Basta. BASTA.

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Ser Syor
00mercoledì 28 novembre 2007 16:57
Non tollero la violenza.
Premetto che quello che fate è bellissimo qui.
Ora mi rendo conto di quanto vale questo.

Mi chiamo Peppe ed ho 27 anni. Vi racconto il mio problema.

Mia sorella ha un marito violento, aggressivo, noto alle forze dell'ordine. Un uomo senza moralità, scrupoli, che non si preoccupa di picchiar la moglie in presenta della bimba di 3 anni.

IO, e la mia famiglia, i miei genitori, viviamo attimi di angoscia, panico, violenza psicologica continua, violenza fisica mi è capitato, mi ha minacciato anche con un coltello di uccidermi.

Vorrei farla finita andando alla Polizia.

So che sarebbe la cosa migliore, la mia paura è che, andando alla Polizia, io non abbia la protezione e l'aiuto sperato.

E se lo denuncio, e questo mi viene a far baldoria sotto casa?
E se lo denuncio e non gli viene inflitta nessuna pena?
E se peggiora la situazione?
Ho un padre che non sta bene, anche mia mamma, Ho una bimba piccola e mia moglie è in attesa.
EVITO sempre di creare dissidi e incomprensioni.
Siamo una famiglia per bene, rispettata, ma ahimè. in queste cose, pare proprio siamo soli.

Ho voglia di piangere, gridare spaccare tutto..ma devo essere forte per la mia famiglia.

Se vado alla polizia..che ottengo?

Vi ringrazio. Di cuore.

Peppe
FidelisAdmin
00mercoledì 28 novembre 2007 18:50
Ciao Peppe e grazie per l'attenzione al forum...

Siamo di fronte senza ombra di dubbio a un vero e proprio delinquente... Se già è conosciuto alle forze dell'ordine non dovrebbe essere difficile fermarlo!

Qui tu parli di violenza, ma tua sorella non ha mai denunciato? Vive ancora sotto lo stesso tettoo con lui? Dovrebbe essere la prima a prendere provvedimenti. Vi sono referti medici che attestano la violenza subita? Vedi Peppe devi cercare di convincere tua sorella a segnalare la situazione alle autorità. Nel frattempo, spero che non accada, ma se lei subisce percorse la prima cosa che deve fare è recarsi al prontosoccorso e farsi refertare indicando in suo marito il reposnsabile e dopo denunciare subito l'accaduto! Vi sono tantissime cose che il giudice può mettere in atto, come per esempio l'allontanamente del tizio dal territorio in cui vive tua sorella.

Non aspettate ancora, la tv ci bombarda ogni giorno di storie del genere finite in tragedia! Non si può vivere nella violenza perchè essa prima o poi sfocia in omicidio!

Tienici informati
Gae
Pedagogista
00giovedì 29 novembre 2007 00:25
Ciao Peppe e benvenuto,
grazie per le belle parole sul nostro Forum.

Per quanto riguarda la violenza subita da tua sorella, deve essere lei a fare il primo passo.
Ti sconsiglio di recarti in caserma poichè senza prove in mano otteresti molto poco, rischiando di provocare ulteriormente l'ira di questo individuo.
Il passo più importante che tua sorella dovrebbe fare, visto che ha anche una bimba di soli tre anni, è quello di rivolgersi al servizio sociale del vostro comune, esponendo il caso, di seguito e con il loro aiuto dovrebbe decidere si avviare un'istanza di divorzio cercando un avvocato, infine ( e se avesse dei referti sarebbe ancora meglio) fare presente ai carabinieri o la polizia che ha ricevuto violenze fisiche e psicologiche dal marito e che, separandosi, vuole essere tutelata. ma i carabinieri all'ultimo, prima servizio sociale e avvocato
Dopo che tutti e tre sono stati avvertiti, inizialmente si può trasferire dai vostri genitori, poi in seguito alle udienze in tribunale il giudice stesso deciderà. Di solito la moglie resta nella casa coniugale con il figlio e lui deve passare gli alimenti al bambino ed alla moglie se non lavora.

