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RIAPRE IL CENTRO ANTIVIOLENZA ADID

 
 
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Come uscirne fuori?

Ultimo Aggiornamento: 21/09/2009 12:46
14/09/2008 00:05
 
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Da 23 anni sono sposata con un uomo e vivo con lui, mia suocera e le mie due splendide figlie. Dopo molti anni mi sono resa conto di essere vittima di violenza psicologica. Scambiavo la sua ira, le sue urla e maleducazione con "un brutto carattere". La madre di mio marito è stata sempre pronta a difenderlo e dice sempre che sta a noi donne non far arrabbiare i mariti. Chiaramente capivo che non poteva essere così, ma ho sempre pensato che dipendeva da me se lui si arrabbiava. Ho letto alcune delle vostre discussioni e mi riconosco in molte di voi. Mio marito non mi ha mai maltrattato fisicamente, tranne qualche volta, ma ha sempre usato la rabbia come arma. E pieno di fobie, ha paura delle malattie, del aero, di stare in mezzo a troppa gente. Non ha mai lasciato andare da sole io e le mie figlie da nessuna parte, tranne al supermercato qui vicino, anche allora raccomandandosi delle macchine, dicendo dove dobbiamo attraversare e così via. Stamattina mi ha preso per il collo perchè ha scoperto che mia figlia di diciotto anni fuma. Dice che è colpa mia, le ho dato troppa fiducia e così via. Ha detto che se faccio fare le stesse cose a quella piccola mi ammazza. La piccola ha 10 anni e non può quasi mai andare da un amica o fare altre cose che fanno le bambine della sua età. Io ho sempre provato a trovare compromessi per non farlo arrabbiare, ma ora ho deciso che lo devo lasciare. Finalmente ho un lavoro e se sto attenta potrei farcela a prendere una piccola casa in affitto. Ora la mia domanda è:
Come devo fare? Io ho paura di mandargli una lettera dall'avvocato perchè temo una reazione violenta. Stamattina sono andata dai carabinieri ma loro mi hanno detto che se lo denuncio lo viene a sapere e mi hanno consigliato di trovarmi prima un posto dove andare. Ma come faccio con la figlia minorenne? Potrò portarmela senza il suo consenso? Lui non me la lascierà mai portare via. Aiutatemi, sono disperata!
14/09/2008 01:53
 
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Ciao e bentrovata in forum...

L'abbandono del tetto coniugale non è più reato, un tempo, non molto lontano, la circostanza di fatto dell’abbandono del “tetto coniugale” da parte di uno dei coniugi era considerato, per il sol fatto di essersi verificato, addirittura come una ipotesi di reato prevista e punita dalla normativa del codice penale.
A seguito della intervenuta depenalizzazione della suddetta fattispecie, l’allontanamento temporaneo dalla residenza familiare ha ora rilevanza, sul piano giuridico, soprattutto , in sede di addebito della colpa nel corso della causa di separazione che si instaura tra i due ex coniugi.

Tuttavia se l’allontanamento temporaneo dalla residenza familiare risulta essere l’unica modalità possibile, per uno dei coniugi, per evitare rischi alla propria incolumità fisica o alla propria salute psichica, tale circostanza non potrà essere ,nella causa di separazione, posta a fondamento del riconoscimento dell’addebito di colpa per il coniuge che abbia deciso unilateralmente di abbandonare il tetto coniugale.


In effetti, l’allontanamento dalla casa coniugale è consentito dal nostro ordinamento al coniuge che abbia presentato domanda di separazione o di annullamento o di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio (art.146 codice civile).

Però attenzione, in mancanza della presentazione della suddetta domanda si rischia di incorrere nel reato di abbandono del domicilio domestico (art. 570 codice penale), che è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa da 200.000 a 2.000.000.

Comunque perchè sussista tale reato, secondo la giurisprudenza, non è sufficiente il solo allontanamento dalla casa dove i coniugi risiedono, ma l’allontanamento deve essere ’ingiustificato’. Ciò significa che, se ricorre una giusta causa, sottrarsi alla coabitazione col coniuge non è considerato reato. In particolare, non si ritiene passibile di sanzione penale il coniuge che abbandoni il domicilio domestico per porre fine ad una convivenza divenuta insopportabile. L’esistenza della ’giusta’ causa è valutata caso per caso.

Allora carissima amica, il mio consiglio è il seguente.
Contatta un legale, inizia l'iter della separazione, esponi a lui per benino tutti i fatti e di comune accordo, questo per salvaguardare la tua incolumità, quando avrai lasciato casa lui invii la richiesta di separazione a tuo marito.

Se ci sono parti ancora da chiarire, siamo qui.

Cordialmente
Gae





14/09/2008 09:31
 
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Tu, mi sembra di leggere, sei molto più spaventata dalla possibilità che ti tolga la tua figlia minorenne, che da una eventuale punizione per l'allontanamento dal domicilio coniugale.
Il vostro problema probabilmente è la suocera, senza di lei forse la vostra storia sarebbe stata diversa.
Lui è così insicuro e fragile da tenersi la mamma in casa, davvero troppo insicuro, da come lo descrivi con le sue fobie.
Lei, la suocera, probabilmente è oppressiva su di te, sul vostro matrimonio e su di lui (forse lo è stata anche da mamma e il risultato è un figlio così timoroso)
Gae ti ha già scritto cose verissime, che sicuramente ti sono utili e ti chiariscono dettagli importanti.

