tua fragilità - rispetta i tuoi tempi e la tua fragilità, rispetta la tua debolezza, rispetta i sentimenti materni e di sposa che ti legano alla famiglia, al matrimonio, anche se ci stai così male.
Comincia DA TE: comincia a darti tu quel rispetto che tuo marito non ti da': vedrai che molte cose cambieranno.
Ciao, ti abbraccio,
L.
vles
00venerdì 17 ottobre 2008 14:38
Carissima Lilli
avevo proprio il desiderio di leggere i tuoi pensieri e la tua idea.
la tua sensibilità è così grande che riesci a leggere ogni nostro pensiero.
è da gg che volevo scrivere sul mio post ma mai mi decidevo.
avevo smesso di scrivere perchè ho come la sensazione che mio marito avesse scoperto della mia presenza in questo forum e forse anche per questo sta cambiando.

io non ho mai smesso di lottare perchè non credo in un cambiamento da un giorno all'altro.
lui ha dato segni veri di cambiamento e da agosto ci sono stati veri alti e bassi. capivo che lui si stava impegnando ma nn capiva il perchè e si intuiva in certe frasi che l'opinione che aveva di me rimaneva sempre la stessa.
in questo periodo tante e tante persone mi sono state vicine e il loro affetto è stato per me una grande energia per andare avanti.

Lunedì 22 settembre verso l'ora di pranzo mi chiama e mi chiede ma che cos'hai?
io :- sono stanca, non sto bene.
lui insiste
la mia risposta è stato come un vulcano che si risveglia in una bellissima giornata di sole.
mi sono sfogata dicendo che non riesco a vivere la mia vita e che non mi lascia respirare.
lui:- ma se adesso sono bravo faccio come hai detto tu nn urlo più e sto anche con la bimba.

la cosa è nata perchè per l'ennesima volta mi ha trovato un altro lavoro con persone che conosce lui. dirvi perchè questa cosa mi ha fatta arrabbiare è molto molto lunga ...più o meno vi dovrei raccontare cinque anni della mia vita.
comunque io il mio lavoro ce l'ho già e nn ho bisogno di altri lavori che mi trova lui, con le persone che vuole lui...

nello sfogo ci metto un bel TI ODIO ripetuto più volte urlando.
mi risponde ok ci molliamo, è finita.
finalmente per me è una grande liberazione. in giornata finalmente mi passa il mal di testa che da gg porto con me.

mercoledì mattina mi chiama e mi chiede dove sei? nn posso nn dirglielo. gli dico che sono nel posto di lavoro che mi ha trovato lui. (ormai aveva dato parola e con queste persone ci dovevo parlare ....voi direte ma come, giustamente nn capirete, ma credetemi gli incastri sono sempre perfetti che nn posso dire di no, ma questa è stat l'ultima volta promesso nn ci casco più).
lui cambia umore e la cosa lo fa felice e quasi dimentica la realtà e mi dice stasera parliamo e sistemiamo la nostra storia.

alla sera io dico qualcosa di troppo e lui si incazza e fa uno dei suoi soliti discorsi che filano alla perfezione dove nessuno può obiettare. e mi dice appunto come già detto:
- vai vai per la tua strada vediamo cosa combini e poi dovrai lavorare tutto il giorno invece che metà giornata e così la bimba non starà ne con il padre nè con la madre. sbattendo il palmo della mano sul tavolo con forza e precisione.

nn so perchè ma quel gesto della mano nn riesco a dimenticarlo. sembra la soluzione a tutto eppure nn riesco a vederla.
o forse esagero o forse no.

poi io voglio continuare la discussione e la discussione continua e forse lui ottiene ciò che vuole.
per la bimba cerchiamo di risolvere la cosa, nel frattempo io sono in prova in questo nuovo lavoro, lui ha l'aumento e la situazione è tranquilla.
da allora le cose sono cambiate perchè come dici tu Lilli io mi facio rispettare e nn lo lascio dirmi ninte che mi possa offendere o ferire. ora (brutta parola) giochiamo ad armi pari.
io mi difendo e mi faccio rispettare come è giusto.
mi sono presa i miei spazi e sto lavorando per ricostruire - anche se sembra una parola grossa ma così è - la mia identità.

