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RIAPRE IL CENTRO ANTIVIOLENZA ADID

 
 
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Non so nemmeno se è il posto giusto...

Ultimo Aggiornamento: 09/09/2009 01:07
24/07/2009 21:28
 
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... ma forse sì!!!
Sono ore ed ore che leggo in questo forum chiedendomi se scrivere oppure no, o in quale sezione scrivere o se è giusto che rubi il vostro tempo per problemi che ormai sembrano risolti... alla fine ho deciso di farlo.
Iniziamo con ordine:mi chiamo Veronica ed ho 24 anni. Ho avuto un'infanzia normalissima come tanti bambini ne hanno, i miei problemi sono iniziati dopo... da quando avevo 11 anni mio padre è diventato violento sia psicologicamente che fisicamente anche in maniera pesante(non scendo nei dettagli perchè mi fa ancora soffrire pensarci), poi quando avevo 19 anni mi sono trasferita per fare l'università e non vivendo più nella stessa casa la situazione era lievemente migliorata anche se lui con la scusa che mi manteneva voleva il controllo totale di ciò che facevo e della mia vita per cui decisi di andare a lavorare e mantenermi da sola per sottrarmi un po' al suo controllo.
Per me è iniziato un periodo relativamente sereno finchè una sera sono uscita con un amico che mi ha violentata... la mia prima reazione fu quella di dimenticare tutto e basta ma poi il giorno dopo pensai che non era giusto che la facesse franca per cui decisi di denunciarlo: mi feci accompagnare da un'amica al pronto soccorso e mentre mi accompagnava mi ha detto che l'amico in questione(era un amico comune e non le avevo detto chi era stato a farmi violenza) era morto la notte mentre tornava a casa... pensai che giustizia era fatta ma poi cominciai a stare veramente male sfiorando la depressione, motivo per cui a lavoro alla scadenza non mi rinnovarono il contratto e non sono riuscita a trovarne: i miei appena l'hanno saputo si sono offerti di mantenermi di nuovo facendomi pagare a caro prezzo l'offesa ricevuta quando decisi lavorare: in sostanza mio padre mi picchiò di brutto, io ero disperata volevo uccidermi finchè una coppia di amici che hanno più o meno l'età dei miei l'anno scorso si è offerta di darmi un aiuto: mi hanno dato la possibilità di vivere con loro a 400 km di distanza dai miei ed io ho accettato... adesso io vivo con loro che considero un po' come genitori adottivi, ho tagliato ogni rapporto con i miei genitori, lavoro e studio canto che è sempre stata la mia passione(mio papà mi aveva obbligata a fare l'università) per cui sembrerebbe che io non abbia motivo di lamentarmi e forse è anche vero ma anche se materialmente parlando i miei problemi sono risolti dentro di me rimangono sempre la paura che un giorno mio padre mi venga a prendere e mi faccia di nuovo del male (ha minacciato di farlo), la sensazione di non essere mai all'altezza delle situazioni, quella di non poter parlare con nessuno di ciò che mi è successo, quella di essere diversa, quella di non poter essere amata e tante altre che al momento non riesco a tradurre in parole. Per quanto riguarda lo stupro nonostante siano passati 3 anni ho ancora gli incubi ogni notte, se qualcuno mi tocca in determinati punti del corpo faccio dei salti che la metà basta ogni tanto durante il giorno ho dei flash di ciò che è successo, senza contare che non sono più riuscita a stare insieme ad un uomo e tantomeno a farmi toccare... ho imparato in parte a controllare queste cose ma vorrei che non ci fossero e non so che fare.
Quando sono stata stuprata sono andata da una psicologa, che però dopo qualche seduta mi disse che con il tempo queste cose sarebbero passate e da lì non sono andata da nessun altro fino a qualche tempo fa... adesso sto andando da una psicologa ma non riesco a parlarle dello stupro è come se fossi bloccata:ogni volta che vorrei dirglielo alla fine non riesco proprio!
Vorrei avere una vita normale ma mi sembra che le ferite che mi porto dentro non guariranno mai, ho 24 anni ma a volte mi sembra di averne 100 in più.
Scusate se vi ho fatto perdere del tempo o se non sono stata chiara.
[Modificato da Stella.85 24/07/2009 21:33]
25/07/2009 21:43
 
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Non so cosa pensare... forse il forum non è più attivo... oppure anche voi come altri credete che dato che mi sono allontanata e ho tagliato i rapporti con chi mi faceva violenza non abbia diritto di lamentarmi o di soffrire(e magari è anche vero)... la sola cosa che ho chiara è che sto male, non so come fare per stare bene e che avevo scritto qua sopra con un barlume di speranza ma sono caduta nel silenzio più totale. Se tutti banalizzano così il fatto che io stia male forse è perchè non dovrei(forse sto semplicemente impazzendo), così come non dovrei nemmeno disturbare chi lavora seriamente chiedendo aiuto... se è così vi chiedo scusa.
[Modificato da Stella.85 25/07/2009 21:44]


...e quando ti sarai consolato, sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me e aprirai a volte la finestra, così per il piacere...E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando le stelle...
26/07/2009 16:42
 
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Re:
Stella.85, 25/07/2009 21.43:

Non so cosa pensare... forse il forum non è più attivo... oppure anche voi come altri credete che dato che mi sono allontanata e ho tagliato i rapporti con chi mi faceva violenza non abbia diritto di lamentarmi o di soffrire(e magari è anche vero)... la sola cosa che ho chiara è che sto male, non so come fare per stare bene e che avevo scritto qua sopra con un barlume di speranza ma sono caduta nel silenzio più totale. Se tutti banalizzano così il fatto che io stia male forse è perchè non dovrei(forse sto semplicemente impazzendo), così come non dovrei nemmeno disturbare chi lavora seriamente chiedendo aiuto... se è così vi chiedo scusa.




Gentilissima Veronica, sono un po' sorpreso anch'io che non ti abbiano risposto.
Forse sono in ferie, anche se non ricordo un altro momento in cui il forum sia stato lasciato a se stesso. Forse si tratta di pochi giorni.
Insomma un po’ preoccupato lo sono ma voglio sperare che sia solo questo.
Ho letto la tua storia ma non sono uno specialista e quindi tutto quello che mi sento di dire è che ti sono umanamente vicino e spero che presto tu possa trovare qualcuno che abbia la sensibilità ed il sentimento per farti sentire amata davvero e far diventare le esperienze negative solo una vecchia ferita rimarginata.
A presto

[SM=g27987] Giancarlo
- Quando le parole hanno la musica dentro e la strofa è canto, allora il pensiero è diventato poesia.-
26/07/2009 17:17
 
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Cara Amica benvenuta in forum!

Voglio scusarmi con te per la mia assenza da questo spazio web e per il fatto che ti sei sentita abbandonata anche da noi...
Non credo che allontanarsi da chi procura violenza sia motivo di non doversi più preoccupare. Le lacerazioni, le solitudi, gli abbandoni,la disperazione e lo sconforto sono troppo spesso compagne presenti nel cammino di una donna che ha subito violenza.
La tua storia drammatica mette in luce da un lato la voglia di vivere e volare liberamente nell proprie scelte di vita e dall'altro un'insano modo di prendersi cura della propria figlia. Hai un bagaglio di sofferenze alquanto ampio e queste hanno prodotto ferite e traumi che vanno costantemente attenzionate.
Cara amica devi avere pazienza e coraggio... Lo stupro è talmente distruttivo nella donna che questa tende inevitabilmente a rimuoverlo,cancellarlo... La cura migliore è però confrontarsi con questa terribile esperienza, ricercare i motivi per andare a avanti e pian piano condividere con esso, senza però lasciarsi sopraffare, un futuro di rinascita... non si dimentica, non si può.. però si può ricostruire!

Continua con le teraie dalla psicologa... non ti fermare, scrivi tutto quello che vuoi qui, le tue senzazioni e le tue paure!!!

