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la mia storia

Ultimo Aggiornamento: 14/07/2008 13:09
30/06/2008 18:26
 
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salve a tutti come va io e due volte che scrivo la mia storia e mi si scompare ,ora ci sto provando di nuovo.da dove cominciare dall inizio o dalla fine?ho visto che sia ines che gae hanno posticipato il 3 ottobre x me ,una data immemorabile ,il mio 33 compleanno ,come aavrete capito non ero presente .lo ero ma non libera,quel giorno si e presentata la polizia al lavoro dicendomi che era arrivata la condanna da roma e mi hanno portato dentro in quell hotel come dice peppe a 0 stelle;in quei momenti bruttissimi i miei (nostri )angeli erano presenti non mi hanno abbandonata,ne me ne ai miei figli;sono stata li 2 mesi e 18 giorni e in quel tempo quando arrivavano le loro lettere piene di parole di coraggio ,di forza,e di pazienza mi arrivava quella forza di andare avanti che tante volte ci abbandona,le assistenti mi dicevano che quando arrivava la loro posta mi si illuminavano gli occhi e prendevo forza dalle loro parole.sono uscita il 22 dicembre il nostro gesu ha voluto farmi fare il natale a casa con i miei figli e famiglia,il 10 aprile mi hanno concesso di ritornare al lavoro e al nostro sportello.la mia storia e cominciata quando il mio miglior amico è divenuto il mio fidanzato e poi marito ,mentre eravamo fidanzati qualche volta litigavamo xche diceva lui non ervamo liberi di uscire o altro( preciso che sono di una provincia di palermo e la cultura siciliana e quella che è)poi e riuscito a convincermi a fare la fuitina la classica scappata di casa,x noi forse x me credevo che doveva cominciare una nuova vita ed e cominciata di dolore e pianti.
30/06/2008 19:55
 
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Cara Savy, già leggendo queste poche righe anche in me riaffiorano i ricordi di quei giorni: momenti duri, difficili, dolorosi, ma ce l'hai fatta, hai salito anche l'ultimo gradino...
Quello che dobbiamo fare insieme è ricominciare gradualmente da dove avevamo interrotto il 2 Ottobre scorso e vedrai che il tuo futuro non sarà più bianco e nero ma...a colori
Un abbraccio cara croce colorata,
A domani...

01/07/2008 16:16
 
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Ciao Croce colorata,
grazie per aver condiviso la tua storia qui.
Sembri una persona piena di vita e di forza, di speranza e di amore per il prossimo...
hai affrontato tante difficoltà.
Grazie perchè avere il coraggio di parlare infonde coraggio in chi ascolta.
Scusa la banalità delle mie parole, ma solamente leggere queste poche righe mi ha fatto venire voglia di dirti che ti sono vicina.
Continua così, ti auguro una vita bellissima
02/07/2008 17:30
 
