NON SO COSA SIA....

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rosa70
00domenica 23 novembre 2008 10:46
Buongiorno, oggi sono sola in casa, mio marito, tutore dell'ordine pubblico è al lavoro....
siamo sposati da 8 mesi e abbiamo un bimbo di 4mesi...io ex ragazza madre, con un altro figlio di 10 anni due anni fa ho incontrato lui, il mio principe azzurro...tutto a meraviglia fin quando non ci siamo sposati ed è iniziata la convivenza....
da fuori sembriamo una coppia perfetta, casa, macchine, figli lavoro di tutto rispetto...ma io da un paio di mesi sto vivendo un certo malessere generale...
del tipo: i panni non si stendono in casa ma fuori in giardino se no si forma umidità, la lavatrice non si fa di giorno ma solo di notte, idem la lavastoviglie. e fin qua tutto bene...ammirevole.... ma io ho un neonato in casa che necessita di continui cambi e devo lavare per forza...una volta mi sono ritrovata senza piu' nulla da mettergli addosso per far contento mio marito!!!
La spesa si fa una volta al mese e non si deve spendere piu' di 200 euro (siamo in 4) e solo nel supermercato che dice lui, altrimenti sono tragedie, musi e arrabbiature!!
Il mio primo figlio non ha bisogno di mangiare per forza primo e secondo, deve accontentarsi...una sera gli fatto due wusterl in piu' a parte perchè aveva ancora fame e la sera nel letto mi ha sgridata... per carità non mi da parole, non mi mette le mani addosso, anzi è premuroso, dedito fin troppo alla casa e alla famiglia...solo che mi sento in caserma!!!!!! ed io che faccio di tutto per compiacerlo, altrimenti se provo ad oppormi alza la voce e pesta letteralmente i piedi sul pavimento come fanno i bambini quando fanno i capricci!!! poi litighiamo sempre per il padre del mio primo bimbo che effettivamente mi ha sempre presa in giro, ma se mi chiede di vedere una volta di piu' suo figlio, non riesco a dirgli di no, non per lui ma per il mio bimbo che ha sempre piacere di vedere il padre!!! per compiacere mio marito una volta non gliel'ho dato poi dopo essermi vergognata e sentita sporca dentro, quando me lo ha chiesto una seconda volta, gli ho detto di sì litigando furiosamente con mio marito che mi ha velatamente minacciata di lasciarmi perchè gli vado contro e preferisco farmi prendere in giro dal mio ex e da mio figlio....mio figlio, già..un amore che ha accettato tutta una serie di novità senza batter ciglio e amandomi...anche lui vive in caserma: guai se lascia un poco in disordine in casa, se chiede di piu', se gioca al computer più di un'ora e mezza e tanto altro....e non devo difenderlo perche se no mio marito si sente SECONDO come una volta mi ha detto.....
poi finisce tutto in un abbraccio, mi bacia dice di amarmi alla follia...la cosa mi compiaceva ma ora che giorno sì e giorno no c'è sempre qualche piccola cosa che lo altera.. isuoi baci non li sento piu' veri...
so che il mio non è un problema grave ma se penso ai pochi mesi di matrimonio, a come vuol far crescere il piccolino come in caserma, mi viene il volta stomaco...a volte vorrei scappare, mi sento sola e depressa..stanca di questa cosa sottile a cui non so ancora dare un nome...grazie..
Altea@
00giovedì 27 novembre 2008 11:04

Cara Rosa, benvenuta nel Forum, ionon sono un operatore e quindi prendi quanto ti scrivo solo come impressione data da una mia esperienza...
Prima di mettermi con il mio attuale ragazzo con il quale ho sperimentato purtroppo la "sensazione della violenza" psicologica ma anche qualche episodio di violenza fisica, ebbene prima ho avuto una storia di tre anni con un ragazzo che all'inizio era meraviglioso ma soprattutto mi faceva tanto ridere... ma quando abbiamo tentato una convivenza ed iomi sono trasferita a casa sua è stato un vero incubo.. è iniziato piano piano ma lo stress per me era intollerabile..
La mia vita era gestita dalle sue regole del tipo:
1. Dovevo fare la doccia tutte le sere appena tornata dal lavoro, subito ..non dopo;
2. dovevo rigorosamente asciugare i muri della doccia perche FACEVA UMIDITA'
3. appena uscita dalla doccia anche in pieno inverno lui entrava e spalancava immediatamente la finestra perchè faceva umidità (privandomi del piacere di rivestirsi nel tepore del bagno che c'è appena finita  la doccia :(
4. se chiudevo i cassetti lo facevo sempre troppo forte, non li accompagnavo mai nel modo giusto.