Io ti aggiungo di raccomandare all'avvocato di non scrivere nessuna lettera a lui, di non fare nulla che potrebbe rivelare a lui quello che stai facendo.
Qui in forum, abbiamo avuto qualche preoccupazione, per un avvocato che in questo era stato un po' maldestro.
Purtroppo ho visto come alcuni avvocati minimizzano il problema di una donna in una coppia e quindi forse ti vedrai prendere come un po' esagerata, ma tu stai attenta che sia prudente e che non scriva nulla.
In questi casi i migliori sono quelli che si sono occupati di difesa delle donne, quelli dei centri sono ottimi, hanno molta esperienza.
Potresti comunque rivolgerti a un centro, per consigli ancora più precisi o anche solo per una rassicurazione che sentiresti più efficace, perchè avviene di persona.

Sei molto coraggiosa, già ti dai da fare per organizzarti e spero che riuscirai a farlo nel migliore dei modi, trovando un appartamento non troppo costoso.
Attenta, comunque, a non rivelare nulla a lui, fino a quando non sei ben sicura di dove andare a rifugiarti.
Guarda, con tutte le nuore, che hanno matrimoni davvero difficili a causa del mammismo dei mariti, mi sembri ben determinata a risolvere il problema e ti assicuro che questa è una disposizione d'animo ottima, che già ti mette in vantaggio nelle tue difficoltà.
Spero anche che qualcuno della tua famiglia possa starti vicino, non solo in modo concreto, ma anche aiutandoti a non sentirti sola in difficoltà di questo genere.

Quando ne hai voglia, quando puoi, facci sapere.
14/09/2008 11:25
 
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Si abbiamo avuto l'esperienza di un legale che ha messo in pericolo una donna, visto che gli ha inviato la lettera di separazione quando ancora lei era dentro casa... Cosa un pò maldestra.

Invece come ho detto sopra, il legale va contattato in quanto senza questa figura è impossibile iniziare l'iter della separazione, se puoi vai in un centro antiviolenza e fai una sorta di lavoro di rete.

Ma mi raccomando sottolinea al tuo legale che NON DEVE ASSOLUTAMENTE inviare nessunissima informativa riguardante la separazione finchè tu sarai in quella casa.

Consiglio inoltre di non tralasciare l'aspetto del supporto psicologico!!!

Come si presenta il rapporto padre/figlie?

N.B. Sicuramente non hai scaricato il file relativo alla guida per la registrazione in forum. Ho notato che hai inserito i tuoi dati anagrafici quanto ti sei registrata, questi sono visibili a tutti e pertanto facilmente riconducibili alle storie che posti nel forum! Ti prego pertanto di modificarli con dati fittizi sempre se già non lo siano.

Se hai problemi fammi sapere...

Gae




[Modificato da FidelisAdmin 14/09/2008 11:43]
14/09/2008 11:38
 
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Stai attenta anche a mantenere un buon rapporto con la figlia più grande.
Sicuramente già ce l'hai, anche se in situazioni difficili, con l'intrusione di persone che rovinano i rapporti (la suocera), non è facile mantenerli accettabili.
Sii sincera, con lei, è grande e potete capirvi.
Non sentirti costretta a bugie che a volte si dicono pensando che siano doverose.
Sei fortunata, hai una donna accanto a te e non più una bimba o una ragazzina piccola.
Tutte e due potete aiutare la sorella più piccola a vivere tutto questo molto meglio di come potrebbe andare.
E anche voi due vi sosterrete a vicenda.
Vedrai.
Tu chiedi come uscirne, e con pazienza e determinazione, sono sicura che ne uscirete bene.
Quando puoi, se te la senti, rispondi alla domanda di Gae, e dai qualche particolare in più su come lui si comporta con le figlie.
Qualche cenno l'hai già scritto, su cosa devono subire loro due.
14/09/2008 11:47
 
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Ho dimenticato questo: anche se è minorenne, la tua figlia più piccola, non credo che sia così piccola da non essere ascoltata su eventuali sue preferenze.
Se anche il padre te la volesse togliere, sicuramente il giudice lo accontenterebbe solo se anche la ragazzina dicesse che non vuole più stare con te, o se ci fossero altri gravi motivi.
Non credo sia il tuo caso, non credo che tua figlia vorrebbe fuggire da te.
Quindi stai tranquilla, e dimentica pure la tua paura che ti venga tolta.
Però stai attenta su tutto il resto, sui passi e le azioni che ora intraprendi.
Se ti rivolgi a un avvocato non specializzato in queste cose, controlla anche quello che fa.
Se invece sarai seguita da un centro donne, potrai sentirti più tranquilla anche sulla competenza e l'esperienza di chi ti assisterà ed è difficile che lì facciano errori
14/09/2008 17:04
 
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Cara Anna,
mi associo ai consigli che hai ricevuto da Gae e da Laura.
La cosa che vorrei sottolineare e che mi sembra gravissima è che, da quanto ci racconti, le forze dell'ordine ti abbiamo dissuasa dal fare denuncia per i maltrattamenti che subisci...
[Modificato da Lilli66 27/11/2010 09:43]
14/09/2008 21:54
 
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Re:
Lilli66, 14/09/2008 17.04:

Gae, io non mi ricordo che reato è, ma già un'latra volta è capitato di sentire una cosa così qui in forum e tu scrivesti il genere di reato e tutti i riferimenti.