Scusa ancora se siamo stati assenti!

Un abbraccio
Gae
26/07/2009 17:45
 
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Intanto vorrei scusarmi per quel piccolo sfogo sulla vostra assenza, mi sono sentita nuovamente sminuita nelle mie sofferenze forse perchè io per prima penso di non dovermi lamentare anche perchè una frase che ogni tanto ricorre in casa è:"una persona nella tua condizione è già buona che è riuscita a uscirne e a rimanere sana di mente"! Ma tante volte mi dico che non posso accontentarmi di questo, non so se è un mio diritto pensarlo ma vorrei un briciolo non dico di felicità ma almeno di serenità nella mia vita.
Poi vorrei precisare che la mia non è esattamente una psicologa ma una counselor e tra le altre cose io sono la sua prima paziente: non è che mi fidi molto di lei ma purtroppo le mie già scarse finanze non mi permettono alro!
Venerdì è stato il mio ultimo giorno di lavoro e spero di trovare presto qualcos'altro perchè a parte i soldi che sono comunque importanti( già mi sento in colpa del fatto che le due persone che adesso mi ospitano mi danno gratis vitto e alloggio), ma poi il fatto di dover lavorare e la musica sono le uniche cose che faccio durante la giornata... per il resto spesso me ne sto sdraiata sul mio letto a guardare il niente, a pensare e ripensare, a dirmi che dovrei fare qualcosa, che sono semplicemente svogliata e che il mio passato lo uso solo come scusa, a dirmi che devo sforzarmi di fidarmi di nuovo delle persone(uomini o donne che siano) ma non ci riesco proprio...ci provo ma poi mi tornano in mente le botte di mio padre, la complicità di mia madre(per far capire, io un giorno le ho detto:"lo denuncio" e lei mi ha risposto:"fallo pure io testimonierò che ti sei inventata tutto e che sei pazza"), e nella mia mente scatta l'allarme che mi dice "ma se i tuoi che più di tutti avrebbero dovuto proteggerti ti hanno fatto tutto questo, cosa possono fare gli altri?" e immediatamente io mi chiudo.
E poi il fatto di essermi trasferita all'improvviso a 400 km di distanza se da una parte mi ha allontanato dalla violenza di mio papà, dall'altra mi ha allontanato anche da tutti gli amici che avevo e ancora adesso, dopo un anno che mi sono trasferita non ho amici, nessuno con cui parlare o cui uscire!!
Le mie paure... sono così tante... praticamente vivo nella paura costante: quella di trovarmi un giorno mio papà davanti, quella di non essere amata, quella che un giorno anche le persone che mi ospitano e a cui voglio un bene dell'anima possano pensare che non vado bene, che sono sbagliata e mi lascino in mezzo ad una strada, quella di non riuscire a dormire(mi addormento sempre molto molto tardi la notte) e contemporaneamente quella di dormire perchè le mie notti sono popolate dagli incubi sia di quello che mi faceva mio papà, sia dello stupro... ma più di tutto ho paura di non farcela ad andare avanti ancora, di non essere abbastanza forte o abbastanza brava per riuscire... a volte mi sembra che la mia vita mi stia scivolando addosso senza che io riesca a fermarla e a prenderne le redini e non so proprio come fare!!


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26/07/2009 18:09
 
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Cara amica nel tuo subconscio ti senti paradossalmente colpevole delle violenze che hai subito... beh magari spesso dici a te stessa: ero io la persona sbagliata, me lo meritavo! Sensi di colpa vanno e vengono... Dalla tua testimonianza si evince il tuo carattere fragile (inevitabilmente) e con una bassissima dose di autostima tanto da doverti preoccupare continuamente di essere abbandonata.

Ancora sei in bilico, un piede nel tuo passato e uno proteso al futuro... Credo che tu debba necessariamente affrontare le tue problematiche con una psicoterapeuta, magari è bene rivolgersi ad un centro antiviolenza, tante volte loro hanno al loro interno figure in grado di aiutarti seriamente!

Devi avere fiducia dell'operatore che hai di fronte altrimenti non si va da nessuna parte!

Vedrai che presto trovai lavoro e che questo problema te lo lascerai alle spalle!!

Cerchiamo di camminare insieme ok.. ma ricorda il forum non può essere la risposta ai tuoi problemi, qui tu puoi scrivere quanto e quando vuoi, e possiamo esaminare insieme tutto quello che vogliamo ma devi trovare un'operatore che ti guardi neglio occhi e legga dentro di te!!

Un abbraccio
Gae

[Modificato da FidelisAdmin 26/07/2009 18:10]
26/07/2009 18:20
 
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Ho pensato tante volte di rivolgermi ad un centro antiviolenza ma poi non l'ho mai fatto, non ho nemmeno guardato se c'è uno in questa città... penso sempre di disturbare con problemi fuori luogo, che in fondo io non rischio più niente e invece ci sono persone che ancora vivono in queste situazioni, e poi io non ho nessuna prova di ciò che è successo... e se non mi credono? Sai mi sento così confusa, combattuta che certe volte non so proprio dove sbattere la testa.


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26/07/2009 18:33
 
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Cosa dovrebbero non credere? Di questo non devi preoccuparti... Sai noi abbiamo uno sportello territoriale dove le donne che subiscono violenza vengono a parlare con noi, il lavoro che svolgono gli operatori dei centri antiviolenza mirano in primis ad accogliere dare coraggio e soprattutto fiducia alle donne che chiedono aiuto!
La violenza non è soltanto quella che in un dato momento o periodo avviene... la violenza si allunga nel tempo e anche quando questa ha cessato, sia essa fisica che psicologica, le donne devono fare i conti con se stesse!!! Allora li non si possono permettere di stare sole ne tantomeno di credere che tutto passerà con il tempo! I traumi rimangono e diventano sempre più forti con il tempo se non sono attenzionati! Se vuoi te lo trovo io un centro antiviolenza nelle tue vicinanze, se vuoi telefono o mando una mail e così inizi un percorso con loro e con noi, che ne dici? Fammi sapere anche privatamente!

Un abbraccio
gae
[Modificato da FidelisAdmin 26/07/2009 18:35]
26/07/2009 18:40
 
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Io... non so cosa dire se non grazie grazie e ancora grazie, credevo proprio di non poter andare in un centro antiviolenza! Sarei contenta di lavorare anche con voi e anche con un centro... spero sia vicino o facilmente raggiungibile perchè non ho la macchina! Io abito a ***.. scrivo qui perchè non so come fare a contattarti privatamente!
[Modificato da Lilli66 29/07/2009 15:27]


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26/07/2009 18:49
 
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EOS - Centro di ascolto e accompagnamento contro la violenza, le molestie sessuali e i maltrattamenti alle donne a ai minori

Telefono 0332-231271
e-mail eosvarese@virgilio.it

Lunedi 9:30-11:30
Mercoledi 15:30-17:30
Giovedi 9:30-11:30
Venerdi 15:30-17:30

Questo sopra è un centro antiviolenza.

Dimmi tu come ci possiamo muore noi... questo è il mio indirizzo email: geneshys@hotmail.com

Posso mandare una mail per esporre il problema e fissare un'appuntamento con te o chiamare...

In alternativa,questa sarebbe a mio avviso la cosa migliore,perchè voglio che cammini con le tue gambe [SM=g27985] scrivi o chiami tu... comunque sia, a me sta bene qualsiasi cosa.

Fammi sapere...

Dai non sei sola!! [SM=g27988]

[Modificato da Lilli66 29/07/2009 15:28]
26/07/2009 18:57
 
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Io sono d'accordo con te sul fatto che devo farlo io, ho paura ma devo farlo io altrimenti continuerò a farmi scivolare addosso la mia vita invece di viverla! Domani la prima cosa che farò sarà chiamare! Ti faccio sapere.
Non so poi come muovermi per continuare anche con voi... siete il mio primo aggancio con qualcuno che effettivamente capisce almeno in parte ciò che sto vivendo e vorrei continuare!!Dimmi tu!!
Mi segno il tuo indirizzo mail!