5. la tv dalle 20.30 alle 22.30 la dovevo guardare coi sottotilo tanto si doveva tenere bassa che dava fastidio (non si sa a chi)
6. si doveva fare l'amore tutte le sere (dopo un pò uno non ne può piu, qui devo dire che l'essere meticoloso era almeno qui anche a mio vantaggio)  :)
7. appena dopo mangiato dovevo lavarmi i denti , passare rigorosamente il filo interdentale e usare il colluttorio, venivo interrogata per sapere se lo avevo fatto
8. tutti i martedì sera costringeva la madre settantenne a fare le famose ulizie di Pasqua, lampadari, mobili svuotati  ecc. (ma tutte le settimane)
9. tutte le settimane si doveva lavare la macchina dentro e fuori e passarla con la pelle e il lucido
10. la spesa era rigorosamente separata io pagavo le mie cose e lui le sue e per la madre (io vivevo con loro, non lei con noi..)
11. mi contestava che sprecavo i soldi perchè acquistavo biscotti più costosi (di 25 cent rispetto ai suoi)
e mi fermo qui.. ma si la cosa preponderante era la vita quotidiana con il senso di povertà imminente addosso, come se dovessimo essere pronti alla sciagura economica, viveva come se non avesse avuto un lavoro e come se avesse avuto 100.000 euro di debiti (invece aveva in banca questa cifra .. i risparmi di una vita, ti parlo di un trentenne.. operaio) ho resistito un pò poi ho ringraziato Dio che lui non volesse sposarsi e che quindi si fosse proceduto con la convivenza che consiglio vivamente a tutte perchè molte sorprese si possono trovare così ed è tutto più semplice quando è ora di fare le valige..

non so dirti se peggiorerà, so dirti che conosco quella sensazione strana che provi, così mi sono chiesta se lui era normale e cercando e studiando ho trovato la perfetta descrizione della sua personalità che ti incollo di seguito, in ogni caso magari si tratta di un momennto transitorio, magari non è il suo carattere, forse trovandosi all'improvviso con una famiglia fatta deve solo imparare a gestire il nuovo nucleo e dato l'esperienza nel suo lavoro ha applicato troppo rigidamente le stesse regole, prova con un pò di amore a fargli capire che la famiglia non è la caserma, che il cibo ai bambininon deve mai mancare, che per ora le lavatrici si fanno all'occorrenza.. ma poi passerà e seguirai le sue istruzioni, ma adesso non si può..
prova ..

prova a parlargli a dirgli che così non è vita che tu hai bisogno di serenità forse proverà a capire..e a cambiare o a raggiungere un compromesso



Coloro che sono affetti dal Disturbo Ossessivo Compulsivo di Personalità sono molto perfezionisti e aspirano ad alti standard di prestazione, che si traducono in un’attenzione minuziosa per le regole, i dettagli, le procedure, le liste, i programmi o la forma delle frasi, tanto che possono impegnarsi in ogni dettaglio di un progetto al punto da non portarlo mai a compimento. 
Generalmente hanno un eccessivo attaccamento al lavoro (o allo studio) e alla produttività e tendono a trascurare le attività ludiche e le amicizie. Sono spesso molto coscienziosi, scrupolosi e inflessibili a proposito di moralità, etica o valori. Si impongono, ed impongono agli altri, principi morali rigidi e standard di prestazione molto rigorosi. Sono rigidi e testardi e possono anche essere impietosamente autocritici nei confronti dei propri errori. Talvolta sono incapaci di gettare oggetti usati o inutili, anche quando non hanno valore sentimentale. In genere sono riluttanti a delegare compiti o a lavorare con altri ed insistono in modo testardo e irragionevole perché ogni cosa venga fatta a modo loro e perché le persone si conformino al loro modo di agire, dando istruzioni molto dettagliate su come “dovrebbero” essere fatte le cose. Tendono ad essere avari e taccagni ed a mantenere un tenore di vita inferiore rispetto alla loro reale condizione economica, per essere certi di poter provvedere in caso di catastrofi future. 
Una caratteristica di molti ossessivi è pensare in termini di “dovrei” e “devo”. Tale stile di pensiero li induce a fare ciò che dovrebbero o devono fare per i loro rigidi standard interiorizzati invece di quello che desiderano fare o di ciò che è preferibile fare.