Gae, puoi ridarci questi riferimenti?
Oppure darci il link per raggiungere la pagina dove li avevi scritti?
Interessano molto anche a me.
Non lo avevo mai letti, forse li hai scritti prima che arrivassi io.
Se puoi farlo ti ringrazio.


[Modificato da keridwen. 14/09/2008 21:55]
14/09/2008 22:10
 
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Re:
Lilli66, 14/09/2008 17.04:


Fai benissimo ad andartene, non sentirti in colpa: lo stai facendo per il bene delle tue figlie.
Un domani, magari se tuo marito volesse affrontare le sue ansie e la sua deipendenza dalla madre, tu potresti anche valutare l'opportunità di fare una terapia di coppia con lui, ma ora, come stanno le cose, per il bene tuo e delle tue ragazze la decisione che hai preso, di andartene, mi sembra la più saggia.
Ciao, resta con noi nel forum!
L.



Lilli, a me non sembra così urgente che Anna se ne vada, forse non c'è bisogno di una fuga precipitosa, perchè lui non è poi così violento, anche se si comporta in modo assurdo e Anna ha avuto davvero una pazienza incredibile.

Anna, vedi tu, se ti sembra meglio fare come dice Lilli, magari consultandoti con qualcuno del centro-donne.
Sulla terapia di coppia, mi sembra che lui abbia bisogno di qualche intervento terapeutico su di lui, per maturare un po' e liberarsi da una madre così oppressiva.
Però non so, forse è un po' tardino, per lui, per riuscire a cambiare.

Le tue figlie non sono piccolissime, e quindi non dovrebbero soffrire particolarmente della separazione, a meno che lui non si arrabbi davvero tanto e non si vendichi sulla tua figlia minore.
Anche qui sei tu che puoi sapere se le vuole bene davvero o se lo farebbe.
La maggiore fa quello che vuole, è libera nelle sue scelte.

Comunque è giusto che tu offra una vita migliore a tutte e due e un po' più di libertà e se lui non lo capisce non puoi farci niente e non ti resta che andartene.
Se riesci davvero ad organizzarti bene e a trovare l'appartamento, forse puoi aspettare di averlo a disposizione.
Pensaci tu, se ha ragione Lilli, può darsi di sì.

Sei in una situazione non troppo terribile, in confronto ad altre donne arrivate qui fra noi.
Soprattutto stai affrontando le cose nel modo giusto e sono convinta che continuerai così.
Facci sapere.

14/09/2008 23:09
 
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Grazie
Sono commossa! Grazie a tutti voi che mi avete risposto! Ho guardato per caso ma non avrei mai creduto di trovare tutte queste risposte, di domenica poi! Da mesi cercavo un gruppo di donne con esperienza, che erano uscite di situazioni simile alla mia, senza trovarle.
Mi rendo conto di non aver spiegato bene alcuni fatti.
Il rapporto padre/figlie - Il rapporto con la maggiorenne è molto difficile. Non si parlano da 4 settimane. Lei è una ragazza bravissima, ma lui vive ancora nel paesino degli anni 40 e non può capire che una ragazza esce di sera e così via. Trova in lei diffetti anche nelle cose belle che fa. Il rapporto con la piccola è diversa, perchè lei è diversa. Lo sa prendere. Desidera soltanto la serenità e per ottenerla farebbe qualsiasi cosa. Con la piccola è affettuoso, ci gioca e esce con lei. Lo faceva anche con la grande prima, quindi credo sia anche un fatto di età. Va bene finchè loro l'adorano. La piccola ha sempre paura di offenderlo, se abbraccia me quando lui lo vede, abbraccia anche lui per paura che ci rimane male. Lei ha comunque paura di lui. Se siamo al parco e lo vede passare cambia atteggiamento, sta attenta a tutto quello che lui dice (igiene, pezzi di vetro, legno, altro) e parla con la voce da piccola.
Famiglia di origine- Io sono straniera e non posso andare a vivere con i miei. Mia madre è anziana e non potrebbe venirmi in aiuto. Forse lo potrebbe fare mio padre. Mio marito ce l'ha sempre con mia madre e lo dice sempre. La sua è brava, ci ha aiutato mentre la mia pensa soltanto per se. (Non è vero)
Figlia minorenne - Lei non sceglierebbe il padre, ma lui la potrebbe manipolare a farlo. Io devo essere certa che posso lasciare la casa con lei. Tempo fa sono andata da una delle vostre avocatesse e mi ha detto che ci vogliono c:a 5 mesi prima che il giudice decide a chi va la bambina (anche se mi ha detto che sicuramente andrebbe da me). Mi ha detto che la testimonianza della figlia grande sarebbe importante.
Carabinieri- Non mi hanno sconsigliato a denunciare mio marito. Hanno detto che io lo posso denunciare anche per minaccia. Ciò che mi ha spaventato è che comunque lui lo venga a sapere. Io volevo fare soltanto una denuncia cautelare, da tenere per ogni eventualità.
Lato economico- Da mesi ormai sto pagando tutto (o quasi) con il bancomat per avere miglior tracciabilità delle mie spese. Con bonifico bancario pago telefono, luce, gas, mensa scolastica, sport per bambine etc. Con il bancomat faccio la spesa per me e le figlie. Mio marito e mia suocera la spesa la fanno per conto loro (e cucinano per conto loro). Prima, invece, facevo la spesa per tutti. L'unica cosa che non pago in questa casa è il condominio, consorzio, RAI, l'immondizia e forse qualcos altro. L'assicurazione delle macchine prima le pagava lui ma ultimamente ha voluto la metà. La casa era dei miei suoceri ma ora la hanno assegnato a mio marito. Io ho dovuto fare la rinucia.Ora non mi rimane proprio niente dello stipendio, ma dal mese di settembre dovrei guardagnare di più e sono convinta che se vado a vivere da sola con le figlie risparmierei su tante cose e potrei pagare un affitto basso.