ogni tanto dalla sua bocca viene fuori qualcosa come dalla bocca di un drago che promesso di nn sputare più fuoco scivola con un colpetto di tosse:
l'altro giorno parlando ad un progetto a cui sto lavorando di cui lui è a conoscenza solo in parte ( e questo lo infastidisce ma nn posso fare altrimenti) gli è sfuggita questa frase: - guai a te se fallisci anche a questo...-
la mia risposta:- io nn ho mai fallito- gli ho fatto l'elenco di ciò che ho fatto fino ad oggi (ma lui mi ha sempre fatto credere che nn fosse così) e poi ho continuato:- e gli altri lavori nn ho fallito ho deciso di mollare e cambiare. è diversa la cosa. io non ho fallito.-
e sempre in questi gg sta cercando di farmi chiudere il conto corrente che ho alle poste (perchè è una cosa che lo infastidisce). il conto corrente me lo ha aperto mio padre un anno e mezzo fa quando abbiamo abitato un anno con lui e mia madre perchè stavamo sistemando la nostra casa. mio padre visto come mi trattava mio marito e visto che nn avevo la possibiltà nemmeno di tenermi i soldi che guadagnavo con il mio lavoro per pagare poi le tasse mi ha fatto questo piccolo dono mettendomi due soldini in questo conto.
e adesso mio marito sta cercando in tutti i modi di convicermi a chiuderlo.

lui adesso è molto impegnato nel lavoro e nello sport (lavora in uan società sportiva) ed è molto molto aprezzato fuori e se lo merita perchè è molto bravo. questo perchè lui ama vincere.
ed è anche per questo che mi ha chiesto abbassando la guardia di nn lasciarlo mai perchè senza di me nn può stare e nn riusciurebbe a dare i risultati che da nel lavoro e resto, perchè io sono la sua forza. infatti io sarei una donna piena di energie se nn fosse stato per lui così abile a renderle di sua proprietà.

ecco cosa è successo in questo periodo. (dimenticavo ho mollato quel lavoro)
il matrimonio può esistere e forse anche rinascere. ma l'amore?
lascio sospesa questa domanda tanto che credo che la risposta nn sia necessaria ...forse per nn sentire ancora male.
mi sento nn più fragile, ma in forza per continuare la mia strada con lui o senza di lui. lo so le cose saranno lunghe e di sbagli ce ne saranno, ma nn fallimenti. fallisce chi si permette di giudicare o mancare di rispetto un altra persona. fallisce chi ozia.
non certo noi donne che vogliamo amare, lottare e vivere.

