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RIAPRE IL CENTRO ANTIVIOLENZA ADID

 
 
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SENZA SPERANZA

Ultimo Aggiornamento: 17/06/2009 16:52
06/10/2008 16:02
 
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Mi hanno chiesto di rivolgermi a voi, anche se nutro pochissime speranze di avere un aiuto. Questo perché mi sono gia rivolta a psicoterapeuti, avvocati, centri di aiuto alle donne senza poter cambiare la mia attuale situazione. Credo sia inutile che le persone colte mi dicano che io devo separarmi, che devo farlo per mio figlio, quando IO NON ho la forza di farlo, ne ho il coraggio.
Fino ad oggi nessuno è stato in grado di far scattare in me quella molla che cambierà definitivamente la mia vita. Eppure tante persone ci hanno provato, coi i loro mille consigli e nulla è servito, neppure sapere che il mio comportamento potrebbe provocare danni al mio bambino. Il mio non fan nulla. Perché io per mio figlio sono il suo mondo. lui è un bambino felice. Di questo ne sono certa. Bravissimo a scuola, con mille e più amici, con mille e più impegni che io creo per lui, impegni con me, con gli amici, giochi, feste e sport e tutto quello che è fatto su misura di bambino.
A casa stiamo sempre insieme. Non vado da nessuna parte senza di lui. Mi sembra che mi manchi una parte di me. E lui non fa che abbracciarmi e dirmi quanto mi vuole bene e quanto io sia importante per lui. Il mio bambino con i suoi otto anni e il suo sorriso sempre sul viso.
Poi c’è lui, suo padre. Un ragazzo di quarant’anni. Il motivo del mio malessere, delle mie paure, delle mie ansie, delle mie malattie.
Un uomo o forse no. Un bambino smarrito. Dipendente come la droga dai genitori. Loro il centro della sua esistenza, la verità assoluta. E io, fuori dal cerchio. L’estranea. Quella che non è della famiglia, che non può capire. Anni di silenzi. Di punizioni. Tutte le volte che non ero d’accordo. Tutte le volte che non capivo. Altre volte il motivo non l’ho mai saputo, forse non c’era un motivo. Così mi puniva. Prima l’odio poi il silenzio. Per giorni, settimane. Mutismo assoluto. Dovevo pagare il mio errore. Poi però il perdono. In concomitanza con un acquisto importante, per lui solo per lui. Che teneva i soldi ( per lo più miei ) e gestiva il conto. Così con una macchina digitale nuova, una videocamera nuova, una moto, dei cd, non aveva importanza cosa, l’astio passava come una nuvola trasportata dal vento, allora mi sorrideva di nuovo, era di nuovo lui, simpatico, gentile, e io pensavo che ce l’avevo fatta di nuovo. Non era più in collera con me. Avevo superato anche quell’ostacolo. Poi però le punizioni divennero sempre più frequenti, a volte bastava un niente, che prendessi un suo cd per ascoltare una canzone, se si accorgeva erano guai. Se accendevo il pc, guai se lo scopriva !
Andare in palestra, anche solo avere amiche, no. Avrebbe portato problemi. Altri silenzi. Facevo di tutto per compiacerlo. Ma più facevo più lui era freddo. E se mi guardava con quegli occhi accusatori, potevo morire li sull’istante. Poi la ribellione. Ho detto no. Una volta due. È impazzito. Quanto dolore. Non fisico ma le umiliazioni. I sensi di colpa. Ho iniziato a stare male. Lui mi accusava di aver distrutto la famiglia. Ogni giorno. Ero una donna che aveva umiliato la sua famiglia. Non una brava donna come sua madre. Perfetta in tutto. I genitori mi tolsero il saluto. Avevo fallito. Deluso. Era una donna distrutta. Piangere non bastava, pensai alla separazione, pensai, partirono le sue minacce. Anche di morte. Ma non era quello che mi spaventava. Era il suo giudizio. Il non essere all’altezza. Come quando preparavo un buon cibo. Ore a cucinare e poi lo fissavo. Speravo in un: brava. Ottima pietanza. Ma no. C’è poco sale. C’è troppo sale. Avevo di nuovo fallito. La prossima volta si accorgerà di me. Io che ho vissuto di sogni. Un uomo che mi amasse davvero. Che mi dicesse che sono la donna della sua vita. Che mi chiamasse .. amore…
Così ho fatto un passo indietro. Ho rinunciato alla separazione. Troppo dolore. Lui era felice. Tutto cambiò da allora. Lui vive in casa. Mangia dai suoi. Dorme in casa. Non sa molto del figlio. Sa che esiste, ma null’altro. Non fa spesa, perché mangia dai suoi. A volte gli chiedo aiuto per le spese del bambino. Prima rifiutava. Ora mi passa qualcosa. Ma ogni volta che gli devo chiedere i soldi sto male giorni prima. Mal di stomaco, coliche, vertigini. E poi gli metto un biglietto nella scrivania.
Lo legge. Finge di nulla. Poi dopo giorni o settimane mi da i soldi. Dicendo che non ne ha. Il fine settimana esce con gli amici, credo amici, non so. Esce. Torna all’alba. Non sa che il bambino va i piscina. Non è mai venuto a vederlo. Non sa nulla del figlio. Non sa di me. Della mia grande infelicità. della mia vita concentrata sul piccolo.
Ora viviamo così. Lui dorme in casa, a volte mangia in casa, da solo. Io col piccolo. Non fa null’altro. Gli sta bene così.
E io? Che fine farò ? mi occupo del bambino e i giorni passano. Lentamente o velocemente.
Invecchio. Si. Solo 37 anni mi sento dire. Troppo pochi per morire e troppi per ricominciare.
E poi non c’è il coraggio. Sto li. Vado avanti. Spero che accada qualche cosa che cambi tutto. Ma non accade nulla. Lui ha la sua vita. Sa che esisto. Sa solo quello. Gli basta. Io e il bambino il sabato sera soli a guardare la tv, io e il bambino il giorno di natale soli a giocare. Io e il bambino a pasqua soli. Va bene. Non lo voglio in casa con noi. Chiuso in quella camera. Sento la sua presenza. Mi da fastidio. Solo la notte, lo sento tornare, sento la chiave nella toppa. Mi sento tranquilla. Penso, se accade qualcosa non sono sola. lui controlla il gas. Le finestre. Bene. Ora posso dormire.
A volte la paura. L’ansia. Fortissima. Il cuore che batte forte. Si chiude in gola. Non respiro. Poi quel dolore allo stomaco. La solitudine ai giardini. Le famiglie. I loro sorrisi. Il mio sorriso per mio figlio.

Ora capite che non ho speranza.
06/10/2008 17:46
 
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Ciao e benvenuta tra di noi
Io non sono una terapeuta ma sono una donna vittima della violenza e che ne sta uscendo fuori faticosamente è una lunga salita irta di ostacoli .
Io vedo anche in te quella stessa donna fai un lungo sospiro chiudi gli occhi e pensa come sarebbe bella la vita che fai con tuo figlio ora senza quel terribile nodo allo stomaco senza la sua presenza.
Voi non siete soli siete insieme.
un bacio monica
06/10/2008 23:59
 
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Cara amica,
il tuo post è come un pugno nello stomaco, provoca molto dolore, mi sembra di immaginare la tua vita e mi chiedo come fai a sopportarla e soprattutto PERCHE'.
Pensa a tuo figlio e prova, con un po' di pazienza, a ritrovare la strada del centro antiviolenza e del supporto psicologico.
intanto, resta qui nel forum, raccontaci di te ma raccontaci anche che effetto ti fanno le nostre storie: perchè anche noi abbiamo bisogno di te, dei tuoi consigli e della tua amicizia.
APRI GLI OCCHI e guarda quanto è bella la vita, quanta gioia ti può dare ancora, come donna, come madre, come PERSONA.
Ciao, ti abbraccio,
L.
[Modificato da Lilli66 27/11/2010 09:19]
07/10/2008 09:43
 