Ho preso appuntamento con uno dei vostri centri per il 2 ottobre, ma mi farebbe immenso piacere se mi continuate a scrivere. Ora mi sento meno sola.
15/09/2008 19:29
 
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psicologo
Dimenticavo..... Sto andando da una psicologa da un anno e mezzo. Stavo malissimo quando ho cominciato ad andarci, non pensavo che alla morte come soluzione ai miei problemi. Ora reagisco molto meglio ed è molto grazie a lei se ora riesco a pensare avanti.
21/09/2008 01:59
 
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vostro supporto
Sono così contenta di aver trovato il vostro forum. Qui ho letto storie di altre donne e come voi le supportate in ogni modo. Mi ha colpito specialmente la storia di Rossella che finalmente ha trovato "pace" in Italia. Rossella, ti auguro ogni bene e sono straconvinta che hai fatto la cosa giusta. Gli uomini come tuo marito non cambiano mai, perchè sono disturbati mentalmente e pertanto si dovrebbero curare. In questo caso si trattava di una persona di religione diversa, mio marito è cristiano (molto) e non possessivo quanto il marito di Rossella ma poco ci manca.
Se mi trovo fuori con la bambina quando sta facendo buio, mi comincia a battere forte il cuore perchè so che mi rimproverà quando ritorno. Una volta siamo andate a casa di una mia carissima amica e lui non voleva che ci andava mia figlia. Ha detto vai tu ma lascia la bambina a casa. Io ho insistito e ho detto che la portavo a giocare con le figlie della mia amica. Lui non voleva perchè dice che questa amica non apre abbastanza le finestre e non fa cambiare aria. Se qualcuna delle bambine si facevano male non glielo dicevano per paura che lui strillasse. Quando è capitato che lo ha visto si è molto arrabbiato.Lui decide tutto in casa, quando aprire le finestre, quanta acqua può uscire dal rubinetto (si possono rompere i tubi, dice). La sera qui siamo tutti in silenzio perchè mia suocera va a dormire presto. Lei dorme nella camera più grande della casa e ultimamente tiene la porta aperta. Lui dorme di fronte e da quando anche lui tiene la porta aperta io dormo in camera da pranzo. Dormono praticamente una nella camera di fronte all'altro con porte aperte. Sabato scorso mancava la carta igienica a casa e io l'ho comprata (in genere la compra mio marito). Dopo un pò di giorni era di nuovo finita, ma proprio finita! Sono corsa a ricomprarla. Questo perchè io e mio marito abbiamo discusso sull economia, lui ha detto che lui e la madre hanno pagato una grande somma questo mese e io ho detto che l'ho fatto anche io! (luce, tel, libri scolastici, cibo x me e le bambine, vestiti per la piccola che è cresciuta). Quando mia figlia ha fatto presente alla nonna che mancava la carta ha detto: ma! Compra tutto tua madre! Io non le posso neanche rispondere per non mettere in mezzo mia figlia!
Io non ho mai avuto il permesso di andare al mio paese con le bambine. Si fa tutto insieme in una famiglia! Siamo andati quest'anno dopo che non vedevo mia madre da tre anni. In dieci anni siamo andati due volte. Ci vorrebbero poche ore in aereo ma noi andiamo sempre in macchina perchè lui ha paura. A casa di mia madre si comporta stranamente, pulisce, pulisce e pulisce. Il bagno, le maniglie, i bicchieri. Ogni volta che andiamo compra un bicchiere nuovo per mia figlia dove lei deve bere dopo che lui lo ha lavato.
Ora sono qui che aspetto che arriva mia figlia maggiorenne. Ogni sabato soffro di crampi allo stomaco e all'addome finchè non ritorna. Non perchè sono particolarmente preoccupata per lei, credo come tutte le mamme, ma perchè mio marito e mia suocera cominciano a girare per casa a una certa ora e dicono con aggressività che deve stare a casa a quel ora perchè loro non possono dormire altrimenti. Io provo a rispondere con calma che l'aspetto io, sono la madre, ma dentro tremo.
Grazie ancora di "ascoltarmi". Mi state danto forza e corraggio.
24/09/2008 22:19
 
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Ciao cara Anna,
ho letto la tua storia, riflettendo su quanto abbia influito negativamente la presenza di tua suocera in casa.
Molto spesso, innamorati, si fanno delle scelte istintive senza tener conto dei possibili risvolti nella vita futura.
Nel monento in cui avete deciso di sposarvi dovevate cercare casa per conto vostro, anche se in affitto, perchè la coppia DEVE stare per conto proprio.
Già tuo marito appare una persona piena di fobie e fissazioni, aggiungiamo il fatto che pende dalle labbra della madre e per finire che lei non ha rispetto verso di te.

