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Non so che fare...

Ultimo Aggiornamento: 16/05/2008 02:18
14/04/2008 03:22
 
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Aiutatemi!

Ciao a tutti!
Oggi è una di quelle giornate,anzi, visto l'ora direi nottate, in cui vorrei morire.
Sto malissimo...non so che fare..ho gli occhi gonfi dal pianto e il mio compagno se la dorme tranquillamente.

Mi sono appena iscritta, perchè vorrei provare a sfogarmi con qualcuno,visto che nella vita reale non ho con chi farlo.

La mia storia è molto molto lunga,non sto qui a raccontarla tutta, ma provo a riassumerla:

Nasco in Moldavia,"vivo" lì fino ai 16 anni, poi per vari motivi(violenze sessuali,psicologiche ect) decido di scappare di casa.
Chiedo aiuto ad una mia amica, che però invece di aiutarmi mi ha rovinato la vita.
Sono stata letteralmente venduta più volte come se fossi un animale...ho sofferto tantissimo, e a dire la verità tante cose non mi le ricordo più di quello che mi è successo prima di approdare (in un gommone) sulle coste di Bari...
Sono costretta a prostituirmi, ma l'ho faccio solo per una settimana perchè poi scappo e vado dalla polizia.Volevo essere aiutata,ma loro mi tengono per un giorno e una notte senza mangiare, e se dicevo di avere fame, mi rispondevano che mi portano a mangiare la pizza se però racconto nei dettagli chi fossero i miei aguzzini.
...Non volevo farlo perchè avevo paura, e uno di loro mi ha dato uno schiaffo...non ho detto niente comunque e allora il giorno dopo vengo portata in un orfanotrofio,dove sarei dovuta restare fino ai 18 anni,ma anche da lì scappo. Non stavo bene, perchè sapevo che quando avrei compiuto 18 anni mi avrebbero deportata, perciò decido di scappare.
Non sapevo dove andare,ma non m'importava...ho preso il primo pulman che ho trovato e sono scesa alla capolinea...Lì, mi sono seduta su una panchina, e non sapendo che fare mi sono messa a guardare dentro la mia borsa. Trovo un foglietto che io stessa avevo messo dentro,ma non mi ricordavo più...è un numero di un "cliente" che una volta mi disse "Se hai bisogno,chiamami,io ti aiuterò"
Cosi ho fatto..lo chiamo,e lui tutto contento mi dice che ho fatto bene a chiamarlo e mi dice di venire da lui a Milano.

Inizia un'altro capitolo della mia vita...Iniziamo una convivenza quasi da subito(i primi giorni, mi ha fatto dormire in un albergo), dove per anni andiamo d'amore d'accordo.
Due anni fa, nasce nostra figlia, e qui le cose iniziano a peggiorare.
..Inizia con una violenza psicologica, fino ad arrivare alle mani.
Mi sono dimenticata di dire che lui è marocchino.
Sono 2 anni che lo sopporto, ma oggi proprio vorrei morire...
Ogni volta che litighiamo mi dice cose bruttissime che io vorrei dimenticare,ma lui insiste,insiste...lo odio!
Ho provato a lasciarlo più volte, ma alla fine è sempre riuscito a convincermi di ritornare da lui.
Una volta sono scappata quando ero incinta di 4 mesi,e sono andata a vivere in una casa famiglia,ma non so perchè non stavo bene...
Non volevo avere un bambino in quelle condizioni e allora tornai da lui...povera cretina.
Oggi sono ancora qui, e non riesco a darmi pace.
Vorrei lasciarlo,ma quando penso alla bambina il cuore mi si spezza in due...non voglio privarla di una vita normale che merita di vivere..non voglio essere come mia madre.
Se fossi da sola sarei già andata via da tempo, ma con la bambina non c'è la posso fare.
Il mondo è crudele, come faccio a crescerla?
Il padre è un imprenditore,quindi benestante..e oggi alla mia bambina non li manca niente(lui, per lei venderebbe l'anima al diavolo), ma se vado a vivere in una casa famiglia che fine facciamo?
Ogni volta che sto male, vorrei andarmene da qui, ma alla fine non trovo il coraggio..ho paura che fuori sia peggio.
Non ho nessuno ne qui in Italia e nemmeno al mio paese d'origine...
Voi cosa fareste al mio posto?

Scusate per il lenzuolo,ma ho scritto di getto,e devo dire che adesso mi sento già meglio.




14/04/2008 12:48
 
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Cara amica benvenuta in forum!

