Nuova pagina 1

 

 

 

 

 

Menù rapido al Forum

RIAPRE IL CENTRO ANTIVIOLENZA ADID

 
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Un parassita di nome amore

Ultimo Aggiornamento: 06/07/2009 08:48
30/06/2009 11:27
 
Modifica
 
Quota
Post: 2
Post: 2
Registrato il: 30/06/2009
Sesso: Femminile
Utente Junior
OFFLINE
l’Amore non è strumentalizzazione e la violenza ne è solo l’ antitesi
La relazione roccambolesca che vi sto per descrivere è cominciata un paio di anni fa.
Lo conobbi sul lavoro, sembrava simpatico, sempre sorridente e pieno di interessi e valori simili ai miei..dopo diversi mesi di corteggiamento decisi di uscire con lui.
Da lì iniziammo a sentirci tutti i giorni, stavamo ore al telefono chiacchierando di tutto..
Durante le chiacchiere a volte mi riportava le cattiverie che i miei colleghi dicevano sul mio conto, che mi ritenevano brutta e non troppo intelligente e che lui al contrario aveva una gran stima di me e mi riteneva una gran bella donna.
Io rimanevo molto male (va detto che mi son laureata con 110 e son pure carina) e, nonostante questo suo comportamento da “spia” mi sembrasse poco sensibile, pensavo che le sue intenzioni fossero di proteggermi e non certo di indebolirmi.
Parlai con un mio carissimo amico di quanto succedeva, lui mi disse subito di lasciarlo perdere..che il suo atteggiamento era terrificante e un uomo così poteva solo farmi male.. e io, invece di ascoltarlo, pensai che stava esagerando.
Cominciammo ad uscire insieme...il comportamento che aveva quando ci si vedeva era molto diverso da quello che assumeva al telefono. Pareva sempre malinconico, come se pensasse ad altro, mi disse che aveva un tumore allo stomaco, e che io ero l'unica a saperlo, che aveva un sacco di debiti (nonostante lavorasse) causati dalla sua ex, che se ne era approfittata della sua buona fede, cha aveva problemi con l'affitto.. e un sacco di altre sfortune (genitori morti quando lui aveva 16 anni, il padre alcolista..)..e poi portava con sé pochi spiccioli per cui se avevo voglia di bermi qualcosa o mangiarmi un gelato, per non farlo sentire a disagio, tendevo a pagare sempre io, per entrambi (io studio,lavoro part-time e vivo sola, per cui tiro a malapena a fine mese e lui ne era consapevole).
Inizialmente non pensavo se ne approfittasse anche perché stavamo ore al telefono e in quei casi credevo pagasse lui le ricariche.
Passò del tempo e quasi senza accorgermene mi ritrovai a pagargli bollette, vestiti, la spesa, le sigarette...la situazione mi infastidiva e non capivo se era davvero in braghe di tela o ci marciava. Quando mi invitava a casa sua per cena l'ambiente era allucinante: piatti nel lavandino sporchi da giorni, bottiglie di vino vuote ovunque, sporcizia per ogni dove..
Inizia ad uscire con i suoi amici e notai che anche loro come me tendevano a pagargli le bevute, le sigarette, le cene, le ricariche..erano persone serie, quasi tutte laureate, provenienti da buone famiglie e che lo conoscevano da anni.
Per cui iniziai a convincermi che forse ero io, come lui mi diceva, a voler vedere il marcio dietro ad ogni suo gesto.
Per fortuna, nonostante le manipolazioni psicologiche che mi faceva e di cui era maestro, riuscii a mantenere un po' di autostima e lucidità.
Inizia a ribellarmi, a chiedere spiegazioni circa i soldi che sembrava non avere mai, a rifiutarmi di antrare in una casa sporca..iniziai a chiedere i particolari della malattia che diceva di avere..ne seguirono in progressione risposte vaghe, controsensi, discussioni, liti..
Col tempo scoprii che il tumore allo stomaco era tutta una finzione e me lo disse sorridendo, che i problemi economici che aveva erano l'esito dei soldi spesi in alcol, cocaina..
Dopo svariate discussioni, durante le quali iniziò a lanciarmi e romper oggetti, decisi di lasciarlo.
Tentò in tutti i modi di farmi sentire in colpa, di non volerlo più aiutare ora che sapevo i motivi della sua vita sregolata..
I primi mesi di separazioni li vissi piuttosto bene poi, forse presa da una enorme solitudine, il suo pensiero iniziò a ripresentarsi..lo immaginavo solo, alle prese con dipendenze che per carenza di strumenti mentali non era in grado di affrontare..iniziai dunque un’operazione di rimozione di quanto male mi avesse fatto, mantenendo solo ricordi dei bei momenti passati insieme.
Nel frattempo lui mi ricontattò, così decisi di uscire e da lì piano piano ricominciai a rivivere tutto quanto già avevo vissuto..con la sola differenza che non mi fidavo più di lui..iniziai a mettere in pratica un vero sistema di controllo: le domande che gli facevo, seppur apparentemente banali, avevano il fine di ottenere conferme circa le cose che diceva di fare.. mi resi conto che raccontava un sacco di bugie, e non solo a me: non lavorava, non pagava l’affitto, si faceva prestare soldi da amici, abusava in alcol…Insomma una situazione allucinante…
Quando gli facevo notare le incongruenze delle cose che diceva si arrabbiava tantissimo, rompeva oggetti, sbatteva i pugni, finché un giorno arrivò a mettermi le mani addosso, a sputarmi in faccia..per poi accasciarsi a terra a piangere e ad accusare me per averlo fatto diventare un mostro..
Per la verità non è mai riuscito a far sentire in colpa me per la sua bestialità..anzi l’avermi picchiata mi diede la conferma che le intuizioni avute sin da subito circa la sua natura violenta fossero fondate..
Subii le sue violenze fisiche altre 2 volte; una volta mi ribellai rispondendo alle sberle con sberle e morsi (comportamento per cui stetti male, in quanto era la prima volta che menavo qualcuno, abbassandomi ad un livello tanto miserevole ) e la seconda volta stetti lì davanti a lui scuotendo la testa, assurdo a dire sorridendo (di un riso amaro) di fronte a quanto mi stava facendo..credo che questo comportamento lo disarmò: iniziò a prendere le mie mani e a fare in modo che lo colpissi e poi si mise a piangere come un bambino.
Quella notte si spense in me quella flebile fiammella che ardeva ancora per lui..e si spense anche la speranza, presunzione che io potessi salvarlo..