Dal punto di vista affettivo, tali pazienti sono convinti che le proprie emozioni e i propri impulsi debbano essere controllati per non perdere la propria autostima o per non danneggiare gli altri. Di qui la tendenza a reprimere e a razionalizzare le emozioni. Risultano quindi rigidi, impostati; non si lasciano mai andare e vivono gli affetti in modo coartato.
Si tratta quindi di un disturbo pervasivo, che incide sul funzionamento generale della persona, rendendola inefficiente e particolarmente rigida e noiosa, al punto da compromettere spesso la qualità delle sue relazioni sociali. Sono quelle persone eccessivamente precise, affidabili, puntuali, pignole ed ordinate che, anche nel linguaggio comune, vengono definite “ossessive”. Le persone che soffrono di un disturbo ossessivo-compulsivo di personalità presentano spesso, ma non sempre, sintomi del
disturbo ossessivo-compulsivo (che, nonostante il nome simile, è tutt’altra cosa), in particolare relativi al controllo, all’accumulo o all’accaparramento, all’ordine e alla simmetria. 
ma tieni conto che
Tali aspetti sono riscontrabili in un gran numero di persone per le quali, tuttavia, non è possibile affermare la presenza del disturbo, in quanto essi possono rivelarsi particolarmente utili e funzionali in numerose aree della vita; solo quando si verifica che tali aspetti interferiscono con la capacità di lavorare e di sviluppare relazioni intime, allora è opportuno diagnosticare la presenza di un disturbo ossessivo-compulsivo di personalità. Frequentemente i pazienti giungono all’osservazione di un terapeuta manifestando specifiche difficoltà e peculiari sintomi quali, ad esempio: stati d’ansia, depressione o disturbi dell’adattamento. Tipicamente questi soggetti presentano anche problemi di natura familiare, poiché i familiari (es. il coniuge, figli) si lamentano spesso del forte disagio che provano a causa del perfezionismo e dell’inflessibilità alle regole delle persone con questo disturbo.

Lilli66
00giovedì 27 novembre 2008 17:37
Cara amica, ho letto con molto dolore la tua testimonianza che mi ha colpita perchè penso che tu sia una donna coraggiosa, che ha saputo crescere fino ad ora un figlio da sola e che ora, avendo la possibilità di costruire una vera famiglia, vede però che questo sogno si trasforma in un incubo.
E' triste soprattutto quello che tu ci riferisci in relazione al tuo figlio più grande: lo trovo orribile. Penso che questo povero bambino si senta un ospite indesiderato, che non può avere eisgenze normalissime come l'appetito o incontrare il suo padre naturale (sei bravissima ad aiutarlo a mantenere questo rapporto!).
E' orrendo e distruttivo quello che tuo marito fa subire al tuo bimbo: non è giusto, è gravissimo.
Sposandoti, tuo marito ha sposato la tua condizione di madre single, lo sapeva bene. Non deve per forza essere un "padre" per tuo figlio (che, per fortuna, un padre bene o male ce l'ha, grazie a te che ci tieni tanto a farglielo frequentare), ma deve essere per lui un riferimento affettivo e anche educativo - non un despota.
Anche le cose che ci racconti circa la lavatrice e le varie regole di casa sono molto pesanti, ma credo che se si limitasse a questo tutto sarebbe molto meno grave.
Ti ripeto, quello che mi salta agli occhi e che mi fa male al cuore è pensare a come tuo figlio vive tutto questo.
Sentirsi rifiutati, sentirsi di troppo è la cosa peggiore per un bambino: è uccidere una creatura che ha il diritto di sentrsi accolta e rispettata in tutte le sue esigenze.
Ti invito caldamente a risolvere questa situazione e poi anche tutte le altre.
Non permettere che tuo marito calpesti il tuo bambino e neanche te come ragazza madre. Non è giusto.
Non so quali consigli darti...ti invito a rimanere nel forum così potremo parlare insieme, poi sono sicura che gli operatori del progetto ti sosterranno con indicazioni pratiche.
Credo che una terapia di coppia sarebbe molto utile per poter aiutare tuo marito ad accettare il tuo primo bambino e la sua condizione di ex ragazza madre.
Non so se lui sia disponibile, ma sicuramente questo deve essere un tuo obiettivo: una terapia di coppia o familiare.
Devi agire subito, perchè i danni sul tuo bambino aumentano ogni giorno. Prima che la sua personalità ne sia devastata, devi proteggerlo. Non permettere che subisca ancora tutto questo.
