Ciao Cristian,
la storia che racconti è senza dubbio carica di dolore e rabbia.
E' sicuramente ammirevole l'amore e la costanza con cui vuoi e stai di fatto aiutando la tua ragazza ma...ci sono aiuti che non è l'amore che può dare, o non solo...
Il tipo di intervento più idoneo per la tua ragazza sarebbe quello fatto in sinergia e rete tra struttura psichiatrica e supporto psicoterapeutico.
Mi spiego meglio: il ricovero in reparto psichiatrico non lo trovo, cosi come il mio collega, funzionale al suo trauma.Tuttavia, trovandosi ancora in una fase acuta del problema, l'aiuto farmacologico potrebbe aiutarla a lenire le sofferenze,i dolori e l'ira improvvisa che si scatena ad ogni minima situazione si verifichi. A fianco è FONDAMENTALE il supporto psicologico, di elaborazione, comprensione e superamento del dramma vissuto.
Ciò può benissimo farlo in un Centro Antiviolenza.In realtà gli incontri sono individuali, anche se in casi particolari potrebbero anche fare partecipare te. Tuttavia non mi sento di sindacare sull'operato di altri colleghi che, sicuramente, sapranno fare il loro lavoro.
Sarebbe importante sapere se la tua ragazza ha mai fatto una denunzia a carico del padre, se si è mai fatta refertare dopo le percosse ricevute. Sono documenti importantissimi, prove tangibili per portare avanti, in seguito quando starà meglio, anche una battaglia legale.
Mi auguro che i consigli dati ti possano aiutare, in ogni caso noi ci siamo.
Ciao...
[Modificato da Pedagogista 18/09/2008 13:15]