Buonasera, è la prima volta che scrivo, non so se sono nel posto giusto, ho 37 anni, convivo da 7 anni con un uomo, ero una ragazza allegra, solare, molto indipendente, anche se sono sempre stata un po' insicura nelle mie scelte.
Sono quì perchè sto malissimo, fisicamente e psicologicamente, e dopo essere riuscita finalmente a parlare con mia madre di ció che sento e della mia convivenza lei mi ha detto che non posso vivere così e che si tratta di violenza psicologica.
Ne ho sempre avuto il dubbio, ma non avendo mai subito violenza fisica non ci avevo mai pensato, poi oggi, leggendo qualcosa su internet il dubbio si è riacceso, vorrei sapere gli esperti che ne pensano.
Premetto che il mio compagno è straniero, vive in Italia da una vita, ci siamo conosciuti una sera in un locale, lui è stato subito molto carino e anche se all'inizio non mi piaceva per niente ho finito pe innamorarmi. Dopo un periodo iniziale di regali, cene, tenerezza e amore abbiamo iniziato a litigare, lui si scalda molto durante le discussioni, è il suo carattere, ed io all'inizio controbattevo bene. Poi le discussioni diventavano sempre di più, perchè io ero gelosa (questo è vero) perchè lui non doveva dirmi dove andava, quando tornava ecc. (mai chiesto) perchè io davo troppa confidenza (magari rivolgevo la parola ad un commesso), perchè andavo in un locale con lui e poi magari mi fermavo a salutare un'amica ecc. ecc.
Poi ha cominciato a dire che le mie amiche erano delle zocc...., a criticare tutto e tutti.
Io ho iniziato a dimagrire, mi si è chiuso lo stomaco, così mi diceva che ero troppo magra, che dovevo andare in palestra, e ad ogni discussione mi toglie la parola e lo sguardo per giorni, una volta è arrivato a non parlarmi per 10 giorni, gli ho detto che questo mi ferisce più di uno schiaffo, ma lui niente, dice che è meglio così quando è arrabbiato. La cosa è ciclica, stiamo bene per un mese e poi basta che io dica o faccia qualcosa di sbagliato che lui non mi guarda più nemmeno in faccia, se cerco di parlargli si alza e se ne va, è straziante. Ho tentato di lasciarlo un sacco di volte, ma non ci riesco, infondo per lui provo una tenerezza incredibile, non ci riesco. Ogni volta corro a chiedere scusa, ma ultimamente non accetta più nemmeno le mie scuse, se lo abbraccio mi toglie le braccia dal collo come se avessi la peste, mai più un bacio, mai più una parola dolce, dorme sul divano da 2 anni e viene a letto solo una volta ogni 15/20 giorni per farmi "l'elemosina", io continuo a soffrire e a piangere. Lui dice che devo comportarmi come una donna, che le donne si sanno comportare, che io mi comporto come una bambina (perchè piango, piango sempre, continuamente, ad ogni discussione... mentre lui neanche mi guarda in faccia, mi lascia piangere). Se invece mi arrabbio, cosa che ormai succede raramente, (non ho più le forze per discutere, tanto non mi ascolta) allora si infuria e mi dice che non devo permettermi di affrontarlo come un uomo, che devo imparare a comportarmi da donna. Io non lo so più come si comporta una donna... Forse sono davvero una bambina... Non lo so più.
Mi vergogno con me stessa per come sono diventata, non ho più un'amica, ho lasciato il lavoro per mettermi in proprio (una scelta mia) e adesso con la crisi non ho lavoro, quindi economicamente mi mantiene lui, sono sempre sola, non esco mai (ne con lui ne da sola) se esco dopo un po' mi assale un'ansia terribile e devo tornare a casa prima di lui, altrimenti si arrabbia e non mi parla) Dopo aver toccato il fondo ed aver pensato anche al suicidio per non soffrire piu ho cercato di riprendermi, ho letto molto in questo periodo, mi sono ritrovata nei sintomi della dipendenza affettiva ed ho fatto 6 mesi di psicoterapia che non mi ha portato a nulla e che adesso ho interrotto perchè non posso più permettermi. Sono stata male fisicamente, soffro di nevralgie, mi si chiude lo stomaco e non riesco a mangiare ad ogni discussione.... Lui critica tutto ció che faccio o che dico, le italiane sono delle rompico..., ecc. ecc., e se reagisco mi toglie la parola.
Il silenzio può essere considerato violenza? Perchè vi giuro che è la cosa che più mi fa soffrire.... È terribile stare in casa con una persona che non ti guarda e non ti parla, se fai domande non risponde, è tremendo, preferirei un ceffone, giuro!
Un mese fa ho detto "basta" l'ho mollato decisa, alle 11 di sera stava per iniziare una discussione al che me ne sono andata dicendo che adesso ero io che non volevo più ascoltarlo, ho tenuto duro per 3 giorni, stavo bene, mi sentivo forte, ma lui era sempre più arrabbiato perchè non gli parlavo (...e soprattutto perchè gli ho mancato di rispetto uscendo alle 11 di sera, NON AVREI MAI DOVUTO FARLO!!) fino a che mi ha strattonato in una stanza, ha chiuso la porta e non mi faceva uscire, mi ha sfidato ad uscire se avessi avuto il coraggio e se cercavo di passare lui mi si avvicinava alla faccia con un espressione terribile, io cercavo di calmarlo, più cercavo di allontanarlo con le mani, più lui mi urlava di non toccarlo, fino a che si è calmato ed è scoppiato a piangere. A quel punto abbiamo parlato da persone civili, lui mi ha chiesto scusa e siamo rimasti che se fosse ricapitato ci saremo separati di comune accordo.
L'altro ieri eravamo al bar in pausa pranzo, lui ha iniziato a criticare ed io poco a poco mi sono scaldata e gli ho risposto male (non per il contenuto ma per il tono) si è alzato, se ne è andato e mi ha lasciato lì, la sera l'ho abbracciato e gli ho chiesto scusa, lui mi ha tolto le mani dal collo senza neanche guardarmi e non mi parla da 3 giorni! Quando è così cucina da solo, mangia da solo, esce, rientra, insomma io non esisto... È terribile, non vi immaginate...
Però non riesco a lasciarlo, ho paura, la casa è mia e non voglio buttarlo fuori, primo perchè gli voglio bene e secondo perchè adesso come adesso non potrei nemmeno pagare il mutuo da sola e lui economicamente mi aiuta, è l'unica cosa in cui è presente, su questo non posso dire nulla.
So che ci sono delle profonde differenze culturali tra di noi ed ho sempre cercato di essere come lui voleva, di andargli incontro, ma non so più cosa è giusto, non so più chi ha ragione, non so più nulla, mi sento smarrita e tremendamente sola, forse sono io che soffro davvero di dipendenza affettiva, o davvero lui è un narciso patologico, non lo so più, fatemi una mano voi, vi prego, sto impazzendo!! Non riesco più a vedere una via d'uscita....
Scusate se mi sono dilungata.
Saluti
Marina