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Io ci sono stata in un centro antiviolenza. Ci sono stata tre volte. E poi mi hanno detto di cercarmi una psicoterapeuta. All’asl non possono seguirmi. Non sono una donna che ha subito maltrattamenti fisici. Privatamente costa troppo per le mie tasche.
Ho rinunciato, mi sono sentita abbandonata.
Non andrò più ne ad un centro ne da una psicoterapeuta. E poi non ne ho più bisogno. Mio marito non mi impone più nulla. Viviamo due vite separate anche se è vero, mi segue, mi controlla e mi fa controllare da estranei. Sa sempre tutto, dove vado, cosa faccio.
Un giorno ero con un amica al parco giochi. I nostri bambini giocavano. Si è avvicinato un giovane. Era li col nipote. Ci siamo messi a chiacchierare. La domenica dopo di nuovo. Era piacevole. Non ridevo così da una vita. Non eravamo soli, certo, c’era anche la mia amica, felicemente sposata. Non c’era nulla di male. Scherzavamo fra noi e con i bambini. La sera stessa, qualcuno ha dato fuoco alla macchina di quel giovane. Mio marito mi ha solo detto: non mi va che mi sputxxxi in giro. Da quel giorno ho evitato ogni contatto con quel giovane. Con cui non c’era assolutamente nulla se non due chiacchiere in compagnia. Non ho prove che sia stato lui o qualcuno mandato da lui. Ma sono sicura che sia così.
Mi sono fatta coraggio. Mi è costata una colica addominale dirgli che prendevo il bambino e andavo via. In un altro appartamento. In affitto. Lui non ha detto nulla. È stato zitto. Ha detto solo: bisogna vedere come uno la prende. Non so che significa. Ora però non ho il coraggio neppure di telefonare per andare a vedere degli appartamenti.
Ne ho parlato col bambino. Mi ha detto: mamma dove vai tu vado io. Di papà non mi importa niente. Ma non glielo dire sennò ci resta male.
Ecco. Ho anche il benestare del piccolo. Allora perché non riesco a fare questo numero di telefono? Continuo a restare li.
Vorrei che mi desse uno schiaffo. Mi picchiasse. Troverei la forza. Ma lui me lo ha detto chiaro: non ti sfiorerò mai. Non sono stupido.
Invece ora sta li. Non esiste praticamente. Se ne sta chiuso in quella stanza. Guarda la tv. Gioca col pc. Oppure esce. Non disturba per niente. Ma è una famiglia questa?
Che solitudine. Non fa nulla.
Un nuovo compagno? NO !!!!! un altro uomo che mi comanda. Che mi umilia. Certo all’inizio sono gentili. Garbati. Attenti. Poi però cambiano. Tutti. TUTTI. resterò sola e fino a che mio figlio avrà bisogno di me, mi occuperò di lui. Poi non so. Non ci voglio pensare. Ma un altro uomo no.
Vorrei solo uscirne da questa situazione assurda. Ma non faccio nulla. Resto li e aspetto.
Quando ero bambina ho subito maltrattamenti fisici e psicologici per tutta l’infanzia e parte dell’adolescenza. Mio padre era un violento. Non c’era giorno che non ci picchiasse. L’umiliazione era consuetudine. Altro che incoraggiare i bambini nelle loro capacità. Preferisco dimenticare. A volte ci riesco. Nella vita a parte il mio bambino, ho avuto solo dolore. Non c’è nulla di bello oltre il muro. Non per me.
Una volta ho letto un libro, una donna maltrattata ha visto una goccia di sangue sul cuscino e ha fatto le valigie ed è fuggita via. Quella goccia di sangue è stata la molla che l’ha fatta fuggire. Dopo anni di sopportazioni. Era solo un libro. Ma se fosse così? Se mi occorresse una molla. Per scattare e cambiare la mia vita?
Per ora sono qui. Quella molla la cerco nelle vostre parole. Tutto quello che mi avete detto è vero. Mi è stato detto gia. Ma non serve. Non riesco. Forse rinuncerete anche voi. Come hanno fatto tutti.
E dopo questo forum, non credo che mi rivolgerò più a nessuno.
Basta. Sono stanca.
Grazie di tutto.
07/10/2008 12:26
 
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si deve andare avanti , si deve migliorare
Cara,
come te io sono dentro al cerchio .. non sono ancora fuori, non ci riesco, mi sento vincolata e non posso che capirti perchè sebbene io non abbia l'alibi del figlio per giustificare il mio non allontanarmi da lui .. ebbene non ci riesco, faccio fatica, ho paura a restare ed ho paura ad andare .. ma una cosa la so con certezza è sbagliato restare in nome di un amore che NON ESISTE se non nella nostra fantsia nei nostri sogni nei nostri desideri..
Ho letto un pò della tua vita, so già che di cose brutte ne hai dentro al cuore altrettante e che quello che hai raccontato è solo la punta di un iceberg..
Mi ha fatto bene .. ho visto il mio futuro, il futuro di mio figlio (se decidessi di continuare e di fare una famiglia)..
perchè la gente non cambia .. gli egocentrici cronici non si accorgono di chi gli è accanto.
L'episodio della macchina è gravissimo, immagino tu abbia il terrore, lui di limiti ne ha davvero pochi.
IO ho la tua età, e so che l'idea di ricominciare DA SOLA TI TERRORIZZA, ma forse (e lo dico anche a me stessa) non pensi che potresti stare molto meglio? Hai un lavoro? Puoi essere indipendente economicamente? Inizia dalla tua vita e come dice Lilli "Perchè è un processo lento, duro e doloroso, uscire da una relazione maltrattante, ma poi, ad un certo punto, succede una magia: si può solo andare avanti! Si può solo migliorare!"
il resto verrà da solo, la forza la troverai, la troveremo, ci possiamo aiutare, non siamo sole, ci sono ragazze, donne come Lilli e come Monica e tante altre che si sono riprese la loro vita e che hanno ritrovato il piacere di vivere..
IO ci sto provando fallo anche tu, prova con me, proviamo a seguire i consigli delle ragazze.
Hai delle amiche? Hai una tua famiglia vivina che so una sorella un fratello tua madre tuo padre?
IO ieri ho parlato con loro .. certo non ho detto tutta la verità ma ho sussurato il mio disagio e non c'è stato bisogno di aggiungere moltro altro .. chi ti ama lo sente nel cuore che qualcosa non va.
Da un pò di giorni mia mamma vede per caso programmi alla tv che raccontano di donne vittime della violenza, e pur non sapendo nulla di me ha voluto prendermi da parte e raccontarmi che "non sa perchè.. ma quando ha visto il racconto ha pensato a me" e si è raccomandata diparlare con lei di dirgli se accade qualcosa ma soprattutto chenon devo accettare neanche uno schiaffo ( se sapesse la verità ne morirebbe) ..
So che non tutti i paesi danno aiuto gratuito ma non ti arrendere il centro antiviolenza della mia città concede 10 incontri gratuiti ed io ne ho fatti 9 e quando la mia terapeuta rientrerà dalla maternità andrò anche a pagamento.. sperando che non sia troppo cara. In ogni caso devi sapere che il consultorio passa anche delle terapie con psicologhe pagando un ticket che nel 2007 era di circa 19 euro a seduta (è abbordabile non credi?).
NON TI ARRENDERE NON TI ARRENDERE TUO FIGLIO HA BISOGNO DI UNA MAMMA SERENA i bambini lo sentono che qualcosa non va fallo per lui e un passo alla volta raggiungiamo un pò di pace.
Ci proverai?
Inoltre ho saputo che nela mia citta c'è un gruppo autogestito per donne che soffrono di dipendenza affettiva (cioè donne come noi che non riescono a staccarsi da uomini difficili) chiedi magari c'è anche dove abiti tu.
IO ho deciso che sabato pomeriggio ci andrò, ti faccio sapere come va e di cosa si tratta.
Un abbraccio
Altea