Parla con tua sorella, dille che se vuole può lei stessa contattare il forum.
A presto...
Ser Syor
00giovedì 29 novembre 2007 08:59
Infatti.
Ora lei vive coi miei.
Vi lascio immaginare la tenzione.
Il fatto è che lei non sa cosa fare.
Non so se per paura, o forse perchè ancora vuole provare a recupare quel rapporto ormai inesistente.

Certo, il primo passo dovrebbe farlo lei, per questo ancora siamo fermi. Ma lei non lo ha mai denunciato.

Farò come suggerite, Servizio Sociale, Avvocato, Polizia.
Ultima cosuccia, servizio sociale...cioè i centro antiviolenza che leggo una lista in un altro tread?
Lilli66
00giovedì 29 novembre 2007 11:26
Caro Peppe,
prima di tutto voglio esprimerti il mio rispetto perchè prendi tanto a cuore la situazione di tua sorella: molte volte anche le famiglie di origine tendono a fingere di non vedere o a minimizzare, per puro perbenismo o quieto vivere, mentre dare a tua sorella il vostro sostegno è importantissimo.
Ti consiglio vivamente di rivolgerti ad un centro antiviolenza: sono strutture che garantiscono competenza e tutto il supporto che tua sorella necessita, sotto ogni punto di vista (supporto emotivo, psicologico, legale, aiuto anche per il sostegno alla genitorialità, etc). Sono persone competenti e "ci sanno fare".
Infine: da quanto tempo tua sorella è dai tuoi? Meglio cautelarti e andare subito al centro antiviolenza o da un avvocato, perchè il marito potrebbe citarla per abbandono del tetto coniugale. Meglio prendere subito tutte le precauzioni, credo che sia sufficiente spedire una raccomandata (ma è l'avvocato che sa dirti come e cosa scriverci).
Meglio farlo subito: ricorda che gli uomini violenti non sono delle bestie, sono delle persone anche molto intelligenti, che colpiscono per garantirsi il potere e il controllo della situazione, e quindi sono spesso molto, molto furbi. Quindi, ogni cosa va provata, refertata, documentata.
Ciao, vi auguro ogni bene,
L.
FidelisAdmin
00giovedì 29 novembre 2007 18:22
Re:
Ser Syor, 29/11/2007 8.59:

Infatti.
Ora lei vive coi miei.
Vi lascio immaginare la tenzione.
Il fatto è che lei non sa cosa fare.
Non so se per paura, o forse perchè ancora vuole provare a recupare quel rapporto ormai inesistente.

Certo, il primo passo dovrebbe farlo lei, per questo ancora siamo fermi. Ma lei non lo ha mai denunciato.

Farò come suggerite, Servizio Sociale, Avvocato, Polizia.
Ultima cosuccia, servizio sociale...cioè i centro antiviolenza che leggo una lista in un altro tread?




A questo punto l'unica cosa da fare è intraprendere azione legale nei confronti di questo tizio e chiedere la separazione.
Credo sia necessaria anche fare una denuncia cautelativa segnalando il carattere violento di questo tipo indicando fatti e circostanze chiare e lineari.

Cordialmente
Gae


Pedagogista
00venerdì 30 novembre 2007 17:39
Caro Peppe,il fatto che tua sorella si è trasferita dai vostri genitori deve ancora di più accellerare la nomina di un avvocato. Come dice Lilli, il marito potrebbe denunziarla per abbandono del tetto coniugale ed i carabinieri verrebbero a sollecitarla nel tornare in casa. Tutto ciò che va fatto deve avvenire legalmente, come ti ho già scritto nel mio post precedente, ma sono passi che deve fare lei, solo lei. Se pensi che non sia sicura di volersi separare,consigliale quantomeno di farsi aiutare da professionisti a fare chiarezza dentro di lei.
Quando ti dico servizio sociale intendo un ufficio presente all'interno del comune di riferimento, tuttavia anche i centri antiviolenza possono aiutarla molto, soprattuto per quanto riguarda il suo stato emotivo.
A presto...
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