Cara Occhichiusi,
Sei una donna forte e che non si arrende .. come hanno detto a me solo uno o due giorni fa Lilli e Monica anche tu come me sei innamorata di un uomo, di un sogno di famiglia, ma non sei debole, ami solo profondamente e si fedele ai tuoi sogni di ragazzina. E' difficile odiare qualcuno che pensi di amare, è difficile allontanarsi dalla propria casa, dalla pripria vita dalle proprie abitudini. Ci vuole coraggio .. coraggio e pazienda, ma se sei qui è perchè come me non ti arrendi, perchè dentro di te sai che meriti una vita almeno serena e questa mezza soluzione con tuo marito, di cui ti sei accontentata .. non va bene..
Cosa vuole dire "non so se arrivo a 40 anni??!"
e TUO figlio?
Quanti anni ha il tuo cucciolo?
lo lasci con i suoceri o in mano a tuo marito???
Lo sai che se resti ancora lì e gli fai respirare quell'aria malata che respiri anche tu a casa tua, tuo figlio ha una probabilità altissima di imparare a "fare l'uomo di casa come lo fa suo padre"?
Lo sai che i bambini imparano ciò che vivono?
Lo sai che i bambini imitano i genitori?
E se tuo figlio nello scatto adolescenziale prendesse ad esempio l'unico ruolo maschile che abbia visto?
E' probabile lo sai?
A quel punto avrai tuo marito chiuso in una stanza, tuo figlio chiuso in un'altra e tu farai la serva.. non la moglie, non la madre..
Certo questa è l'ipotesi peggiore.. potrebbe essere che tuo figlio impari da te ad amare all'infinito e si innamorerà di donne tremende che, come fa tuo marito con te, gli prosciugheranno l'anima.. e non se ne libererà perchè avrà imparato che questo è l'amore...
Aiuta te stessa e aiuterai anche tuo figlio, gli permetterai di avere un rapporto equilibrato nella vita con una donna o almeno saprà cosa è giusto e cosa non lo è..
così impara che vivere come vivi tu è vita.., dici che non arriverai a 40 anni .. quindi pensi di insegnargli che se la vita non ti piace ti lasci morire invece di reagire ?
Insegnagli l'amore per se stesso attraverso l'amore per te stessa, leggi nel "confessionale" "come uscirne", la storia di Tina
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=83888&f=83888&idd=7904163&...
.. è una storia simile alle nostre ..lei è un passo più avanti di me e di te ..
Sei una giovane donna hai la vita davanti come l'ho io e lo dico a te per dirlo a me stessa..
Dici di avere un ottimo lavoro eppure dici che devi chiedere a lui i soldi... ma perchè? Non hai il permesso di agire sul tuo conto? Non ti picchi e allora non è violento? Ma se tu hai lo stomaco ribaltato per chiedere due soldi che sono TUOI, lui ti sta facendo una delle violenze più subdole, quella economica.. e vuoi aspettare il ceffone (che hai già avuto probabilmente) per decidere che è violento?
Ma tu NON SEI FELICE, NON SEI SERENA, è sufficiente per lasciare un uomo che si approfitta di te, non è necessario aspettare il peggio..
La vita è una e da sola con tuo figlio sarà bellissima credimi.
Puoi fare il tuo lavoro in un'altra città?
Torna nella tua città, non rimanere lì, ricomincia da capo.
Fatti aiutare dai tuoi genitori, permetti loro di proteggerti, ritorna bambina non essere orgogliosa, affidati al loro amore, permettigli di ridarti di nuovo alla vita, la tua nuova vita.
Preparati la strada senza dire niente a lui, non serve non ha senso mettere in pericolo la tua vita (date le sue minacce). Legalmente non esiste più l'abbandono del tetto coniugale, vai dai tuoi genitori con una scusa ufficale del tipo che qualcuno non sta bene e devi proprio andare tu, prendi le ferie , parti per il fine settimana prendi con te lo stretto necessario per te e il bambino e ricordati "che la vita aiuta gli audaci e punisce chi ha paura"..
Vedrai che dopo il primo giorno terribile lontano dalla tua "droga" il secondo sarà migliore e ancora di più i giorni seguenti e tu riprenderai energie .. solo allora, quando magari avrai trovato l'aiuto giusto nella tua città, comunica le tue decisioni.
Trovati un nuovo lavoro se non è possibile un trasferimento.
Inizia da oggi .. inizia con me.. piano piano con il tuo ritmo, conceditela una possibilità.
Concediamocela.
Un abbraccio