07/10/2008 14:21
 
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Cara Altea, che bella mail che mi hai scritto.
Bellissima.
La mia famiglia abita lontano. Sanno della mia situazione. Da poco tempo, ma sanno.
Mia mamma vuole che lo lasci subito. Che me ne vada.
Ma loro sono così lontani. Li vedo una volta l’anno.
Qui non ho nessuno. Ne parenti. Ne fratelli o sorelle. Nessuno.
Ho due amiche splendide disposte a tutto pur di aiutarmi.
Ma non basta. Lo sai anche tu. non basta. E hai ragione non conta avere figli o no.
So che questa è dipendenza affettiva.
All’asl ci ho provato più volte. Mi hanno risposto picche.
Dovei andare privatamente ma so che non servirebbe. Il problema sono io. È dentro di me.
Nessuna parola può fare nulla. Nessun buon consiglio. Nessun esempio.
Ricominciare a vivere. Sarebbe bello.
Mio figlio lo sa. Capisce tutto. Ha assistito a liti orribili. Alle sue minacce di morte. Poi sminuite. Loro fanno follie poi sminuiscono. – ma dai – quante storie – come la fai lunga per una sciocchezza – e all’inizio una cosa terribile poi ci sembra meno terribile e alla fine sembra che ci siamo inventate tutto che abbiamo ingigantito tutto. Così quando mi ha minacciata di morte davanti al bambino descrivendo pure come mi avrebbe uccisa mentre il piccolo piangeva e lo pregava di lasciarmi stare, ora dice che non se lo ricorda e che forse sono frasi che si dicono che la sto facendo troppo lunga, e poi mi dice – ti ricordi che ogni volta che dovevi muoverti per qualcosa io ti ho sempre accompagnato dappertutto? – non sapevi neppure allacciarti le scarpe senza di me! – mi accompagnava dappertutto è vero. Non andavo mai da nessuna parte senza di lui.
Io ho un ottimo lavoro. Guadagno il doppio di quanto guadagna lui. Lui ha un lavoro precario. È rimasto parecchio senza lavorare. non lo cercava neppure. Tanto provvedevo a tutto io.
Vorrei non avere più paura.
Quando è successo il fatto della povera bambina di otto anni che è morta uccisa dal padre, mia mamma ha sentito confusamente la notizia al tg, le è venuto un colpo. Ha temuto che fossimo noi. Mi ha chiamata subito.
Ho letto il post di quella ragazza che aveva lasciato l’aspirapolvere in casa e lui si è arrabbiato. Anche a me capitavano quelle cose. Questa estate ho lasciato lo stendino nella stanza dove dorme lui. L’ho fatto perché era sabato sera era tardi e stavo lavando gli altri pavimenti. L’ho spostato momentaneamente e poi mentre il pavimento asciugava sono andata a dormire. Lui è rientrato verso le due e ha visto lo stendino ( piccolo e non ingombrante nonché provvisto di ruote ) nella camera. Lo ha preso e lo ha scagliato con violenza contro il mobile del soggiorno. Poi da solo parlava a voce alta. Si lamentava. Ero nel letto terrorizzata. Fissavo la porta. Pensavo che se fosse entrato come avrei potuto proteggere il bimbo che dorme con me? Ma non è entrato. È stata tutta scena. Forse ho troppa fantasia. Lui non ci ha mai toccato.

Come fare cara amica ad uscirne?

Cosa devo fare? qui non ci sono centri di aiuto e poi non mi fido più. sono stata abbandonata da tutte le persone alle quali ho chiesto aiuto. Certo all’inizio ci hanno messo l’anima. Poi però vedendo che non reagivo, hanno rinunciato.

Se stessi bene non avrei bisogno di aiuto, se fosse tutto così facile non mi rivolgerei a loro. Sembra facile dire: bene ora va a casa e chiede la separazione. Certo. Io vado a casa e chiedo cosa?

Mi scoppia la testa. Il tempo passa e sono sempre qui.

Se ci fosse un centro di aiuto per la dipendenza affettiva ci andrei. Forse ci andrei. Tutto pur di trovare la forza.

Se continuo così non so se arrivo ai 40 anni…
07/10/2008 17:08
 
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riapriamo gli occhi ?
Cara Occhichiusi,
Sei una donna forte e che non si arrende .. come hanno detto a me solo uno o due giorni fa Lilli e Monica anche tu come me sei innamorata di un uomo, di un sogno di famiglia, ma non sei debole, ami solo profondamente e si fedele ai tuoi sogni di ragazzina. E' difficile odiare qualcuno che pensi di amare, è difficile allontanarsi dalla propria casa, dalla pripria vita dalle proprie abitudini. Ci vuole coraggio .. coraggio e pazienda, ma se sei qui è perchè come me non ti arrendi, perchè dentro di te sai che meriti una vita almeno serena e questa mezza soluzione con tuo marito, di cui ti sei accontentata .. non va bene..
Cosa vuole dire "non so se arrivo a 40 anni??!"
e TUO figlio?
Quanti anni ha il tuo cucciolo?
lo lasci con i suoceri o in mano a tuo marito???
Lo sai che se resti ancora lì e gli fai respirare quell'aria malata che respiri anche tu a casa tua, tuo figlio ha una probabilità altissima di imparare a "fare l'uomo di casa come lo fa suo padre"?
Lo sai che i bambini imparano ciò che vivono?
Lo sai che i bambini imitano i genitori?
E se tuo figlio nello scatto adolescenziale prendesse ad esempio l'unico ruolo maschile che abbia visto?
E' probabile lo sai?
A quel punto avrai tuo marito chiuso in una stanza, tuo figlio chiuso in un'altra e tu farai la serva.. non la moglie, non la madre..
Certo questa è l'ipotesi peggiore.. potrebbe essere che tuo figlio impari da te ad amare all'infinito e si innamorerà di donne tremende che, come fa tuo marito con te, gli prosciugheranno l'anima.. e non se ne libererà perchè avrà imparato che questo è l'amore...
Aiuta te stessa e aiuterai anche tuo figlio, gli permetterai di avere un rapporto equilibrato nella vita con una donna o almeno saprà cosa è giusto e cosa non lo è..
così impara che vivere come vivi tu è vita.., dici che non arriverai a 40 anni .. quindi pensi di insegnargli che se la vita non ti piace ti lasci morire invece di reagire ?
Insegnagli l'amore per se stesso attraverso l'amore per te stessa, leggi nel "confessionale" "come uscirne", la storia di Tina
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=83888&f=83888&idd=7904163&...
.. è una storia simile alle nostre ..lei è un passo più avanti di me e di te ..
Sei una giovane donna hai la vita davanti come l'ho io e lo dico a te per dirlo a me stessa..
Dici di avere un ottimo lavoro eppure dici che devi chiedere a lui i soldi... ma perchè? Non hai il permesso di agire sul tuo conto? Non ti picchi e allora non è violento? Ma se tu hai lo stomaco ribaltato per chiedere due soldi che sono TUOI, lui ti sta facendo una delle violenze più subdole, quella economica.. e vuoi aspettare il ceffone (che hai già avuto probabilmente) per decidere che è violento?
Ma tu NON SEI FELICE, NON SEI SERENA, è sufficiente per lasciare un uomo che si approfitta di te, non è necessario aspettare il peggio..
La vita è una e da sola con tuo figlio sarà bellissima credimi.
Puoi fare il tuo lavoro in un'altra città?
Torna nella tua città, non rimanere lì, ricomincia da capo.
Fatti aiutare dai tuoi genitori, permetti loro di proteggerti, ritorna bambina non essere orgogliosa, affidati al loro amore, permettigli di ridarti di nuovo alla vita, la tua nuova vita.
Preparati la strada senza dire niente a lui, non serve non ha senso mettere in pericolo la tua vita (date le sue minacce). Legalmente non esiste più l'abbandono del tetto coniugale, vai dai tuoi genitori con una scusa ufficale del tipo che qualcuno non sta bene e devi proprio andare tu, prendi le ferie , parti per il fine settimana prendi con te lo stretto necessario per te e il bambino e ricordati "che la vita aiuta gli audaci e punisce chi ha paura"..
Vedrai che dopo il primo giorno terribile lontano dalla tua "droga" il secondo sarà migliore e ancora di più i giorni seguenti e tu riprenderai energie .. solo allora, quando magari avrai trovato l'aiuto giusto nella tua città, comunica le tue decisioni.
Trovati un nuovo lavoro se non è possibile un trasferimento.
Inizia da oggi .. inizia con me.. piano piano con il tuo ritmo, conceditela una possibilità.
Concediamocela.
Un abbraccio
08/10/2008 09:42
 