Anche io, come gli altri, ti consiglio di trovare casa e dopo inviare a tuo marito la richiesta di separazione.
Mentre la cerchi puoi contattare un legale e iniziare a definire l'istanza.Se hai un reddito basso puoi richiedere, utilizzando il certificato ISEE, il gratuito patrocinio. Ti do un altro consiglio:rivolgiti al Servizio Sociale del tuo Comune e fai presente all'Assistente Sociale del luogo cosa ti è accaduto e cosa intendi fare. Sai molte volte è capitato che mamme come te non hanno mai lasciato il compagno per paura di perdere i figli. Ma nessun tribunale dei minori farebbe una cosa del genere, di solito viene tutelato il rapporto madre - figlio. Sono pochi e gravi i motivi per cui una mamma viene allontanata dai propri bambini.
In quanto alla denunzia anche questa va naturalmente fatta!!!

In ordine:
1)Ricerca di casa
2)Legale
3)Assistente Sociale
4)Carabinieri

Un abbraccio...

[Modificato da Pedagogista 24/09/2008 22:22]
27/09/2008 23:52
 
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Grazie Ines
Ciao Ines,
Grazie anche a te. I tuoi consigli sono utilissimi! Sono felice di avervi trovati! Seguirò l'ordine che mi hai detto. Il 2 ottobre vado in uno dei vostri centri per parlarne e mi faccio dare un appuntamento con un vs. legale. Oggi qui è successo l'inferno:
Mio marito in macchina si era arrabbiato per una stupidaggine e ha cominciato a guidare velocemente, come fa quando è arrabbiato. Quando siamo tornati lui si è sfogato con la madre. Io la sentivo dire forte nella sua stanza: Disgraziata, voglio che se ne va, maledetta me quando l'ho fatta venire qui, le ho pagato anche il medico quando si è ammalata quando è venuta, ha fatto i soldi sulle spalle nostre (vi premetto che non ho un soldo perchè ho sempre speso tutto per la famiglia), non la voglio più vedere e se deve abitare qui deve pagare la pigione. Poi avvelita mi ha attaccato di persona dicendo: facciamo i conti così te ne puoi andare! Non ti voglio più vedere!
Io sono riuscita a stare calma per la bambina che si era chiusa al bagno. Ho preso lei con calma e abbiamo continuato a fare i compiti. Mio marito si è subito preoccupato a calmare la madre, preparandole una bella cenetta e consolandola.
Riflessione: è vero, lei mi ha chiesto di andarmene, ma si rende conto che con me viene via anche la bambina??? Ho paura di dirglielo per la reazione che possano avere loro due.
Grazie dello sfogo. E bello avervi!
un abbraccio
Anna
28/09/2008 11:40
 
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Dio mio che suocera che hai...

Cara anna devi iniziare seriamente a pensare di seguire i consigli di ines. Ormai la situazione è degenerata, non vorrei si arrivasse a qualche scontro fisico!!!

Lo sai, noi siamo qui a supportati e aiutarti... Però cara Anna mi raccomando, non sia questo solo uno spazio dove sfogarsi, qui si fa il primo passo poi devi necessariamente rivolgerti alle autorità competenti, servizio sociale, centroantiviolenza del luogo dove vivi, ok? Noi qui seguiremo passo passo il tuo cammino!

Ogni pietra che metterai nella nuova costruzione sarà toccata anche dalle nostre mani, tranquilla non ti abbandoneremo.

Un abbraccio
Gae
28/09/2008 12:55
 
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mi muoverò
Grazie ancora. Si, mi devo muovere e comincierò giovedì andando in uno dei vostri centri. Chiederò di nuovo un appuntamento con un avvocato. Oggi e domani telefonerò per vedere una casa e chiamerò mio padre per chiedergli se è disponibile a venire in Italia mer darmi supporto fisico e morale. Vi terrò informati. Grazie per non lasciarmi sola!
18/10/2008 23:54
 
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Ho cominciato a muovermi.....
Ciao a tutti,

Ho cominciato a muovermi.
Sono andata insieme a mia figlia maggiore a vedere alcune casa. Ho cominciato a spostare alcune cose da una amica.
Sono andata a un centro antiviolenza. Li mi hanno spiegato che posso andarmene e che loro manderebbero una lettera al tribunale dei minori, polizia e...non mi ricordo dove. Mi hanno dato appuntamento dall avvocato.
Sono andata dall avvocato con una amica. L'avvocato mi ha detto che ci sono 3 possibilià:
1. separazione consensuale - parlo con mio marito e l'avvocato gli manda una lettera che dobbiamo incontrarci da lei.
2. L'avvocato manda una lettera al tribunale dei minori e io me ne posso andare. 30 gg prima del processo lui riceverà la lettera.
3. L'avvocato gli manda una lettera adesso.