Grazie ancora!

Veronica

p.s. Senza nemmeno rendermene conto ti ho dato subito del tu... è un problema?


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26/07/2009 19:01
 
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Se non è un problema per te non lo è neanche per me!

Tu qui puoi scrivere quando vuoi, facciamo il percorso insieme... Tienici informati circa il tuo contatto con il centro, il tuo primo appuntamento, le tue sensazioni... insomma tutto, così da poterne parlare anche qui!

Guarda che ci tengo ad essere informato per domani!!!

Adesso chiudo...

Gae
27/07/2009 04:35
 
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Mi sono svegliata per l'ennesima volta stanotte dopo aver rivissuto in sogno quei momenti con mio papà che...non ce la faccio proprio a raccontarlo... mi sono svegliata e per un attimo ho pensato di essere nella mia vecchia casa...che lui sarebbe arrivato e mi avrebbe picchiata di nuovo perchè per lui una ragazza giovane non può soffrire, deve essere spensierata e se non lo è va punita... poi pian piano ho messo a fuoco la mia stanza e mi sono resa conto che sono al sicuro... ma per quell'attimo ho rivisto di nuovo l'inferno, ho risentito intatti il terrore che provavo quando vivevo in quella casa, il senso di impotenza per non poterne uscire, la sofferenza per una madre inesistente e un padre che mi faceva di tutto... ho paura e mi chiedo se tutto questo finirà mai, se voglio davvero vivere tutta la mia vita così, se avrò la forza di percorrere il sentiero che ho di fronte... di nuovo tornano i sensi di inadeguatezza, di non riuscire a vivere come gli altri perchè in un certo senso mi manca qualcosa, di essere in qualche modo nata sbagliata... e poi questo senso di solitudine che mi accompagna sempre soprattutto di notte... ma perchè le notti sono così difficili????Certe volte credo proprio di non potercela fare...mi sembra di aver vissuto 1000 vite e di non avere la forza per iniziarne un'altra...forse chiedo troppo a volere un pochino di felicità... forse non me la merito neppure...io non lo so... mi sembra di non sapere più niente... ma perchè sono così???

Scusate lo sfogo ma almeno adesso mi sento un filo meglio!!!!


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27/07/2009 11:30
 
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Volevo telefonare... ho preso il telefono in mano non so più quante volte ma non ci sono riuscita... avevo paura, mi vergognavo, non sapevo cosa dire...temevo di dire le cose sbagliate... che questa fosse l'ennesima speranza che si scontrava con la realtà e veniva disillusa... non ce la facevo proprio a chiamare... alla fine ho scritto: mi sembrava più semplice sembrava di dirle a me stessa le cose... cliccare invia è stato molto più difficile di quanto credessi ma alla fine l'ho fatto... non credevo di essere arrivata a questo punto... non credevo che fare una cosa semplice come inviare una mail o fare unaq telefonata mi spaventasse così tanto... spero tanto che mi rispondano... vorrei tanto qualcuno a cui poter mostrare liberamente quanto sto male e quanto mi sento fragile... sono stufa di mostrare al mondo quanto sono brava a fare finta di essere forte...

Grazie grazie e ancora grazie a te Gae che hai già fatto moltissimo per me.

Un abbraccio

Veronica



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27/07/2009 22:59
 
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Ho tantissima paura di andare a dormire... paura di rivivere tutto ancora una volta... non so se riuscirò a sopportarlo per l'ennesima notte...

Io ormai sento un gran vuoto dentro e intorno a me... volevo scrivere di più ma in questo momento sono stata sorpresa dalle lacrime e non riesco... mi dispiace!
[Modificato da Stella.85 27/07/2009 23:15]


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28/07/2009 19:41
 
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Aveva ragione mio padre quando mi diceva che sono un'incapace, che non riesco a vivere e a gestirmi da sola... continuo ad averne conferme... oggi per esempio sarei dovuta andare a portare il curriculum nelle agenzie di lavoro e invece da stupida svogliata quale sono cosa ho fatto? Assolutamente niente... ho dormito tutta la mattina e anche tutto il pomeriggio... sono stata sveglia più o meno dalle 13 alle 14...e anche adesso l'unica cosa che sono capace di pensare è che voglio dormire ancora e ancora... forse sarebbe meglio dormire per sempre... ma cosa c'è che non funziona in me? perchè non riesco a fare niente? perchè Dio ha permesso che una persona come me venisse al mondo? e perchè sono nata così incapace? e perchè penso di aver bisogno d'aiuto quando mi servirebbe solo un po' di buona forza di volontà? Mi sento così stupida...
Alla fine ha sempre avuto ragione lui seppur le botte non erano giustificate quando mi diceva certe cose aveva ragione lui e me ne sto rendendo conto solo adesso!!


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28/07/2009 23:03
 
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Che mi sta succedendo???
Prima ho fatto una cosa terribile... stavo facendo la doccia e all'improvviso ho sentito fortissimo l'impulso di farmi del male, ho preso una lametta ed ho cominciato a tagliarmi sulle gambe... non mi sono fermata finchè non ho visto il sangue, mi sono spaventata e sono scoppiata in lacrime ma c'era una parte di me che era ed è ancora soddisfatta di questa cosa come se fosse giusta... ho paura di me stessa... perchè ho fatto una cosa del genere? Sto forse impazzendo?
Anche se non forse non me lo merito, aiutatemi vi prego perchè ho veramente paura!
[Modificato da Stella.85 28/07/2009 23:04]


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29/07/2009 19:23
 
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Cara amica intanto scusa se rispondo solo adesso alle tue richieste di aiuto!

Da quello che leggo la situazione sta lentamente degenerando verso forme di autopunizione molto gravi... tu non sei colpevole di nulla e tuo padre ha manifestato comportamenti disumani che hanno distrutto la tua autostima!!!
Io credo che tu soffra di una profonda crisi esistenziale aggravata da una depressione che se non curata andrà a peggiorare.
La cosa da tenere sottocontrollo, mediante psicologo, è sicuramente l'autolesionismo, il tuo anche se cosidetto automutilazione leggera, è frutto di una serie di disaggi e traumi che nel tempo si sono accentuati.Oltre a questo hai mai avuto problemi comportamentali in relazione all'alimentazione? tipo comportamenti bulimici (abbuffate seguite da vomito o abuso di lassativi) a quelli autolesivi?
I motivi possono essere,nel tuo caso, principalmente 3:

1) Per scaricare lo stress: autolesionarsi ed il dolore fisico correlato placano lo stress. Tutti il disagio interiore che non si è in grado di gestire viene tramutato in sofferenza fisica, quindi più facilmente gestibile e più reale della sofferenza emozionale che è impalpabile. Per un po' ci si occupa solo del dolore fisico, distogliendosi temporaneamente da quello interiore

2) Ci si sente talmente morti dentro, talmente apatici dal ricercare nella sofferenza fisica una prova che si è ancora vivi.Non si è in legame con il proprio corpo e il dolore fisico è l'unico modo che si ha per sentire di esistere, per percepire il proprio corpo.

3) Per punirsi di proprie azioni o sensi di colpa.


Secondo me tutti e tre i motivi rientrano nel tuo caso...

Amica mia non puoi rimanere chiusa nella tua stanza aspettando che tutto passa... non passa nulla se non lo si vuole, e se non ci si fa aiutare! Io penso che sia già molto positivo il fatto che tu ne abbia parlato, il tuo è un lanciare un sos AIUTATEMIIIIIIIIIIIII...
Io ti vorrei dare un paio di consigli:

1) Rivolgerti subito ad un centroantiviolenza e iniziare con loro un percorso di psicoterpia!