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Cara Altea,
il mio post è un po lungo ma per favore leggetelo.
ho letto la storia di Tina.
Ma sarebbe stato meglio non l’avessi fatto.
Tina viveva con un alcolista. Un uomo che la trattava male sempre. Che la umiliava sempre.
Mio marito non ha mai bevuto. Non frequenta i bar e fino a che io non mi sono ribellata alla sua presa ( psicologica perché ripeto non mi ha MAI toccata ) non usciva mai.
Era sempre in casa. A guardare la tv o al pc.
Non aveva amici o svaghi. C’era sua mamma. Bastava e avanzava. Sua mamma che lo ha “ convinto” a vivere accanto a loro. Che dal giorno del matrimonio ha stabilito che di suo figlio se ne occupava lei perché solo lei sapeva cosa suo figlio avesse bisogno. Sua mamma che mi disse sottovoce di non contraddirlo mai, che se avessi avuto dei problemi dovevo chiamare loro e non disturbare il figlio. Sua mamma che esigeva ogni anno di venire in ferie con noi e venire al mare con noi, in spiaggia con noi per poter dare LEI la merenda al figlio quarantenne.
E lui a darle ragione, a litigare con me. Passava prima da lei quando tornava dal lavoro, ogni singolo giorno del nostro matrimonio. Lei gli porgeva la teglia con la cena a volte monodose per il figlio, e poi quando tornava in casa vedevo subito dal suo volto se la mamma gli aveva detto qualche cosa che lo aveva innervosito, cose del tipo: ho suonato ma tua moglie non mi ha aperto ( e magari non ero in casa.. ) e lui ecco che mi teneva il muso per una settimana perché la madre chissà cosa gli aveva detto. A volte si faceva trovare piangendo. E lui ecco che mi puniva.
E io tornavo dal lavoro e lo capivo subito. Guardandolo in volto, se la madre gli aveva detto qualche cosa che avrebbe scatenato la sua punizione.
Non mi ha mai insultata con parolacce o parole volgari. Adesso ogni tanto lo fa. Mi dice che mi vado ad abbassare i pantaloni in giro, che ogni volta che torno a casa col sorriso vuol dire che qualcuno mi ha tromxxxx … A volte penso.. magari! Non mi ricordo più neppure come si fa! Sono passati così tanti anni! Perché il nostro matrimonio è andato a rotoli anche per questo. Non ci pensavo ma poi mi ci ha fatto ragionare una mia amica. Lui non mi toccava mai. Leggo di uomini che costringono le donne a fare sesso. Lui al contrario sembrava schifato da me.
Mesi senza toccarmi, eppure ero una bella ragazza, e anche adesso non passo inosservata. Anche se no mi trucco e non faccio nulla per attirare l’attenzione. Porto sempre i pantaloni e mi trascuro moltissimo. Avrei tanto voluto che mi desiderasse come donna, che mi dicesse che mi voleva come donna, che mi amava, e tante belle cose che si sentono nei film. Ma in realtà non mi ha mai detto nulla di tutto questo.
Ti giro alcune righe del mio diario che tengo da due anni su consiglio della psicologa:


23/2/08

Ho avuto la febbre alta ( 39.5 ) Il bambino mi è stato molto di aiuto. Lui indifferente.
La domenica mattina ero molto debole.
Il bambino voleva la colazione ma io non ce la facevo ad alzarmi.
Lui era in via di guarigione.
Io ero nel pieno della malattia
L**** chiamava il padre per la colazione ma lui fingeva di non sentire
L’ho chiamato io racimolando le forze
Lui si è alzato dopo un po’ molto seccato perché voleva dormire
Ha preparato una camomilla bollente.
l*** gli ha chiesto debolmente di non farla bollente perché lo faceva vomitare
Lui era seccato e sbatteva le cose l’ha chiamato Rita in tono ironico ( Rita sta per Ritardato )
Io dalla camera gli ho gridato di finirla
Perché non aveva pietà peri l bambino che pure era stato male?
L’ha lasciato davanti alla tv ed è tornato a dormire
Ero così debole. ho detto a l*** di mangiare e di venire da me e di stare con me.

21/3/08

Stavo uscendo con l***
Lui anche se non lavora più non lo tiene ma lo deposita dai suoi
l*** di questo ne soffre
Lui gli fa sempre il terzo grado
Di cosa faccio con chi esco ecc ecc
Quella sera l*** mi ha detto che il padre l’ha minacciato
Gli ha detto che se lui non gli dice tutto e lo tradisce lui non sarà più suo padre.

Sabato sera ero distrutta perché siamo tornate dal corso di nuoto di l*** molto tardi e non riuscivo a trovare parcheggio e ho girato per più di mezz’ora.
Poi una volta a casa ho preparato la cena e ho iniziato a pulire la casa
l*** si è visto una sua cassetta di cartoni e io pulivo
Però ero distrutta, così visto che lui non mi aiuta per niente gli ho scritto un biglietto ( lui ovviamente come tutti i sabati era via ) e gli ho scritto che volevo un aiuto in casa e per stirare che avremmo pagato in due perché io m sto seriamente ammalando
Ma lui la mattina mi ha fatto trovare un biglietto con scritto che era meglio per me se non lo facevo a altre minacce esplicite ( ho tenuto il biglietto ) mi ha detto di non permettermi di farlo che sarebbero stati guai e che non scherzava
Mi sento in trappola


***

Per quanto riguarda l’andare via come faccio? Sto facendo domande dove vivono i miei ma non c’è lavoro. Mia sorella vive alle dipendenze del marito.
Io qui guadagno bene. Sarei una pazza a licenziarmi per andare a farmi mantenere da mio padre che è pensionato e arrancano pure loro per arrivare a fine mese.
Sto facendo domande su domande. Ma non sono laureata. Nonostante l’esperienza,senza laurea è difficile.

Eppure non mi sento una donna maltrattata. Voglio dire lui non mi ha mai toccata. Certe volte è gentile come ieri sera che si è preoccupato del criceto di l***. Mi ha aiutato a pulire la gabbia. E poi ha coccolato il figlio sul divano. Sembrava un padre perfetto. Anche se è vero, è stato tutto giorno a casa e non ha alzato un dito. Ha guardato la tv tutto il giorno. Una mia amica mi ha detto: tu hai due criceti e un figlio. Mi ha fatto sorridere.

Fino a che io non vedrò i suoi maltrattamenti ( ma di questo si tratta? ) io non avrò la forza di andare via. Purtroppo sono io che minimizzo. Sono io.

Come vedete ho ancora gli occhi chiusi.
[Modificato da FidelisAdmin 20/10/2008 11:29]
08/10/2008 15:20
 
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Cara , ma quanto dolore sento nella tua storia, sai le ferite fisiche si rimarginano guariscono e fisiologico, ma le ferite dell'anima rimangono e continuano a sanguinare, tu parli di non avere ricevuto violenza fisica ma ti renderai sicuramente conto di quella psicologica ed'è la più subdola ci disorienta ci fa sembrare che è solo nella nostra fantasia che esageriamo, ma mi parli anche di sintomo fisici quello è il tuo corpo ti sta mandando dei messaggi non li sottovalutare...........
La madre di lui sa chi è suo figlio per quello è sempre lì presente lei sà......"Sua mamma che mi disse sottovoce di non contraddirlo mai"....
Sai dopo anni mia suocera mi ha confessato che suo figlio era stato più volte ricoverato per disturbi della personalità...quando era ragazzo...
Ma ora torniamo a noi a tuo figlio tu dici che è sereno, sapessi come sono bravi a fingere per non farci soffrire, come sono bravi i nostri bimbi a sorridere mentre ii dolore gli distrugge il cervello il cuore e poi crescono con queste cicatrici con questo fardello che diventa sempre più pesante, si sentono persino loro i colpevoli impotenti infine crollano, e si perchè purtroppo lo fanno, e allora sì che capirai quanta violenza c'è stata nella tua vita e di come la persona che più ami al mondo sangue del tuo sangue ti abbia protetta ad amata , come le sue ali di Angelo siano state spezzate.....e allora SI CHE APRIRAI GLI OCCHI MA COSA ASSURDA LI VORRAI CHIUDERE MA NON POTRAI......E SCOPRIRAI TUTTO L'ORRORE E SARA' COME SE TI STRAPPASSERO IL CUORE NON SAPEVI NON IMMAGGINAVI DIETRO AL QUEL SORRISO........IL TUO BIMBO .........

