lettere per una rinascita
Caro xxxxxxx.... ce l'avevi quasi fatta, sai? Mi avevi quasi spenta, e a questo punto, non mi chiedo nemmeno più se lo facessi apposta oppure no. Mi sono domandata tante volte che cosa avessi mai fatto di sbagliato. Ora lo so. Ti ho permesso di strapparmi l'Anima, di colorare di buio le mie giornate. Ti ho permesso di convincermi che non valevo abbastanza. Ho permesso che ogni livido diventasse perenne come un tatuaggio. Avevo delle ali splendide e forti, ma ti ho permesso di trasformarle in pezzi di piombo. Poi... mi ci sono voluti anni per capire che non era vero niente, e che ce l'avrei fatta. Per tanto tempo ho pensato che tu avevi vinto. Ma la sai una cosa? Quello che non sa volare sei tu. Avevo tanta paura di te, il giorno che me ne sono andata. Pensavo che ti saresti vendicato. Invece, per mia fortuna, di me non te ne fregava niente. E così, io e tua "figlia" siamo rinate. Non so come conduci la tua vita, adesso. Ma so che chi fa del male così tanto non può essere sereno. So che io mi guardo allo specchio. Chissà se riesci a farlo anche tu. Dicono che tutto quello che facciamo ci torna sempre indietro. Spero per te che non sia vero.
Cara MoonRose.... che impressione ti fa guardarti allo specchio oggi? Ricordi quando non riuscivi a guardarti negli occhi? Ne hai fatta di strada eh? E adesso che fai? Nuoti nei ricordi? Va bene, conceditelo, per una giornata, non sarà questo a ucciderti. Poi domani prenderai di nuovo in mano la tua vita, le tue giornate... sorriderai e ricomincerai daccapo. Ricordi i versi che hai scritto?
Sono stata Falena... attratta dalla fiamma fino ad esserne consumata.
Sono diventata Fenice... le fiamme mi hanno distrutto, ma sono rinata.
Ora sono un Drago. Fatta dello stesso fuoco che avrebbe dovuto uccidermi.
Spiega le ali, allora.... e VOLA.
"Voglio cambiare il mondo", disse la ragazzina.
"Ah sì? E come pensi di farlo?", chiese il professore.
"Con l'Amore", rispose lei sorridendo.