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continuo della mia storia
si sono passati 15 anni e ancora mi ritrovo a piangere x lui e a chiedermi il xchè?mi sono da sempre creata dei sensi di colpa x tutto cio che è avvenuto,mio marito era un etilico,dapprima lo faceva saltuarmente quando c era quache bisogno in casa e lui non riusciva con il suo lavoro ad arrivare a quello che era necessario,e io mi dicevo fra me e me,non chiederò piu niente ,non voglio che faccia cosi,ma man mano che i giorni passavano lui ritornava sempre piu spesso ubriaco e alla domanda:sei ubriaco?rispondeva ,rompendo cio che le capitava sotto le mani e che non aveva bevuto,;MI ZITTIVO IMPAURITA e mi dicevo forse sono stata io ha sbagliare'?I mesi passavano e lui ritornava sempre piu spesso ubriaco ,cominciava a rompere tutto ,sbattere sedie ,sportelli ,porte e come le chiedevo cosa e successo si scaraventava contro di me o contro chi la faceva quella tanta assurda x lui di domanda,non ci pensava un secondo ad aggredire o a preoccuparsi chi c era in casa a vedere,quando poi dopo diversi giorni si riprendeva mi chiedeva dove mi avessi fatto quei lividi e io coma una scema ,rispondevo che avevo sbattuto contro la porta ecc.ecc.come tutte noile solite cose che raccontiamo x non fare capire agli altri .avevo paura ha dirle che era stato lui.mi riprometteva che non lo faceva piu e nel corso degli anni sono nati i miei 3 angeli,e vi scrivo da come sono nati non lo so è al loro arrivo non era presente (pensate solo questo)ma la situazione degenerava ogn giorno di piu,non beveva davanti a me o ai familiari e nenche in casa si poteva tenere dell alcol,si arrabiava dicendo che eravamo noi a provocarlo,;un giorno dopo l ennesima discussione e al suo risveglio le ho proposto :o ti curi o noi ce ne andiamo,e x tutta risposta mi sento gridare tu sei pazza,siete tutti pazzi avete fatto congiura contro di mè,e io o vieni o vado,cosi ha deciso di venire .siamo stati dal dottore e parlando e discutendo ,questo mi dice che io le davo troppe attenzioni ,che io avevo solo occhi che per lui e che quando lui mi alzava le mani non dovevo aver paura a dirle che era stato lui ,che lo dovevo metterlo al fatto compiuto,cosi l ascolto ed all ennsima alzata di mano ,al risveglio ,mi chiede cosa fossero quei lividi^le rispondo che era stato lui,ancora oggi rivedo quegli occhi dicendomi che non poteva essere vero,chiedendomi perdono .e io lo perdonavo ma mi chiedevo e le chiedevo il xchè?se era qualcosa che non gli andava in me,che cosa le mancasse,cosa era che gli faceva scatenare tutta quest ira,e lui non riusciva a parlare e a spiegarmi..,in quei momenti mi sentivo ancora piu impotente verso tutto e tutti,non riuscire ad aiutarlo ,se ero io a sbagliare ,ma quando andavamo dal dottore ,questo mi rispondeva che non ero io la sbaglita ma bensi lui.a poco a poco cercavo di allontanarmi da lui con la presenza ma non con il cuore per vedere come reagiva ,ma era peggio mi accusava che non lo amavo piu e che mi facesse schifo ,vedeva cose che non esistevano proprio ,anche se parlavo con suo padre era discussione attaccata,i suoi ci soffrivano pure ma era il loro figlio e mi rispondevano :vedi che non ci puoi tu cosa possiamo fare noi?...................A DOPO.
03/07/2008 16:40
 
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Continua cara amica, continua gradualmente il tuo racconto...
Questa è la seconda volta che sento la tua storia ma, come durante la prima, non posso fare a meno di provare una forte stretta al cuore per ciò che hai dovuto sopportare e subire.
Voglio che tu superi tutto, affrontandolo e gettandolo alle spalle per sempre, per ricominciare davvero una vita nuova...
Un abbraccio...
05/07/2008 20:04
 
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Ciao croce colorata, come stai?

Leggere le tue parole è stato come vedere un film, ma più reale di un film. Perchè i lividi sono veri, non sono trucchi. Dopo le botte le lacrime escono davvero e bagnano un volto distorto, che nessuno vedrà.

"Tu non mi ami" "non ti importa niente di me" "non vedevi l'ora che ti lasciassi, eh? Ora finalmente sei libera di fare quello che cazzo ti pare, va và! Vaffan...!"

E il cuore si frantuma.
Credevo fosse impossibile romperlo in pezzi più piccoli di come erano diventati...

Pensavo che aveva bisogno della mia comprensione, che sarei dovuta stare più attenta, non guardare nessuno negli occhi. Smettere di indossare gonne, uscire con gli amici, essere gentile con chi mi parlava.

E io? Dove ero in tutto questo?

Pensavo che aveva bisogno di me, cercavo di farlo sentire vicino, come lui era vicino alla mia anima, lacerata dalle sue parole. Ma quando ero io ad avere bisogno di lui, lui dov'era?

Non c'era.

I personaggi hanno volti e nomi diversi, ma la storia è la stessa: una violenza senza motivo.
[Modificato da Triste84 05/07/2008 20:07]
10/07/2008 22:06
 