Palra chiaramente a tuo marito e invitalo a fare la terapia di coppia.
Non credere alle promesse d'amore momentanee: lascia che la madre che sei prevalga sulla donna e metti al primo posto tuo figlio.
Ti dirò: così proteggi ENTRAMBI i tuoi figli, perchè un uomo che non sa accogliere il figlio della propria moglie non sarà un buon padre nemmeno per il proprio figlio.
E del resto, lo veid già che pur di far valere le sue fissazioni ti lascia senza vestitini asciutti per il bimbo piccolo. Non è un sintomo da poco, questo, io lo trovo molto significativo e grave.
Siete sposati da poco e avete subito messo in cantiere un bimbo "vostro"...tutti questi cambiamenti, come li vive il tuo bimbo più grande?
Prendi subito provvedimenti e proteggi i tuoi figli.
Ti dico tutto questo perchè una delle obiezioni che tuo marito sicuramente farà sarà che distruggi la pace familiare per il vostro bimbo piccolo. Ma non è così, tu sei mamma, mamma di entrambi e per entrambi è giusto che tu pretenda rispetto e serenità.
Forse sono dura con te, mi scuso se suona così, al contrario, mi sento così male per te - oltre che per i tuoi bimbi - che vorrei correre e abbracciarti.
Per Altea: scusami se ti faccio la ramanzina, ma non siamo psicologhe, nessuna di noi lo è e anche se lo fossimo non potremmo fare diagnosi a distanza sulla base di nulla e facendo taglia e incolla da internet. Il disturbo compulsivo e ossessivo forse va bene per il marito della nostra amica, ma probailmente non c'entra nulla, gli uomini violenti (e lui, a mio avviso, è violento, nel senso di violenza psicologica) non hanno nessun DOC, secondo me sono sadici, che è cosa ben diversa. Ora però anch'io ho fatto una diagnosi... [SM=g27985] e mi scuso anch'io.
Ciao, un abbraccio,
L.
Altea@
00sabato 29 novembre 2008 22:54
scusatemi
ciao ragazze, ciao Lilli, chiedo venia.. [SM=g27994] mi sono fatta prendere la mano nella diagnosi a distanza.. [SM=g27995] in realtà forse la storia di Rosa mi ha risvegliato ricordi lontani e soffocanti .. sentire di come viene trattato il bimbo più grande come se fosse di serie B mi ha acceso la rabbia [SM=g27996] .. non parliamo poi del trattameento riservato al bimbo di serie A circa le lavatrici.. [SM=g27993]
Perdonatemi se mi sono spinta oltre, non dovevo, non sono una psicologa, non avrei dovuto.. lo so.
Confido nella possibilità di censurare i passi della mia risposta se si ritiene che possano creare problemi o essere dannosi in qualche modo per la nostra amica Rosa o chi dovesse leggere (spero sia nelle possibilità di Gae provvedere in merito).
E' stata una caduta sul mio tallone di Achille nella spinta per cercare di "aiutare" mi sono arrogata un ruolo che non mi compete, purtroppo fa parte del problema che sto cercando di correggere .. ma in questo caso non ci sono riuscita.
Cara Rosa non ti allarmare per la mia diagnosi, io non sono una psicologa pertanto considera quanto ti ho detto con le pinze [SM=g27987] . Quello che è certo e che è giusto che tu faccia è tutelare la serenità dei tuoi figli prima di tutto indipendentemente da quali siano le ragioni che muovono l'animo di tuo marito, quello che fa non è giusto comunque per nessuno dei due bimbi [SM=g28002] .
Ti abbraccio [SM=g28003] .
