| | | Post: 720 Post: 720 | Registrato il: 03/09/2007 | Sesso: Femminile | Utente Senior | | OFFLINE | |
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Cara amica,
ho letto con attenzione il tuo post e sottoscrivo la risposta che ti ha dato Gae.
Anche a me la tua sembra una storia "a lieto fine": forse la sofferenza di vostro figlio, insieme alla prospettiva di vedersela con la giustizia (quando i servizi sociali funzionano possono fare tanto!) hanno portato tuo marito a impegnarsi realmente.
Un anno di terapia non è moltissimo ma non è nanche poco: può darsi che un cambiamento sia avvenuto, chissà.
Certo, il fatto che tuo marito non voglia più parlare del passato lascia un po' perplessi. In un certo senso, è anche comprensibile: penso che anch'io, se commettessi degli errori così brutti come lasciarmi prendere dalla violenza verso le persone che ami, proverei l'impulso di voler cancellare tutto e ricominciare da zero.
Tuttavia, questo non è possibile perchè non fa i conti con le TUE sensazioni, i TUOI sentimenti: tu hai sicuramente dentro di te oceani di rabbia, paura, sfiducia e senso di umiliazione che DEVI poter tirare fuori, esprimere, anche in faccia a tuo marito, perchè altrimenti ti troveresti ancora una volta a subire, anche se per una buona causa.
Insomma, a mio avviso la terapia di coppia potrebbe essere la ciliegina sulla torta della guarigione di tuo marito.
Una alternativa potrebbe essere, da parte tua, riprendere quella iniziale proposta di tuo marito e fare qualche incontro insieme al suo psicologo: così potresti esprimere i tuoi sentimenti in un contesto "protetto", cioè con la presenza del suo psicologo (non dimenticare che la RABBIA è un sentimento legittimo e sano! Ci sono poi modi sani o sbagliati di esprimere la rabbia, questo è determinante!) e nello stesso tempo verificare se il cambiamento di tuo marito è reale.
Penso che tuo marito potrebbe accettare facilmente questa soluzione, poi se hai ancora dei dubbi potresti proporre la terapia di coppia classica.
Ti saluto con un abbraccio e ti invito a restare comunque qui nel forum: credo che la tua esperienza possa essere molto interessante per tutte noi e anche per gli operatori.
Per esempio: mi piacerebbe sapere quali segnali hai notato all'inizio, rispetto a questo cambiamento, se il ruolo di tua suocera è stato ridimensionato, come vivono i tuoi figli questa situazione attuale. Ci sono tante cose che mi piacerebbe chiederti...tante altre te ne chiederanno le altre amiche (senza illuderci troppo..ovviamente).
Ciao,
L. |