2) Non isolarti, quanto si manifesta la crisi acuta, pertanto la voglia di farsi male, svolgere l'attivita "lesionistica" non verso se stessi ma verso un oggetto morbido al fine di "scaricare" la rabbia.

3) Non rimanere mai senza far nulla nei momenti di apperente tranquillità, cerca di fare un’attività fisica, che svuoti tutta rabbia accumulata, esprimeri la tua rabbia anche attraverso qualche forma artistica, come dipingere e disegnare ad esempio, o scrivere!


Voglio inoltre farti presente che NON SEI PAZZA, ma solo che hai un gran bisogno di aiuto.

Adesso ti prego di trovare il coraggio di contattare il centroantiviolenza, di uscire da casa e trovare la forza di lasciare il tuo curriculum in giro, e soprattutto valuta che la vita non ti da mai un'altra possibilità se le chiudi la porta...

Un abbraccio
Gae






29/07/2009 23:21
 
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Re:
FidelisAdmin, 29/07/2009 19.23:

Cara amica intanto scusa se rispondo solo adesso alle tue richieste di aiuto!



Di questo non preoccuparti... sono abbastanza in crisi ma capisco che una persona abbia altri impegni. Il mio primo sfogo era dovuto soltanto alla paura di non essere aiutata... adesso so che non è così! Mi basta sapere che da qui un aiuto arriva e non pretendo certo che arrivi subito! Anzi grazie per il tempo che mi dedichi!

FidelisAdmin, 29/07/2009 19.23:


Da quello che leggo la situazione sta lentamente degenerando verso forme di autopunizione molto gravi... tu non sei colpevole di nulla e tuo padre ha manifestato comportamenti disumani che hanno distrutto la tua autostima!!!



Per la maggior parte del tempo io non riesco a non pensare che seppur punendomi in maniera terribile lui avesse ragione su di me! Dovevo essere per forza io quella sbagliata, se ci fosse stato qualcosa che non andava in lui se la sarebbe presa anche con mia mamma cosa che non è mai accaduta(per fortuna,non ho mai desiderato che se la prendesse anche con lei, anzi se le alzava la voce contro io mi sono sempre messa in mezzo per difenderla). L'unica situazione di cui adesso riesco a pensare che forse aveva torto è quando mi ha incolpata dello stupro(l'amico che mi aveva violentata era figlio di un suo amico per cui doveva essere per forza colpa mia secondo lui perchè cito parole testuali "un così bravo ragazzo non avrebbe mai fatto una cosa del genere per cui tu devi avercelo costretto così come costringi me a picchiarti nonostante io soffra tantissimo a fare queste cose" fine citazione) e mi ha picchiata di nuovo, incolpandomi anche della morte di questa persona...

In questo periodo io sono colpevole di autodistruggermi la vita, di non essere in grado di andare avanti... queste cose sono solo ed esclusivamente colpa mia... io credo di essere semplicemente nata male!!!

FidelisAdmin, 29/07/2009 19.23:


Io credo che tu soffra di una profonda crisi esistenziale aggravata da una depressione che se non curata andrà a peggiorare.



Io continuo a ripetermi che dovrei solo essere meno svogliata, meno stupida, che dovrei darmi una svegliata, che tutto questo fa parte del passato ed io dovrei voltare pagina, lasciandomelo alle spalle catalogato come "brutte esperienze della mia vecchia vita" e vivere ed invece sono talmente incapace che non ci riesco... in più mi sembra di fare semplicemente la vittima e di prendere tutto ciò che è successo come una scusa per la mia svogliatezza.


FidelisAdmin, 29/07/2009 19.23:


Oltre a questo hai mai avuto problemi comportamentali in relazione all'alimentazione? tipo comportamenti bulimici (abbuffate seguite da vomito o abuso di lassativi) a quelli autolesivi?



Comportamenti autolesivi non mi erano mai capitati fino a ieri... per il resto anche se non so come fai a saperlo ho sempre avuto dei disordini alimentari... tipo periodi in cui non riuscivo a mandar giù niente per settimane, sono finita anche più volte in ospedale per questo... ma lui continuava a ripetermi che era stupido da parte mia fare queste cose, ridurmi così e poi mi picchiava perchè secondo lui io dovevo essere raddrizzata... a questi seguivano periodi in cui mangiavo di tutto in maniera quasi ossessivi, forse sperando che questo mi salvasse dalle botte ma ovviamente non era così perchè anche quando ingrassavo in seguito a questi comportamenti ricominciava a picchiarmi... adesso seppur ogni tanto mi viene l'istinto di mangiare qualunque cosa trovo riesco a controllarmi e a parte episodi sporadici il mio stile alimentare è abbastanza ordinato.


FidelisAdmin, 29/07/2009 19.23:


I motivi possono essere,nel tuo caso, principalmente 3:

1) Per scaricare lo stress: autolesionarsi ed il dolore fisico correlato placano lo stress. Tutti il disagio interiore che non si è in grado di gestire viene tramutato in sofferenza fisica, quindi più facilmente gestibile e più reale della sofferenza emozionale che è impalpabile. Per un po' ci si occupa solo del dolore fisico, distogliendosi temporaneamente da quello interiore

2) Ci si sente talmente morti dentro, talmente apatici dal ricercare nella sofferenza fisica una prova che si è ancora vivi.Non si è in legame con il proprio corpo e il dolore fisico è l'unico modo che si ha per sentire di esistere, per percepire il proprio corpo.

3) Per punirsi di proprie azioni o sensi di colpa.


Secondo me tutti e tre i motivi rientrano nel tuo caso...



Credo che tu possa aver ragione perchè ultimamente il mio livello di stress sta aumentando sempre più, inoltre la sensazione di vuoto dentro e di apatia è una mia compagnia giornaliera da tanto, troppo tempo. Ed è anche vero che io prima di fare quella cosa mi sentivo terribilmente in colpa per non aver fatto niente tutto il giorno.

FidelisAdmin, 29/07/2009 19.23:



Amica mia non puoi rimanere chiusa nella tua stanza aspettando che tutto passa... non passa nulla se non lo si vuole, e se non ci si fa aiutare! Io penso che sia già molto positivo il fatto che tu ne abbia parlato, il tuo è un lanciare un sos AIUTATEMIIIIIIIIIIIII...
Io ti vorrei dare un paio di consigli:

1) Rivolgerti subito ad un centroantiviolenza e iniziare con loro un percorso di psicoterpia!

2) Non isolarti, quanto si manifesta la crisi acuta, pertanto la voglia di farsi male, svolgere l'attivita "lesionistica" non verso se stessi ma verso un oggetto morbido al fine di "scaricare" la rabbia.

3) Non rimanere mai senza far nulla nei momenti di apperente tranquillità, cerca di fare un’attività fisica, che svuoti tutta rabbia accumulata, esprimeri la tua rabbia anche attraverso qualche forma artistica, come dipingere e disegnare ad esempio, o scrivere!



So che rimanere chiusa nella mia stanza non serve ma devo farmi forza anche per fare le più piccole cose, anche vestirmi al mattino a volte mi sembra un'impresa titanica.
Al centro antiviolenza come ti ho scritto sia qui che in privato mi sono già rivolta e abbiamo già fissato l'appuntamento... in questo momento l'unica certezza che ho nella testa è che ho bisogno d'aiuto... pensa che oggi sono andata dalla persona che mi segue adesso e mi sentivo in colpa a dirle che mi ero rivolta a qualcun'altro e invece anche da lei ho avuto conferma che era una cosa da fare. Terrò bene in mente gli altri consigli che mi hai dato... per quanto riguarda l'attività fisica sono iscritta in palestra ma andarci mi sembra terribilmente difficile, invece per quanto riguarda l'arte ho la musica ed il canto che sono gli unici balsami calmanti della mia vita.

FidelisAdmin, 29/07/2009 19.23:


Voglio inoltre farti presente che NON SEI PAZZA, ma solo che hai un gran bisogno di aiuto.