Avevo quasi deciso di fare come avete detto voi, andarmene e fargli arrivare una lettera dopo. Poi mi è venuto un dubbio......la piccola.
Se nel frattempo che passano i 5-6 mesi prima che il giudice decide chi deve tenere la bambina. L'avvocato dice che nessuno me la può togliere. Ma prima del processo? Se lui la viene a prendere a scuola, ha gli stessi diritti di me a stare con lei, mi ha detto l'avvocato. Potrebbe anche negarmi di vederla per quanto ne so io. L'avvocato mi ha detto che se ho paura di questo devo rimanere a casa finchè lui riceverà la lettera 4-5 mesi. (Certo allora scoppierebbe l'inferno)
Io ho contattato mio padre, per sapere se lui potrebbe venire quando succederà il fatto e mi ha detto di si. Io vorrei provare a parlargliene e poi dire se andiamo dall'avvocato. So che farà il pazzo, ma starei meglio con me stessa. Non so se mai troverò il coraggio per fare questo, ma devo!
Ho preso appuntamento dall assistente sociale giovedì. Voglio sentire se veramente è vero che non c'e un modo per stabilire quando dovrebbe stare con me e quanto con lui prima del processo.
Per il momento ho sospeso la ricerca della casa perchè voglio prima fare chiarezza.
Mia figlia grande ancora non ci parla con il padre. Con la piccola lui è anche troppo dolce. Le compra piccle cose, gioca con lei etc. Mio marito e mia suocera mi hanno trattato malissimo dicendo delle cose assurde del tipo che io non so cosa significa gesire una casa perchè ho sempre vissuto gratis (non pago l'affitto perchè la casa è loro, ma penso a tantissime altre cose).

Grazie dello sfogo e di starmi vicini

Anna

20/10/2008 23:24
 
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Cara Anna,
sei molto in gamba, stai facendo un sacco di cose per prepararti alla tua nuova vita.
Per quanto concerne i tuoi dubbi, ti consiglio di parlarne molto bene con l'avvocato e se non capisci bene le cose che ti dice, chiedigli nuovamente di rispiegartele.
[Modificato da Lilli66 27/11/2010 09:43]
26/10/2008 02:28
 
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Grazie Lilli
Ciao cara Lilli e grazie per avermi scritto di nuovo.

E vero, ho fatto tante cose, ma cammino un pò come il gambero. Ora ho fatto un passo indietro.

Ho seguito il vostro consiglio 1. cerca casa (senza prenderla però l'ho cercata) 2. legale 3. assistente sociale e li temo che mi fermerò per il momento. Sono andata al consultorio famigliare e mi sono subito resa conto che l'assistente sociale avesse un viso famigliare. E capitata che ci sono venuta con mio marito in altre occasioni nel passato (parti etc) e loro due si salutavano. Io le ho subito detto: Spero che posso contare sul segreto professionale, perchè lei conosce mio marito. Prima ha detto che non lo conosceva ma durante il colloquio ha detto che mio marito è una persona rispettabile e ben visto da tutti....... Conclusione mi ha consigliato di dirgli di venire in consultorio per parlare insieme, dicendo che io ci ero andata per me ma che loro hanno voluto anche lui. L'idea non è niente male se non fosse per il fatto che ho una sensazione di sfiducia verso di lei. Quando le ho detto che ero andata dai carabinieri perchè mi aveva preso per il collo, lei ha fatto una smorfia e ha detto che la polizia è una cosa brutta per la famiglia. E meglio lavare i panni sporchi in casa. Ha visto come sto e ha infatti detto che è meglio che ci separiamo perchè non siamo più felici insieme, ma non mi sono sentita capita.Mi ha detto che potevano richiedere un altra operatrice ma credo che in quel caso dovrei andare di nuovo a raccontare tutto a lei. Mi ha sconsigliato di lasciarlo con una lettera dall'avvocato al tribunale del minore, perchè si aprirebbe un inchiesta e mia figlia piccola ne soffrirebbe. Secondo lei il modo migliore è di invitarlo al consultorio. Io ho una sensazione strana. Ci devo pensare. Comunque penso che la soluzione migliore sarebbe che io trovassi il coraggio di dirglielo di persona. Dovrei pianificare tutto, farlo sapere alle mie amiche più care in modo che mi possono venire ad aiutare se serve.
Mi sento più forte adesso. Forse ce la farò.
Grazie
27/10/2008 15:55
 
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Ciao cara Anna64, ti stai muovendo bene, ciò che devi evitare è farti prendere dalla paura. Non sono totalmente d'accordo con le affermazioni dell'Assistente sociale ma ciò non vuol dire che non abbia compreso la tua situazione:infatti anche lei ti ha consigliato la separazione. Non temere per il segreto professionale, anche se conosce tuo marito ciò non vuole dire che può raccontargli del vostro incontro.
Volevo rassicurarti circa l'affido:anche prima della sentenza i figli restano con la mamma. Certo non puoi evitare a tuo marito di vederle o di trascorrere del tempo con loro ma non verranno date a lui.
Vai avanti e non ti fermare, noi ci siamo...
26/11/2008 23:20
 