La tua storia è molto commovente e drammatica!
Vedi non si può pretendere di lasciarsi tutto alle spalle quando si sono subite tutte queste atrocità, i traumi rimangono ed emergono fortemente nella persona. Quindi è utile rivolgersi ad una psicoterapeuta per affrontare i fantasmi del passato nonchè i disagi di tipo psicologico, sicuramente presenti.

Fammi capire una cosa, ma tu sei sposata con questo tipo o convivi?

Tu sai che hai tantissimi diritti giuridici? Il mio consiglio è quello di recarti al servizio sociale del tuo paese o in un centro antiviolenza dove poter percorrere tutti i passi necessari.

attendo di rileggerti
Gae
14/04/2008 18:33
 
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Re: Grazie!
FidelisAdmin, 14/04/2008 12.48:

Cara amica benvenuta in forum!

La tua storia è molto commovente e drammatica!
Vedi non si può pretendere di lasciarsi tutto alle spalle quando si sono subite tutte queste atrocità, i traumi rimangono ed emergono fortemente nella persona. Quindi è utile rivolgersi ad una psicoterapeuta per affrontare i fantasmi del passato nonchè i disagi di tipo psicologico, sicuramente presenti.



Grazie Gae per avermi risposto!

Ho pensato tante volte di rivolgermi ad uno psicoterapeuta, ma alla fine non l'ho mai fatto perchè non so se c'è l'ha faccio a raccontare tutte queste cose ad una persona estranea...non è facile per me, soprattutto perchè sono una persona molto timida e riservata,anche se in apparenza non sembra.Non sono mai riuscita ad aprirmi completamente con nessuno,ho sempre avuto paura di essere giudicata...sarà un mio limite, non lo so..so solo che il ricordo mi uccide giorno per giorno...ho sempre cercato di dimenticare, ma certe cose non si cancellano...


Fammi capire una cosa, ma tu sei sposata con questo tipo o convivi?

Tu sai che hai tantissimi diritti giuridici? Il mio consiglio è quello di recarti al servizio sociale del tuo paese o in un centro antiviolenza dove poter percorrere tutti i passi necessari.



No, non siamo sposati.
Lui non ha mai voluto farlo, perchè dice che non vuole un giorno rimanere senza niente...
Alla fine nemmeno a me interessa sposarlo,perchè poi le cose diventerebbero ancora più complesse..ho paura che mi prenda la bambina.
Lui mi ha sempre minacciato in questo senso..mi dice che se vuole, lui riesce a farsi affidare la bambina dal giudice, perchè lui ha tutto e io niente.
La giustizia non sempre è da parte dei poveri..non posso rischiare di perderla.
Mi tratta così, perchè lo sa che non ho nessuno che mi può aiutare(la mia mamma è viva,ma per me è come se fosse morta)...dove vado?
Il mio difetto più grande è che non amo le regole..non voglio fare ciò che qualcuno mi impone di farlo, e nelle case famiglia purtroppo c'è questa cosa..almeno in quella in cui sono stata io era così..tantissime regole del tipo alzarsi alle 06.00, lavarsi 20 min poi bisogna fare i mestieri fino a colazione..insomma tutte cose a cui io non sono abituata.
Che tu sappia tutte le case famiglia sono così?