Magari non sarò pazza ma sicuramente mi sembra di esserlo o di stare per diventarlo!

FidelisAdmin, 29/07/2009 19.23:



Adesso ti prego di trovare il coraggio di contattare il centroantiviolenza, di uscire da casa e trovare la forza di lasciare il tuo curriculum in giro, e soprattutto valuta che la vita non ti da mai un'altra possibilità se le chiudi la porta...



Il centro antiviolenza come ti ho già detto sopra l'ho già contattato, il resto mi sembra così difficile... so che la vita è una e non ci sono seconde possibilità ma come ti ho già scritto io me la sento scivolare addosso ed io non riesco a stargli dietro e a prenderla in mano... ci sto provando davvero ma è veramente dura per me... mi sento così stupida a scrivere queste cose...

Io non so proprio come ringraziarti per il tempo che mi stai dedicando e soprattutto per la tua vicinanza e per il fatto che finalmente ho trovato una persona che capisce ciò che sto passando.
Grazie grazie grazie!!

Veronica
[Modificato da Stella.85 29/07/2009 23:47]


...e quando ti sarai consolato, sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me e aprirai a volte la finestra, così per il piacere...E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando le stelle...
30/07/2009 04:53
 
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Non ce la faccio più!!!!
Per ore ho continuato a rigirarmi senza sosta nel letto, cercando di trovare pace e sperando che le immagini di quella settimana così terribile e umiliante smettessero di susseguirsi nella mia mente ma niente...allora scrivo sperando almeno di placare l'angoscia che ho dentro ed il senso di nausea... io vorrei raccontare, spiegare ma mi è impossibile farlo... dubito di riuscire mai a parlarne con qualcuno figuriamoci scriverlo in pubblico... mi vergogno così tanto che non mi è proprio possibile: vi basti sapere che è stata in assoluto la settimana più devastante di tutta la mia vita...in cui lui mi ha tolto tutto compresa la mia dignità di persona...
Io non ce la posso fare ad andare avanti così... perchè queste cose continuano a tormentarmi così tanto anche adesso?? Questo è uno di quei momenti in cui se non mi distraggo in qualche modo per riprendere un minimo il controllo delle mie emozioni potrei fare qualunque cosa, ma anche scrivere di queste cose mi fa male!! Mi chiedo come ha potuto farmi determinate cose e dire che le faceva perchè ero ciò che di più caro aveva al mondo??? Io nemmeno al mio peggior nemico gli farei vivere delle cose del genere... sarebbe troppo per chiunque... ma per lui io ormai ero grande(avevo 12 anni) e dovevo capire che lui lo faceva per me, perchè in futuro potessi essere una persona che si comportava nel modo giusto... io non ce la faccio ad andare avanti scusate ma grazie per aver creato questo spazio web perchè adesso mi sento un po' sollevata!


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30/07/2009 14:12
 
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@Lilli66: ho visto soltanto adesso che ieri pomeriggio hai modificato i post, cancellando la città dove vivo... volevo ringraziarti per la tua premura e la tua gentilezza che mi hai dimostrato con questo gesto... per me significa molto! [SM=g27998]

Grazie

Veronica
[Modificato da Stella.85 30/07/2009 14:14]


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Cara amica,
per prima cosa ti voglio rassicurare, sottolineando le parole di Gae: non sei pazza!
Non drammatizzare, sforzati di essere RAZIONALE, di tenerti attiva, di stare in compagnia delle (poche o molte) persone che ti vogliono bene (non pensare mai che una vera amica si stufa se le racconti i tuoi guai!): stai passando un momentaccio, ma passerà e passerà serenamente, se non ti lasci sommergere dalle sensazioni negative.
Non stare troppo da sola!
L'aiuto via internet va benone, è un "primo passo", ma nulla vale il rapporto diretto, umano, tra persone che si guardano negli occhi e possono PARLARE.
Quindi, come già ti ha detto Gae, ti invito a non chiuderti in te e a parlare con le persone che ti sono care.
Intanto cerca un aiuto qualificato per stare MEGLIO, per essere più forte (non "perchè sei pazza"), come sempre sottolineo che i centri antiviolenza sono posti in cui donne che, come te, hanno vissuto delle brutte esperienze possono trovare un "porto sicuro".
Infine: SEI GIOVANISSIMA!
Questo vuol dire:
1) che non hai davanti a te "una seconda opportunità"...ma DIECIMILA "seconde possibilità", in ogni campo della tua vita...
2) che è normale per tutti, ad ogni età, sentirsi inadeguati, ma per chi è molto giovane questo è ancora più normale.
Stai tranquilla: è tutto ok.
D'altro canto, penso sempre che l'estate sia il periodo peggiore per chi ha delle sofferenze: tra il caldo, i "chiusi per ferie", le assenze di amici e parenti, ci si ritrova molto soli.
Posso darti un piccolo consiglio? Anche due chiacchiere al parco con qualche vecchietta possono fare un gran bene...a te e alla vecchietta (nulla ci fa sentire bene come dare una mano agli altri...te lo dico per esperienza diretta!).
Ciao, ti mando un abbraccio affettuoso,

31/07/2009 04:29
 
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Cara Lilli,
approfitto dell'ennesima notte tormentata per risponderti: innanzitutto voglio dirti che apprezzo molto il fatto che tu sia intervenuta in questa discussione anche perchè ho avuto modo di apprezzare, leggendo in forum, il fatto che le tue risposte sono sempre molto dirette, sincere e sentite e questa è una cosa che mi piace molto.

Io credimi mi sono sempre sforzata e mi sforzo di essere razionale in tutti i modi possibili credimi, ma purtroppo dopo anni che reprimo le emozioni negative adesso mi stanno scoppiando addosso e non c'è molto di razionale che io possa fare per non avere gli incubi o altre cose che vanno fuori dal mio controllo se non chiedere aiuto a qualcuno di competente(come sto facendo in forum e come ho fatto contattando il centro antiviolenza). Per farti un esempio stasera avevamo i biglietti per l'opera per cui mi sono fatta la guerra per mettermi in ghingheri, vestirmi bene, truccarmi e tutte queste cose che tutti fanno ma che a me costano una fatica enorme anche perchè non c'è abito o make up che possa far apparire decente una persona che fa schifo... cmq arriviamo lì e nell'intervallo mi si avvicina un ragazzo per chiedermi un accendino e poi se ne va... niente di strano dirai e sarebbe anche vero se non avessi avuto un attacco di panico dopo 5 minuti che ha rovinato la serata a tutti...sono un disastro lo so ma non riesco a farci niente... razionale? io ci provo ma queste cose non riesco a controllarle.

Al momento a parte le due persone con cui vivo non ci sono persone che mi vogliono bene o con cui poter uscire e parlare(non necessariamente di queste cose ma anche di cose frivole... so che ogni tanto fa bene)... vedi al momento io qui non conosco praticamente nessuno e non è che mi sento semplicemente sola, in realtà lo sono. Per quanto riguarda le persone con cui vivo da poco più di un anno,bè loro hanno cercato di essere pazienti nei miei tanti troppi momenti di sconforto... ma adesso non ne possono più, mi dicono di smetterla di vivere nel passato e che non è possibile che io ogni 3x2 sia triste o angosciata o chissà che cosa... e poi non riescono proprio a capire quanto mi sento fragile... sia chiaro non gli sto facendo una colpa di questo... è perfettamente normale che pensino e mi dicano queste cose dato che anche loro hanno i loro problemi e che comunque capisco che si siano stufati... è giusto e perfettamente normale anche perchè loro si intristicono sempre molto quando gli racconto alcuni episodi della mia vita e questo non vuol certo dire che non mi vogliano bene... dato che anch'io ne voglio moltissimo a loro ho smesso di parlarne e quando ci sono loro fingo che tutto vada per il meglio.