una abbraccio a tutti
con affetto
Selvaggia

PS: grazie Lilli un bacio




Lilli66
00venerdì 17 ottobre 2008 18:27
Cara Selvaggia,
se rileggi il tuo post puoi renderti coto da sola che, rispetto all'estate, hai fatto dei grossi passi in avanti.
Certo, i colpi bassi che tuo marito infligge alla tua autostima ti feriscono ancora: senti il bisogno di rispondere alla sue accuse con un lungo elenco dei tuoi successi da "brava bambina". Ma le sue parole non hanno bisogno di risposte: in realtà si rispondono da sole! Dire "guai a te se fallisci anche in questo"...è già una affermazione così insultate e violenta che non merita nessuna risposta.
Però passi in avanti ne stai facendo tanti: non è facile e non è un percorso rettilineo..si va un po' avanti e un po' indietro, ma l'importante è essere in movimento e non lasciarsi paralizzare dalla paura di sbagliare.
Quello che secondo me (anche ripensando alla mia storia personale) è più logorante di tutto è il fatto che questo bracio di ferro tu non lo stai facendo con un estraneo (il tuo datore di lavoro, per esempio) ma con una persona che "in teoria" dovrebbe rappresentare per te il massimo dell'amore, stima, fiducia e rispetto.
Come si può portare avanti un matrimonio sentendosi sempre controllate, criticate, spiate?
Questo è il punto che - se tuo marito lo capisce - può essere risolutivo.
Io continuo a pensare che da soli certi meccanismi che si creano in molte coppie non si possono superare. L'amore non basta: anche perchè, come dici tu, l'amore dopo un po in queste situazioni si ammala e muore. Resta il suo fantasma: la dipendenza affettiva, la paura di restare da sole, l'incapacità di spezzare un legame maltrattante.
Io non so se nel vostro rapporto ci sia ancora spazio per recuperare e risanare l'amore: ma se c'è non è da soli che potrete farlo: è necessario farsi aiutare da persone competenti, con la terapia di coppia.
So che non è un percorso facile: non è per nulla facile trovare un buon terapeuta di coppia. C'è molta improvvisazione in giro e mettersi nelle mani di persone poco serie significa raddoppiare i propri problemi.
Però se tu riuscissi a trovare un buon terapeuta di coppia e se tuo marito accettasse di iniziare questo percorso, forse potreste salvare il vostro matrimonio. O anche separarvi in modo decente, che è anche un grosso risultato.
L'alternativa alla terapia di coppia è che tu inizi un percorso da sola: perchè un sostegno è necessario, ti aiuta a districarti in mezzo a questi meccanismi così banali ma così difficili da capire perchè ti coinvolgono troppo a livello emotivo.
Infine, scusami se ti faccio una domanda su un tema delicato: ma la vostra intimità di coppia come va? Esiste, prima di tutto? Tu ne sei soddisfatta?
Se vuoi, non rispondermi, ma ti invito a riflettere su questo aspetto che non è certo secondario - e che spesso è molto collegato a situazioni di logorio e di conflittualità strisciante come la vostra (anche questo te lo dico per esperienza personale).
Un grosso abbraccio,
L.
vles
00venerdì 17 ottobre 2008 19:15
ciao Lilli
tu sei sempre così pronta con noi e tu come stai?

ti rispondo con molta tranquillità.
hai colpito nel segno quando scrivi:come si può portare avanti un matrimonio sentendosi sempre controllate, criticate, spiate?

già me lo chiedo tutti i gg e come cresce mia figlia vedendo due genitori che vivono insieme, parlano, litigano, a volte ridono, una mmamma che si difende continuamente, proprio coem se fosse un datore di lavoro. questo è stato mio marito in questi ultimi cinque anni un datore di lavoro, rigido severo e dittatore.

dovevo sempre ritenere giusto che lui mi dicesse stupida anche davanti ai miei genitori perchè avevo scritto una carta senza l'intestazione. stupida perchè nn avevo compilato una carta come aveva ordinato. stupida perchè nn volevo ascoltare i suoi consigli di persona esperta nel mondo del lavoro. stupida perchè gli chiedevo di abbassare la voce.
stupida davanti alla commessa e a tante persone perchè avevo deciso di comprare un certo regalo per mio fratello.
e avanti così....c'è da dire che laprola stupida con tutto il resto che si può immagginare sempre gridando, urlando , offendendo. quando questo veniva fatto in pubblico sempre davanti a persone che sapeva che io stimavo.
ora credi che io da il girno che finalmente ho tolto quella nebbia dagli occhi che mi offuscava la realtà lo ami come prima. certo che no.
dato che credo in Dio dovrei perdonarlo e riamarlo come prima.
otto anni di paura come si fanno a dimenticare: paura di fare le spese, paura di pulira la casa, paura di far da mangiare, paura di scegliere. era sempre tutto sbagliato ciò che avrei scelto o fatto.