14/04/2008 22:17
 
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Cara Syria,
ho letto la tua storia molto complessa.
C'è da un lato la violenza, psicologica e a quanto pare anche fisica del tuo compagno.
E questo è un aspetto importante.
Ma non è il solo aspetto che emerge dai tuoi post.
Ti parlo con sincerità: ci sono alcuni aspetti preoccupanti e che penso andrebbero chiariti.
Quando tu dici che il tuo compagno lavora e ha un ottimo reddito, ama moltissimo la bambina: queste sono cose positive per la bambina e nell'affido un giudice ne terrebbe sicuramente conto.
Poi c'è il tuo passato, che potrebbe essere interpretato in tanti modi, anche non positivi, soprattutto se, parlando delle "case-famiglia" tu dici che odi le regole.
Queste cose mi danno l'idea di una tua situazione di fragilità: è chiaro che hai bisogno di aiuto, non solo perchè vivi una relazione maltrattante, ma anche perchè tu stessa hai bisogno di crescere e di rafforzarti, per poterti assumere fino in fondo le tue responsabilità.
In una casa famiglia ci sono e ci devono essere delle regole, è chiaro: non è un albergo ma un luogo dove devono convivere persone che vengono da situazioni difficili. Senza le regole, dove andrebbero a finire?
Sicuramente ci sono posti in cui l'ambiente è più rigido e altri posti in cui c'è una maggiore flessibilità, ma non è questo l'unico elemento che deve orientarti in una scelta, quanto la possibilità di fare del "ricovero" in casa-famiglia non una fuga, ma un momento di crescita e di consapevolezza.
Questo è molto importnate: non puoi "fare di testa tua". Anzi: puoi farlo benissimo, ma hai visto dove ti porta...no?
Quindi, devi FIDARTI delle persone che ti chiedono di rispettare delle regole e sforzarti di comprendere che le regole ci aiutano a vivere in società, ci aiutano a crescere.
Se il tuo compagno rispettasse "le regole" tu non scriveresti su questo forum, se le persone che hai incontrato quando sei scappata dalal Moldavia avessero rispettato "le regole" tu non saresti finita sulla strada.
Scusami se ti parlo con una certa durezza, ma credo di doverlo fare proprio per rispetto nei tuoi confronti, perchè non è certo con una facile pietà "a chiacchiere" che potrei aiutarti.
Il mio consiglio è di rivolgerti, se puoi, subito e di persona ad un centro antiviolenza. Ce ne sono diversi che fanno anche ospitalità, come una casa-famiglia. Quello che attualmente frequento io (da esterna) ospita divere donne con bambini.
Tutte sono seguite da assistenti sociali, avvocatesse e psicologhe, per loro e per i bimbi: giorno e notte. E' importantissimo che questa ospitalità non sia solo un "ricovero" ma una "scuola" di consapevolezza e di crescita interiore.
Ti invito a rivolgerti a loro con piena fiducia: puoi anche non chiedere subito di andare a vivere lì con la bambina, ma cominciare un percorso di supporto psicologico per chiarirti le idee e sentirti più forte.
Ti auguro di affrontare i tuoi problemi e di risolverli, non da sola, ma aiutata da persone competenti delle quali ti potrai fidare e alla quali ti potrai "affidare".
Ciao, ti mando un grosso abbraccio,
L.
14/04/2008 22:50
 
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Re:


Grazie Lilli anche a te per avermi risposto!

Allora ha ragione lui quando dice che se vuole mi può portare via la bambina(legalmente intendo)? [SM=g27993]
Io pensavo che questo poteva succedere solo se nelle coppie sposati..

Per quanto riguarda le regole, io sono assolutamente consapevole che in una casa famiglia ci sono delle regole, e guai se non ci fossero...però nel mio caso era un regime molto rigido.Non potevo lasciare il salotto senza avvisare, se volevo andare al bagno dovevo chiedere il permesso, e tante altre cose che sinceramente sapeva tanto di prigione.
Che faccio scappo da una prigione per entrare in un'altra?
Non dico che voglio fare tutto di testa mia, ci mancherebbe altro, se non sono a casa mia non mi permetterei mai, però un po' di "libertà" non guasterebbe.
..non lo so,forse sono io un po' limitata in questo senso. [SM=g27992]



[Modificato da Sirya82 14/04/2008 22:50]
14/04/2008 23:08
 
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L'affido della bambina, da quanto ne so, non dipende dal fatto di essere o meno sposati. Ed è giusto così perchè è giusto garantire alla tua bambina l'apporto di entrambi i genitori, con o senza matrimonio.
Il tuo comapgno ha riconosciuto la bambina?
Anche se siete "solo" dei convinventi, se l'ha riconosciuta, ne è il padre a livello elgale e tutto funziona esattamente come se foste sposati.
Le sue "minacce" di toglierti la bambina non hanno comunque senso se tu sei una buona madre: ovvero una madre responsabile, matura, che si prende cura della propria figlia. L'aspetto economico non conta: non ti toglieranno mai tua figlia perchè non hai un lavoro e il tuo compagno si, questo non c'entra niente con l'affido.
Se tu sei una buona mamma, tua figlia resterà con te, soprattutto adesso che è molto piccola.
Però una buona madre per prima cosa sa che una bambina ha il diritto di avere accanto a se' (anche separati) entrambi i genitori, sempre se sono dei genitori "sufficientemente buoni".
Quindi, se il tuo compagno è un bravo papà e vuole bene alla bambina, è nell'interesse di tua figlia continuare ad avere un rapporto continuativo e intenso con lui. Questo non significa "toglierti la bambina", ma fissare dei giorni, delle regole per l'affido.
Sono sicura che non tutte le case-famiglia sono come quella che hai descritto: evidentemente sei capitata in una situazione particolare, o forse erano un po' troppo rigidi perchè era all'inizio, non ti conoscevano e non sapevano quanta libertà darti. Tieni conto che (da quanto ho capito) tu eri anche minorenne, in un primo episodio, quindi le persone che ti ospitavano erano anche legalmente responsabili di te e questo può spiegare la loro rigidità sulle regole. Ora che sei maggiorenne, è senz'altro diverso.
Ti ripeto l'invito a rivolgerti direttamente ad un centro antiviolenza, per raccontare la tua storia e chiedere un supporto psicologico ed eventualmente anche ospitalità, magari in un secondo momento.
Ciao
L.