Oggi, come ieri, penso lui abbia problemi profondi, non riesco ad odiarlo per ciò che mi ha fatto, provo ivece una gran pena..finalmente però mi sono resa conto che sono stata preda di un delirio di onnipotenza; e non posso e non voglio fare da crocerossina ad un uomo che ha messo in pericolo la mia vita..sì perché è questo che ha fatto… l’ha fatto in maniera strisciante, senza che me ne accorgessi, prima cercando di farmi sentire incompetente, tentando di indebolire la mia autostima poi, visto che il gioco non ha funzionato passando alle maniere pesanti..

Ora ho molto più tempo a disposizione, esco con le amiche, ho ripreso a studiare, a leggere e soprattutto ho cominciato a guardare dentro me stessa, per capire cosa c'è che non va in me per aver accettato per mesi di vivere in quel modo..
Ho rivisto il mio passato, le relazioni coi miei famigliari, e purtroppo ho notato delle analogie...non so cosa mi stia capitando..è evidente che la storia devastante con il mio ex ha aperto una ferita più profonda...e, a volte,sento una gran rabbia che fatico ad attenuare.

Ho contattato un centro antiviolenza perché quello che mi è capitato mi ha danneggiato, ha danneggiato il mio valore, la mia spontaneità..non so se andrò alle riunioni, è come se l’idea di essere stata la sua vittima non riesca proprio a digerirla; è un po' come dargliela vinta..so che è un errore.
Continuo a leggere forum su questi argomenti e mi rendo conto di quanto sia utile questo strumento per noi donne..gli uomini violenti sono bravi a stimolare la nostra indole protettiva e la cultura in cui viviamo, purtroppo, continua ad incoraggiare anche subdolamente il sacrificio femminile in nome dell’amore, della famiglia, dei figli…

Vi ringrazio per avermi dato la possibilità di raccontare/vomitare la mia storia , grazie per aver raccontato le vostre, scrivere ci aiuta a non dimenticare, perché se dimentichiamo potrebbe ricapitare, scrivere ci aiuta a prendere coscienza che l’Amore non è strumentalizzazione e la violenza ne è solo l’ antitesi.

06/07/2009 08:48
 
Modifica
 
Quota
Post: 37.293
Post: 155
Registrato il: 05/03/2006
Sesso: Maschile
Utente Junior
OFFLINE


Gentilissima Lisa, non sono un esperto in materia ma penso che purtroppo storie come quella che tu magistralmente hai scritto siano più frequenti di quel che si possa pensare e non mi riferisco solo ai maschi ma anche alle donne.
La categoria del furbo che approfitta della sensibilità altrui in qualsiasi campo è una categoria ben diffusa ed è una delle più vili che conosca. Fingersi ammalato per farsi perdonare le malefatte e le marachelle è davvero odioso, fingersi poi miracolato quando si è scoperti poi... ma non continuo di mio.
Purtroppo chi è innamorato non pensa assolutamente che una persona normale, seppur cocainomane, possa giungere tanto in basso ed i consigli degli amici non contano nulla, anzi a volte si pensa che l'amico non sia tale, che parli per invidia o per gelosia. Il titolo della tua storia lo trovo molto azzeccato: spessissimo l’amore offusca il senso del giudizio.
Brava sei stata tu che pian piano hai approfondito la cosa e hai scoperto il mostro che viveva dentro a quella pelle, questo depone per il tuo 110 meritatissimo. Bravissima a non odiarlo, non sono un esperto ma questo dovrebbe voler dire che ne sei fuori. A me invece quelle persone (persone?) proprio per il male che continuano e continueranno a fare non riesco a compatirle, neppure un po’.
Va be', sto sconfinando ancora sul mio personale. L'ho detto che non sono un esperto, perdonami.
Ho risposto perché ho trovata la tua storia scritta davvero bene e perché mi ha rievocato qualcosa e scosso dentro. Ti ringrazio per averla pubblicata e spero che serva ad aprire gli occhi a qualcuno, anche se credo che il virus momentaneamente sarà più forte.

Ciao

[SM=g27987] Giancarlo
- Quando le parole hanno la musica dentro e la strofa è canto, allora il pensiero è diventato poesia.-
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:39. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com


FORUM DI POESIE E RACCONTI