dormiamo in camere separate. lui in camera matrimoniale e io con la bimba in un altro letto matrimoniale (ho unito i due singoli).
lui mi cerca mi chiama . aspetta che la bimba si addormenti e spera che io vada da lui. a volte succede. una due volte al mese. io cerco sempre la scappatoia. ho paura perchè il mio sogno era avere almeno tre bimbi e lui lo sa. che dici Lilli che succede se nasce un altro bimbo. oggi ho visto due tre mamme con due bambini e mi è venuta la voglia, e mi son detta ma si chi se ne frega se lui nn mi ha amato come volevo e se nn mi ha rispettata, un altro bimbo sarebbe un altra gioia e felicità per me.
e certe volte mi dico lascia stare che è meglio.

che ne pensi del conto corrente?
terapi adi coppia nn se ne parla per lui psicologi, avvocati e preti sono da eliminare.
io? tranquilla [SM=g27988] ....ci siam capiti no?! [SM=g27985]

ciao Lilli
e grazie
Selvaggia
vles
00sabato 18 ottobre 2008 10:11
Re:
ciao
ieri sera ho scritto molto in fretta e stamattina rileggendo mi sono accorta che la frase qui sotto nn può essere capita perchè nn terminata:

già me lo chiedo tutti i gg e come cresce mia figlia vedendo due genitori che vivono insieme, parlano, litigano, a volte ridono, una mmamma che si difende continuamente, proprio coem se fosse un datore di lavoro.

e aggiungo :
senza un ambiente con un pò di calore, senza baci, senza carezze, senza coccole, mi sembra di vivere con un mio fratello, ci si vuole bene ok, si tira avanti le cose della famiglia, della casa , del lavoro, ma l'amore ? se manca l'amore come può crescere mia figlia????