15/04/2008 01:24
 
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Le sue "minacce" di toglierti la bambina non hanno comunque senso se tu sei una buona madre: ovvero una madre responsabile, matura, che si prende cura della propria figlia. L'aspetto economico non conta: non ti toglieranno mai tua figlia perchè non hai un lavoro e il tuo compagno si, questo non c'entra niente con l'affido.
Se tu sei una buona mamma, tua figlia resterà con te, soprattutto adesso che è molto piccola.


Non voglio peccare di presunzione,ma penso di essere una buona madre per mia figlia,o almeno...faccio di tutto per esserlo e lui questo non lo nega.
Se l'affidamento prende atto di questo, e non del fatto che io non lavoro, allora non ho motivo di fasciarmi la testa.



Sono sicura che non tutte le case-famiglia sono come quella che hai descritto: evidentemente sei capitata in una situazione particolare, o forse erano un po' troppo rigidi perchè era all'inizio, non ti conoscevano e non sapevano quanta libertà darti. Tieni conto che (da quanto ho capito) tu eri anche minorenne, in un primo episodio, quindi le persone che ti ospitavano erano anche legalmente responsabili di te e questo può spiegare la loro rigidità sulle regole. Ora che sei maggiorenne, è senz'altro diverso



La casa famiglia a cui mi riferivo è la seconda,cioè sono stata lì quando ero incinta di 4 mesi.
..tra le altre cose, lì abitavano solo due ragazze, nonostante la casa fosse molto grande... [SM=g27993]


Lilli, ti voglio ringraziare per i consigli che mi stai dando..sicuramente cercherò un centro antiviolenza e chiederò aiuto,inizialmente psicologico poi si vedrà.

O.T Io sarò anche una persona fragile,con problemi ect, però il mio compagno non è tanto normale..ieri mi tratta male e sta sera mi propone un viaggio come regalo per perdonarlo [SM=g27993]
Io, per la prima volta non ho accettato i suoi regali,anzi gli ho detto che da oggi lui non mi compra più. [SM=g27996]
Lui è così. Un giorno arriva ad alzare le mani, e il giorno dopo cambia, diventa un angioletto, ha solo parole dolci...fino a quando non lo perdono, e poi dopo una breve pausa si ricomincia da capo...forse il psicoterapeuta serve anche a lui.






15/04/2008 15:36
 
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Cara amica, è chiaro che il tuo compagno ha dei problemi: se dici che alza le mani, questo parla da se'.
Che tu abbia le tue fragilità (come le abbiamo TUTTI) non lo autorizza a trattarti male.
Probabilmente io mi sono espressa male, anche con troppa durezza, perchè alcune espressioni che ho letto nei tuoi post, così come le esperienze che racconti, mi hanno colpita, non solo dal punto di vista della solidarietà umana, ma anche perchè ho provato ad immaginare come certe cose possono essere strumentalizzate e utilizzate contro di te dal tuo compagno, in una eventuale causa per l'affido della bambina.
Ma con le mie parole non volevo certo assolverlo o giustificarlo nelle sue violenze!
Anche il comportamento instabile che descrivi è tipico, molti uomini violenti sono proprio così, un giorno ti portano la luna e il giorno dopo ti prendono a schiaffi.
Tu, però, non ci hai detto una cosa molto importante: quali sono i tuoi sentimenti verso quest'uomo? Lo ami? Vorresti continuare una vita con lui, se non ti trattasse così male?
Perchè anche chiarirsi su queste cose è importante, magari per pensare ad una terapia di coppia.
In ogni modo, tu comuncia a contattare di persona un centro antiviolenza, mettiti nelle loro mani e vedrai che tutto andrà meglio. Sicuramente non sarai più sola, sarai aiutata da persone competenti e ti sentirai più forte.
Ti consiglio di farlo subito, senza farti prendere dalla paura: una si immagina chissà che, si lascia prendere da mille timori (l'ho fatto anch'io, per mesi ho rimandato, per anni...magari ci fossi andata prima!) e così perde un aiuto essenziale.
Per te poi che sei straniera e che hai alle spalle un passato così complesso è ancora più importante poter contare su questo tipo di aiuto, anche perchè in un centro antiviolenza troverai anche assistenza legale, eventualmente, oltre all'aiuto psicologico.
Ciao, ti mando un abbraccio,
L.
15/04/2008 22:07
 
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Re:

Lilli66, 15/04/2008 15.36:


Tu, però, non ci hai detto una cosa molto importante: quali sono i tuoi sentimenti verso quest'uomo? Lo ami? Vorresti continuare una vita con lui, se non ti trattasse così male?



