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Esperienza di vita con un uomo violento e il cambiamento.

Ultimo Aggiornamento: 21/08/2008 11:00
20/08/2008 11:57
 
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Registrato il: 19/08/2008
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Esperienza su come ho cambiato la mia vita.
Buon giorno sono nuova di questo forum, ho letto diversi post e in quasi tutti ho ritrovato una parte della mia vita, ma questa domanda L'uomo violento puo' cambiare m'interessa particolarmente, perche' e' una domanda che mi sto ponendo da quasi un anno, ma prima per correttezza e per poter capire la situazione Vi raccontero' la mia storia:
Sono sposata da 23 anni due figli, eravamo giovanisimi entrambi, la mia storia di violenza e' iniziata gardualmente la prima che io ricordi e' stata dopo 2 mesi dal matrimonio io incinta di 7 mesi, non ricordo il motivo, ma mi ricordo io a terra e lui che mi da un calcio, io che voglio andarmene e lui che mi ferma implorando e scusandosi, e io resto.
Da qui molti altri episodi si sono susseguiti era un escalescion dai pugni sul tavolo, al lancio di piatti e quant'altro a sua portata fino ad arrivare alla violenza fisica, principalmente le mani al collo con strangolamento, i motivi erano i piu' svariati dal mangiare non di suo gradimento, dalle pulizie, alle mie proteste per l'interferenza di sua madre nella nostra vita, si sua madre ha avuto un ruolo importante nei nostri litigi lei si e' impossesata di mia figlia e si comportava come se la madre fosse lei e non io e alle mie proteste lui prendeva le difese di lei. Mi ha allontanato da tutte le amicizie in principio per il fatto che non avevamo la macchina e non potevo muovermi, poi ogni persona non era adatta, aveva qualcosa che non andava, solo le sue conoscenze i suoi amici e rispettive mogli andavano bene, mi ha allontanato dalla mia famiglia criticando mia madre e il suo modo di fare e parlare (a lei lui non piaceva).
Quando ho iniziato a lavorare e' stata una liberazione un modo per evadere da quella gabbia in cui tornavo tutte le sere, mi sono concentarata sul lavoro ignorando cio che succedeva a casa, ho fatto carriera, sono arrivata a guadagnare piu di lui e questo e' stato peggio, lui ha fatto di tutto perche io lasciassi perdere, se ritardavo 5 minuti erano urla e litigi, dovevo andare a cena con clienti me la faceva pagare non direttamente ma indirettamente accusandomi di trascurare la famiglia i figli la casa, alla fine ho ceduto, credendo che fosse veramente colpa mia della situazione in famiglia. Lui mi ha sempre fatta sentire brutta, incapace, inadeguata, davanti alle altre persone mi denigrava (come faceva e' fa sua madre con suo padre), io per lui non ero brava a cucinare, a curare la casa, se io dicevo qualcosa non era mai accettato ma se la stessa cosa veniva detta da un altro allora si! Se mi rifiutavo a letto poi erano litigi furibondi, accuse di tutti generi e pensare che capitava a giorni alterni, spesso quando ero decisa a dire no, mi prendeva a calci e a calci mi spingeva fuori dal letto, una volta e' arrivato a violentarmi.
Senza contare le minacce di usare i fucili da caccia, o di dare fuoco alla casa. Anche la figlia unavolta diventata grande quando si opponeva lui si girava contro di lei e io intervenivo interponendomi tra loro e faccendo in modo che la sua violenza si scagliasse su di me e non su di lei. Lui il marito quando era in queste fasi letteralmente era fuori di se' non era in grado di controllarsi. La mia psicologa mi chiese un giorno come facevo a bloccarlo? Quando la sua violenza arrivava ad un certo punto in cui la mia paura diventava terrore, reagivo aggredendolo verbalmente e in questo modo prendevo il sopravvento e lui si bloccava.
Un anno fa' circa mi sono resa conto che anche il figlio stava crescendo e si stava opponendo al padre e che poteva finire male, dopo l'ennesima lite in cui lui mi disse seduti in macchina io e lui " se fossi sicuro che tu morissi, mi lancerei contro il guardareil" faccendo il gesto, qui ho avuto paura, e il giorno dopo ho chiamato la psicologa del comune prendendo appuntamento.
Ma prima del colloquio un'altra lite lui con un pugno che sfiorava la mia testa e' andato a sfondare il mobile della cucina, e poi con il figlio e mentre gli stava mettendo le mani al collo, ho urlato e reagito uscendo fuori di me', mi ha preso per il collo stringendo e poi spintonandomi via, io ho fatto la valiga , ho detto basta ero decisa, ma e' intervenuta la figlia che lo ha giustificato dandomi contro, e dicendomi che la lasciavo nella m.... .
Sono rimasta, gli ho che doveva curasi, che sarei rimasta solo a quella condizione, e che non ci sarebbe piu stato una prossima volta.
Il giorno dopo sono andata all'appuntamento ho mostrato i segni che avevo sul collo e spiegato la situazione, subito si sono allertati essendoci un minore coinvolto, lo hanno chiamato per parlare, lui era docile, amorevole, simpatico come lo era sempre fuori casa, ma non e' riuscito a influenzare il giudizio anzi sono stati messi dei paletti via le armi da casa subito, e lui doveva sottoporsi a terapia, ha accettato, l'ho saputo dopo che se non accettava sarebbe stato allontanato o sarebbe stato allontanato il ragazzo.
Lui si e' cercato lo psicologo a pagamento, lo psicologo ha voluto incontrare anche me' e il marito voleva che andassi anch'io dal suo ma ho rifiutato, sono rimasta con quello pubblico da cui mi sentivo piu' tutelata.
Comunque per concludere e tornare alla domanda iniziale, lui da quando e' entrato in cura non ha piu avuto reazioni violente di quel tipo, si alcuni episodi in cui credevo esplodesse ma non e' successo.
In principio diceva che andava dallo psicologo per me' perche io l'ho voluto, che lui stava bene anche prima e che ero io a provocare la sua reazione violenta, anzi che non era vero che mi strangolava ma che mi spingeva via per il collo, ha ammesso di avermi violentata dicendo ma si e' successo una volta. Molte delle cose che ha fatto dice di non ricordarsele, e non ne vuole parlare, perche dice che fanno parte del passato e che le ha cancellate e che devo cancellarle anch'io per poter andare avanti.
Da quasi subito e' diventato l'nnamorato ideale dice che si e' scoperto innamorato piu di prima, sms, fiori lasciati ovunque, continue richeste di coccole, baci, ecc. addirittura ora piange, cosa mai avvenuta prima. nei primi tempi questo attaccamento era quasi morboso, e se io non ricambiavo erano fiumi di parole per convincermi della sua buona fede, ora dopo un anno si sono attenuate. Lui continua ad andare dallo psicologo che pero' gli ha gia detto che non serve piu' che lui ci vada, che ha preso coscenza, che il suo problema era l'insicurezza, e la gelosia, che lo portava a quelle reazioni.
Bene ora io mi chiedo come dice il post e' possibile che lui dopo 23 anni di violenza fisica e psicologica sia guarito in un anno di terapia? solo prendendo coscenza dei suoi errori?


[Modificato da FidelisAdmin 20/08/2008 19:17]
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