Selvaggia
biancaneve70
00domenica 19 ottobre 2008 00:12
Ciao Selvaggia anche io ne sto uscendo piano piano e lui è così "bravo" in questo periodo che più lo guardo e più penso quanto sia patetico ma non mi incanta....stavolta no....
Purtroppo non è così semplice e chi lo vive dal di fuori non può capire come si fa a dimenticare....la paura .
Selvaggia abbiamo solo bisogno di tempo e silenzio interiore solo così il nostro cuore ci indicherà la strada, quel silenzio che non ci colpevolizza che non ci fa sentire sbagliate e cattive ma che ci dona la giusta serenità, allora bisogna mettere a tacere loro e imparare a non tenere in considerazione quando con i loro giochetti ci succhiano l'energia ma concentrarsi su noi stesse e sulla nostra ricostruzione.
Solo quando saremo così forti sono sicura che quello sarà il momento giusto perchè loro non ci potranno piu' fare del male e noi prenderemo la decisione definitiva senza più voltarsi indietro ma solo guardando avanti ....
Sò come tu ti senti a riguardo dei figli ma penso che se noi ristabiliamo il valore prioritario del loro benessere e ci preoccupiamo solo di amare i nostri figli li faremo sentire al sicuro, siamo noi genitori che non ci amiamo più ma i figli SI CHE LI AMIAMO ALLORA DICIAMO DIMOSTRIAMO IL NOSTRO AMORE PER I NOSTRI BIMBI.
un bacio monica
Lilli66
00domenica 19 ottobre 2008 00:32
Cara Selvaggia,
secondo te cosa penso del conto corrente...? E' chiaro che lui non ci deve mettere le mani, soprattutto se sono soldi che ti hanno dato i tuoi genitori.
Gli altri conti sono cointestati?
Io avevo un libretto postale quando mi sono sposata, c'erano su dei soldini che i miei nonni mi avevano regalato per il diploma: piccole somme (500 euro o giù di lì), ma il mio ex marito ogni volta che si parlava di soldi (specie davanti agli amici o ai suoi familiari) ne parlava come se io avessi chissà quali ricchezze nascoste che non volevo mettere in comune, mentre lui tirava la carretta e pagava tutto! Se qualche volta io facevo notare che si trattava di una somma piccolissima, allora fingeva di aver solo scherzato. Sul fatto che io abbia comprato tutti i mobili di casa, pagato i lavori, etc, calava un velo pietoso: però era indispensabile dire a tutti che la bolletta della luce era domiciliata sul suo conto corrente...
Questo è un classico.
Per quanto riguarda un altro figlio: ti capisco.
Anch'io ne volevo tanto un altro, e le cose andavano molto peggio che nel tuo matrimonio! Molto molto peggio!
Però i figli non dovremmo farli per egoismo, ma per amore e fiducia nella vita, i figli dovrebbero essere la concretizzazione del nostro amore coniugale.
Questo non per una morale astratta, ma perchè io penso davvero che i "figli dell'amore" possano crescere realmente felici e sereni.
Ma queste sono valutazioni che tu soltanto puoi fare.
Io ti ripeto, Selvaggia: lavora su di te per accrescere la tua fiducia in te stessa, nonostante le tue imperfezioni. Dobbiamo amarci e accettarci così come siamo (certo, cercando di valorizzare i nostri aspetti vitali e positivi e di gestire meglio quelli più oscuri e negativi): senza pretendere da noi una perfezione che non esiste.
Lavora su te stessa per sentirti più sicura e serena: anche quando sbagli a scrivere una lettera o ti dimentichi qualcosa, anche quando non riesci a rispondere nel tono giusto, assertivo, calmo, a tuo marito.
Ti ripeto: comincia a darti da sola quel rispetto, quella fiducia e quell'amore pieno di tenerezza, ma realistico, che tuo marito non sa darti (e che probabilmente, non sa dare neanche a se' stesso). Vedrai che le cose andranno meglio.
Non stare sempre pronta a litigare con lui o a difenderti o a puntualizzare: impara piuttosto ad ignorarlo, a non rispondergli, ad alzare le spella. Se ti fa una scenata in pubblico, ricordati che la figuraccia la sta facendo lui, non tu.
Concentra le tue energie su te stessa, prenditi degli spazi per te, anche oltre il lavoro e il tuo ruolo materno: dei piccoli spazi che ti aiutino a sentirti viva e positiva. La palestra, lo yoga, anche solo un cinema o una passeggiata con una amica, un libro... Senza sentirti in colpa: ma godendoti questi momenti tutti tuoi.
Cerca di fare "chiodo scaccia chiodo": non con una nuova relazione, ma togliendo spazio al ricordo delle sue critiche e del tuo conseguente rimuginare sulle sue critiche e mettendo al posto di questi pensieri dei pensieri e degli interessi vivi, positivi, tuoi.
Prova a fare così: poi pian piano troverai anche tu la tua strada, magari potrebbe anche succedere un miracolo e potresti anche trascinare quest'uomo su un percorso di crescita interiore, chissà. Tutto sommato, non è mai stato fisicamente violento e questa è già una cosa da non sottovalutare.
Ciao, ti mando un grosso abbraccio, buonanotte,
L.
vles
00lunedì 20 ottobre 2008 14:22
GRAZIE MONICA , GRAZIE LILLI
grazie delle vostre parole che mi sono di grande aiuto.

ieri abbiamo litigato e stamattina ho dormito male.
stamattina ho parlato con una mia carrissima amica e sto meglio.
e lui mi ha chiamata come se ieri sera nn fosse successo niente.

cara Lilli e cara Monica ho capito bene le parole che mi avete scritto e farò del mio meglio per metterle in pratica.
grazie
vi abbraccio forte
Selvaggia
Lilli66
00lunedì 20 ottobre 2008 22:59
Non pretendere troppo da te stessa: ricordati, pian piano, passo dopo passo si fanno le cose più difficili e più grandi. Solo i pazzi...e i prepotenti...pensano di poter fare tutto in una volta.
Un abbraccio,
L.
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