Mi dici che è un buon padre!!!! lo pensi davvero o vuoi convincertene
per tuo figlio davvero un buon padre grida sbatte offende suo figlio minaccia lui la madre?

Pensi davvero che un padre debba essere così... io non conosco il tuo vissuto!!!

Ti sento sfiduciata anche io ero così come te non potevo più credere ero stanca, ma ognuno di noi ha un Angelo e tu hai il tuo chiedigli di aiutarti lui lo farà vedrai non sei qui a caso...
Lasciati aiutare e finalmente riuscirai a vedere...
Hai il tuo stipendio incomincia a cercarti un'appartamento dove potrai lasciare gli stendini dove vuoi tu .... [SM=g27987] mi ricordo con mio marito non potevo mettere il perizoma nè a casa nè al mare ebbene appena mi sono separata me ne sono comperata a dozzine... sapessi che liberazione [SM=g27990]
Fai il primo passo vedrai presto inizierai a volare e ti assicuro che è una splendida sensazione regalatela...scegli di vivere non di sopravvivere
un bacio monica


08/10/2008 16:28
 
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non arrenderti guarda le cose per come sono
Sono daccordo con Monica concentrati su tuo figlio e fallo per lui. Una famiglia unita è un dono del cielo, ma questo no, questo è un tormento.. regala a tuo figlio una mamma serena, regala a te stessa una nuova vita lontana da lui.
Trovati un appartamento, apri un nuovo conto, metti lì i tuoi soldini e ricomincia a respirare.
Fammi sapere via email la tua regione, te lo dico io come trovare uno psicologo che non ti dissangui..
Continua così .. scrivi il diario.. scrivi tutto e leggilo e scrivi anche se ti fa male e quanto ti fa male al cuore la sua aggressività ..
In questi giorni sfoglio gli appunti buttati giù nei giorni di crisi, rivivo i momenti di rabbia che ho ingiustamente subito e tollerato, causati da me e meritati secondo lui.. anche io non sono convinta che sia un violento , in fondo mi ha presa a schiaffoni solo una volta ed è passato quasi un anno ..... poi mi ha solo offesa e rimproverata per tutto anche per come stavo seduta al volante, per cosa guardavo alla tv, per cosa mi mettevo: troppo scollato, troppo vistoso, troppo.. (ora ho un armadio a lutto.. mi manca solo il burka)..., per cosa rispondevo per come rispondevo per il tono, addirittura quando ho deciso di stare zitta allo scopo di evitare ulteriori polemiche non è andata bene ugualmente perchè anche il silenzio era una provocazione. Aggiungo che ha voluto che cointestassi il mio conto (che comunque gestisco io e da cui lui non ha mai prelevato .. ma me lo ha cordialmente imposto come gesto d'amore e di fiducia nella coppia), ha preteso regali costosi e non alla portata delle mie tasche facendomi sentire meschina se non lo avessi accontentato , perchè altrimenti avrei dimostrato che ero "tirchia", non ho ricevuto regali altrettanto importanti.. perchè nel suo caso contava il gesto il pensiero ... , ha voluto addebitare sul mio conto la sua bolletta del cellulare e della chiavetta per connessione internet, sempre per avere una dimostrazione d'amore e perchè siamo una coppia...e la prossima cosa che farò a breve sarà dare la disdetta di questi contratti.
Questa cara non è vita né la mia né la tua .. dopo tutto questo, dopo una lunga giornata di lavoro al rientro ci dobbiamo anche meritare le punizioni perchè l'aria non è di loro gusto?
No dobbiamo svegliarci e bene ..
Una soluzione la troviamo..
Continua a cercare l'aiuto attorno a te ma prova anche a seguire i consigli, non attendere la goccia di sangue sul cuscino ..
.. non ti basterà , poi crederai a quello che ti dice , che è colpa tua perchè hai detto... hai fatto.. e non dovevi.. così l'hai irritato .. ma non lo farà più ..
così attenderai ancora un'altra occasione e ti lasci rubare la vita, perchè alla occasione successiva ti dimostrerà che te le sei cercate.
Penso che comunque come dici tu non ti toccherà, ma non perchè non desideri darti una lezione ma perchè sa che è più tutelato se si limita alle minacce. Non dimenticare che anche le minacce sono un reato punito dal codice penale italiano, non dimenticare che il reato di maltrattamenti in famiglia non richiede che lui ti alzi le mani; quello che vi sta facendo sono già un reato vi sta maltrattando.
Non lo dico per aizzarti contro di lui , per carità, non sappiamo di cosa è capace ed è meglio non scoprirlo, te lo dico per farti sapere che non è il santuomo che dipingi, che in un contesto normale il suo è un maltrattamento che si protrae nel tempo.. NON E' UN BUON COMPAGNO, NON E' UN BUON PADRE.
So che hai amiche o parenti che hanno un compagno che le ama che le rispetta che le coccola che le vizia che le adora... per qualcuno è la realtà.
Non di tido che è ciò che ti aspetta, ma come mi ha detto la mia psicologa "ha mai pensato che da sola potrebbe stare meglio?".
Ma davvero abbiamo bisogno di dover vivere nel terrore?
Ma quando è accaduto che abbiamo perso il timone della nostra vita?
E' stato il sì davanti a Dio? Guarda che Dio non vuole il tuo male e se questo è male credimi non viene da Dio. Può essere che il tuo limite sia la fede, non lo so .. ma sappi che è un limite che ti è concesso superare.
un abbraccio
09/10/2008 15:29
 
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Lunedi mattina ho appuntamento per vedere un alloggio in affitto. Non so come farò. Magari ci vado a vederlo. Ma poi.. so gia che di casa non esco. Lo so gia. Considerando che mi costerà sulle 550 al mese per 45 mq. Poi le spese… come campo ?
La casa dove vivo adesso è grande ed è mia. Cioè nostra.
Uff. andrò ma… so gia che è impossibile per me fare armi e bagagli…

SOLO IL PENSIERO MI RIEMPIE DI TERRORE...

poi la sera lo guardo mentre guarda la tv e penso.. ma io non sono una donna vittima di violenza.. sto esagerando davvero. ho ingigantito tutto..... magari avremmo potuto essere felici... forse è colpa un pò mia...


09/10/2008 15:58
 
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Ciao occhi chiusi e benvenuta in Forum.
Il fatto che tu stia tentando di trovare una soluzione al tuo dolore è già un passo importante, il non esserci riuscita anche rivolgendoti altrove e cercarlo adesso qui con noi vuol dire che la speranza e la possibilità di ricominciare non l'hai abbandonata.
E'comprensibile che non sia facile e faccia paura ricominciare da zero ma, molto spesso, è più difficile pensarle le cose che poi effettivamente concretizzarle.
Hai raccontato che la tua vita si svolge in simbiosi con tuo figlio, dove però non c'è posto per tuo marito, dove lui non ha mai cercato di entrare per condividere il vostro mondo. Hai detto che non ti cerca, non ti desidera, nessun gesto d'amore o di comprensione per te, che gestisce lui il denaro, che mangia con i suoi e torna a casa solo per dormire. Ma che fai tutto questo per il tuo bambino. Scusa ma tuo figlio vive la sua vita già solo con te, suo padre è ASSENTE!!!
Se non trovi la forza per te stessa, cercala per il tuo bambino, credimi anche se piccolo sente la tua tristezza, il tuo dolore.
Potreste essere più felici senza tuo marito.
Vorrei iniziassi un percorso di consapevolezza con noi, magari questa volta ci riusciamo insieme.
Pensaci,
per eventuali chiarimenti anche legali possiamo definire alcune cose relative alla casa, al mantenimento, ecc.