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continuo
salve ,ma quando rimugino nel passato mi blocco e non sono riuscita ad andare avanti,ancora oggi quei brutti ricordi fanno stare male,il morale della precedente post e stato che ogni giorno c era una discussione attacata ,o con me o con i suoi o con i fratelli c era inferno,e io non potevo parlare tanto erno sempre legnate lo stesso,un giorno i suoi si fanno le valigie e se vanno a vivere in campagna con la scusa che con la loro assenza magari il figlio cambiasse e si responsabilizasse,non vedendo loro magari non si sentiva controllato e certe cose cambiassero ,e sono cambiate in peggio ,lui poi faceva tutto quello che le piaceva rientrava ed usciva a qualsiasi orario oppure non rietrava completamente ,lasciandomi sola in casa con 3 bambini e con l angoscia che le fosse capitato un incidente (premetto che il numero è abbastanza,e non era mai colpa sua ,rispondeva)A ogni minimo rumore sobbalzavo ,al suono del telefono o del citofono incominciavo a tremare dalla paura e mio figlio il grande cercava in tutti i modi di tranquillizarmi ma senza esito,incominciavo a pregare che facesse rientro e se e quando rientrava quello che succedeva non vi dico,io capivo com era dal passo nella scala e subito portavo i bambini nella loro stanzetta x non fargli vedere com era combinato,ma tante volte mentre badavo a lui mi vedevo spuntare il grande dicendomi :mamma non ti preoccupare ti aiuto io,e mi aiutava a svestirlo ,lavarlo e poi metterlo a letto;questo quando gia ne aveva combinata una fuori casa o se veniva direttamente a casa non vi dico quello che faceva .ricordo un giorno avevo preparato il pranzo ,pietanze che piacevano a lui ,spaghetti al sugo fresco e peperoni ripieni,come è entrato e ha visto la tavola apparecchiata ha fatto volare tutto in aria ,io guardavo il tetto bianco che si sfumeggiava di rosso ,di verde ,mi acchippa x un braccio e mi fa sedere ordinandomi di non alzarmi x pulire altrimenti erano legnate,lui si e messo nel divano a fissarmi come x dire ora vediamo chi è il piu forte ,tu o io,e io pensavo se mi alzavo ,li prendevo ,stavo seduta e non passera tanto che sbotta che devo fare? cosi me ne sono sta ta li zitta zitta fino a quando si e addormentato ,dopo lo faceva x giorni,io ho cominciato a pulire i bambini ha chiedermi cosa fopsse successo e io ha dirgli di fare silenzio altrimenti si svegliava e........................ tutto questo e durato x altri due anni fino a quel brutto giorno ,una mattina mi alzo e non lo trovo in casa ,ho pensato sara uscito ,e quando e tornato abbiamo cominciata a litigare x le solite cose che lui faceva tutti i giorni,il bere ,litigando e spingendoci e altro ,e quello che ricordo ,mi ritrovo con una pistola fra le mani e lui a terra ,quando mi rendo conto di quello che era successo corro per le scale ha prendere il telefono e a chiamare il pronto soccorso ,ma al loro arrivo lui non ce la fatta,con essi arrivano i carabinieri che gia sapevano di certe situazioni e io ho cercato di spiegare ,gli chiedevo di aiutarlo ,di rianimarlo ma invano.......... mi hanno condotta dentro ,sono stata li 18 giorni il tempo x fare le loro analisi,x ricostruire la storia e mi hanno fatto uscire.Dopo 18 mesi mi viene a trovare l avv. e mi dice ce una brutta e allo stesso tempo bella notizia x te ,e io cosa ,tuo marito era un erinoimane oltre a etilico ,in quell istante non so come mi sono sentita dentro,dicevo non e vero non e vero ,ma esce il certificato e lo leggo ,era cosi ,al processo mi hanno concesso tutte le attenuanti e mi danno 7 anni e 8 mesi,dovendomeli dare xche ho causato la morte di una persona ,io mi colpevolizzo tutti i giorni anche se non dovrei ,se era al contrario la legge lo lasciava come incapacita di intendere e volere ,mentre io pago la coseguenza di non dover parlare ,che la donna è donna 'una volta' ,che il marito e marito ,.la mia storia lo sintetizzata assai, voglio porre una pietra al passato e ricominciare a vivere se DIO lo vorrà.ora capirete la poesia 'CUORE'..................................ora sta a voi se vorrete essere mie amiche o no ...ciao.
11/07/2008 00:41
 
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Cara Saveria noi la tua storia la conosciamo e sai cosa pensiamo di tutto, hai fatto una grande cosa condividendola con tutti gli amici del forum! Grazie.

Mi voglio soffermare sull'ultima parte, ora sta a voi se vorrete essere mie amiche o no ...ciao. Ti posso assicurare che tutte coloro che vivono qui con noi hanno cuore e anima per capire nel profondo tutta la tua esistenza e allungarle le braccia non ritirarle.

Puoi stare tranQuilla, credo di parlare a nome di tutti quando affermo che sei entrata in questa famiglia virtuale e ne farai parte portando il tuo contributo indispensabile per far comprendere che vivere situazioni di violenza portate all'estremo, non trovare supporto adeguato da parte delle istituzioni, sentirsi soli e abbandonati alla lunga genera drammi di grandissima portata. Pertanto prevenire, prevenire, prevenire e supportare con professionalita, cuore e soprattutto fare tutto ciò avendo un GRANDISSIMO RISPETTO per le sofferenze delle persone!

