Forse non ho capito bene
Cara Mafalda,
forse non ho capito bene il tuo post, e nel caso mi scuso con te. Premetto anche che ti parlo semplicemtne da donna a donna e non ho nessuna competenza in materia, come invece gli operatori di progetto.
Infine, spero che tu non colga in alcun modo le cose che vorrei dirti come un modo per criticarti o farti sentire in torto, ma solo come uno spunto per farti riflettere.
Da quello che racconti, ho come l'impressione che la tua non sia proprio una situazione di violenza che tu subisci (soprattutto, non c'è violenza fisica), quanto di esasperazione da parte di entrambi. Da quanto racconti (sempre se ho capito bene), nell'ultima lite sei tu che hai cominciato colpendo con calci e pugni il tuo compagno, poi lui ha reagito.
Con questo non voglio farti sentire in colpa, ma le offese e le ingiurie da parte del tuo compagno non giustificano comunque una aggressione fisica da parte tua.
Penso che siate entrambi esasperati (due bimbi piccoli sono uno stress non da poco, se uno dei bimbi non sta bene, poi, la tensione è fortissima), come probabilmente accade in tante famiglie.
Forse sarò banale, ma con due bimbi piccoli, secondo me è piuttosto facile che si arrivi a stressarsi parecchio, ci sono anche i cambiamenti di ruoli da gestire e la coppia rischia molto.
Però i momenti brutti si possono superare, i bimbi crescono!
Certo l'ultima scena che hai descritto è molto inquietante, sia per l'emergere della violenza fisica, sia per la presenza dei bambini, che non vi ha frenati in alcun modo nella vostra lite.
Vedo che tu continui a rimuginare, non riesci a superare quell'episodio ed è comprensibile. Credo che tu non lo perdoni soprattutto a te stessa.
Non è certo con i sensi di colpa che andrai avanti, soprattutto se tendi a proiettarli sul tuo compagno, cercando di accollare a lui ogni responsabilità per una situazione di estrema esasperazione che (ti ripeto, parlando senza nessuna competenza) mi sembra provocata dal nervosismo di entrambi.
Vorrei darti due soli consigli:
1) di calmarti: cerca di essere razionale, non rimuginare, cerca di prendere delle piccole decisioni concrete su te stessa e di attuarle (invece di concordare un decalogo con il tuo compagno, prova a concordarlo con te stessa, al fine di evitare di metterti in situazioni che possono creare tensioni inutili);
2) di non prendere decisioni affrettate sull'onda della rabbia e della paura, ma di lasciare che la tensione si calmi un po', cercando poi un dialogo costruttivo con il tuo compagno.
Magari cerca di prenderti delle piccole pause per te stessa.
Sono anche convinta che tornare al lavoro ti farà bene.
Quanto ai sentimenti che provi verso il tuo compagno, credo sia normale che, stressata, turbata, stanca come sei, con due bimbi piccoli e tutta la tensione che c'è tra voi due, tu provi confusione. Questo però non vuole dire niente.
Prova a ripensare ai momenti belli che avete vissuto insieme, tu e il tuo compagno. Da come lo descrivi all'inizio del tuo post non mi sembra un tipaccio.
Spero di non averti offesa o ferita con il mio post, come ti ho detto all'inizio, spero di averti dato solo qualche spunto di riflessione per razionalizzare un po' la situazione e non farti prendere dal panico.
Pensa comunque che le risposte che ti daranno gli operatori di progetto saranno quelle più importanti.
Ciao
L.