La prima cosa è però la forza che può e deve nascere dentro di te,
noi ci siamo...
09/10/2008 16:09
 
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Se tu chiedi la separazione - per colpa o anche solo consensuale - quasi sicuramente tu resterai nella casa coniugale insieme a tuo figlio e inoltre tuo marito (anche se fosse il più povero del mondo) dovrà versare qualcosa per il mantenimento del bimbo.
Mi dispiace, ma non vedo altra via di uscita: continuo a pensare che dovresti trovare la motivazione per agire nel pensiero che tutto questo darà un ambiente più autentico, sereno e vivo al tuo bambino - e questo motivo dovrebbe spingerti ad agire senza attendere che questa situazione anomala spenga tutte le tue forze.
Non stai esagerando: stai morendo poco a poco. Ma puoi rinascere: alza il telefono e chiama un buon avvocato, una persona di fiducia che non si approfitti di te e che ti assista in una separazione.
Ciao, a presto,
L.
[Modificato da Lilli66 27/11/2010 09:20]
09/10/2008 22:35
 
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Ciao Lilli dai sempre degli ottimi e realistici consigli.
Solo purtroppo mi sembra di capire dai post di Occhichiusi che l'appartamento coniugale si trova vicino alla suocera per cui penso che per lei sarebbe troppo complicato rimanere lì.
Occhichiusi comunque dici che la casa e in comune e di proprietà bene allora o lui esce se per te non diventa problematico vivere accantoa tua suocera e o ti da la meta del valore dell'immobile o altrimenti puoi chiedere anche l'affitto le soluzioni legali ci sono devi solo affidarti ad'un buon legale e mettere tutto nero su bianco.
LO SO IL TUO TERRORE LO ABBIAMO PROVATO TUTTE ,la persona di cui parla Lilli sono io il mio avvocato, che non era il legale del centro antiviolenza da cui sono seguita ora, ha spedito la lettera e io ero in casa ho rischiato molto.....
Pensa solo a raggiungere la serenità e poi vedrai giorno per giorno ogni problema avrà la sua soluzione non so se tu sei credente ma affidati a Dio Lui ci aiuta sempre anche facendoci incontrare persone giuste sul nostro cammino che ci daranno le dritte per risolverli.
Niente è impossibile devi solo crederci e volerlo e rimarrai sorpresa di quanta forza avrai.
e non stai ingigantendo un bel niente almeno da quello che ci hai raccontato,ascolta il tuo cuore ti sta parlando e ti sta dicendo hai diritto a vivere non a sopravvivere .......
Sono contenta che sei riuscita ad alzare la cornetta e a chiamare per una casa in affito hai fatto il secondo passo [SM=g27988]
un bacio monica
[Modificato da biancaneve70 09/10/2008 22:39]
10/10/2008 09:33
 
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sono andata da un avvocato di nascosto con un amica carissima che in macchina mi diceva: non posso crederci che ti sei decisa.
l'avvocato mi ha detto che per ora è meglio che subito io vada via. dopo che ha letto il mio diario voleva che andassi in un centro per donne maltrattate chemi tutelasse da possibili sue azioni. le ho detto che avrei pensato ad andare via in un appatamento ma lei non era daccordo. in ogni caso mi sembra esagerato che io vada in uno di questi centri. no. non sono mica una donna che è stata picchiata. ora lunedi vedrò la casa l'avvocato ha detto che posso anzi devo farlo. poi andrò li col bambino. per un pò. poi vedremo il da farsi. certo a parole sentite come parlo? farò, vedrò... andrò... ma sono sempre li. e davvero non posso pensare che andrò davvero via. forse sono i miei sogni che si sommano per darmi la possibilità di continuare a vivere.
ragazze è adesso che ho bisogno del vostro aiuto.se non lo farò adesso questo passo.. non lo farò MAI PIU !
ma da sola non ce la faccio lo so che non ce la faccio.
so che ho diritto all'appartamento ma... se lui si trasferisce dai suoi me lo trovo sempre davanti.
poi lui mi ha detto che l'umiliazione della separazione non la sopporterebbe, ne lui ne sua madre. per la gente mi ha detto sua madre.
lui mi ha detto che non ci pensa due volte a finire in carcere. ma almeno una soddisfazine se la prende. mi ha scritto una mail in cui mi dice che lui sa essere diabolico. l'ho conservata e ora ce l'ha il legale.
lunedi è vicino. mamma mia. mamma mia.....
10/10/2008 11:14
 
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..non avere paura .. ricorda che le difficoltà sono delle opportunità per diventare migliori
Brava brava brava, non ti arrendere, se hai paura vivila e lasciala andare via, non credo che ti farà del male, è un suo modo per trattenerti.. Non fargli sapere dove andrai e segui i consigli del tuo avvocato. Se non vai al centro che ti consiglia prendi comunque contatto in modo che siano al corrente che sei fuori casa e che puoi avere bisogno di un sostegno.
NON SEI SOLA gurada a quante persone stai a cuore.
Un forte abbraccio e pensa a te stessa e non a cosa pensa tua suocera o la gente..
10/10/2008 14:27
 
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Bravissimaa hai fatto un'altro passo
Ascolta i consigli dell'avvocato non sottovalutare mai le minacce ma non lasciarti intimorire servono a lui per bloccare ogni tua iniziativa.
Il centro per te è necessario ti servirà a capire, sai anche io con già la mia prima esperienza, non riuscivo a vedere come è il mio attuale compagno le operatrici mi hanno aiutato a vedere la realtà e che NON sto esagerando e che la colpa NON è mia.....
Pensa solo a tutelarvi e lascia perdere la suocera.... la gente... queli sono problemi suoi non tuoi pensa alla vostra serenità e come sarà bello......con il tuo bimbo finalmente ricominciare a vivere.
Ma ricorda non sottovalutarlo se occorre non esitare a chiamare i carabinieri o ad andartene subito, come hanno suggerito a me preparati una borsa con l'occorrente e un posto a cui appoggiarvi e dove lui non lo sappia, e anche se la tua famiglia e lontana parlane con loro.
Per le cose materiali ha tutto c'è una soluzione vedrai la tua serenità non ha prezzo anche se si tratterà di vivere in 45 metri quadri....
un bacio monica
10/10/2008 15:25
 
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ragazze lunedi andrò a vedere l'alloggio mave l'ho detto.. non so seriuscirò... capite.. è una cosa talmente grande...
ma è normale che io abbia pena per lui? mi sembra di fargli del male... quasi un orribile tradimento... mi sento cattiva e in torto e mi sembrache sia tutta colpa mia... ancora adesso...
10/10/2008 15:58
 
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Cara, fai presente al tuo avvocato (se non ci ha pensato già) che tu, pur avendo diritto a restare nell'appartamento coniugale non lo ritieni opportuno per i motivi che sappiamo (se che sono molto validi, anche per tuo figlio, che sarebbe costretto comunque a restare in un clima molto conflittuale): quindi, visto che i diritti, nella legge, si possono trasformare in SOLDI, questo lo si dovrà fare presente in sede giudiziaria, quando sarà stabilito l'ammontare dell'assegno che tuo marito darà al bimbo e che, quindi, dovrà comprendere anche un contributo per l'affitto.
[Modificato da Lilli66 27/11/2010 09:21]
13/10/2008 13:20
 
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ECCOMI QUA,
questa mattina avevo preso appuntamento per vedere quell'alloggio e... invece il ragazzo dell'agenzia non si è presentato.

ecco tanto coraggio e poi.. ci si mette anche il destino!

sono così stanca. e poi ho sempre le vertigini.

ieri sera io e il piccolo eravamo soli. abbiamo cenato. l'atmosfera era serena. lui guardava i cartoni. io ero con lui, gli stavo facendo l'orlo ai pantaloni e intanto guardavo la tv con lui. ogni volta che sentivo l'ascensore pensa vo che fosse il padre del piccolo che rientrava dalla sua giornata chissà dove, e ogni volta mi assaliva un vago senso di terrore. non chiedetemi il perchè. sono io che lo chiedo a voi. poi l'ascensore si fermava in una altro piano e io mi tranquillizzavo. ma sempre con l'ansia che da un momento all'altro qualcuno avrebbe girato la chiave nella toppa.
poi è arrivato. erano le 22 circa. ero spaventata anche se non l'ho dato a vedere. il perchè? non lo so. non mi ha fatto nulla. è entrato come sempre senza salutare e si è chiuso nella sua stanza. e allora perchè questo terrore????