rosa70
00giovedì 4 dicembre 2008 21:44
strano, molto strano...vi avevo risposto ma non è rimasto nulla di quello che ho scritto!!! comunque mi ripeto, grazie ad entrambe per le vostre risposte che sono state illuminanti nel senso che non mi ci ritrovo in quello che mi dite, per fortuna [SM=g27985] !! quel giorno in cui ho scritto ero molto molto giu', forse il parto recente mi sta facendo vedere piu' nero di quello che è....sono ancora molto ipersensibile e suscettibile a tutto. Certo non nego nulla di quello che vi ho detto, solo che scrivere e farsi capire non è facile, specie in poche righe....mio marito è disordinatissimo e non mi pare abbia il disturbo di cui parla Lilli....è semplicemente un militare che vive di regole ma perchè gliele hanno inculcate!! dopo quel brutto giorno abbiamo parlato io, lui e mio figlio. Ci siamo messi a tavolino per risolvere le questioni spinose della nostra vita e sembra che entrambi abbiano trovato un accordo soddisfacente. Mio figlio ha chiesto di poter vedere di piu' il padre ed io e mio marito gli abbiamo detto che va benissimo, solo che magari sarebbe meglio che i giorni in piu' li programassero così mio marito non si sente al servizio del mio ex che va e viene come gli pare. Infatti mio marito vuole poter avere dei giorni liberi con noi da poter passare senza preoccuparsi se l'ex verrà o meno...Ho chiesto a mio figlio se davvero stava bene in questa nuova situazione e mi ha abbracciata forte dicendomi di sì e che non andrebbe mai da nessuna altra parte senza di me...A mio marito ho detto poi di essere meno pesante e di vivere con piu' "leggerezza" la quotidianità delle piccole cose...sembra aver capito...sono fiduciosa...da quando ho scritto qui sento che non è violenza la sua e che tiene tanto a noi, solo che da single quale era si è ritrovato in casa con quattro persone e forse si deve abituare al nostro disordine e ovviamente alle spese ora aumentate....incrocio le dita...a presto e grazie
Lilli66
00giovedì 4 dicembre 2008 23:06
Cara Rosa,
nei momenti di sconforto tutti noi tendiamo a vedere solo il lato più brutto della situazione.
L'inizio di una nuova vita familiare spesso è duro, passati i primi momenti della luna di miele ci si ritrova con tanti disagi e problemi, i soldi non bastano mai e le responsabilità a volte fanno saltare i nervi. Questo capita a tutti...
Sicuramente tuo marito ha tanti lati buoni e tu ne sei molto innamorata, però è chiaro che ha anche dei difetti. Il dialogo è sempre il miglior modo per affrontare una situazione difficile...spero proprio che il vostro dialogo sia semrpe costruttivo e positivo come ci hai descritto e ti auguro ogni bene.
Ti invito, però, a non spegnere mai la "lampada" del senso critico: amare una persona non significa lasciargliele passare tutte e credere sempre e incondizionatamente alle sue spiegazioni e giustificazioni.
Da quel poco che ci hai scritto nel primo post, io ho colto un atteggiamento negativo di tuo marito verso il tuo primo figlio: chiaramente, così a distanza e senza sapere nulla, posso benissimo sbagliare e sicuramente mi sbaglio, però se certe cose che ci riferisci sono vere, ti invito comunque ad essere sempre vigile e a non permettere mai che tuo figlio si senta di troppo o che gli sia richiesta una perfezione che nessun essere umano può raggiungere.
Sicuramente è giusto che gli incontri con il suo padre naturale siano basati sulla regolarità: è la cosa migliore prima di tutto per tuo figlio che sa di poter contare sul padre in determinati giorni o orari. E' giusto anche per voi perchè così potete organizzare le vostre giornate senza problemi.
Tuttavia, scusami se mi permetto, non penso che sia tuo marito a dover dettare certe condizioni: se fino ad ora non hanno causato problemi a te e a tuo figlio, perchè mai lui dovrebbe intromettersi? Se magari tuo figlio ormai è abituato a vedere molto spesso il padre, questa per lui è una cosa positiva (a meno che, ovviamente, il tuo ex non sia una presenza destabilizzante per il ragazzo, ma questo è un altro paio di maniche e anche in questa cosa tuo marito non c'entra): forse potrebbe percepire come una prepotenza il fatto che all'improvviso gli vengano imposti un calendario e degli orari.
Se poi il tuo ex ne approfitta, questo è un altro discorso, che però (a mio avviso) dovresti risolvere da sola.
Ti ripeto, noi non sappiamo nulla di te, solo quel poco che ci scrivi: io spero che tutto si risolva per il meglio e che tuo marito sia sempre affettuoso, disponibile e rispettoso verso di te e verso i tuoi figli, però ti invito ad essere sempre vigile, ad ascoltare il tuo istinto, prima di tutto il tuo istinto di MADRE e a non accontentarti di spiegazioni e giustificazioni, se ti senti a disagio o avverti sentimenti di umiliazione, di paura e di sconforto.
Quando vuoi, il forum è sempre qui....spero di NON leggere altri tuoi post - lo dico nel senso che spero proprio che tu non abbia mai più biosngo di rivolgerti ad un forum come questo!
Ciao, ti abbraccio,
L.
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