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casa
Ho trovato casa! Una mia amica carissima mi ha aiutata a trovare un appartamento in affitto. Lui ha capito che la sto cercando e sia lui che la madre sono arrabbiatissimi con me, mi hanno detto di tutti i colori. Lui ha detto che non mi lascerà mai la piccola ma io gli ho detto che i figli vanno sempre dati alla madre. Non sanno che ho trovato casa e ancora non ci posso andare. Io appena posso entrare comincio a ripulirla con l'aiuto di mia figlia grande, così intanto lei può stare li visto che a casa c'è un atmosfera insopportabile. Purtroppo a Natale devo partire con mio marito e mia figlia piccola per un viaggio prenotato da tempo. La piccola non vede l'ora. La grande andrà da mia madre con una amica. Quando la casa sarà sistemata andrò dall'avvocato, farò venire mio padre e avrò il coraggio per affrontare mio marito. Credo che sistemare la casa aiuterà a rendermi più forte.

Grazie ancora a tutti voi. Ogni tanto vado a rileggere ciò che avete scritto. :)
27/11/2008 17:44
 
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Cara Anna,
sei una forza della natura!
Si avverte una tale serenità e forza nelle tue frasi, che fa bene al cuore leggerle.
Se vede che sei una persona positiva: le tue figlie sono fortunate ad avere una mamma come te, sicuramente la tua positività riuscirà a controbilanciare ogni aspetto negativo del padre.
Cosa dirti...vai avanti, noi siamo con te...
Spiritualmente, [SM=g27988] ci inviterai tutte a prendere un caffè con te, appena ti trasferisci nella tua nuova casa!
Ciao, in bocca al lupo!
L.
05/01/2009 15:32
 
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Prossimi passi
Cari amici miei,
Auguro a tutti voi un anno nuovo sereno!

Vi racconto brevemente:
Lui intuisce che qualcosa bolle in pentola e si arrabbia quando io non lo nego. Ogni volta che attacca il discorso, io dico che non è il momento di parlare di queste cose. Questo, un pò perchè è sempre presente la piccola quando fa queste sceneggiate, un pò perchè ho paura per quale possa essere la sua reazione se confessassi. Quindi ora il mio piano e come segue:
1. Finisco di sistemare casa in pochi giorni. Ho dovuto fare tutto di nascosto e mancano alcuni mobili e di pulire e dinpigere. Ho attaccato gas e luce, ma devo vedere che funzioni tutto bene.
2. Telefono all'avvocato (quella che mi ha dato il centro antiviolenza della mia città) per vedere se lei condivide il mio piano che sarebbe:
-parlare con lui, dicendo che vorrei separare e quindi andare insieme dall'avvocato
dato che non credo possa funzionare e che lui si arrabbierebbe moltissimo devo essere pronta a
-far venire mio padre
-fuggire con le figlie (nella casa. Il centro mi ha detto che loro possono mandare un fax al tribunale del minore e il fatto che lui mi abbia minacciato davanti alla piccola è motivo sufficiente per potermene andare con le figlie, facendo arrivare una lettera anche a lui dove c'è scritto che sono reperibile presso l'avvocato)
Per questo la casa deve essere pronta prima che faccio le mie mosse.

Vorrei tanto sapere che cosa ne pensate voi!

Sembro forte, in realtà tremo. Lui, poi, questi giorni è gentilissimo!

Aspetto una vostra risposta!

Se questa storia finisce bene, vorrei dedicare del tempo in futuro ad aiutare donne in situazioni difficili.

vi abbraccio

Anna
14/01/2009 18:36
 
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Avvocato etc
Cari amici,

Ho preso appuntamento con l'avvocato del centro antiviolenza della mia città il 23! Voglio stampare le discussioni che abbiamo fatto e portarmeli. Ora ho riletto tutto e capisco che avete ragione. Forse dovrò fare proprio come ha detto Lilli, andarmene senza affrontarlo. E folle. Dice delle cose assurde e sempre davanti alla bambina. Avrei ancora qualche domanda da farvi:

-Siete sicuri che potro portare la bambina con me se gli mando la lettera scritta insieme all'avvocato?

-Si può stabilire i giorni per vederla insieme con l'avvocato in attesa della sentenza?

Se mi potete rispondere sarei molto grata. L'ora è vicina. Nella casa ora ho anche i scaldamenti e l'acqua calda. Ho comprato i mobili che ariveranno tra qualche settimana. Sto fiudando la libertà.