Non posso evitare di stare da sola dal momento che non conosco nessuno qui... un tempo facevo amicizia in un attimo ma adesso, non so se è perchè qui sono più chiusi o se perchè io non sono più capace,proprio non riesco.

Al centro antiviolenza mi sono rivolta con un misto di speranza e di paura... spero che tutto vada per il meglio quando andrò lì... in ogni caso se a voi fa piacere vi farò sapere come andrà il primo appuntamento... l'impressione che ho avuto quando mi hanno telefonato in risposta alla mail che avevo scritto è stata molto positiva, dall'altra parte c'era una signora gentilissima che mi ha subito rassicurato un po'.

E' vero che sono giovane, ma io mi sento già vecchia e non solo: mi sento sempre costantemente "in ritardo"... non riesco a spiegarlo meglio di così.
Credo che per una persona fatta come me, così sbagliata non ci siano e non possano esserci possibilità di nessun tipo.

Non posso pensare che sia tutto ok quando per il momento sto andando in pezzi. Io so che adesso non è tutto ok e questo è il motivo per cui ho chiesto aiuto.

Estate o inverno che sia non cambia molto dato che i miei parenti sono schierati dalla parte dei miei genitori e non credono nemmeno a mezza parola di ciò che dico quindi in qualsiasi stagione dell'anno non ci sono, amici qui non ne ho, quelli che ho e comunque non sanno niente di questa storia vivono a 400 km di distanza da me. Ripeto: io sono sola.

Grazie di tutto.

Un abbraccio anche a te.
[Modificato da Stella.85 31/07/2009 04:34]


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31/07/2009 16:44
 
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Ho bisogno di chiedervi una cosa
Come vi ho già detto io non ho più nessun rapporto con i miei genitori perchè me ne hanno fatto troppe e perchè so per certo che non cambieranno mai(non pensano nemmeno di avere un problema, ero io quella che sbagliava) e mi chiedo se è normale che io a volte ne soffra di questa cosa, che di tanto in tanto loro mi manchino... è stupido? è sbagliato? O è sbagliato il fatto che io abbia troncato i rapporti con loro?
Ho sentito persone dire che i genitori sono sempre i genitori qualunque cosa facciano e che vanno perdonati in ogni caso qualunque sbaglio abbiano commesso perchè per i genitori perdere un figlio è un dolore enorme e non è giusto infliggerglielo... io non credo che sia così ma ogni tanto mi vengono dei dubbi... mi chiedo se devo dar loro un'altra possibilità ma poi mi dico che li ho dato possibilità per 13 lunghissimi anni... non è forse giusto che io adesso dia a me stessa una possibilità? Non è forse giusto che io abbia detto basta a botte, umiliazioni, urla, liti che si sono abbattute su di me per anni? E poi mi chiedo: perchè tanta gente considera un animale un marito che picchia la moglie(e non sto dicendo che non lo è), mentre considera perfettamente normale che un padre picchi e tratti sua figlia in modo disumano? Forse il fatto di avermi messa al mondo gli dà diritto di fare qualsiasi cosa?
Queste domande mi vorticano per la testa e continuo a darmi risposte contraddittorie... mi farebbe piacere un vostro parere.

Vi ringrazio ancora e perdonatemi se continuo a scrivere e scrivere e a rubare il vostro tempo ma a parte il fatto che per me è diventato una valvola di sfogo, rileggere quello che scrivo e soprattutto le vostre risposte sempre così gentili, rassicuranti e chiare mi aiuta a fare chiarezza e mi da un po' di forza.

Spero non vi dispiaccia o non vi dia fastidio se continuo...


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31/07/2009 23:00
 
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Devo assolutamente raccontare tutto questo e sfogarmi: mi sta logorando più del solito... spero che capirete e che non proviate ribrezzo verso di me.
Sento forte il bisogno di raccontare ciò che è accaduto in casa mia quando avevo 12 anni perché è una cosa che continua a tormentarmi non poco… per cui anche se la vergogna e la paura che voi possiate provare schifo per me è tanta ho deciso di scrivere, anche perché è lievemente più facile che parlarne di persona con qualcuno e capire dal suo sguardo il suo ribrezzo nei miei confronti.

Tutto è iniziato quando mi sono presa una normalissima e banalissima influenza… avevo mal di gola, raffreddore e febbre che oscillava tra i 39 e i 40, motivo per cui me ne stavo a letto, ma a lui non andava bene perché così facendo mia mamma avrebbe dovuto cucinare (lei non lavorava ma comunque i lavori di casa non li voleva fare e toccava a me) ma non voleva farlo e non lo faceva per cui ogni giorno lui saliva in camera mia e mi diceva che dovevo fare in fretta a guarire perché ero una lagna e perché lui non aveva nessuna intenzione di chiamare il medico e spendere i suoi soldi in medicine per me e che per colpa mia lui faceva la fame e guarniva il tutto con un paio di sberle… dopo due giorni così per evitare la solita scena e per placare i miei sensi di colpa mi sono alzata nonostante la febbre per preparargli qualcosa per pranzo ma avevo gli occhi lucidi, tremavo per il freddo e faceva fatica a stare in piedi: risultato mentre preparavo mi sono tagliata un dito ed ho spaccato un piatto: questo ha fatto scatenare la sua furia contro di me, ha iniziato ad urlarmi che ero un’incapace, che ero pericolosa per me stessa, che con i miei disastri davo fondo ai soldi che lui guadagnava spaccandosi la schiena, che sarebbe stato meglio che non fossi mai nata perché gli davo solo problemi ed un giorno o l’altro l’avrei fatto ammalare… poi mi ha buttata a terra, si è sfilato la cintura dei pantaloni(con gli anni ho imparato a conoscerle e sapevo esattamente quale delle sue cinture faceva più o meno male) e ha cominciato a colpirmi ancora e ancora… poi si è seduto a tavola con mia mamma a mangiare mentre io non ce la facevo nemmeno ad alzarmi, avevo paura che qualunque cosa facessi potesse farlo infuriare di nuovo e guardavo mia mamma pregandola silenziosamente di aiutarmi ma ricevendo in cambio solo sguardi di disapprovazione e disprezzo. Poi improvvisamente lui si è girato verso di me e mi ha detto “vai a fare una doccia perché mi fai schifo”… terrorizzata com’ero ho ubbidito in silenzio e sono andata a fare la doccia cercando di calmarmi ma la pace è durata poco perché lui è entrato in bagno (aveva tolto tutte le chiavi dalle porte delle stanze e le teneva lui) si è spogliato, è entrato nella doccia ed ha iniziato a lavarmi perché, secondo lui, non ero capace nemmeno di questo…. È così difficile scrivere queste cose…che vergogna. Dopo avermi lavata, mi ha guardata per un po’ e poi mi detto “fai talmente schifo che piuttosto che far sesso con te un uomo preferisce fare da solo”e come per dimostrare che parlava sul serio ha iniziato a masturbarsi lì di fronte a me che me ne stavo impalata ed in silenzio temendo nuove botte e con lo schifo in corpo, poi ha dato libero sfogo alla sua libido sul mio viso… io intanto speravo con tutte le mie forze che se andasse ma invece si è arrabbiato con me perché per colpa mia aveva dovuto fare questa cosa perché io volevo a tutti i costi che lui facesse sesso con me e glielo dimostravo in tutti modi possibili e lui facendo così aveva voluto farmi vedere che non poteva accontentarmi perché io gli facevo troppo schifo. Detto questo, senza nemmeno darmi il tempo di sciacquarmi il viso o di cercare di togliermi quello sensazione di sporco che avevo, lui mi ha preso e mi ha chiuso per 3 giorni e 3 notti in soffitta (una stanza buia senza finestra e dove nessuno entrava da più di 40 anni)… me ne sono dovuta stare chiusa lì nuda con l’influenza circondata solo da buio pesto polvere e ragnatele, senza capire se era giorno o notte senza poter uscire nemmeno per le necessità fisiologiche (supplicavo mia mamma di aprirmi almeno per andare in bagno ma lei mi diceva di non romperle le scatole) e quindi ero costretta a fare tutto lì a terra come un animale… una volta al giorno lui saliva per portarmi un bicchiere di latte e la tachipirina per la febbre e mi diceva che ero sporca… alla fine di questa punizione lui è salito mi ha preso in braccio e mi ha portata amorevolmente a letto, dicendomi che adesso dovevo pensare solo a rimettermi, che lui mi adorava, ma che doveva assolutamente farmi capire le cose perché altrimenti io da sola nella vita non sarei andata da nessuna parte perché purtroppo ero nata male. E’ stato così dolce e premuroso che, nonostante fossi distrutta in tutto e per tutto, io non potevo dubitare che fosse tutto per il mio bene, che evidentemente ero io che lo portavo a fare queste cose… che ero io che tentavo di sedurlo esasperandolo a tal punto da costringerlo a darmi una dimostrazione pratica del fatto che non mi desiderava e che dovevo smetterla, che lui non mi aveva fatto vittima di una violenza sessuale e che ero cattiva nei suoi confronti anche solo a ventilare un’ipotesi del genere anche perché io non mi ero ribellata e poi non ero più una bambina…