13/10/2008 14:35
 
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non mollare
cara occhichiusi
che dolore leggere la tua storia e non sono riuscita a leggere tutto. è da tempo che non scrivo in questo forum per vari motivi, però torno spesso a leggervi e tu mi stai dando il coraggio di mostrarmi ancora e far vedere che ci sono.
colgo l'occasione per salutare tutti e dire che io sto bene e anche la mia bimba.

mi ha colpito molto di te il fatto che dici che non hai subito violenza, ma sei comunque terorizzata.
hai letto un libro che hai preso d'esempio per la tua vita.
anch'io ero sempre terrorizzata come te eppure anche mio marito non mi ha mai picchiata anche se ...prova a leggere la mia storia magari ti ritrovi in qualcosa ( cerca : dopo 8 anni ho aperto gli occhi nella pagina violenza psicologica.
tu stai aspettando di vedere la macchia di sangue sul cuscino? o è solo una semplice scusa.
lui continua a ricattarti, continua a farti dei ricatti psicologici, li ha sempre fatti anche mio marito, in modo diverso ma li ha sempre fatti.
ecco perchè hai paura , le minacce fanno paura.
io non credo di essere in grado di darti dei consigli, anzi ho paura di dire qualcosa di sbagliato e se succede ti chiedo di perdonarmi, ma è l'istinto che mi dice di scriverti.
io sono andata da una brava dottoressa che ha un erboristeria, e mi ha dato dei fiori di bach e qualcosa per darmi energia tipo magnesio e ginseng. sto facendo questa cura da due mesi e 1/2 e solo adesso comincio a sentirmi bene. poi cosa fondamentale è cercare di trovare le persone giuste sensibili e disponibili ad ascoltarci.
se una persona ti chiude la porta in faccia, non significa che alla prossima porta che bussi ti senti dire un altro no.
una mia amica continuava a ripetermi: - S. devi volerti più bene. devi voler bene a te stessa.-
difficile da capire quando sei nel vortice e non sai chi sei.
quando cominci a volerti bene, riuscirai a trovare anche le persone che non ti chiuderanno la porta, ma non perchè gli altri vedono che ti vuoi bene, ma perchè tu riesci a vedere e a riconoscere le persone giuste e oneste.

io ti consiglio solo di leggere la storia del brutto anatroccolo e la spiegazione che trovi nel libro: DONNE CHE CORRONO COI LUPI Mito della Donna Selvaggia di Clarissa Pinkola Estés. poi se riesci leggi con calma anche il resto. è un libro che risveglia l'anima della donna ed è per me la mia bibbia. lo apro a caso ogni volta mi sento in difficoltà.

io ho trovato questa dottoressa e tante amiche, la mamma con cui mi confido sempre. e non ho mai smesso di parlare con nessuno. non mi sono vergognata di niente e finalmente ha cominciato a vergoganrsi lui, perchè ha capito e l'ho messo io in trappola come lui cercava di fare con me. ho cercato di prendermi dei momenti per me e dei momenti bellissimi da passare con mia figlia. io e lei da sole, ci siamo divertite tantissimo e senza la paura di essere criticata.
sai non esiste la parola magica che ti faccia aprire gli occhi o forse esiste chi lo sa? in fondo con me è stato così, ma non ne sono così sicura. lui poco prima che scrivessi in questo forum mi ha detto una frase dove con precisione mi ha fatto capire che lui e mio padre pensano la stessa cosa di me. il confronto che lui stesso ha fatto con mio padre mi ha fatto capire come io avessi vissuto una sola vita e non due: figlia e sposata non era cambiato niente. avevo permesso che la mia vita fosse nelle mani degli altri che dicevano di amarmi.
mi sono sentita schiacciata , umiliata. per chi e per che cosa in cambio?
IL RISPETTO. tu rispetti gli altri e perchè gli altri non devono rispettare te. tu esisti e sei importante come un altro essere umano.
la tua vita ha un valore grande e noi donne dobbiamo tirare fuori quella bricciola di orgoglio e farla sentire anche con le poche e deboli forze che abbiamo.
intanto peggio di così cosa abbiamo da perdere.
più in basso di così non possimo scendere. ci rimane solo di rialzarsi e risalire.
ti abbraccio forte forte
Selvaggia

14/10/2008 17:12
 
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La rana e lo scorpione
La rana e lo scorpione

dopo aver sentito tutte le mie titubanze ed i miei sensi di colpa e le mie speranze che magari le cose cambino che lui cambi...Un'amica mi ha raccontato questa favola.. ...
e con una favola mi ha regalato una verità che come una bimba cercherò di fare mia proprio come fanno i bimbi che imparano dalle favole..

Una rana e uno scorpione si incontrarono davanti a un fiume. Entrambi volevano passare dall´altra parte, e se la rana non aveva difficoltà, lo scorpione era preoccupato, perché non sapeva nuotare.

Per piacere, mia cara rana, mi porteresti dall´altra parte del ruscello?" chiese lo scorpione, con la voce più dolce che gli riuscì di fare.
"Fossi matta!" gli rispose la rana "Non provare nemmeno ad avvicinarti, non ho nessuna voglia di farmi pungere da te".
"Ma ragiona, ranocchietta: se tu mi aiuti a passare il fiume prendendomi sulla groppa, io mai e poi mai ti pungerei: se lo facessi, annegherei, perché non so nuotare".
La rana rifletté, e decise di aiutare lo scorpione, un po´ perché aveva paura che altrimenti la avrebbe punta, un po´ perché era un animale generoso, e dopo tutto lo scorpione non le aveva fatto niente di male.
E così lo scorpione saltò in groppa alla rana, e tutti e due si buttarono in acqua. Erano già a metà del percorso, proprio in mezzo al fiume, quando la rana sentì un dolore acutissimo sulla schiena. "Ma come?" esclamò "mi hai punta! E ora moriremo tutti e due, io per il veleno, e tu perché annegherai! ?Ma perché lo hai fatto?" E lo scorpione rispose: "Già, perché l´ho fatto? Perché pungere è la mia natura, e io non posso farci niente".

quando ti senti in colpa e confusa perchè pensi che oggi lui è buono con te che forse lo sarà domani e magari anche dopodomani .. e ti volti indietro e vedi invece che molti anni li hai passati piangendo di nascosto, avendo paura di aver sbagliato qualcosa ma non sapevi nemmeno cosa.. perchè eri in ritardo di 2 minuti e hai avvisato ma non era sufficiente, perchè non capisci niente se non ti dice lui cosa e come è giusto fare.. perchè se tu fossi stata più dolce o più obbediente o meno oca allora ti avrebbe amata come vuoi tu ma non te lo sei meritato..
quando un sorriso che dura una sera ti basta a cercare una speranza che ti renda le cose più facili e ti faccia fare la scelta meno complicata e ti consenta di restare perchè forse può essere un uomo meno aggressivo..
.. ricordati che la rana si è fidata dello scorpione e lo scorpione non ha potuto non pungerla .. perchè è nella sua natura..
un abbraccio
non avere paura del dolore che senti nel cuore.. una trasformazione da bruco a farfalla non può avvenire senza traumi ... lo spuntare di un paio di ali seppure meraviglioso certamente è fastidioso no?