Un abbraccio
Gae

11/07/2008 08:45
 
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Ciao Saveria!
Ho letto la Tua storia...
Imagino che si è voluto per scriverla qui al publico...
Grazie...
Davverro penso che tutte noi che scriviamo sul questo forum riusciamo comprendere...uso parole di Gae,che dicono tutto:"...che vivere situazioni di violenza portate all estremo.......a lungo genera drami...
Scrivo poco perche ho sempre dificoltà trovare le parole giuste...però sono qui
Un grande abbraccio
11/07/2008 15:28
 
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Carissima Savy la tua storia mi colpisce sempre dritta al cuore...
Sò perfettamente quanta fatica ti costa ogni volta scrivere il dramma che hai subito per tanti anni... mi ricordo come se fosse accaduto ieri quando per la prima volta hai trovato il coraggio di varcare la soglia di quel piccolo ufficio del nostro Comune ed a passi timidi e con voce tremore hai aperto la porta del tuo cuore, un cuore che ancora sanguinava, con ferite che non si sono del tutto cicratizzate...
Abbiamo fatto un lungo percorso insieme e dai primi incontri sei entrata, insieme ai tuoi tre figli, nei nostri cuori.
Abbiamo pianto insieme quando ti hanno riportata via ed abbiamo gioito insieme quando hai fatto rientro in casa a Natale.

Sai bene l'affetto che ci lega a te e non ti abbandoneremo, se è questo che temi qualche volta!!! Abbiamo scelto noi di volerti bene, perchè abbiamo letto subito nei tuoi occhi il bisogno di ricominciare a vivere, di non essere più prigioniera di un amore malsano e disumano. Non ti ho mai reso colpevole di ciò che è accaduto, ma ancora oggi tu non riesci a scrollarti di dosso questo fardello. Cara amica la violenza sei stata TU a subirla per anni, tutte le ingiustizie e le ferite che quell'uomo ti ha lasciato dentro e fuori devono farti comprendere che non sei responsabile della disgrazia accaduta ma vittima di una società assente, sorda al "grido disperato" di una donna e mamma che chiedeva solo aiuto, ma che le è sempre stato negato.
Oggi ci siamo noi con te, avremo voluto esserci già allora ma...la cosa più importante è guardare avanti, per te, per i tuoi figli e per le donne ed i bambini di tutto il mondo che vivono drammi simili e che hanno bisogno di essere aiutati...

Una abbraccio a tutti... [SM=g27998]
[Modificato da Pedagogista 11/07/2008 15:32]
11/07/2008 21:22
 
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Cara Saveria,
io scelgo di essere tua amica, per la tua limpidezza e sincerità prima di tutto, poi per il tuo coraggio, ma, infine, anche perchè credo che tutte noi sappiamo che (come ci ricorda Gaetano) putroppo certe situazioni di violenza portate all'estremo (o al continuo logoramento) possono generare drammi.
Penso che tu non sia sicuramente l'unica donna che, dopo aver subito una continua violenza, abbia reagito in modo così spropositato e grave.
Giustamente, con la splendida e dolorosa onestà che ti contraddistingue, tu ci ricordi hai "tolto la vita ad un altro essere umano", e questo, hai ragione, è gravissimo e resta, coe un macigno nella tua vita.
Ma non sarò certo io a lanciarti addosso la prima pietra, anzi, ti apprezzo per la tua trasparenza.
Tu hai certo delle responsabilità che conosci più che bene, ma molte di più ne aveva (pace all'anima sua) tuo marito, per non parlare di chi sapeva, vedeva e non parlava ed ha lascito che le cose arrivassero ad un epilogo così tragico, che ha privato tuo marito della sua vita ed ha segnato per sempre te ed i tuoi bimbi.
Saveria, guarda avanti e non permettere ai tuoi sensi di colpa di consumarti e di farti credere che no hai diritto ad essere felice di nuovo, pienamente felice, come persona, come madre e come donna.
Ti sei assunta le tue responsabilità: credimi, questo non è facile e non è frequente!
Una volta pagato il tuo debito con la giustizia umana, io credo che tu debba pensare a te stessa e alla tua vita come ad un foglio bianco e immacolato sul quale puoi scrivere con mille colori una nuova storia, serena e autentica.
Grazie ancora,
L.



14/07/2008 13:09
 
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grazie
grazie di cuore x le vostre risposte ,mia cara lilli nelle tue parole rivedo mia sorella maggiore ,avete poco meno la stessa età,vi ritorno a dire grazie ,non e facile x chi mi sta vicino e ne x me della mia situzione ,ma chi mi conosce sa come sono,agli altri non lo do a vedere ,ma dentro di me so il male che mi fa.
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