Ad oggi, anche se sono passati 12 anni, ancora mi chiedo se sono stata io a costringerlo a comportarsi così… d’altronde se non fosse così perché mia mamma ha sempre dato ragione a lui? E poi lui giustamente doveva farmi capire che tentare di sedurlo non andava bene… anche se io ancora mi sforzo di capire quali possano essere i miei comportamenti che gli facevano pensare che io volessi fare sesso con lui, perché se c’è una cosa di cui sono certa è che io non volevo farlo… evidentemente qualcosa nel mio inconscio ha capito cosa non andava fatto perché lui non ha più riproposto in nessun modo il fatto che io volessi fare determinate cose… evidentemente la sua punizione è in qualche modo servita… ma poi mi chiedo “perché una punizione giusta deve fare così male anche a distanza di anni?Non c’erano altri modi? Magari un po’ meno devastanti?” e poi mi domando “ è possibile esasperare a tal punto un padre?E quanto deve aver sofferto mentre faceva queste cose?” Che confusione, io non so che cosa pensare… possibile che non riesca ad avere le idee chiare? E perché ho sempre sbagliato e continuo a sbagliare tutto?

Io spero tanto di non farvi troppo schifo dopo questo mio sfogo, mi vergogno così tanto per queste cose, mi faccio ribrezzo da sola. So che sarei dovuta essere più brava ed essere come diceva lui, ma non ci sono mai riuscita, non sono mai stata all’altezza delle sue aspettative, non ho mai fatto niente di buono nella mia vita e mi vergogno tanto. Vi prego con il cuore in mano di non giudicarmi troppo duramente e di non abbandonarmi al mio destino, mi rendo conto di essere una grande egoista a dire così ma sento che ho bisogno anche di voi.

In ogni caso grazie per essermi stati vicini, per il vostro calore, la vostra comprensione e scusate se ho scritto un papiro ma non sono riuscita ad essere sintetica.
[Modificato da Stella.85 31/07/2009 23:17]


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02/08/2009 01:13
 
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Io vorrei soltanto essere amata, ma so che è impossibile amare una persona come... io non posso essere amata, sbaglio sempre tutto e per questo non merito l'amore questa è la realtà che io devo accettare, il resto sono solo false speranze... tutta questa sofferenza mi deriva dalla difficoltà nell'accettare questa semplice verità e cioè che io non mi merito l'amore di nessuno...


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02/08/2009 13:10
 
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...eppure l'amore è il motore della vita, è l'aspetto più misterioso e nello stesso tempo illuminante dell'esistenza umana. Leggere le tue righe mette tanta tristezza, addolora come dentro una famiglia,luogo per eccellenza dove coabitano amore, rispetto, solidarietà, si possa assitere a tutto quest'odio cronico e distruttivo. In questo contesto tu sei stata la parte fragile e indifesa, la figlia a cui rigirare tutte le frustrazioni e i disaggi del vivere quotidiano, e non ci troviamo di fronte a una sorta di educazione rigida ma di comportamenti che hanno leso la tua dignità e hanno modificato il tuo carattere fino a renderti una vittima colpevole dei loro errori... No cara amica la colpa non sta a chi riceve il male ma a chi lo elargisce in tutte le sue forme. Allontanare da te le colpe sarebbe un passo avanti importantissimo, scatterebbero altri meccanismi psicologici che ti aiuterebbero ha trovare più facilmente "le soluzioni" ai tui disagi odierni. Lo stato di colpevolezza accentua il ripiegamento su se stessi e il rifiuto di una soluzione... Invece noi la zoluzione ai tuoi dolori la dobbiamo trovare, la dobbiamo cercare... Non ti sogneresti mai di colpevolizzare una ragazza che ha subito le tue stesse cose, non diresti mai è stata lei la persona sbagliata, lei che ha spinto il padre a far tutto questo, non lo faresti perchè sopra gli altri prevale un ragionamento razionale, sopra di te invece prevale l'autopunizione e la domanda "quello è sempre mio padre"...

Tuo padre amica vive uno stato di degrado psicologico,è un padre pieno di problemi! Ha rivolto l'attenzione verso di te perchè tali sono gli atteggiamenti di coloro che innescano atteggiamenti incestuosi... L'attenzione sessuale che lui aveva verso di te non parte da te ma da lui... non sei stata tua a alimentarla, ma lui a volerla e cercarla... tutto parte da lui, dalle sue pulsioni e non da tuoi ipotetici comportamenti! Se mentra cammino per strada traqnuillo e un cane si avvicina per giocare con me non sono io che lo cercato ma è stato lui a trovarmi e vedere in me un compagno di giochi!

Si amica adesso devi riprendere in mano la tua vita.. darti un'altra possibilità... Rimanere legata alle ombre del passato non ti farà mai guardare al futuro. Allora devi lavorare molto su te stessa e iniziare a ricotruire il tuo cammino, fatto si di dolori e sofferenza, ma pregno anche di speranza.

Spero che l'incontro con gli operatori del centro avvenga presto..

Per adesso un'abbraccio
Gae
02/08/2009 14:43
 
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L'amore... nel corso della mia vita io non l'ho mai trovato nelle persone... almeno non rivolto verso di me...

Io provo a non sentire più questo senso di colpa, ma non ci riesco... me ne sono accorta nel momento in cui tutta questa sofferenza che io negli anni ho rinchiuso in un angolo del mio cuore, evitando di mostrarla al mondo, evitando di piangere, facendo finta di essere una normalissima ragazzina felice e spensierata(dovevo farlo altrimenti erano botte) è venuta fuori in modo dirompente adesso... e sai perchè è venuta fuori? Perchè io stavo cominciando ad avere delle soddisfazioni personali e mi sono sentita in colpa per questo... e adesso che la diga si è aperta io non riesco a contenerla... sono giorni e giorni che appena sono da sola piango continuamente, scrivo di continuo qui perchè certe volte sento il bisogno fortissimo di tirar fuori tutto perchè sento che qui non avrò false parole atte a darmi un minimo di conforto momentaneo ma un aiuto vero e sincero, fatto anche di parole dure se serve...

Forse è vero che l'attenzione sessuale partiva da lui, ma in ogni caso io non mi sono opposta ho lasciato che facesse quello che doveva senza ribellarmi e non perchè non sapevo cosa stesse succedendo... non ero una bambina sapevo perfettamente cosa stava facendo... quindi in qualsiasi caso, anche se non fossi stata io a sedurlo, io ho la mia parte di colpa e responsabilità in ciò che è successo.