A dire la verità ormai non sono più sicura dei miei sentimenti verso di lui...prima lo amavo con tutta me stessa, ma oggi non posso dire la stessa cosa.
Il suo comportamento aggressivo mi ha cambiata..se non fosse violento è ovvio che non saremmo mai arrivati a questo punto,però come faccio a saperlo?
Di una cosa sono sicura..vorrei tanto che lui tornasse com’era prima, o almeno che non arrivi mai più ad usare le mani.
..è ovvio che preferisco che la mia bambina cresca con tutte e due i genitori, chi non lo vorrebbe? ..non sempre è possibile, e non credo che lui possa mai cambiare, e sai perchè? perchè lui è il più ottuso,testardo,orgoglioso,maschilista, del mondo! [SM=g27996]



Perchè anche chiarirsi su queste cose è importante, magari per pensare ad una terapia di coppia.



Non ammetterebbe mai di avere dei problemi anche lui..è convinto di essere dalla parte della ragione..secondo lui tutti gli uomini picchiano le loro donne [SM=g27993] ..non accetterà mai di seguire una terapia di gruppo.


Probabilmente io mi sono espressa male, anche con troppa durezza, perchè alcune espressioni che ho letto nei tuoi post, così come le esperienze che racconti, mi hanno colpita, non solo dal punto di vista della solidarietà umana, ma anche perchè ho provato ad immaginare come certe cose possono essere strumentalizzate e utilizzate contro di te dal tuo compagno, in una eventuale causa per l'affido della bambina.
Ma con le mie parole non volevo certo assolverlo o giustificarlo nelle sue violenze!



Grazie ancora Lilli! Non preoccuparti mai delle parole che scrivi.
Personalmente preferisco sempre e comunque la verità, anche se scomoda...le frasi di circostanza non mi aiuterebbero di certo, preferisco così perchè mi aiuta a capire tante cose da diversi punti di vista che da sola magari non vedo.
Sono una persona realista, consapevole di tutto, e forse tuttosommato non sono nemmeno così debole.
Nella mia vita ho subito tante ingiustizie, e se non avessi avuto un carattere forte, non sarei mai riuscita a sopravvivere a tutto ciò. Quello che ho raccontato del mio passato non è tutto...magari fosse solo questo..le altre cose non riesco a scriverli, perchè mi fanno molto male...so se riuscirò mai raccontarle a qualcuno [SM=g27992]
15/04/2008 22:37
 
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Ti consiglio di chiedere a Gae di creare il tuo spazio personale privato, così potrai aprirti di più, sapendo che a leggerti ci saranno solo gli operatori di progetto e non chiunque acceda a questo forum. In ogni caso, poter scrivere la propria storia, poter raccontare la sofferenza che abbiamo subito fa semrpe bene, ancora meglio quando poi chi ti legge ha le competenze e la sensibilità per aiutarti un po' a districarti in tante cose.
Tu scrivi molto molto bene in italiano. E' molto che vivi in Italia?
Ciao, buonanotte,
L.
15/04/2008 23:50
 
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Tu scrivi molto molto bene in italiano. E' molto che vivi in Italia?


Grazie, mi lusinga molto!
Vivo in Italia da quasi 9 anni.
L'Italiano lo parlo perfettamente senza nessun accento, ma con la grammatica purtroppo faccio spesso a pugni.. [SM=g27996]

Tornando al tema principale...
Mi piacerebbe avere uno spazio personale "privato", però non so se riuscirò a ricordare tutto nei dettagli...sono 9 anni che combatto con i brutti ricordi..ho sempre evitato cercando di distrarmi,ma ora forse è giunto il momento di svuotare il sacco...proverò!
[Modificato da Sirya82 15/04/2008 23:51]
16/05/2008 02:18
 
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Ora mi vergogno un po' di più di essere italiano...un sacco di ragazzine vengono qui per cercare una vita diversa e noi lasciamo che finiscano sul marciapiede.
E' una storia tremenda la tua.
La bambina non possono togliertela, anche se dovessero affidarla a lui nessuno può impedirti di vederla.
Vedo il il post è un pò vecchiotto, spero che nel frattempo nello spazio privado ci siano state buone nuove. Di gae ti puoi fidare.
Un abbraccio! [SM=g27985]







"L'immaginazione è la regina del vero [...] E' positivamente imparentata con l'infinito." Charles Baudelaire
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