Grazie!
15/01/2009 17:32
 
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Cara Anna,
la cosa più importante ora è che tu faccia ogni passo consultandoti con l'avvocato.
Nessuno meglio del tuo avvocato può consigliarti su queste cose.
Ti suggerisco di parlare con l'avvocato con calma, prendendoti tutto il tempo per capire e senza aver timore di sembrare scema se chiedi due volte la stessa cosa o se ti sembra di non aver capito bene e quindi chiedi spiegazioni ulteriori.
[Modificato da Lilli66 27/11/2010 09:44]
15/01/2009 22:47
 
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Cara Lilli,

Quanto fai per gli altri! Che persona fantastica sei! Vorrei tanto conoscerti un giorno. Io ho letto anche i discorso di tante altre donne e tu sei sempre stata li, pronta a rispondere e consigliare tutte.
Io ti dico la verità: Sono già stata 2 volte da quest'avvocato che è molto in gamba per consulenze. Sono stata in centro antiviolenza. Ma nessuno (a parte Gaetano e qualcun'altro da voi) mi ha saputo consigliare in modo schietto e preciso come te! Tu sai veramente di cosa parli e come ci si sente! Ecco perchè sei unica! Hai passato di tutti i colori, hai le carte giuste in tavola per consigliare e comprendi con il cuore e con la mente!

Grazie Lilli! Se non ti dispiace io continuerò a scrivere e leggere qui, perchè se sono arrivata fino a qui è soltanto grazie a questo forum.

un forte abbraccio
Anna
16/01/2009 11:59
 
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Carissima Anna intanto intanto ti ringrazio per le parole d'affetto che ci rivolgi. Colgo l'occasione per ringraziare anche Lilli, sempre attenta e precisa nelle sue risposte...!!!

Molti pensano che andare via di casa significhi ancora abbandonare il tetto coniugale, le cose sono cambiate da molto tempo ormai. Al massimo si può andare incotro all'addebito della separazione ma tu ti stai muovendo con il legale quindi stai mettendo in chiaro tutto! Non solo il tuo gesto non fa altro che preservare te e meglio ancora tua figlia! Ecco cosa recita un ultimissima sentenza della cassazione:

Cassazione – Sezione prima – sentenza 10 aprile 2008, n. 9338

Riprendendo un consolidato orientamento giurisprudenziale i Giudici della Suprema Corte, con la pronuncia in epigrafe, hanno statuito che “l’abbandono della casa familiare non costituisce causa di addebitabilità della separazione quando sia stato determinato da una giusta causa, ossia dalla ricorrenza di situazioni di fatto, o anche di avvenimenti o comportamenti altrui, di per sé incompatibili con la protrazione della convivenza, ovvero quando sia intervenuto in un momento in cui l’intollerabilità della prosecuzione di detta convivenza si sia già verificata, ed in conseguenza di tale fatto”.

Cara Anna gli incontri protetti si hanno quando il giudice, lette le carte e le denuncie, si rende conto che il rapporto padre/figli senza la presenza di mediatori familiari, psicologi protrebbe essere pericoloso per la prole, quindi stabilisce incontri protetti in presenza di personale qualificato.

Per esperienza, anche se non sono un legale, posso dirti che puoi andare tranquillamente via di casa con tua figlia ma contestualmente iniziare l'iter della separazione incentrando tutto sull'incomunicabilità tra te e tuo marito e sulle situazioni di violenza che nel tempo hai dovuto subire, senza che tu subisca nessun problema legale!

Tienici informati sull'incontro con l'avvocato, ok?

Un abbraccio
Gae




16/01/2009 15:44
 
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Grazie mille Gaetano! Sapessi quanto conforto mi date!
Vi terrò informati. Manca ancora una settimana e sono sicura che non passerà mai! Vorrei prepararmi il meglio possibile per questo incontro con documentazioni etc.
La mia paura è che io non ho nessuna prova che subisco violenza, che nel mio caso è sopratutto psicologica. Non ho certificati medici che lui mi ha fatto male, non ho testimoni che lo ha visto trattarmi male. Certo, la gente ha visto che la bambina non può partecipare a tanti eventi e che lui sta sempre troppo attenta a lei, ma nessuno lo ha visto in azione a parte mia madre che abita all'estero e i parenti di mio marito che non andrebbero mai contro di lui. Questo mi può ostacolare?

grazie mille! Non mi lasciate mai!!!!

Anna
16/01/2009 16:10
 
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Parti da un presupposto: La separazione e il divorzio sono un diritto sia della donna che dell'uomo, infatti le disposizioni che attengono a tale diritto si trovano all'interno della legge relativa al DIRITTO DI FAMIGLIA...

Ora è sicuramente molto difficile riuscire a provare la violenza psicologica in ambito processuale ma non impossibile e comunque nulla vieta a te in quanto donna di avvalerti di un diritto sancito dalle mostre leggi, quello di separarti...

A tuo avviso la separazione trova la sua giustificazione nella violenza che tu hai subito negl corso degli anni da parte di tuo marito, questa (intendo la violenza) anche se non provata non toglie a te il diritto a separarti (con tutto ciò che ne consegue, affidamento condiviso, mantenimento ect...) e rifarti una vita di coppia che sia improntata sul rispetto e sulla salvaguardia della dignità.

Sicuramente parlando con il tuo legale avrai chiarite molte cose, tranquilla.

Un abbraccio
Gae
[Modificato da FidelisAdmin 17/01/2009 13:32]
18/01/2009 16:45
 
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Cara Anna,
guarda che nella definizione dei termini di affido della bambina non si tiene conto di "chi è il più bravo" tra voi, ma semplicemente si mette in atto una abitudine super-consolidata e cioè che i figli stanno con la mamma, vivono con la mamma e vedono il papà in determinati giorni e orari.
[Modificato da Lilli66 27/11/2010 09:44]
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