Sai lui diceva sempre che doveva far quelle cose per proteggermi perchè fuori da casa era come trovare un branco di lupi e una persona come me sarebbe stata sbranata... che poi è vero: dopo pochi anni che ero fuori da casa sono stata stuprata e qui viene la parte più difficile perchè mette in luce quanto io in realtà sia una persona cattiva... dopo lo stupro, quando l'amica che doveva accompagnarmi al pronto soccorso è venuta a prendermi e mi ha detto che il tipo era morto io mi sentita sollevata(è terribile lo so) e ho pensato che non era più il caso di andare a farmi visitare. Il mese dopo ho saltato il ciclo e ho pensato di essere incinta: dopo vari controlli è risultato che avevo ragione... sono entrata nel panico, volevo a tutti i costi liberarmi del frutto di quella violenza... avevo anche fissato l'appuntamento per abortire ma quando sono arrivata lì mi sono sentita pervadere dall'amore per quell'esserino che cresceva dentro di me, che non aveva colpe e che era MIO figlio e ho pensato che non potevo ucciderlo... in quel momento decisi di tenerlo dopotutto avevo una casa piccola ma decorosa, uno stipendio niente male e qualche soldo da parte:potevo farcela... e poi quel piccolo che era lì mi dava una forza che non credevo di avere, mi sembrava che per lui avrei potuto smuovere le montagne, non importava più niente se non lui. Ma poi purtroppo ho fatto un errore grandissimo: avevo fatto da qualche giorno la seconda ecografia, avevo saputo che sarebbe stata una femmina ed ero al settimo cielo, quando vennero a trovarmi i miei genitori... mia mamma in un momento che mio padre si era allontanato, con un amore che non aveva mai dimostrato nei miei confronti mi chiese cosa avevo perchè negli ultimi mesi mi aveva visto strana, ed io affamata del suo amore gli o confidato tutto sia lo stupro che la mia gravidanza pregandola di non dire niente a mio papà. Solo quando mio papà è rientrato e ha chiesto a mia mamma se aveva fatto quello che le aveva chiesto e lei annuendo gli ha spifferato tutto ciò che le avevo confidato ho capito che ero caduta in una trappola di lui... ho provato a fuggire ma non ci sono riuscita... lui mi ha preso e con una spinta mi ha tirato a terra dicendomi di tutto... non so raccontare le sensazioni che avevo dentro in quel momento: la paura per me e per quella figlia che ancora doveva vedere la luce... poi sono iniziate la botte...io cercavo di evitare che finissero sulla pancia ma lui ha preso di mira proprio quella e tenendomi ferma ha cominciato a scagliare calci su calci... alla fine i miei se ne sono andati lasciandomi a pregare che la mia bambina avesse la forza di resistere, a maledirmi per non essere stata in grado di proteggerla... ma purtroppo ho sentito una perdita e quando sono andata dal ginecologo dicendogli che ero caduta e che temevo per il bambino lui ha confermato i miei peggiori sospetti: l'avevo persa... o meglio io l'avevo uccisa, quella bambina che io all'inizio non volevo e che in seguito non ho saputo proteggere... come poteva avere la forza di resistere a tutto ciò se la prima cosa che sua madre ha pensato è stato liberarsi di lei? Come poteva sentirsi amata?Povera piccola...
Tutto questo per far capire che anche se non avessi colpa nei confronti di mio padre, io ho una colpa ben più grande che mi rende una persona cattiva, un mostro che ha ucciso sua figlia e che per questo merita qualunque cosa brutta le possa capitare... il mio volere stare meglio non è giusto è solo egoistico...

E' vero io devo lavorare su me stessa per essere una persona migliore in futuro...

Al centro devo andare martedì mattina....

Io non sono molto brava con le parole e nemmeno ad esprimere i miei sentimenti ma vorrei davvero ringraziarti Gae per essere la persona che sei, per l'amore e la dedizione che hai verso le persone, per la comprensione e la vicinanza che si sentono anche attraverso lo schermo, per l'aiuto che mi stai dando e soprattutto perchè, per quanto possa sembrarti strano visto il rapporto virtuale, adesso io sento di aver trovato in te un amico vero e sincero. Per tutto questo grazie dal più profondo del mio cuore.

Adesso chiudo perchè mi sento così stanca, ho combattuto mille battaglie ma ne sono uscita sconfitta, non poteva essere altrimenti... una persona come me non può vincere... nel gioco della vita io sono e sarò sempre una perdente...
[Modificato da Stella.85 02/08/2009 15:14]


...e quando ti sarai consolato, sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me e aprirai a volte la finestra, così per il piacere...E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando le stelle...
03/08/2009 00:12
 
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Quel miracolo della natura che sono i bambini...
Dopo tante cose tristi voglio condividere con voi una cosa che mi è successa stasera: sono andata a lavorare in una pizzeria dove saltuariamente lavoro(cosa positiva è che mi fanno lavorare tutta la settimana prox... meno male che non ho seguito il primo istinto di dire che non potevo andare e mi sono fatta forza per andare)e lì è venuta a cena una famiglia di clienti abituali al cui bambino abbastanza spesso faccio da babysitter...al termine della cena il bambino voleva il dolce per cui mi ha chiesto di portarlo a vedere i dolci dopodichè mi guarda e mi chiede:"tata ma perchè sei così triste?"incredibile non se ne è accorto nessuno ma un bambino di 4 anni lo ha notato... io gli ho risposto:"Ma no non sono triste"... la stupefacente risposta è stata:"sì che sei triste, non mi dire le bugie,hai gli occhi tristi! Ma la tua mamma e il tuo papà non ti hanno dato un bacio per farti passare la tristezza?"... potevo solo mentire non potevo certo dirgli che non tutti i genitori lo fanno, per cui gli ho detto:"ma certo che me l'hanno dato ma a volte un bacio solo non basta"... sapete cosa ha fatto quell'amore di bambino? mi ha abbracciata e mi ha schioccato un bacio su una guancia... poi inconsapevole della tempesta di emozioni che mi ha scatenato dentro mi ha guardato con quegli splendidi occhi azzurri e con tutto il candore che solo un bambino può avere mi ha detto:"adesso me lo prepari un gelato mega?" Sono scoppiata a ridere di una di quelle risate che vengono dal profondo del cuore... lo so che sembra niente ma erano anni che non mi veniva su una risata del genere... di solito rido con il viso per salvare le apparenze e basta e lui mi dice:"sei così bella quando ridi". Inutile dire che quell'amore di bambino ha avuto una coppa di gelato immensa decorata disegnandoci sopra una faccina con il cioccolato e con due cialde messe in modo tale che sembrassero le orecchie di Topolino e ovviamente il gelato l'ho offerto io... il suo sorriso quando ha visto il gelato e quello che ha fatto per me mi hanno ripagata ampiamente...
So che potrà sembrare molto stupido ma per me uscire per andare a lavorare è stato un grande passo e anche ridere così... i bambini sono meravigliosi!!!

Buonanotte e un abbraccio
[Modificato da Stella.85 03/08/2009 00:14]


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03/08/2009 17:45
 
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Panico
Domani mattina devo andare al centro... mi è preso il panico... e se sbaglio? e se non mi credono? o se mi dicono che non devo fargli perdere tempo? Quando la signora mi ha telefonato per fissare l'appuntamento mi ha detto che faceva passare una settimana perchè voleva vedermi e parlarmi con calma ed io mi sono sentita rassicurata perchè l'ho presa come una premura nei miei confronti... ma se non fosse così? Se invece volesse dirmi che loro si dedicano a persone con problemi veri e non a chi rimane ancorato al passato e non ha la voglia di venirne fuori da solo? E se dicono che aveva ragione lui e che io sono solo capricciosa? E poi anche se decidessero di aiutarmi vorranno ancora farlo quando scoprono quanto io sia cattiva in realtà?
Ho tanta paura...
[Modificato da Stella.85 03/08/2009 17:53]


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