15/10/2008 08:29
 
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Ciao che bella favola Altea ,
Anche la mia mamma quando gli chiedevo perchè mio padre era così lei rispondeva è la sua natura...... ma non è la nostra!
cara Occhichiusi è normale che ora tu ti senta così lui ti ha fatto vivere nel terrore e anche se ancora tu non sai riconoscerla quella che hai subito tu è violenza con il tempo lavorando su te stessa capirai.
Hai anche paura perchè sai che stai facendo dei passi importanti per la tua serenità e sai anche delle minacce , pensi che lui da un momento all'altro venga a sapere tutto, allora forza preparati anche a questo tieni sempre pronta una piccola borsa con tutto l'occorrente anche i documenti necessari e se vedi che le cose si mettono male vai via e avvisa i carabinieri per tutelare te e il tuo bambino e soprattutto per non passare dalla parte del torto sai loro sono molto bravi a fare le vittime....non sottovalutarlo mai.
Non ti far bloccare dalla paura e quello che lui vuole e soprattutto quando sarai pronta ad andar via non farlo in presenza di lui quello è il momento più delicato fatti supportare dal centro, spero che tu ti ci sia rivolta abbi fiducia, o semmai fallo comunicare dal tuo avvocato non metterti mai ha rischio per le tue cose prendile quando lui no c'e e se proprio non puoi vai sempre tutelata anche con la polizia
Ricorda no sottovalutarlo non minimizzare c'e di mezzo la tua vita.
La stanchezza di cui parli hai un dottore? chiedi come puoi superarla ora più che mai hai bisogno dell'energia necessaria ma per te stessa, non sprecarla per pensare a lui, ma solo per proteggerti da lui dai forza proggetta studia pianifica agisci obbiettivo da raggiungere la serenità, per te e il tuo bimbo
Dio non ci ha creato per soffrire ma per godere della vita che ci ha donato
un bacio monica
[Modificato da biancaneve70 15/10/2008 08:34]
15/10/2008 09:10
 
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amiche,
ho chiesto a molte persone di aiutarmi per trovare casa e andare via. ma mentre lo chiedevo, mentre sicura di me parlavo con loro, dentro di me mi dicevo: ma che pensi di fare? figurati che tu andrai via dai.. gli stai solo facendo perdere tempo !

infatti non ho più alzato la cornetta per cercare casa.

sono come bloccata.

ora io e lui non litighiamo più. semplicemente ci sopportiamo in casa. l'atmosfera è serena. la sera lui è chiuso nella sua stanza. io col bimbo, i compiti, la tv, i giochi... la cena.

quanta solitudine !

però parlare con voi mi da forza. mi sento meno ansiosa sapete? non mi abbandonate, almeno fino a che non ce l'avrò fatta.

conto su di voi.
15/10/2008 09:43
 
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CIao, quella che senti non è la tua voce interiore ma è la sua voce dai continua ti stai dando un'altra possibilità alza la cornetta non ti far bloccare tra l'altro è molto divertente andare a vedere nuovi appartamenti e quando finalmente troverai il tuo lo percepirai vedrai sentirai l'energia positiva.
Meglio se l'atmosfera è serena in casa, vuol dire che lui non sospetta non gli dire niente!!!!

Ma di quale solitudine parli!!!!! Voi siete insieme tu e il tuo bambino, i nostri piccoli sanno riempire il nostro cuore di amore.
LUI è solo, chiuso nel suo egoismo ed egocentrismo quando se nè renderà conto sarà tardi..e voi starete già volando verso la serenità che vi meritate....
Qui non abbandoniamo nessuno piuttosto non ci abbandonare tu.....
Un bacio monica
16/10/2008 14:48
 
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OK. ALLORA PROVO A FARE QUESTI NUMERI.

HO SEMPRE IN TESTA LE SUE PAROLE:
le persone ti consigliano di separarti, di distruggere tutto quello che abbiamo costruito in tutti questi anni, e poi loro però se ne tornano dalle loro famiglie e tu resti sola.
la gente è brava a dare consigli, ma poi loro se ne guardano bene dal lasciare la loro famiglia. brava brava vedo che ti sei circondata da un bel gruppo di amiche. brava. quando sarai sola e avrai problemi però poi non venire a piangere da me perchè la mia porta per te sarà chiusa.


VOI NON CI CREDETE MA LE SUA PAROLE SONO COME SPADE PER ME!
16/10/2008 15:06
 
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Re:
occhichiusi12, 16/10/2008 14.48:

OK. ALLORA PROVO A FARE QUESTI NUMERI.

HO SEMPRE IN TESTA LE SUE PAROLE:
le persone ti consigliano di separarti, di distruggere tutto quello che abbiamo costruito in tutti questi anni, e poi loro però se ne tornano dalle loro famiglie e tu resti sola.
la gente è brava a dare consigli, ma poi loro se ne guardano bene dal lasciare la loro famiglia. brava brava vedo che ti sei circondata da un bel gruppo di amiche. brava. quando sarai sola e avrai problemi però poi non venire a piangere da me perchè la mia porta per te sarà chiusa.


VOI NON CI CREDETE MA LE SUA PAROLE SONO COME SPADE PER ME!




ciao occhichiusi
loro sanno usare bene le parole e sanno dove e come colpire.
NON RESTERAI SOLA, nn ti preoccupare. è lui che resterà solo.
anche mio marito è bravo ad usare le parole e sapeva dove colpirmi quando meno di un mese fa l'ho lasciato (siamo ancora insieme appunto per le parole che ha usato) mi ha detto sbattendo la mano sul tavolo: ecco brava lasciami così la bimba non starà ne con il padre ne con la madre perchè entrambi saremo costretti a lavorare tutto il giorno.-

lo che nn sarebbe proprio così, ma il sol pensiero di vedere mia figlia soffrire mi ha fatto tornare indietro.

un abbraccio

[Modificato da vles 16/10/2008 15:08]
17/10/2008 14:22
 
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CHE COSA ORRIBILE. ho capito. e allora che fare?


sapete giovedi andrò a vedere due appartamenti.

non so che succederà. una cosa alla volta.

sono molto spaventata. molto. una mia amica mi da molta forza. vado con lei. lei che è felicemente sposata. lei che il marito l'adora.
lei che col marito sono complici in tutto. hanno una splendida villa e un bambino felice. si lei.

17/10/2008 15:20
 
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che bello.. quando ho letto queste tue parole ho avuto un brivido di gioia per te che hai accanto una amica che ti fa toccare con mano che l'amore non è il teatrino che tuo marito vuole farti credere che sia ..
Mi è piaciuta tanto la forza che arriva dalla descrizione della tua amica, della famiglia della tua amica e dell'uomo della tua amica..
mi è sembrato un urlo liberatorio di chi vede e ha capito cosa vede ..
Le cose che ti dice tuo marito le dice a me il mio fidanzato proprio esattamente con quelle parole.. e conclude con "loro hanno la loro famiglia intanto e le cose non sono come ti fanno sembrare loro".
C'è di bello che almeno hai avuto la forza di non permettergli di allontanarti da loro.. io invece ho allontanato molte persone ... gli ho permesso di isolarmi.
Tu continua così e non credere alle sue parole sono il suo modo di allontanarti da loro e di tenerti stretta a lui.. ma sono daccordo con vles è lui che rimarrà solo credimi solo lui e cercherà anche di farti pena per trattenerti .. per mangiarsi ancora un pezzo della tua vita ..
Fai le cose con i tuoi tempi magari passi piccoli ma non indietreggiare di un millietro il terreno che conquisti deve restare tuo!
Ce la farai è solo questione di tempo ..
un abbraccio forte
19/10/2008 00:36
 
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Ciao,
Gia anche a me ha provato a colpirmi con i figli, ma grazie a Gae a Ines e agli operatori del centro che sto frequentando regolarmente, a cui ho confidato come e perchè lui cercasse di ricattarmi, mi hanno dato le dritte giuste, anche legali per non temerlo.
Adesso vedo la realtà com'è e non come lui voglia che sia, ecco perchè credo molto nell' importanza di essere seguite da degli operatori con la loro esperienza ti fanno riacquistare la lucidità necessaria per non tornare indietro.
Già per l' appunto BRAVA adesso hai delle amiche [SM=g27988] e allora con questo!!!!Mi sembra che la sua porta sia chiusa da un pezzo e non certo perche tu ti sia ripresa la tua vita e distrutto la famiglia come lui dice, ma piuttosto per se stesso , spalanca quella porta e vola via, e poi sbattigliela tu in faccia per una volta anzi per l'ultima volta...
Ricorda però quando deciderai dovrai essere già al sicuro e tutto dovrà essere ben pianificato per non metterti in pericolo.

un bacio monica
[Modificato da biancaneve70 19/10/2008 00:39]
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